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Kunstwollen – L’intenzione dell’arte
Un’eccezionale mostra che raccoglie i lavori di ventun giovani artisti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dall’8 al 10 Maggio Viareggio ospita ‘Kunstwollen – L’intenzione dell’arte’, a cura di Gaia Querci, un’eccezionale mostra che raccoglie i lavori di ventun giovani artisti. A fianco di una nutrita schiera di autori che vivono in Toscana, la rassegna si apre fin da subito al contributo di artisti internazionali.
Tra gli ospiti BridA / Tom Kerševan, Sendi Mango, Jurij Pavlica, collettivo sloveno che lavora nel solco del dialogo tra le discipline; Francesca Banchelli artista visiva di base a Londra; Manuel Perna, pittore urbano dell’Happenstudio di Berlino. Poi il gruppo di video performer italo-spagnoli de laComida, le affascinanti sculture di Carlo Galli e Lorenzo Vignoli, l’installazione di Alessandro Battisti, il reading-performance di Lorenzo Mazza e Massimo Pasca, un focus sulla videoarte dell’est Europa e molto altro.
L'iniziativa è patrocinata da Comune di Viareggio – Ufficio Cultura, Provincia di Lucca – Settore Politiche Giovanili.
Programma
//VENERDì 8 Maggio
h 18:30: Inaugurazione e presentazione del catalogo della mostra
h 22:00: “Linea, Terra, Neutro”, performance di Studio Superficie
//SABATO 9 Maggio
h 18:00: Presentazione di “Abitanti”, raccolta di illustrazioni di Maurizio Scabola
h 19:30: Rosco P Coltrane live jazz
h 22:00: Dj Keynote funky djset
//DOMENICA 10 Maggio
h 21:30: “Abitavo sul mare”, reading performance di Lorenzo Mazza e Massimo Pasca
KUNSTWOLLEN – L’intenzione dell’arte
Un nuovo spazio per l’arte contemporanea si affaccia nel ‘sonnacchioso’ panorama culturale della Toscana settentrionale. Si chiama Laboratorio 21 ed apre i battenti a Viareggio il prossimo 8 maggio. Si tratta di un luogo multifunzionale, un’officina creativa specializzata nelle arti plastiche e scenografiche, che all’occasione si trasforma in una sede espositiva versatile ed accogliente. A fare gli onori di casa il giovane maestro scultore Carlo Galli, che qui intende dar avvio ad una piattaforma di ricerca fatta di esposizioni e laboratori artistici.
Per l’apertura la curatrice Gaia Querci ha proposto un percorso dal titolo “Kunstwollen – L’intenzione dell’arte”. Il termine kunstwollen, letteralmente “il volere dell'arte” fu introdotto dal critico d’arte austriaco Alios Riegl. Definisce una tendenza verso l’espressione creativa che si manifesta in un deteminato assetto spaziotemporale. Più a fondo fa riferimento alla volontà, la consapevolezza che scatena l’energia creativa di ogni artista. Se vogliamo interessa anche quel filtro che permette al pubblico di percepire il segno dell'artista.
Il percorso espositivo propone una lettura del kunstwollen che parte dal corpo, inteso come strumento e soggetto della creazione. Capsula del pensiero potremmo dire. Il kunstwollen si rappresenta nella volontà artistica iscritta nella fisicità, un desiderio trainante imprigionato e sempre pronto a esplodere. I corpi, le forme in cui è racchiuso l'essere, non sono mai scontate, forse prevedibili, ma sempre intriganti, ingannevoli. Si muovono a significare con l'impeto di foreste di simboli oppure restano, immobili a parlare con la luce. Ciò che si scorpora è il fattore predominante di ogni creazione artistica, è un parto doloroso e felice d'altronde.
Ma quali sono le possibilità dell’arte iscritte nella corporeità? E quanto piuttosto esiste di intangibile, inincorporabile? Come si ridefiniscono le dinamiche interpersonali all'interno di un luogo dove accadono eventi artistici? E i corpi degli spettatori, non potrebbero per un attimo addormentarsi e lasciare le menti più libere di partecipare?
Questi sono alcuni degli interrogativi alla base della riflessione critica di ‘Kunstwollen – L’intenzione dell’arte’, una tre giorni che riunisce pittura, scultura, fotografia, videoarte, performance e reading letterario. Si comincia venerdì 8 maggio alle 18 e 30 con l'inaugurazione e la presentazione del catalogo. Alle 22 la performance “Linea-Terra-Neutro” di Studio Superficie, gruppo di neo-formazione che interpreta il concetto di videoinstallazione. Si prosegue sabato 9 maggio con la presentazione alle 18 della raccolta di disegni “Abitanti” di Maurizio Scabola, illustratore che tratteggia con grande originalità il fantastico mondo della quotidianità. Alle 19 l'ambiente della mostra verrà riscaldato dalle sonorità jazz dei Rosco P Coltrane. Gran finale alle 22 con il funky di Dj Keynote da La Spezia, dj set in collaborazione con Addict2Muzik. Ultimo giorno di apertura della mostra domenica 10 maggio, con “Abitavo sul mare”, reading-performance di Lorenzo Mazza e Massimo Pasca.
Nel suo complesso la rassegna si interroga circa l’intenzione dell'artista di rendere pubblico, iscrivere il proprio lavoro all’interno di uno spazio sociale condiviso. A questo livello ciascuna opera si pone in relazione con il contesto culturale di riferimento e la Versilia, pur confermandosi terreno fertile per la sperimentazione artistica, negli ultimi decenni ha attraversato un momento di forte isolamento. La mostra si preannuncia come un evento nuovo e molto importante per la città di Viareggio. A conferma della ricchezza e dell'elevata qualità della proposta, sono presenti artisti provenienti da sei differenti nazioni europee. La sfida è quella di riportare in auge un'abitudine lanciata dalle avanguardie storiche, vivere questo lembo di Toscana per una delle sue vocazioni: essere crocevia di linguaggi ed esperienze, buen retiro di artisti e serbatoio di idee.
Gli artisti
Durante gli eventi sarà possible visitare la mostra, che si preannuncia interessante proprio a livello scenografico. Al centro dell’ambiente le ‘teste’ di Carlo Galli, che plasma la materia a partire dalle metamorfosi che la attraversano, arrivando a concepire esseri che quasi scompaiono, si dissolvono nelle loro vesti, nei loro orpelli. Ne esce un ritratto grottesco e cangiante delle forme in cui si cristallizza il potere. Legate ad una relazione intima e prettamente materica le sculture di Lorenzo Vignoli, che emergono dall’indistinto con sorpresa e rarefazione, cercando di aggrapparsi al reale. Manuel Perna ci presenta la sua ricerca grafica sulla figura umana, delicata, soffice, sospesa. Osservando le sue tele si intravedono tratti di una femminilità rarefatta, diffusa, dipinta nelle sue linee essenziali per proteggerne l'ngenuità, la sua morbidezza e il suo candore.
Tatiana Villani si concentra sulla poetica del corpo, delle relazioni e delle identità. Un'indagine sul modo in cui si sta e si potrebbe stare al mondo produce la serie dei quadri “Sospesi”, che ritrae personaggi congelati in voli ed attese, attimi senza storia né futuro. Maurizio Scabola è uno street artist che ha sempre lavorato sul ruolo del colore che dà senso e pienezza alle forme. Per Kunstwollen si mette in gioco e presenta otto tavole ad inchiostro su carta, una descrizione fantastica e dettagliata di una nuova presenza dell'uomo all'interno del paesaggio naturale. Ad affascinare Francesca Cirilli è un corpo che non si lascia mai vedere nella sua intierezza, ma che trasmette piuttosto l'energia delle parti che lo compongono. Squarci di luce plasmano una nuova carne e la carta fotografica, la materia su cui si trasmette la rappresentazione, è semplicemente un'altra pelle. Sara Pucci propone un'indagine fotografica sull'identità, partendo dalle difficoltà di accesso al mondo interiore. In una realtà che impone di essere altro da sé, il corpo rende testimonianza di un mondo dentro e lascia comunque emergere il vero volto delle persone. Alessandro Battisti gioca con le modalità in cui può concretizzarsi la comunicazione. Con “Ho fame” mette in scena un messaggio che appartiene all’umanità. Un’installazione che raccoglie una richiesta, una necessità insaziabile che pretende di essere vista. La ricerca di Studio Superficie parte dal fuoco e dall’elettricità. Due elementi che presuppongono una rapporto di causalità radicalmente messo in discussione nella performance "Linea Terra Neutro".
Molto ricca anche la sezione della mostra dedicata alla videoarte. Lo screening conduce il pubblico attraverso l’uso di tecniche differenti: l’animazione, la videocomposizione, l’immagine digitale. Il videobox allestito dentro la mostra sarà impreziosito da un’intervento pittorico di Massimo Pasca.
Ciascun video testimonia un particolare aspetto del percorso degli artisti. Alcuni come La Comida hanno transitato nei territori del documentario e della videoperformance. Per Kunstwollen presentano un’opera che ripercorre il rapporto tra l’uomo e lo spazio che lo circonda, a partire da un progetto estetico basato sulla sostenibilità. Colui che occupa un ambiente lo condiziona ed è responsabile di far ‘emergere’ il sostrato poetico che percorre il mondo fisico. Nell’ambito delle arti visive Francesca Banchelli si muove tra video, foto e scenografia, sviluppando una particolare attenzione alla ‘messa in quadro’ di micro-azioni. Le storie che ne derivano sono rituali che processano il significato, immmersioni contemplative all'interno di universi sottili e paralleli. BridA / Tom Kerševan, Sendi Mango, Jurij Pavlica, è un gruppo di artisti che guarda con interesse all’applicazione del metodo scientifico all’interno dei processi artistici. Le loro opere prevedono un legame con l’ambiente che le ospita e portano allo scoperto quelle tracce invisibili che documentano la comparsa di relazioni tra gli uomini.
Antonio Montesano dispone di uno sguardo attento verso le piccole cose. Il suo lavoro utilizza l’elemento ludico per raccontare con curiosità il ripetersi di azioni umane profondamente radicate nella corporeità. Dusica Ivetic approda al video attraverso un’intensissima attività pittorica. Ne deriva un linguaggio originale che traccia con finezza la caoticità dell'universo interiore e che conserva memoria della composizione spaziale della tela. Lorenzo Mazza si concentra sui territori liminali dell’audiovisione. La sua ricerca sul linguaggio verbale sottolinea la centralità della voce e della parola poetica e conduce ad una dimensione di non subalternità dell’elemento sonoro da quello visivo. Alessandra Arnò rivolge la sua attenzione verso i gap visivi e tecnologici, che con le loro aberrazioni, alterano la percezione della realtà, ridisegnandone i contorni. L’immagine sintetica è come soffiata e si scompone nel ritmo che avvolge quasi inconsapevolmente corpi freddi e replicanti. Jelena Pesic si esprime in modo semplice e delicato attraverso un utilizzo artigianale e mai scontato dei mezzi audiovisivi. Il suo lavoro descrive un incontro, alcuni individui aspettano di nascere, nel viaggio di ritorno verso il grembo materno.
Concetta Modica propone un’animazione in cui un filo di lana disegna città, paesaggi, oggetti, seguendo un percorso immaginario che rimanda all’oriente e fa riferimento al grande viaggio. Non c’è una narrazione precisa ma frammenti di immagini scandite dal tempo. Il lavoro di Boris Kaeski contiene un’amara riflessione sullo stato del corpo delle persone nei Balcani. Un lavoro dalla forte valenza politica che mostra persone senza un volto, ingabbiate, private di uno dei fondamentali valori umani, il diritto al movimento. Cristiano Coppi infine dà seguito alla sua particolare sensibilità di storyteller, costruendo dei videodispositivi che stanno in piedi grazie a piccoli segreti analogici.
Tra gli ospiti BridA / Tom Kerševan, Sendi Mango, Jurij Pavlica, collettivo sloveno che lavora nel solco del dialogo tra le discipline; Francesca Banchelli artista visiva di base a Londra; Manuel Perna, pittore urbano dell’Happenstudio di Berlino. Poi il gruppo di video performer italo-spagnoli de laComida, le affascinanti sculture di Carlo Galli e Lorenzo Vignoli, l’installazione di Alessandro Battisti, il reading-performance di Lorenzo Mazza e Massimo Pasca, un focus sulla videoarte dell’est Europa e molto altro.
L'iniziativa è patrocinata da Comune di Viareggio – Ufficio Cultura, Provincia di Lucca – Settore Politiche Giovanili.
Programma
//VENERDì 8 Maggio
h 18:30: Inaugurazione e presentazione del catalogo della mostra
h 22:00: “Linea, Terra, Neutro”, performance di Studio Superficie
//SABATO 9 Maggio
h 18:00: Presentazione di “Abitanti”, raccolta di illustrazioni di Maurizio Scabola
h 19:30: Rosco P Coltrane live jazz
h 22:00: Dj Keynote funky djset
//DOMENICA 10 Maggio
h 21:30: “Abitavo sul mare”, reading performance di Lorenzo Mazza e Massimo Pasca
KUNSTWOLLEN – L’intenzione dell’arte
Un nuovo spazio per l’arte contemporanea si affaccia nel ‘sonnacchioso’ panorama culturale della Toscana settentrionale. Si chiama Laboratorio 21 ed apre i battenti a Viareggio il prossimo 8 maggio. Si tratta di un luogo multifunzionale, un’officina creativa specializzata nelle arti plastiche e scenografiche, che all’occasione si trasforma in una sede espositiva versatile ed accogliente. A fare gli onori di casa il giovane maestro scultore Carlo Galli, che qui intende dar avvio ad una piattaforma di ricerca fatta di esposizioni e laboratori artistici.
Per l’apertura la curatrice Gaia Querci ha proposto un percorso dal titolo “Kunstwollen – L’intenzione dell’arte”. Il termine kunstwollen, letteralmente “il volere dell'arte” fu introdotto dal critico d’arte austriaco Alios Riegl. Definisce una tendenza verso l’espressione creativa che si manifesta in un deteminato assetto spaziotemporale. Più a fondo fa riferimento alla volontà, la consapevolezza che scatena l’energia creativa di ogni artista. Se vogliamo interessa anche quel filtro che permette al pubblico di percepire il segno dell'artista.
Il percorso espositivo propone una lettura del kunstwollen che parte dal corpo, inteso come strumento e soggetto della creazione. Capsula del pensiero potremmo dire. Il kunstwollen si rappresenta nella volontà artistica iscritta nella fisicità, un desiderio trainante imprigionato e sempre pronto a esplodere. I corpi, le forme in cui è racchiuso l'essere, non sono mai scontate, forse prevedibili, ma sempre intriganti, ingannevoli. Si muovono a significare con l'impeto di foreste di simboli oppure restano, immobili a parlare con la luce. Ciò che si scorpora è il fattore predominante di ogni creazione artistica, è un parto doloroso e felice d'altronde.
Ma quali sono le possibilità dell’arte iscritte nella corporeità? E quanto piuttosto esiste di intangibile, inincorporabile? Come si ridefiniscono le dinamiche interpersonali all'interno di un luogo dove accadono eventi artistici? E i corpi degli spettatori, non potrebbero per un attimo addormentarsi e lasciare le menti più libere di partecipare?
Questi sono alcuni degli interrogativi alla base della riflessione critica di ‘Kunstwollen – L’intenzione dell’arte’, una tre giorni che riunisce pittura, scultura, fotografia, videoarte, performance e reading letterario. Si comincia venerdì 8 maggio alle 18 e 30 con l'inaugurazione e la presentazione del catalogo. Alle 22 la performance “Linea-Terra-Neutro” di Studio Superficie, gruppo di neo-formazione che interpreta il concetto di videoinstallazione. Si prosegue sabato 9 maggio con la presentazione alle 18 della raccolta di disegni “Abitanti” di Maurizio Scabola, illustratore che tratteggia con grande originalità il fantastico mondo della quotidianità. Alle 19 l'ambiente della mostra verrà riscaldato dalle sonorità jazz dei Rosco P Coltrane. Gran finale alle 22 con il funky di Dj Keynote da La Spezia, dj set in collaborazione con Addict2Muzik. Ultimo giorno di apertura della mostra domenica 10 maggio, con “Abitavo sul mare”, reading-performance di Lorenzo Mazza e Massimo Pasca.
Nel suo complesso la rassegna si interroga circa l’intenzione dell'artista di rendere pubblico, iscrivere il proprio lavoro all’interno di uno spazio sociale condiviso. A questo livello ciascuna opera si pone in relazione con il contesto culturale di riferimento e la Versilia, pur confermandosi terreno fertile per la sperimentazione artistica, negli ultimi decenni ha attraversato un momento di forte isolamento. La mostra si preannuncia come un evento nuovo e molto importante per la città di Viareggio. A conferma della ricchezza e dell'elevata qualità della proposta, sono presenti artisti provenienti da sei differenti nazioni europee. La sfida è quella di riportare in auge un'abitudine lanciata dalle avanguardie storiche, vivere questo lembo di Toscana per una delle sue vocazioni: essere crocevia di linguaggi ed esperienze, buen retiro di artisti e serbatoio di idee.
Gli artisti
Durante gli eventi sarà possible visitare la mostra, che si preannuncia interessante proprio a livello scenografico. Al centro dell’ambiente le ‘teste’ di Carlo Galli, che plasma la materia a partire dalle metamorfosi che la attraversano, arrivando a concepire esseri che quasi scompaiono, si dissolvono nelle loro vesti, nei loro orpelli. Ne esce un ritratto grottesco e cangiante delle forme in cui si cristallizza il potere. Legate ad una relazione intima e prettamente materica le sculture di Lorenzo Vignoli, che emergono dall’indistinto con sorpresa e rarefazione, cercando di aggrapparsi al reale. Manuel Perna ci presenta la sua ricerca grafica sulla figura umana, delicata, soffice, sospesa. Osservando le sue tele si intravedono tratti di una femminilità rarefatta, diffusa, dipinta nelle sue linee essenziali per proteggerne l'ngenuità, la sua morbidezza e il suo candore.
Tatiana Villani si concentra sulla poetica del corpo, delle relazioni e delle identità. Un'indagine sul modo in cui si sta e si potrebbe stare al mondo produce la serie dei quadri “Sospesi”, che ritrae personaggi congelati in voli ed attese, attimi senza storia né futuro. Maurizio Scabola è uno street artist che ha sempre lavorato sul ruolo del colore che dà senso e pienezza alle forme. Per Kunstwollen si mette in gioco e presenta otto tavole ad inchiostro su carta, una descrizione fantastica e dettagliata di una nuova presenza dell'uomo all'interno del paesaggio naturale. Ad affascinare Francesca Cirilli è un corpo che non si lascia mai vedere nella sua intierezza, ma che trasmette piuttosto l'energia delle parti che lo compongono. Squarci di luce plasmano una nuova carne e la carta fotografica, la materia su cui si trasmette la rappresentazione, è semplicemente un'altra pelle. Sara Pucci propone un'indagine fotografica sull'identità, partendo dalle difficoltà di accesso al mondo interiore. In una realtà che impone di essere altro da sé, il corpo rende testimonianza di un mondo dentro e lascia comunque emergere il vero volto delle persone. Alessandro Battisti gioca con le modalità in cui può concretizzarsi la comunicazione. Con “Ho fame” mette in scena un messaggio che appartiene all’umanità. Un’installazione che raccoglie una richiesta, una necessità insaziabile che pretende di essere vista. La ricerca di Studio Superficie parte dal fuoco e dall’elettricità. Due elementi che presuppongono una rapporto di causalità radicalmente messo in discussione nella performance "Linea Terra Neutro".
Molto ricca anche la sezione della mostra dedicata alla videoarte. Lo screening conduce il pubblico attraverso l’uso di tecniche differenti: l’animazione, la videocomposizione, l’immagine digitale. Il videobox allestito dentro la mostra sarà impreziosito da un’intervento pittorico di Massimo Pasca.
Ciascun video testimonia un particolare aspetto del percorso degli artisti. Alcuni come La Comida hanno transitato nei territori del documentario e della videoperformance. Per Kunstwollen presentano un’opera che ripercorre il rapporto tra l’uomo e lo spazio che lo circonda, a partire da un progetto estetico basato sulla sostenibilità. Colui che occupa un ambiente lo condiziona ed è responsabile di far ‘emergere’ il sostrato poetico che percorre il mondo fisico. Nell’ambito delle arti visive Francesca Banchelli si muove tra video, foto e scenografia, sviluppando una particolare attenzione alla ‘messa in quadro’ di micro-azioni. Le storie che ne derivano sono rituali che processano il significato, immmersioni contemplative all'interno di universi sottili e paralleli. BridA / Tom Kerševan, Sendi Mango, Jurij Pavlica, è un gruppo di artisti che guarda con interesse all’applicazione del metodo scientifico all’interno dei processi artistici. Le loro opere prevedono un legame con l’ambiente che le ospita e portano allo scoperto quelle tracce invisibili che documentano la comparsa di relazioni tra gli uomini.
Antonio Montesano dispone di uno sguardo attento verso le piccole cose. Il suo lavoro utilizza l’elemento ludico per raccontare con curiosità il ripetersi di azioni umane profondamente radicate nella corporeità. Dusica Ivetic approda al video attraverso un’intensissima attività pittorica. Ne deriva un linguaggio originale che traccia con finezza la caoticità dell'universo interiore e che conserva memoria della composizione spaziale della tela. Lorenzo Mazza si concentra sui territori liminali dell’audiovisione. La sua ricerca sul linguaggio verbale sottolinea la centralità della voce e della parola poetica e conduce ad una dimensione di non subalternità dell’elemento sonoro da quello visivo. Alessandra Arnò rivolge la sua attenzione verso i gap visivi e tecnologici, che con le loro aberrazioni, alterano la percezione della realtà, ridisegnandone i contorni. L’immagine sintetica è come soffiata e si scompone nel ritmo che avvolge quasi inconsapevolmente corpi freddi e replicanti. Jelena Pesic si esprime in modo semplice e delicato attraverso un utilizzo artigianale e mai scontato dei mezzi audiovisivi. Il suo lavoro descrive un incontro, alcuni individui aspettano di nascere, nel viaggio di ritorno verso il grembo materno.
Concetta Modica propone un’animazione in cui un filo di lana disegna città, paesaggi, oggetti, seguendo un percorso immaginario che rimanda all’oriente e fa riferimento al grande viaggio. Non c’è una narrazione precisa ma frammenti di immagini scandite dal tempo. Il lavoro di Boris Kaeski contiene un’amara riflessione sullo stato del corpo delle persone nei Balcani. Un lavoro dalla forte valenza politica che mostra persone senza un volto, ingabbiate, private di uno dei fondamentali valori umani, il diritto al movimento. Cristiano Coppi infine dà seguito alla sua particolare sensibilità di storyteller, costruendo dei videodispositivi che stanno in piedi grazie a piccoli segreti analogici.
08
maggio 2009
Kunstwollen – L’intenzione dell’arte
Dall'otto al 10 maggio 2009
arte contemporanea
Location
LABORATORIO 21
Viareggio, Via Libeccio, 48/d, (Lucca)
Viareggio, Via Libeccio, 48/d, (Lucca)
Orario di apertura
h 18,30 – 24,00
Vernissage
8 Maggio 2009, ore 18.30
Sito web
kunstwollen01.wordpress.com
Autore
Curatore