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Kyrahm – Human Installation XXIII
Lirica e body art estrema a teatro con artisti internazionali. Persone da diverse parti del mondo effettueranno un prelievo di sangue, nutrimento per la coltivazione di un fiore in Arizona nelle terre dei nativi.
Un abbraccio di pace contemporaneamente a Olanda, Inghilterra, Messico, Germania.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 8 gennaio, presso il Teatro Tordinona di Roma, si svolgerà la nuova performance Human Installation XXIII: GRAAL dell’artista Kyrahm, operante in ambito internazionale, conosciuta per la sua arte estrema tra live art, performance art, videoarte e cinema sperimentale. Autrice di opere spesso sconvolgenti, ha ottenuto in Italia e all’estero premi e riconoscimenti.
Durante la nuova performance, persone originarie da diverse parti del mondo effettueranno un prelievo di sangue in un rituale antico. L’intenzione è portarlo poi in una riserva Indiana in Arizona e sarà il nutrimento per la coltivazione di un fiore nelle Terre dei nativi, spazi "concessi" a coloro che dovrebbero esserci di diritto. Si scaverà fino alle radici delle origini del razzismo. La raccolta del sangue è parte di un processo de de-significazione dei simboli del predominio occidentale dove il versare sangue in un terreno non è sinonimo di guerra, ma è un atto d'amore.
L’opera sarà oggetto di un documentario di Kyrahm e Julia Pietrangeli (nomination premio globo d’oro 2019, miglior regia sezione documentario social world film festival)
Nella performance art a differenza del teatro tutto ciò che avviene è reale, non c'è interpretazione. Nessuno reciterà. La performance art ha origini antichissime, ma sul fronte occidentale è dagli anni Sessanta che assistiamo prima con l’azionismo viennese e con la body art estrema poi alla "violazione" della carne, vissuta come un evento epocale.
L’opera vede il coinvolgimento di artisti e persone note nella scena underground europea. Tra gli ospiti Alessandro Kola fondatore del progetto di Fakir-Show&Suspension “Freak's Bloody Tricks” e del gruppo di psiconauti/sperimentatori “P3” con il quale è conosciuto come “Godfather”.
Presenti anche Bloody Cirkus, Fabio Cappa, Antares Misandria, attivi nella scena underground, praticando sospensioni tramite ganci della propria carne.
Il canto del soprano, la cadenza del dj Jozimar, la danza africana di Keba accompagna l’azione in un incontro di corpi, linguaggi artistici, poesia in una nuova chiave ritualistica urbana che vuole ribadire che l’umanità è un unico tessuto ed il sangue uguale per tutti.
Alle 23:00 dell'8 gennaio ora italiana avverrà durante la performance, che inizierà alle 21.40 con una serie di azioni anche estreme, un abbraccio di pace tra persone che nel loro paese di origine sono in conflitto. Simultaneamente alla stessa ora ci saranno altrettanti abbracci di solidarietà in diversi paesi del mondo.
Hanno aderito:
Andrea Zittlau, artista e ricercatrice dell'Università di Rostock (Germania)
Fenia Kotsopoulou artista greca ed insegnante di performance art all'accademia di Arhem (Olanda)
Giulia Casalini curatrice, artista e ricercatrice da Londra
Oscar Sanchez (Messico), Adriana Golpe (Valencia)
Kyrahm è un'artista italiana operante nell'ambito della performance art, la videoarte ed il cinema sperimentale. Nel 2008 fonda il movimento artistico-performativo Human Installations ed avvia il sodalizio professionale con la regista e performance artist Julia Pietrangeli. Ogni performance diviene un progetto di videoarte che prende parte a rassegne, festival ed esposizioni in Europa, America Latina e Stati Uniti. Nello stesso periodo incontra l’artista americano Ron Athey a cui dedica “Sacrifice” performance estrema sul rapporto tra body art ed iconografia cristiana, dove piange lacrime di sangue togliendo aghi inseriti nell'arcata sopraccigliare.
Nel corso degli anni si è occupata di opere che affrontano tematiche sociali come carcere, migrazioni, omofobia, violenza contro le donne, lotta alle mafie.
ll suo lavoro è oggetto di studio presso scuole d’arte, Accademie ed Università in Italia e all’estero ha ottenuto premi e riconoscimenti (premio arte laguna di Venezia, miglior video sezione comizi d’amore festival del cinema arcipelago) diventando nel corso degli anni uno dei punti di riferimento della live art italiana al punto da essere spesso citata e/o coinvolta in progetti da esponenti della cultura mainstream che attingono dalla sua ricerca.
They have for now joined the embrace of Human Installation XXIII_ GRAAL by Kyrahm and I thank them deeply:
Andrea Zittlau, artista e ricercatrice dell'Università di Rostock (Germania)
Fenia Kotsopoulou artista greca ed insegnante di performance art all'accademia di Arhem (Olanda)
Giulia Casalini curatrice, artista e ricercatrice da Londra
E ancora
Oscar Sanchez (Messico), Adriana Golpe (Valencia)
Altri si potranno liberamente aggiungere fino all'8 gennaio e creare una rete di pace in streaming.
Durante la nuova performance, persone originarie da diverse parti del mondo effettueranno un prelievo di sangue in un rituale antico. L’intenzione è portarlo poi in una riserva Indiana in Arizona e sarà il nutrimento per la coltivazione di un fiore nelle Terre dei nativi, spazi "concessi" a coloro che dovrebbero esserci di diritto. Si scaverà fino alle radici delle origini del razzismo. La raccolta del sangue è parte di un processo de de-significazione dei simboli del predominio occidentale dove il versare sangue in un terreno non è sinonimo di guerra, ma è un atto d'amore.
L’opera sarà oggetto di un documentario di Kyrahm e Julia Pietrangeli (nomination premio globo d’oro 2019, miglior regia sezione documentario social world film festival)
Nella performance art a differenza del teatro tutto ciò che avviene è reale, non c'è interpretazione. Nessuno reciterà. La performance art ha origini antichissime, ma sul fronte occidentale è dagli anni Sessanta che assistiamo prima con l’azionismo viennese e con la body art estrema poi alla "violazione" della carne, vissuta come un evento epocale.
L’opera vede il coinvolgimento di artisti e persone note nella scena underground europea. Tra gli ospiti Alessandro Kola fondatore del progetto di Fakir-Show&Suspension “Freak's Bloody Tricks” e del gruppo di psiconauti/sperimentatori “P3” con il quale è conosciuto come “Godfather”.
Presenti anche Bloody Cirkus, Fabio Cappa, Antares Misandria, attivi nella scena underground, praticando sospensioni tramite ganci della propria carne.
Il canto del soprano, la cadenza del dj Jozimar, la danza africana di Keba accompagna l’azione in un incontro di corpi, linguaggi artistici, poesia in una nuova chiave ritualistica urbana che vuole ribadire che l’umanità è un unico tessuto ed il sangue uguale per tutti.
Alle 23:00 dell'8 gennaio ora italiana avverrà durante la performance, che inizierà alle 21.40 con una serie di azioni anche estreme, un abbraccio di pace tra persone che nel loro paese di origine sono in conflitto. Simultaneamente alla stessa ora ci saranno altrettanti abbracci di solidarietà in diversi paesi del mondo.
Hanno aderito:
Andrea Zittlau, artista e ricercatrice dell'Università di Rostock (Germania)
Fenia Kotsopoulou artista greca ed insegnante di performance art all'accademia di Arhem (Olanda)
Giulia Casalini curatrice, artista e ricercatrice da Londra
Oscar Sanchez (Messico), Adriana Golpe (Valencia)
Kyrahm è un'artista italiana operante nell'ambito della performance art, la videoarte ed il cinema sperimentale. Nel 2008 fonda il movimento artistico-performativo Human Installations ed avvia il sodalizio professionale con la regista e performance artist Julia Pietrangeli. Ogni performance diviene un progetto di videoarte che prende parte a rassegne, festival ed esposizioni in Europa, America Latina e Stati Uniti. Nello stesso periodo incontra l’artista americano Ron Athey a cui dedica “Sacrifice” performance estrema sul rapporto tra body art ed iconografia cristiana, dove piange lacrime di sangue togliendo aghi inseriti nell'arcata sopraccigliare.
Nel corso degli anni si è occupata di opere che affrontano tematiche sociali come carcere, migrazioni, omofobia, violenza contro le donne, lotta alle mafie.
ll suo lavoro è oggetto di studio presso scuole d’arte, Accademie ed Università in Italia e all’estero ha ottenuto premi e riconoscimenti (premio arte laguna di Venezia, miglior video sezione comizi d’amore festival del cinema arcipelago) diventando nel corso degli anni uno dei punti di riferimento della live art italiana al punto da essere spesso citata e/o coinvolta in progetti da esponenti della cultura mainstream che attingono dalla sua ricerca.
They have for now joined the embrace of Human Installation XXIII_ GRAAL by Kyrahm and I thank them deeply:
Andrea Zittlau, artista e ricercatrice dell'Università di Rostock (Germania)
Fenia Kotsopoulou artista greca ed insegnante di performance art all'accademia di Arhem (Olanda)
Giulia Casalini curatrice, artista e ricercatrice da Londra
E ancora
Oscar Sanchez (Messico), Adriana Golpe (Valencia)
Altri si potranno liberamente aggiungere fino all'8 gennaio e creare una rete di pace in streaming.
08
gennaio 2023
Kyrahm – Human Installation XXIII
08 gennaio 2023
arti performative
Location
TEATRO TORDINONA
Roma, Via Degli Acquasparta, 16, (Roma)
Roma, Via Degli Acquasparta, 16, (Roma)
Biglietti
17 euro + 3 tessera
Orario di apertura
Domenica ore 21.40
Ufficio stampa
Anna Novelli
Autore
Produzione organizzazione