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La Bella Italia. Arte e identità delle città capitali
Nelle sale di Palazzo Pitti presso il Museo degli Argenti, la Galleria Palatina, la Galleria d’Arte Moderna e la Galleria del Costume in mostra oltre 300 opere: dipinti, sculture e manufatti d’arte italiana
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LA BELLA ITALIA
Arte e identità delle città capitali
MUSEO DEGLI ARGENTI,GALLERIA PALATINA,
GALLERIA D’ARTE MODERNA, GALLERIA DEL COSTUME
Palazzo Pitti – Firenze
LUNEDI’ 10 OTTOBRE 2011 ORE 17.30
Nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia (1861 – 2011) Firenze, seconda capitale
(1865 – 1870) del Nuovo Regno che aveva offerto proprio Palazzo Pitti come residenza al Re Vittorio
Emanuele II e alla sua corte, non poteva mancare di rendere omaggio a tale felice ricorrenza. Lo fa
ospitando, in seconda sede, nelle sale di Palazzo Pitti presso il Museo degli Argenti, la Galleria Palatina,
la Galleria d’Arte Moderna e la Galleria del Costume la mostra La Bella Italia. Arte e identità delle città
capitali. Tale mostra ha avuto infatti la sua prima sede alla Reggia della Venaria Reale a Torino, che
quale prima capitale d’Italia doveva avere coerentemente priorità temporale.
E’ una mostra particolare questa, che celebra l’unione del territorio italico – “il più bel paese del
mondo” (Stendhal, Viaggio in Italia, 1801 - 1818) - nella Nazione Italiana, e non parla di Risorgimento,
bensì della grandezza storica, culturale, artistica e letteraria di tutti i territori che andarono a comporre
la Nazione Italiana. Per far questo sono state individuate le capitali preunitarie ad iniziare da Roma, da
sempre capitale dell’arte per la sua gloria dell’Antichità Classica e per la presenza del papato, che, oltre a
gestite il potere spirituale, era grande mecenate, catalizzatore dei più superbi artisti; Firenze, con Dante
e la nascita della lingua italiana, Giotto, i Medici, il Rinascimento; Torino i Savoia e la loro corte, che
godevano di stretti rapporti politici e di parentela con le dinastie regnanti d’Italia e d’Europa e grazie alla
loro passione collezionistica hanno messo insieme quadrerie di eccellente qualità di opere fiamminghe
e italiane; Genova capitale finanziaria che grazie alla sua ricchezza e abbondanza di liquidità ha attratto
grandi artisti fiamminghi come Rubens e Van Dyck, che ritrassero i volti degli aristocratici genovesi
più in vista; Palermo con la sua cultura poliedrica e ricca di testimonianze greche, romane, federiciane
ed arabe, con la tradizione delle maestranze al servizio della grande committenza, fino ad essere meta
del Grand Tour e oggetto di luminose rappresentazioni; Napoli che già all’epoca degli Angiò ebbe una
grande stagione culturale con la presenza di Tommaso d’Aquino, insegnante di Teologia all’università,
Petrarca e Boccaccio ospiti della corte insieme a pittori come Giotto e Simone Martini, in seguito dette
formazione ad Antonello da Messina e nel 1607 accolse Caravaggio; Bologna la città della cultura grazie
alla sua antichissima università, ha espresso le sue eccellenze in arte nel Seicento con i Carracci e Guido
Reni, in equilibrio tra ideale classico e naturalismo; Parma ha dato il Correggio, il Parmigianino; Milano
città poliedrica e multiforme, densa di storia fin dall’epoca tardo romana, aperta all’Europa e agli artisti
internazionali, ma anche meta di Giotto, Leonardo, la città della peste narrata nei
Promessi Sposi e dell’arcivescovo Carlo Federico Borromeo che indusse a una pittura devota e di grande
espressione; Venezia città unica nel suo genere, aperta all’Oriente, che ha vantato in arte il primato
del colore con pittori di fama internazionale come Tiziano nel Cinquecento e Giambattista Tiepolo,
Canaletto, Bellotto e Guardi nel Settecento.
Oltre 300 opere in mostra, per una superficie allestita di 2000 mq.
Ed a parte i dipinti, le sculture, e i manufatti d’arte italiana che sono stati esposti nelle sale dei musei
di Palazzo Pitti divisi per sezioni delle città capitali preunitarie, si possono apprezzare anche opere che
ricordano la storia di tali città e della civiltà italiana come i ritratti di personaggi illustri che ne sono stati
protagonisti, o i grandi letterati e famosi uomini di pensiero: a cominciare da Dante Alighieri, Francesco
Petrarca, Giovanni Boccaccio, poi Machiavelli fino all’Alfieri.
Abbiamo voluto ripercorrere e ‘fotografare’, seppure in parte, ma con esempi significativi, l’immensa
eredità culturale, artistica e letteraria che ogni città capitale ha consegnato all’Italia e al popolo italiano
unito ed è veramente un’occasione unica poter ammirare una tale antologia di capolavori, dai mosaici
bizantini alle vedute ottocentesche, al fine di risvegliare la fierezza di una così grande erdità.
“L’Italia unita dalle scelte culturali quali la lingua e l’arte ben prima che dai processi politici, l’Italia
descritta nelle sue eccellenze artistiche da Giorgio Vasari (di cui pure ricorre quest’anno un anniversario,
il cinquecentesimo dalla nascita) e dagli storiografi dell’arte suoi epigoni, l’Italia migliore, quella delle
migliaia di musei all’ombra delle centinaia di campanili, con questa mostra svela in un colpo solo i segreti
della sua inesauribile attrattiva.” (Cristina Acidini).
L’esposizione è stata curata da Antonio Paolucci, Presidente del Comitato curatoriale, con Cristina
Acidini, e promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per i Beni Artistici e Storici
ed Etnoantropologici e per il Polo Museale Fiorentino con i musei di Palazzo Pitti, Firenze Musei e
l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. La cura delle varie sezioni delle capitali è stata affidata a studiosi
d’eccellenza ovvero a Carla Enrica Spantigati per Torino, Pietro Marani per Milano, Piero Boccardo per
Genova, Giandomenico Romanelli per Venezia, Andrea Emiliani e Michela Scolaro per Bologna, Cristina
Acidini e Maria Sframeli per Firenze, Antonio Paolucci e Alessandra Rodolfo per Roma, Pierluigi Leone
de Castris per Napoli, Vincenzo Abbate per Palermo, Stefano Casciu e Luca Bellingeri per Modena,
Giovanna Damiani per Parma. Il catalogo della mostra è a cura di Silvana Editoriale.
Per questa mostra, distribuita in varie sale dei musei di Palazzo Pitti, è stato decretato anche un
biglietto che consente l’ingresso a tutti i quartieri della Reggia, oltre che al Giardino di Boboli, che ha il
costo di € 18.00 l’intero ed € 9.00 il ridotto e ha validità per 72 ore.
Firenze, 29 settembre 2011
Ufficio Stampa: Camilla Speranza – Tel. 333 5315190 – e-mail: camilla.speranza@virgilio.it
Arte e identità delle città capitali
MUSEO DEGLI ARGENTI,GALLERIA PALATINA,
GALLERIA D’ARTE MODERNA, GALLERIA DEL COSTUME
Palazzo Pitti – Firenze
LUNEDI’ 10 OTTOBRE 2011 ORE 17.30
Nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia (1861 – 2011) Firenze, seconda capitale
(1865 – 1870) del Nuovo Regno che aveva offerto proprio Palazzo Pitti come residenza al Re Vittorio
Emanuele II e alla sua corte, non poteva mancare di rendere omaggio a tale felice ricorrenza. Lo fa
ospitando, in seconda sede, nelle sale di Palazzo Pitti presso il Museo degli Argenti, la Galleria Palatina,
la Galleria d’Arte Moderna e la Galleria del Costume la mostra La Bella Italia. Arte e identità delle città
capitali. Tale mostra ha avuto infatti la sua prima sede alla Reggia della Venaria Reale a Torino, che
quale prima capitale d’Italia doveva avere coerentemente priorità temporale.
E’ una mostra particolare questa, che celebra l’unione del territorio italico – “il più bel paese del
mondo” (Stendhal, Viaggio in Italia, 1801 - 1818) - nella Nazione Italiana, e non parla di Risorgimento,
bensì della grandezza storica, culturale, artistica e letteraria di tutti i territori che andarono a comporre
la Nazione Italiana. Per far questo sono state individuate le capitali preunitarie ad iniziare da Roma, da
sempre capitale dell’arte per la sua gloria dell’Antichità Classica e per la presenza del papato, che, oltre a
gestite il potere spirituale, era grande mecenate, catalizzatore dei più superbi artisti; Firenze, con Dante
e la nascita della lingua italiana, Giotto, i Medici, il Rinascimento; Torino i Savoia e la loro corte, che
godevano di stretti rapporti politici e di parentela con le dinastie regnanti d’Italia e d’Europa e grazie alla
loro passione collezionistica hanno messo insieme quadrerie di eccellente qualità di opere fiamminghe
e italiane; Genova capitale finanziaria che grazie alla sua ricchezza e abbondanza di liquidità ha attratto
grandi artisti fiamminghi come Rubens e Van Dyck, che ritrassero i volti degli aristocratici genovesi
più in vista; Palermo con la sua cultura poliedrica e ricca di testimonianze greche, romane, federiciane
ed arabe, con la tradizione delle maestranze al servizio della grande committenza, fino ad essere meta
del Grand Tour e oggetto di luminose rappresentazioni; Napoli che già all’epoca degli Angiò ebbe una
grande stagione culturale con la presenza di Tommaso d’Aquino, insegnante di Teologia all’università,
Petrarca e Boccaccio ospiti della corte insieme a pittori come Giotto e Simone Martini, in seguito dette
formazione ad Antonello da Messina e nel 1607 accolse Caravaggio; Bologna la città della cultura grazie
alla sua antichissima università, ha espresso le sue eccellenze in arte nel Seicento con i Carracci e Guido
Reni, in equilibrio tra ideale classico e naturalismo; Parma ha dato il Correggio, il Parmigianino; Milano
città poliedrica e multiforme, densa di storia fin dall’epoca tardo romana, aperta all’Europa e agli artisti
internazionali, ma anche meta di Giotto, Leonardo, la città della peste narrata nei
Promessi Sposi e dell’arcivescovo Carlo Federico Borromeo che indusse a una pittura devota e di grande
espressione; Venezia città unica nel suo genere, aperta all’Oriente, che ha vantato in arte il primato
del colore con pittori di fama internazionale come Tiziano nel Cinquecento e Giambattista Tiepolo,
Canaletto, Bellotto e Guardi nel Settecento.
Oltre 300 opere in mostra, per una superficie allestita di 2000 mq.
Ed a parte i dipinti, le sculture, e i manufatti d’arte italiana che sono stati esposti nelle sale dei musei
di Palazzo Pitti divisi per sezioni delle città capitali preunitarie, si possono apprezzare anche opere che
ricordano la storia di tali città e della civiltà italiana come i ritratti di personaggi illustri che ne sono stati
protagonisti, o i grandi letterati e famosi uomini di pensiero: a cominciare da Dante Alighieri, Francesco
Petrarca, Giovanni Boccaccio, poi Machiavelli fino all’Alfieri.
Abbiamo voluto ripercorrere e ‘fotografare’, seppure in parte, ma con esempi significativi, l’immensa
eredità culturale, artistica e letteraria che ogni città capitale ha consegnato all’Italia e al popolo italiano
unito ed è veramente un’occasione unica poter ammirare una tale antologia di capolavori, dai mosaici
bizantini alle vedute ottocentesche, al fine di risvegliare la fierezza di una così grande erdità.
“L’Italia unita dalle scelte culturali quali la lingua e l’arte ben prima che dai processi politici, l’Italia
descritta nelle sue eccellenze artistiche da Giorgio Vasari (di cui pure ricorre quest’anno un anniversario,
il cinquecentesimo dalla nascita) e dagli storiografi dell’arte suoi epigoni, l’Italia migliore, quella delle
migliaia di musei all’ombra delle centinaia di campanili, con questa mostra svela in un colpo solo i segreti
della sua inesauribile attrattiva.” (Cristina Acidini).
L’esposizione è stata curata da Antonio Paolucci, Presidente del Comitato curatoriale, con Cristina
Acidini, e promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per i Beni Artistici e Storici
ed Etnoantropologici e per il Polo Museale Fiorentino con i musei di Palazzo Pitti, Firenze Musei e
l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. La cura delle varie sezioni delle capitali è stata affidata a studiosi
d’eccellenza ovvero a Carla Enrica Spantigati per Torino, Pietro Marani per Milano, Piero Boccardo per
Genova, Giandomenico Romanelli per Venezia, Andrea Emiliani e Michela Scolaro per Bologna, Cristina
Acidini e Maria Sframeli per Firenze, Antonio Paolucci e Alessandra Rodolfo per Roma, Pierluigi Leone
de Castris per Napoli, Vincenzo Abbate per Palermo, Stefano Casciu e Luca Bellingeri per Modena,
Giovanna Damiani per Parma. Il catalogo della mostra è a cura di Silvana Editoriale.
Per questa mostra, distribuita in varie sale dei musei di Palazzo Pitti, è stato decretato anche un
biglietto che consente l’ingresso a tutti i quartieri della Reggia, oltre che al Giardino di Boboli, che ha il
costo di € 18.00 l’intero ed € 9.00 il ridotto e ha validità per 72 ore.
Firenze, 29 settembre 2011
Ufficio Stampa: Camilla Speranza – Tel. 333 5315190 – e-mail: camilla.speranza@virgilio.it
10
ottobre 2011
La Bella Italia. Arte e identità delle città capitali
Dal 10 ottobre 2011 al 12 febbraio 2012
arte antica
Location
PALAZZO PITTI
Firenze, Piazza Dei Pitti, (Firenze)
Firenze, Piazza Dei Pitti, (Firenze)
Biglietti
Biglietto unico che consente l’ingresso a tutti i quartieri della Reggia, oltre che al Giardino di Boboli: € 18 l’intero, € 9 il ridotto e ha validità per 72 ore
Vernissage
10 Ottobre 2011, ore 17
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
CAMILLA SPERANZA
Curatore