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La camera degli Occhi
Questa mostra, l’ultima della serie, è stata la prima che ho pensato, ispirandomi ad una molto divertente vignetta di Quino che mostrava due sposi alla loro prima notte di nozze in una camera con la tappezzeria decorata con tantissimi occhi
Comunicato stampa
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Dulcis in fundo
Questa mostra, l’ultima della serie, è stata la prima che ho pensato, ispirandomi ad una molto divertente vignetta di Quino che mostrava due sposi alla loro prima notte di nozze in una camera con la tappezzeria decorata con tantissimi occhi. I due sposi si guardano intorno non proprio disinvolti.
Bisogna sapere che Pippa Bacca ha una passione per gli occhi, che sappiamo tutti essere lo specchio dell’anima, nonché i generatori dell’amore prima ancora che il cuore, e che dire di Lisa? Senza le trecce non è più la stessa, ma gli occhi sono ancora blu? Ed il secondo inno nazionale Russo non parla mica di una ragazza dagli occhi neri?
La vista ha acquisito, negli anni, una fondamentale importanza per tutti i campi della comunicazione: in questo contesto gli occhi non sono solo uno strumento di trasmissione del significato (ad esempio su essi si basa la seduzione) ma costituiscono anche, e necessariamente, il mezzo di percezione di altrettanti messaggi… e forse sono, per me, un campo minato, troppo pericoloso, in cui lavorare.
Non sapevo dove conservare questa collezione di occhi se non in un armadio. Ripensando però alla vignetta di Quino, non ho potuto resistere alla tentazione di riprodurre la stessa scena a casa della mia timida amica, compagna di mille avventure, Annalisa. Ho riso molto immaginandola in una stanza tappezzata di occhi. “Trovato! So dove sistemare questa parte della collezione!”.
I protagonisti di quest’ultima mostra sono tutti di assoluto rilievo nel panorama artistico contemporaneo.
Davide di Taranto dipinge in modo quasi tradizionale con una padronanza assoluta della tecnica ed una varietà nella scelta dei supporti da far scordare il binomio pittura=noia che tanti hanno ormai fatto propria, e ci delizierà con un occhio di Marlon Brando.
Le opere di Francesco Arena sono tratte da circular bodies, un video di grande fascino da cui ha estrapolato alcuni frames che sembrano acquarelli.
I Coniglio Viola hanno selezionato gli occhi + significativi da alcuni loro video, fuori dal proprio contesto ci sembreranno astratti.
Silvia Moro propone un nuovo lavoro con grandi occhi finti che ci guardano.
Questa mostra, l’ultima della serie, è stata la prima che ho pensato, ispirandomi ad una molto divertente vignetta di Quino che mostrava due sposi alla loro prima notte di nozze in una camera con la tappezzeria decorata con tantissimi occhi. I due sposi si guardano intorno non proprio disinvolti.
Bisogna sapere che Pippa Bacca ha una passione per gli occhi, che sappiamo tutti essere lo specchio dell’anima, nonché i generatori dell’amore prima ancora che il cuore, e che dire di Lisa? Senza le trecce non è più la stessa, ma gli occhi sono ancora blu? Ed il secondo inno nazionale Russo non parla mica di una ragazza dagli occhi neri?
La vista ha acquisito, negli anni, una fondamentale importanza per tutti i campi della comunicazione: in questo contesto gli occhi non sono solo uno strumento di trasmissione del significato (ad esempio su essi si basa la seduzione) ma costituiscono anche, e necessariamente, il mezzo di percezione di altrettanti messaggi… e forse sono, per me, un campo minato, troppo pericoloso, in cui lavorare.
Non sapevo dove conservare questa collezione di occhi se non in un armadio. Ripensando però alla vignetta di Quino, non ho potuto resistere alla tentazione di riprodurre la stessa scena a casa della mia timida amica, compagna di mille avventure, Annalisa. Ho riso molto immaginandola in una stanza tappezzata di occhi. “Trovato! So dove sistemare questa parte della collezione!”.
I protagonisti di quest’ultima mostra sono tutti di assoluto rilievo nel panorama artistico contemporaneo.
Davide di Taranto dipinge in modo quasi tradizionale con una padronanza assoluta della tecnica ed una varietà nella scelta dei supporti da far scordare il binomio pittura=noia che tanti hanno ormai fatto propria, e ci delizierà con un occhio di Marlon Brando.
Le opere di Francesco Arena sono tratte da circular bodies, un video di grande fascino da cui ha estrapolato alcuni frames che sembrano acquarelli.
I Coniglio Viola hanno selezionato gli occhi + significativi da alcuni loro video, fuori dal proprio contesto ci sembreranno astratti.
Silvia Moro propone un nuovo lavoro con grandi occhi finti che ci guardano.
30
novembre 2006
La camera degli Occhi
Dal 30 novembre al 20 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
CASA DI ANNALISA
Milano, Via Bastia, 4, (Milano)
Milano, Via Bastia, 4, (Milano)
Vernissage
30 Novembre 2006, ore 19
Autore
Curatore