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La Cappella Sistina dei poveri
la storia degli ex voto dal Quattrocento a oggi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà inaugurata il prossimo 24 novembre, presso il museo dei Beni Culturali
Cappuccini a Milano, la mostra LA CAPPELLA SISTINA DEI POVERI. Cento ex voto
della Collezione San Lorenzo raccontano più di seicento anni di Fede
popolare attraverso un percorso affascinante che intreccia cultura, storia,
religione e tradizioni popolari. Tra le tavolette votive esposte anche un
prezioso capolavoro attribuito a Nobile di Francesco da Lucca.
Il titolo della mostra, LA CAPPELLA SISTINA DEI POVERI, si ispira alla
felice espressione coniata da Federico Zeri per definire il valore
dell'immensa produzione di tavolette votive che da secoli “illustra” il
rapporto tra l’Uomo, Dio e i Santi. Produzione artistica, o semplice
documentazione storica, sociale e religiosa? Una cosa è certa, e a scriverlo
è ancora Federico Zeri, gli ex voto (“ex voto suscepto” ovvero “secondo la
promessa fatta”), a partire dal Quattrocento, rappresentano la forma d’arte
più “vista”, per non dire unica, dalla gente semplice. Non va infatti
dimenticato che quelli che oggi consideriamo capolavori, cioè le opere dei
grandi maestri del Rinascimento, fino all’inizio del Novecento erano
riservati alla contemplazione di pochi. Ecco allora che gli ex voto, con le
loro immagini semplici e immediate, dipinte su qualsiasi tipo di materiale
(legno, tela, latta e perfino carta), diventano una sorta di percorso a
tappe che ci illustra la storia della Fede attraverso una chiave di lettura
molto particolare, vicina al sentire della gente comune, cioè di quei
semplici contadini o operai che nel corso dei secoli anni hanno avvertito l’
esigenza di lasciare un segno tangibile della loro devozione. Potranno anche
non essere opere di raffinata fattura, eppure la loro forza espressiva fa di
ogni “Per Grazia Ricevuta” un oggetto d’arte vero e proprio, con una sua
storia, un suo stile, una sua ispirazione: una tangibile testimonianza del
suo tempo. E la forza evocativa dell’ex voto, intesa quindi forma d’arte, è
dimostrata dall’opera di un genio come Raffaello, autore della Madonna di
Foligno, e da un artista come Dino Buzzati, con la raccolta ironica e
appassionata delle sue grazie ricevute tutte inventate. Ecco allora lo scopo
della mostra LA CAPPELLA SISTINA DEI POVERI: accompagnare per mano il
visitatore alla scoperta di questo particolare punto di vista sul mondo,
sulla fede e sulla nostra storia popolare. Curata da Luca Temolo Dall’Igna e
da Ezio Ranaldi, la mostra espone più di cento tavolette votive seguendo un
percorso cronologico (dal Quattrocento ai giorni nostri) e tematico: ex voto
per infortuni sul lavoro, per la salvaguardia del bestiame, per incidenti
domestici, per guarigioni miracolose, per scampate aggressioni ecc. Per
scoprire che tra la devozione di un boscaiolo che nel XV secolo scampò alla
morte dopo una brutta caduta e quella di un reduce della Grande Guerra,
forse, non c’è poi tanta differenza
In occasione della mostra, inoltre, si potrà ammirare una tavoletta votiva
di particolare interesse. L’opera è stata recentemente attribuita dallo
storico dell’arte Alessandro Delpriori a Nobile di Francesco da Lucca, in un
momento particolarmente vicino a Marchisiano di Giorgio, databile entro il
primo decennio del XVI secolo. Se consideriamo che nei prossimi mesi sarà
messo all’asta un prezioso ex voto dipinto dal Tiepolo, senza dimenticare la
già citata Madonna di Foligno di Raffaello, ciò di dà ulteriore conferma che
tra questi oggetti, spesso considerati “arte popolare”, si possono scoprire
ancora preziosi capolavori di grandi artisti del passato.
Il catalogo “Le tavolette votive della Collezione San Lorenzo”, curato da
F.C. Crispolti, Ezio Ranaldi e Leonardo Valente, con un’intervista a
Federico Zeri in prefazione, riproduce gli ex voto in mostra accompagnati da
ampie didascalie e testi di commento. Costo 15 euro; cartoline a colori
degli ex voto 1 euro l’uno.
Cappuccini a Milano, la mostra LA CAPPELLA SISTINA DEI POVERI. Cento ex voto
della Collezione San Lorenzo raccontano più di seicento anni di Fede
popolare attraverso un percorso affascinante che intreccia cultura, storia,
religione e tradizioni popolari. Tra le tavolette votive esposte anche un
prezioso capolavoro attribuito a Nobile di Francesco da Lucca.
Il titolo della mostra, LA CAPPELLA SISTINA DEI POVERI, si ispira alla
felice espressione coniata da Federico Zeri per definire il valore
dell'immensa produzione di tavolette votive che da secoli “illustra” il
rapporto tra l’Uomo, Dio e i Santi. Produzione artistica, o semplice
documentazione storica, sociale e religiosa? Una cosa è certa, e a scriverlo
è ancora Federico Zeri, gli ex voto (“ex voto suscepto” ovvero “secondo la
promessa fatta”), a partire dal Quattrocento, rappresentano la forma d’arte
più “vista”, per non dire unica, dalla gente semplice. Non va infatti
dimenticato che quelli che oggi consideriamo capolavori, cioè le opere dei
grandi maestri del Rinascimento, fino all’inizio del Novecento erano
riservati alla contemplazione di pochi. Ecco allora che gli ex voto, con le
loro immagini semplici e immediate, dipinte su qualsiasi tipo di materiale
(legno, tela, latta e perfino carta), diventano una sorta di percorso a
tappe che ci illustra la storia della Fede attraverso una chiave di lettura
molto particolare, vicina al sentire della gente comune, cioè di quei
semplici contadini o operai che nel corso dei secoli anni hanno avvertito l’
esigenza di lasciare un segno tangibile della loro devozione. Potranno anche
non essere opere di raffinata fattura, eppure la loro forza espressiva fa di
ogni “Per Grazia Ricevuta” un oggetto d’arte vero e proprio, con una sua
storia, un suo stile, una sua ispirazione: una tangibile testimonianza del
suo tempo. E la forza evocativa dell’ex voto, intesa quindi forma d’arte, è
dimostrata dall’opera di un genio come Raffaello, autore della Madonna di
Foligno, e da un artista come Dino Buzzati, con la raccolta ironica e
appassionata delle sue grazie ricevute tutte inventate. Ecco allora lo scopo
della mostra LA CAPPELLA SISTINA DEI POVERI: accompagnare per mano il
visitatore alla scoperta di questo particolare punto di vista sul mondo,
sulla fede e sulla nostra storia popolare. Curata da Luca Temolo Dall’Igna e
da Ezio Ranaldi, la mostra espone più di cento tavolette votive seguendo un
percorso cronologico (dal Quattrocento ai giorni nostri) e tematico: ex voto
per infortuni sul lavoro, per la salvaguardia del bestiame, per incidenti
domestici, per guarigioni miracolose, per scampate aggressioni ecc. Per
scoprire che tra la devozione di un boscaiolo che nel XV secolo scampò alla
morte dopo una brutta caduta e quella di un reduce della Grande Guerra,
forse, non c’è poi tanta differenza
In occasione della mostra, inoltre, si potrà ammirare una tavoletta votiva
di particolare interesse. L’opera è stata recentemente attribuita dallo
storico dell’arte Alessandro Delpriori a Nobile di Francesco da Lucca, in un
momento particolarmente vicino a Marchisiano di Giorgio, databile entro il
primo decennio del XVI secolo. Se consideriamo che nei prossimi mesi sarà
messo all’asta un prezioso ex voto dipinto dal Tiepolo, senza dimenticare la
già citata Madonna di Foligno di Raffaello, ciò di dà ulteriore conferma che
tra questi oggetti, spesso considerati “arte popolare”, si possono scoprire
ancora preziosi capolavori di grandi artisti del passato.
Il catalogo “Le tavolette votive della Collezione San Lorenzo”, curato da
F.C. Crispolti, Ezio Ranaldi e Leonardo Valente, con un’intervista a
Federico Zeri in prefazione, riproduce gli ex voto in mostra accompagnati da
ampie didascalie e testi di commento. Costo 15 euro; cartoline a colori
degli ex voto 1 euro l’uno.
24
novembre 2005
La Cappella Sistina dei poveri
Dal 24 novembre 2005 al 29 gennaio 2006
disegno e grafica
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
MUSEO BENI CULTURALI CAPPUCCINI
Milano, Via Antonio Kramer, 5, (Milano)
Milano, Via Antonio Kramer, 5, (Milano)
Ufficio stampa
EXCALIBUR