Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
La Cattura di Cristo da Caravaggio. Un recupero per le Gallerie degli Uffizi
La copia contemporanea del capolavoro “Cattura di Cristo”, conservata alla National Gallery of Ireland di Dublino, è esposta in Palazzo Pitti. Un volume racconta la storia e i segreti della tela
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un dipinto, ora esposto a Palazzo Pitti, ed un libro. Al centro della
doppia iniziativa, vi è la tela 'La cattura di Cristo', copia del
capolavoro che il Merisi aveva eseguito nel 1602 per il nobile
romano Ciriaco Mattei: un'opera a lungo considerata perduta ma, in
anni recenti, riconosciuta da molti nel dipinto oggi esposto alla National
Gallery of Ireland di Dublino. Quanto alla copia, realizzata con tecnica
sopraffina da un ignoto contemporaneo del maestro, è stata per molto
tempo ignorata e 'snobbata' dagli studiosi, per essere addirittura
allontanata all’inizio del Novecento dalle raccolte di Palazzo
Pitti e consegnata in deposito esterno, prima alla Prefettura di
Pistoia, poi a Firenze alla Caserma Baldissera dell’Arma dei
Carabinieri, per arredarne le sedi istituzionali.
Ora, restaurata e sottoposta a studi di esperti e storici dell'arte, la
replica della Cattura riemerge dall'oblio: non solo è da oggi esposta
nella sala di Berenice di Palazzo Pitti (la stessa dove risplende da
qualche giorno, dopo dieci anni di oblio, la Madonna della Gatta di
Federico Barocci), ma è diventata anche protagonista di un libro ad
essa dedicato ('La Cattura di Cristo da Caravaggio. Un recupero
per le Gallerie degli Uffizi'), curato da Gianni Papi e Maria
Sframeli ed edito da Sillabe, che ne ricostruisce la storia e racconta i
dettagli del suo recupero.
Grazie alle accurate ricerche che costituiscono il cuore del volume, è
stato possibile accertare la provenienza della tela dal castello
lorenese di Commercy: dallo stesso luogo, ha svelato la lettura degli
inventari, arrivarono molti altri quadri ad arricchire le collezioni
granducali fiorentine, primo fra tutti uno dei capolavori di Rubens, I quattro filosofi (esposto nella Galleria Palatina) la cui origine era
rimasta finora nell’ombra.
"Una nuova prova della grande generosità e del grande amore per
Firenze degli Asburgo-Lorena - spiega il direttore delle Gallerie
degli Uffizi Eike Schmidt - i quali, sia con il trasferimento a Firenze
di loro opere di assoluto rilievo dalle loro residenze e anche dalla
capitale, Vienna, sia attraverso successive campagne di acquisti d'arte,
talvolta di intere raccolte nobiliari, incrementarono il valore degli Uffizi
e di Palazzo Pitti in maniera rilevante".
doppia iniziativa, vi è la tela 'La cattura di Cristo', copia del
capolavoro che il Merisi aveva eseguito nel 1602 per il nobile
romano Ciriaco Mattei: un'opera a lungo considerata perduta ma, in
anni recenti, riconosciuta da molti nel dipinto oggi esposto alla National
Gallery of Ireland di Dublino. Quanto alla copia, realizzata con tecnica
sopraffina da un ignoto contemporaneo del maestro, è stata per molto
tempo ignorata e 'snobbata' dagli studiosi, per essere addirittura
allontanata all’inizio del Novecento dalle raccolte di Palazzo
Pitti e consegnata in deposito esterno, prima alla Prefettura di
Pistoia, poi a Firenze alla Caserma Baldissera dell’Arma dei
Carabinieri, per arredarne le sedi istituzionali.
Ora, restaurata e sottoposta a studi di esperti e storici dell'arte, la
replica della Cattura riemerge dall'oblio: non solo è da oggi esposta
nella sala di Berenice di Palazzo Pitti (la stessa dove risplende da
qualche giorno, dopo dieci anni di oblio, la Madonna della Gatta di
Federico Barocci), ma è diventata anche protagonista di un libro ad
essa dedicato ('La Cattura di Cristo da Caravaggio. Un recupero
per le Gallerie degli Uffizi'), curato da Gianni Papi e Maria
Sframeli ed edito da Sillabe, che ne ricostruisce la storia e racconta i
dettagli del suo recupero.
Grazie alle accurate ricerche che costituiscono il cuore del volume, è
stato possibile accertare la provenienza della tela dal castello
lorenese di Commercy: dallo stesso luogo, ha svelato la lettura degli
inventari, arrivarono molti altri quadri ad arricchire le collezioni
granducali fiorentine, primo fra tutti uno dei capolavori di Rubens, I quattro filosofi (esposto nella Galleria Palatina) la cui origine era
rimasta finora nell’ombra.
"Una nuova prova della grande generosità e del grande amore per
Firenze degli Asburgo-Lorena - spiega il direttore delle Gallerie
degli Uffizi Eike Schmidt - i quali, sia con il trasferimento a Firenze
di loro opere di assoluto rilievo dalle loro residenze e anche dalla
capitale, Vienna, sia attraverso successive campagne di acquisti d'arte,
talvolta di intere raccolte nobiliari, incrementarono il valore degli Uffizi
e di Palazzo Pitti in maniera rilevante".
30
luglio 2019
La Cattura di Cristo da Caravaggio. Un recupero per le Gallerie degli Uffizi
30 luglio 2019
Location
PALAZZO PITTI
Firenze, Piazza Dei Pitti, (Firenze)
Firenze, Piazza Dei Pitti, (Firenze)
Editore
SILLABE