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La città viva
La mostra vuole raccogliere i vari punti di vista sulla città, non vista semplicemente come il risultato di volumi architettonici, ma “animata” e “vissuta”
Comunicato stampa
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Esistono diversi modi nell’arte per raccontare e delineare l’universo della città: il suo aspetto, il suo spazio, il suo territorio urbano e monumentale, i suoi stili di vita. Nell’arte figurativa certamente si raccoglie la potenza e la capacità di plasmare il vivere quotidiano, gli attimi fuggenti, di scandagliare all’interno dell’uomo urbanizzato, ma anche di ritagliare un tempo finito in una città che resta infinita. L’iniziativa della mostra è nata nella consapevolezza di coinvolgere artisti rivolti al figurativo in uno degli aspetti più affascinanti della città: il suo vivo, il suo vivente e il suo vissuto.
Da sempre nelle arti lo spazio della città è rappresentato come un microcosmo fervido di attività umana, che seppur contraddittorio, è capace di raccogliere ed esprimere molteplici significati.
La mostra vuole raccogliere i vari punti di vista sulla città, non vista semplicemente come il risultato di volumi architettonici, ma “animata” e “vissuta”, sia direttamente dai suoi attori – passanti, oggetti di vita quotidiana, ecc.- sia attraverso i segni che l’uomo lascia nella costruzione ed interazione del paesaggio urbano, funzionali alla sua vita – i ponti, i cartelli stradali, le insegne: una città che rispecchia l’uomo contemporaneo e che vuole comunicarci il suo multiforme spettacolo focalizzando l’attenzione proprio sull’umanità pulsante della struttura urbana.
La città, gli spazi e le persone che la popolano, sono dunque i protagonisti delle opere. Una popolazione che si muove e vive in una città animata, ricca di vita che non è soltanto rumore assordante di auto e motocicli rombanti, ma animata di traffici, di attività, di folla indaffarata e lieta: una folla lieta e desiderosa di divertimento e di conversazione, di espressione corale del proprio animo vitale e sereno.
Le opere esposte sono state selezionate tra gli artisti del panorama nazionale e internazionale per declinare il significato intimo che la città assume. Vengono raffigurate città reali come: San Francisco, Milano, Riga, New York, Barcellona, Roma, ecc. o scorci che potrebbero appartenere a ciascuna di esse oppure alle città che abbiamo conosciuto nella nostra vita.
Il percorso espositivo parte dalle opere su carta di alcuni artisti già affermati: Wayne Thiebaud, con la sua veduta di una ripidissima strada in discesa, dalla prospettiva mozzafiato; Domenico Balbi, artista dalla linea sinuosa che ritrae la piazza del Duomo a Milano e i ponti di Manhattan; Federica Galli, che esalta le piante di aiuole e cortili, protagoniste delle sue inquadrature di angoli cittadini.
Il colore e le tecniche più originali prorompono nelle opere degli artisti più giovani. I personaggi che loro ci presentano non sono parte di una folla anonima e straniata, ma sono uomini e donne, ragazzi, turisti, bambini che incontriamo svoltando l’angolo. La semplicità delle loro azioni e del loro aspetto li rende più reali e vicini di quelli fotografati nelle riviste patinate, pur restando l’oggetto esposto un quadro, un dipinto, che non ha pretese di verità storica né di iperrealismo.
(Manzella, Minuesa, Torre, Loprete)
In certi casi le persone non hanno nemmeno bisogno di apparire per esserci: la città si sente pulsante per gli oggetti che testimoniano la presenza umana, dei peperoncini dimenticati su un tavolo, i balconi, le insegne, le strisce pedonali per attraversare la strada. (Postazs, George, Manzella, Janson, Toniutti )
La veduta conclusiva è data da una veduta a volo d’uccello sui grattacieli americani, dove la tecnica dell’artista ha velato di una luce via le grandi costruzioni, non un freddo sky-line di cemento ed acciaio, ma una veduta che vibra per la vita che scorre al suo interno, pur senza essere direttamente visibile. Un artista spagnolo (Montó) che interpreta la grande lezione del maestro delle città vive: Antonio López García.
La mostra è resa possibile grazie alla gentilezza di alcuni collezionisti che hanno prestato le loro opere ed alla collaborazione con : Galleria dell’Incisione (Brescia), Fabio Paris Arte Contemporanea (Brescia), Sergio & Thao Mandelli Arte Contemporanea (Seregno).
Curatrice della mostra: Giuliana Mazzola
Biografie degli artisti:
Wayne Thiebaud nato nel 1920 a Mesa, Arizona. Prima di diventare pittore ha lavorato per dieci anni a NewYork e Hollywood come cartoonist e grafico pubblicitario. Laureatosi all’Università di Sacramento State Collage, la sua prima mostra personale al Crocker Art Gallery risale al 1951, California. Dal 1954 al 1957 ha prodotto undici pellicole educative vincendo il premio Scholastic Art Prize. Ha insegnato arte al Sacramento City Collage e all’Università della California, Davis. È considerato uno dei pittori figurativi della “old masters” del movimento artistico della Pop Art, per aver impiegato pigmenti oleosi ed aver enfatizzando i colori e le ombre ben definite degli spot pubblicitari dipingendo l’immaginario quotidiano di oggetti che si possono trovare nelle sale e nelle caffetterie, come torte, pasticcini e creme. Il fascino attrattivo e geniale di tali opere è riconducibile all’assurdità della struttura illusionistica e concettuale della sua pittura. Più tardi ha continuato a dipingere, prima personaggi popolari come Mickey Mouse, poi con opere dove primeggia un forte iperrealismo come “Sunset Streets (1985) e “Flatland River”(1997), attratto per le scene mondane di vita quotidiana americana, che per alcuni versi sono simili alle opere Edward Hopper.
Josh George nato nel 1973 a Kansas City, dopo gli studi accademici presso l’università del Missouri si è trasferito a Brooklyn. Utilizza una sua particolarissima tecnica mista usando carta, stoffe incollate, olio ed acrilici; con cui raffigura gli Americani e le loro città . Lavora con la Gallery C di Raleigh, la Hallar Gallery di Kansas City, e la Jules Place di Boston. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di importanti compagnie.
Marco Manzella, nato a Livorno nel 1962, vive da molti anni a Brescia, dove ha il suo studio. Diplomato in restauro di dipinti murali, ha iniziato ad esporre nel 1985 e da anni si dedica alla pittura ed alla grafica collaborando con gallerie italiane e straniere. L'interesse per la pittura figurativa anglosassone lo ha portato ad alcuni soggiorni in Inghilterra e negli Stati Uniti, da dove nascono alcuni dei disegni e dei quadri più recenti.
Francesco Toniutti è nato in Brianza nel 1964; nel 1989 si è diplomato all’accademia di Belle Arti di Brera di Milano, città i cui monumenti sono spesso il soggetto dei suoi quadri. Ha esposto in diverse gallerie lombarde e nei suggestivi spazi dell’Incoronata. Nel 2000 è stato selezionato per il premio Borlotti.
Paco Minuesa Nato a Beas de Segua, in Andalusia, nel 1955. Vive e lavora a Sant Cugat del Vallès - Barcellona. Paco Minuesa, rappresenta una delle più significative realtà della pittura spagnola contemporanea. La sua decennale collaborazione con il più importante quotidiano spagnolo “El Pais”, lo ha reso noto come illustratore di fama internazionale. Ma ancor più caratteristico nel suo modo di operare è una lunga, paziente frequentazione dei classici, Velazquez, Leonardo e Vermeer, soprattutto, le cui immagini più celebri ha amato, copiato, elaborato, fino a filtrarle in uno stile che ora lo rende inconfondibile.
Jonathan Janson è nato nel 1950 a South River, nel New Jersey, U.S.A. Si è laureato in Belle Arti alla Rhode Island School of Art a Providence, Rhode Island, nel 1972. Ha partecipato allo European Honors Program, a Roma, sempre nel 1972. Dopo una breve permanenza negli Stati Uniti è tornato a Roma dove vive e lavora da trent'anni. Collabora con le gallerie più importanti del mondo.
Federica Galli è nata nel 1932, Soresina (Cremona). Compie gli studi al Liceo artistico e all'Accademia di Brera, Milano. Una delle artiste più rappresentative dell’arte dell’incisione. Dopo varie sperimentazioni si dedica esclusivamente all'acquaforte, ha cominciato ad incidere la prima lastra il 2 giugno 1954; nel successivi 40 anni ne ha eseguite oltre 500. Oltre 210 le mostre personali in Italia e all'estero( a Parigi, a Basilea, Johannesburg, Toronto, Ottawa, Belgrado, Zagabria, Il Cairo, Alessandria d'Egitto, ed in altre citta' straniere. Nel mese di ottobre 1995 ha deciso di donare tutte le sue acqueforti alla Collezione d'Arte del Comune di Milano.
Fabio Torre è nato nel 1955 a Bologna, dove vive e lavora. Fra le sue più recenti esposizioni sono da segnalare le personali tenute, nell'anno 2000, al Circolo Artistico di Bologna e, nell'anno 2001, a Brescia presso la Galleria Fabioparisartgallery. Il territorio in cui si muove la pittura di Fabio Torre è quello della figurazione e l’indagine passa attraverso il filtro dei media che ci circondano: la fotografia, il video, il cinema. Tra i diversi artisti affacciatisi all’attenzione generale in questi ultimi anni, Fabio Torre presenta un’interessante peculiarità che lo porta senza dubbio a distinguersi. Torre utilizza esclusivamente il bianco e nero riducendo così al minimo indispensabile la retorica dell’elemento cromatico: è una soluzione secca, immediata e senza fronzoli, che non vira su alcun aspetto malinconico, di nostalgico gusto retrò, né gli interessano le atmosfere velate o l’effetto flou di recupero della memoria.
Mario Loprete nato a Catanzaro 1968. Presente in numerose collezioni private e pinacoteche comunali calabresi. Ha esposto a Buenos Aires, Montecarlo e Roma. Apparso sui quotidiani e reti televisive in occasione di premi e riconoscimenti artistici. Mario Loprete vive e lavora a Catanzaro. I soggetti da lui rappresentati sono utensili di vita domestica, la figura umana, pietre, aereoplani di carta, contenitori di vetro, tutto ciò che nella nostra vita quotidiana è capace di raccontare dei momenti e dei frammenti di vita vissuta. Attratto dalle persone di colore, ritrae molti personaggi della cultura Hip-Hop.
Salvador Montò nato a Valencia nel 1963. dal 1992 espone regolarmente in diverse gallerie di Valencia, Madrid, Tarragona, Málaga, Vitoria, Irún, Reus, Castellón. Ha partecipato a prestigiose collettive di gallerie internazionali. Le sue opere sono state esposte in diverse fiere di arte nazionali ed internazionali. Ha vinto notevoli premi internazionali e numerose sue opere sono esposte in collezioni di musei, banche e alberghi della Spagna.
Domenico Balbi nato a Genova nel 1927 dove vive e lavora. Ha esposto a Roma, Zurigo, Londra, Tokyo, New York. Noto per l’estremo rigore e per l’eccezionale purezza delle sue prove grafiche che si ritrovano con perfetta coerenza nella sua produzione pittorica; il linguaggio non cede mai alle suggestioni della casualità esterna o alle insidie del compiacimento coloristico: il colore un colore assoluto, è sempre impiegato in funzione espressiva, non mai in senso naturalistico: quella di Balbi, è una pittura nettamente mentale, ed i suoi esiti migliori li raggiunge proprio nella più alta e libera capacità di astrazione estetica. In questa direzione l’opera di Domenico Balbi appare ben dentro alla problematica più viva della pittura contemporanea.
Paulis Postazs nasce a Riga nel 1976, giovane e promettente artista lèttone, collabora con numerose gallerie del Nord Europa. Nelle sue opere figurative proietta il fascino della realtà e grazie alle tematiche trattate riesce a rappresentare inconsueti momenti della quotidianità. La sua elevata capacità tecnica e la minuzia nelle sue opere offrono degli spaccati di prospettive suggestive.
Da sempre nelle arti lo spazio della città è rappresentato come un microcosmo fervido di attività umana, che seppur contraddittorio, è capace di raccogliere ed esprimere molteplici significati.
La mostra vuole raccogliere i vari punti di vista sulla città, non vista semplicemente come il risultato di volumi architettonici, ma “animata” e “vissuta”, sia direttamente dai suoi attori – passanti, oggetti di vita quotidiana, ecc.- sia attraverso i segni che l’uomo lascia nella costruzione ed interazione del paesaggio urbano, funzionali alla sua vita – i ponti, i cartelli stradali, le insegne: una città che rispecchia l’uomo contemporaneo e che vuole comunicarci il suo multiforme spettacolo focalizzando l’attenzione proprio sull’umanità pulsante della struttura urbana.
La città, gli spazi e le persone che la popolano, sono dunque i protagonisti delle opere. Una popolazione che si muove e vive in una città animata, ricca di vita che non è soltanto rumore assordante di auto e motocicli rombanti, ma animata di traffici, di attività, di folla indaffarata e lieta: una folla lieta e desiderosa di divertimento e di conversazione, di espressione corale del proprio animo vitale e sereno.
Le opere esposte sono state selezionate tra gli artisti del panorama nazionale e internazionale per declinare il significato intimo che la città assume. Vengono raffigurate città reali come: San Francisco, Milano, Riga, New York, Barcellona, Roma, ecc. o scorci che potrebbero appartenere a ciascuna di esse oppure alle città che abbiamo conosciuto nella nostra vita.
Il percorso espositivo parte dalle opere su carta di alcuni artisti già affermati: Wayne Thiebaud, con la sua veduta di una ripidissima strada in discesa, dalla prospettiva mozzafiato; Domenico Balbi, artista dalla linea sinuosa che ritrae la piazza del Duomo a Milano e i ponti di Manhattan; Federica Galli, che esalta le piante di aiuole e cortili, protagoniste delle sue inquadrature di angoli cittadini.
Il colore e le tecniche più originali prorompono nelle opere degli artisti più giovani. I personaggi che loro ci presentano non sono parte di una folla anonima e straniata, ma sono uomini e donne, ragazzi, turisti, bambini che incontriamo svoltando l’angolo. La semplicità delle loro azioni e del loro aspetto li rende più reali e vicini di quelli fotografati nelle riviste patinate, pur restando l’oggetto esposto un quadro, un dipinto, che non ha pretese di verità storica né di iperrealismo.
(Manzella, Minuesa, Torre, Loprete)
In certi casi le persone non hanno nemmeno bisogno di apparire per esserci: la città si sente pulsante per gli oggetti che testimoniano la presenza umana, dei peperoncini dimenticati su un tavolo, i balconi, le insegne, le strisce pedonali per attraversare la strada. (Postazs, George, Manzella, Janson, Toniutti )
La veduta conclusiva è data da una veduta a volo d’uccello sui grattacieli americani, dove la tecnica dell’artista ha velato di una luce via le grandi costruzioni, non un freddo sky-line di cemento ed acciaio, ma una veduta che vibra per la vita che scorre al suo interno, pur senza essere direttamente visibile. Un artista spagnolo (Montó) che interpreta la grande lezione del maestro delle città vive: Antonio López García.
La mostra è resa possibile grazie alla gentilezza di alcuni collezionisti che hanno prestato le loro opere ed alla collaborazione con : Galleria dell’Incisione (Brescia), Fabio Paris Arte Contemporanea (Brescia), Sergio & Thao Mandelli Arte Contemporanea (Seregno).
Curatrice della mostra: Giuliana Mazzola
Biografie degli artisti:
Wayne Thiebaud nato nel 1920 a Mesa, Arizona. Prima di diventare pittore ha lavorato per dieci anni a NewYork e Hollywood come cartoonist e grafico pubblicitario. Laureatosi all’Università di Sacramento State Collage, la sua prima mostra personale al Crocker Art Gallery risale al 1951, California. Dal 1954 al 1957 ha prodotto undici pellicole educative vincendo il premio Scholastic Art Prize. Ha insegnato arte al Sacramento City Collage e all’Università della California, Davis. È considerato uno dei pittori figurativi della “old masters” del movimento artistico della Pop Art, per aver impiegato pigmenti oleosi ed aver enfatizzando i colori e le ombre ben definite degli spot pubblicitari dipingendo l’immaginario quotidiano di oggetti che si possono trovare nelle sale e nelle caffetterie, come torte, pasticcini e creme. Il fascino attrattivo e geniale di tali opere è riconducibile all’assurdità della struttura illusionistica e concettuale della sua pittura. Più tardi ha continuato a dipingere, prima personaggi popolari come Mickey Mouse, poi con opere dove primeggia un forte iperrealismo come “Sunset Streets (1985) e “Flatland River”(1997), attratto per le scene mondane di vita quotidiana americana, che per alcuni versi sono simili alle opere Edward Hopper.
Josh George nato nel 1973 a Kansas City, dopo gli studi accademici presso l’università del Missouri si è trasferito a Brooklyn. Utilizza una sua particolarissima tecnica mista usando carta, stoffe incollate, olio ed acrilici; con cui raffigura gli Americani e le loro città . Lavora con la Gallery C di Raleigh, la Hallar Gallery di Kansas City, e la Jules Place di Boston. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di importanti compagnie.
Marco Manzella, nato a Livorno nel 1962, vive da molti anni a Brescia, dove ha il suo studio. Diplomato in restauro di dipinti murali, ha iniziato ad esporre nel 1985 e da anni si dedica alla pittura ed alla grafica collaborando con gallerie italiane e straniere. L'interesse per la pittura figurativa anglosassone lo ha portato ad alcuni soggiorni in Inghilterra e negli Stati Uniti, da dove nascono alcuni dei disegni e dei quadri più recenti.
Francesco Toniutti è nato in Brianza nel 1964; nel 1989 si è diplomato all’accademia di Belle Arti di Brera di Milano, città i cui monumenti sono spesso il soggetto dei suoi quadri. Ha esposto in diverse gallerie lombarde e nei suggestivi spazi dell’Incoronata. Nel 2000 è stato selezionato per il premio Borlotti.
Paco Minuesa Nato a Beas de Segua, in Andalusia, nel 1955. Vive e lavora a Sant Cugat del Vallès - Barcellona. Paco Minuesa, rappresenta una delle più significative realtà della pittura spagnola contemporanea. La sua decennale collaborazione con il più importante quotidiano spagnolo “El Pais”, lo ha reso noto come illustratore di fama internazionale. Ma ancor più caratteristico nel suo modo di operare è una lunga, paziente frequentazione dei classici, Velazquez, Leonardo e Vermeer, soprattutto, le cui immagini più celebri ha amato, copiato, elaborato, fino a filtrarle in uno stile che ora lo rende inconfondibile.
Jonathan Janson è nato nel 1950 a South River, nel New Jersey, U.S.A. Si è laureato in Belle Arti alla Rhode Island School of Art a Providence, Rhode Island, nel 1972. Ha partecipato allo European Honors Program, a Roma, sempre nel 1972. Dopo una breve permanenza negli Stati Uniti è tornato a Roma dove vive e lavora da trent'anni. Collabora con le gallerie più importanti del mondo.
Federica Galli è nata nel 1932, Soresina (Cremona). Compie gli studi al Liceo artistico e all'Accademia di Brera, Milano. Una delle artiste più rappresentative dell’arte dell’incisione. Dopo varie sperimentazioni si dedica esclusivamente all'acquaforte, ha cominciato ad incidere la prima lastra il 2 giugno 1954; nel successivi 40 anni ne ha eseguite oltre 500. Oltre 210 le mostre personali in Italia e all'estero( a Parigi, a Basilea, Johannesburg, Toronto, Ottawa, Belgrado, Zagabria, Il Cairo, Alessandria d'Egitto, ed in altre citta' straniere. Nel mese di ottobre 1995 ha deciso di donare tutte le sue acqueforti alla Collezione d'Arte del Comune di Milano.
Fabio Torre è nato nel 1955 a Bologna, dove vive e lavora. Fra le sue più recenti esposizioni sono da segnalare le personali tenute, nell'anno 2000, al Circolo Artistico di Bologna e, nell'anno 2001, a Brescia presso la Galleria Fabioparisartgallery. Il territorio in cui si muove la pittura di Fabio Torre è quello della figurazione e l’indagine passa attraverso il filtro dei media che ci circondano: la fotografia, il video, il cinema. Tra i diversi artisti affacciatisi all’attenzione generale in questi ultimi anni, Fabio Torre presenta un’interessante peculiarità che lo porta senza dubbio a distinguersi. Torre utilizza esclusivamente il bianco e nero riducendo così al minimo indispensabile la retorica dell’elemento cromatico: è una soluzione secca, immediata e senza fronzoli, che non vira su alcun aspetto malinconico, di nostalgico gusto retrò, né gli interessano le atmosfere velate o l’effetto flou di recupero della memoria.
Mario Loprete nato a Catanzaro 1968. Presente in numerose collezioni private e pinacoteche comunali calabresi. Ha esposto a Buenos Aires, Montecarlo e Roma. Apparso sui quotidiani e reti televisive in occasione di premi e riconoscimenti artistici. Mario Loprete vive e lavora a Catanzaro. I soggetti da lui rappresentati sono utensili di vita domestica, la figura umana, pietre, aereoplani di carta, contenitori di vetro, tutto ciò che nella nostra vita quotidiana è capace di raccontare dei momenti e dei frammenti di vita vissuta. Attratto dalle persone di colore, ritrae molti personaggi della cultura Hip-Hop.
Salvador Montò nato a Valencia nel 1963. dal 1992 espone regolarmente in diverse gallerie di Valencia, Madrid, Tarragona, Málaga, Vitoria, Irún, Reus, Castellón. Ha partecipato a prestigiose collettive di gallerie internazionali. Le sue opere sono state esposte in diverse fiere di arte nazionali ed internazionali. Ha vinto notevoli premi internazionali e numerose sue opere sono esposte in collezioni di musei, banche e alberghi della Spagna.
Domenico Balbi nato a Genova nel 1927 dove vive e lavora. Ha esposto a Roma, Zurigo, Londra, Tokyo, New York. Noto per l’estremo rigore e per l’eccezionale purezza delle sue prove grafiche che si ritrovano con perfetta coerenza nella sua produzione pittorica; il linguaggio non cede mai alle suggestioni della casualità esterna o alle insidie del compiacimento coloristico: il colore un colore assoluto, è sempre impiegato in funzione espressiva, non mai in senso naturalistico: quella di Balbi, è una pittura nettamente mentale, ed i suoi esiti migliori li raggiunge proprio nella più alta e libera capacità di astrazione estetica. In questa direzione l’opera di Domenico Balbi appare ben dentro alla problematica più viva della pittura contemporanea.
Paulis Postazs nasce a Riga nel 1976, giovane e promettente artista lèttone, collabora con numerose gallerie del Nord Europa. Nelle sue opere figurative proietta il fascino della realtà e grazie alle tematiche trattate riesce a rappresentare inconsueti momenti della quotidianità. La sua elevata capacità tecnica e la minuzia nelle sue opere offrono degli spaccati di prospettive suggestive.
02
aprile 2005
La città viva
Dal 02 aprile al 22 maggio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA ENTROTERRA
Brescia, Viale Della Bornata, 43 – ed. 13, (Brescia)
Brescia, Viale Della Bornata, 43 – ed. 13, (Brescia)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 15-19
Vernissage
2 Aprile 2005, ore 18
Autore
Curatore