Mostra: LA COLLEZIONE BALNEARE

Artisti: Molly Brown, Angela Caporaso, Antonello Dose e Marco Presta, Werther Germondari, Claudio Parentela, Tina Sulc, Michael Trozzolo, Giorgio Villa.

Luogo: Ospizio Giovani Artisti - Ingresso ad invito, scrivendo a wgermondari@mac.com

Indirizzo:  via Cernaia 15 - Roma

Inaugurazione:  Domenica 29 luglio 2018, h18 (fino h20.30)

Periodo:  29 luglio - 19 agosto 2018

Orario: solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com - www.ospiziogiovaniartisti.com

Anche nella calda stagione l’Ospizio Giovani Artisti prosegue la sua attività espositiva, proponendo opere a volte anche discutibili, come sempre tutte provenienti dalla collezione dell’OGA.

Molly Brown (USA, 1955) Seppure nata negli USA (ma non vuol far sapere esattamente dove) ha vissuto soprattutto nel Regno Unito, dove ha lavorato soprattutto come scrittrice (due suoi romanzi di fantascienza, ‘Virus’ e ‘Bad Timing’, sono stati pubblicati anche in Italia, da Mondadori, negli anni novanta). Ha realizzato molti video, proiettati in molti festival cinematografici internazionali e mostre, tra cui l’"Housewarming Party" alla Tate Britain di Londra nel 2013 e l'evento "Usurp Art" nella Experimental Art Gallery dell'India Habitat Center a Delhi nel 2016.

Angela Caporaso (Caserta, 1962). Pittrice, web designer, ha partecipato a molte mostre collettive. Ha lavorato sulle parole dei maggiori scrittori contemporanei, dedicando mostre ad Camus, Dickinson, Tondelli. Ha spesso usato materiale di scarto, umile ed inerte, non riciclabile. Negli anni ottanta, particolarmente attenta alle teorie psicoanalitiche, ha fondato il gruppo P:L:I:S: (Per Liberare Immagini Soffocate). Ha collaborato alla pagina culturale di alcuni periodici, pubblicando tra l'altro, su Frigidaire.

Antonello Dose (Palmanova, 1962), dopo una giovanile attività teatrale che lo ha visto recitare anche per Luca Ronconi, negli anni novanta inizia il sodalizio con Marco Presta (Roma, 1961, attore diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’) ed insieme diventano popolarissimi grazie alla trasmissione radiofonica ‘Il Ruggito del Coniglio’, che conducono da 23 anni su RaiRadio2. Entrambi attivi anche come scrittori, dagli anni novanta hanno iniziato a collaborare anche con varie serie televisive, come ‘Il medico in famiglia’, realizzata e trasmessa da Rai1.

Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.

Claudio Parentela (Catanzaro, 1962) è illustratore, pittore, fotografo, mail artista, collagista, cartoonist, giornalista free lance… attivo da molti anni nella scena underground internazionale, ha collaborato e collabora con tantissimi magazines e zines: di arte contemporanea, letterarie e di comics in Italia e nel mondo, sulla carta e sul web. Qualche nome tra i tanti: NYArts Magazine, Turntable & Blue Light Magazine, Komix, LitChaos, Why Vandalism, Thieves Jargon, 180 Mag, Braintwisting, The Doors of Creativity Anthology, Lo Sciacallo Elettronico, Inguine, Stripburger, Lavirint, Komikaze...

Tina Sulc (Krsko, Slovenia, 1977) Vive a Lubiana, dove si è laureata in comunicazione visiva presso la facoltà di design, e lavora come videomaker, cameraman, graphic designer, web creator e VJ. È presente in mostra il suo video ‘Illusion of Hydrosphere’: “l'acqua della sfera copre gran parte del nostro mondo. Così grande che puoi immaginare nell'illusione del momento come una sfera separata, che travolge il mondo come una realtà multidimensionale che si fonde con essa, sia dentro che fuori. È uno”.

Michael Trozzolo (Toronto, 1977) è un artista visivo che vive e lavora a Toronto, in Canada. Attraverso l'uso dell'autoritratto, delle immagini altamente costruite e manipolate digitalmente e degli oggetti trovati, Trozzolo simula visivamente l'irraggiungibile desiderio della società per una realtà idealizzata. Tempi di fiduciosa malinconia. Ed è questo momento di speranza e di disperazione che la ricerca artistica di Trozzolo intende sondare, collegando questi desideri e speranze con le dinamiche politiche, culturali e sociali prevalenti nel mondo di oggi.

Giorgio Villa (Ancona, 1933 - Cesena, 2011). Negli anni ’50 ha inizio la sua avventura artistica, e superata la prima fase figurativa, si dedica alla pittura informale, all’ Optical­art e all’Arte Concreta. Le prime opere inoggettive sono degli anni ’60, con studi sulle possibilità espressive e cromatiche della materia, che si realizzano in strutture concrete, evidenziando in particolare il rapporto spazio­volume su superfici interessate da interventi modulari. Fondamentale l’incontro con Bruno Munari di cui ha condiviso aspirazioni e finalità, e con cui ha curato progetti di design e architettura.