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La collezione pittorica comunale
Il nucleo della mostra è costituito dalle acquisizioni ottenute con il Premio Beppino Cosci, iniziato nel 1956 a Stiava, e dal Premio Comune di Massarosa iniziato nel 1964.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 27 febbraio, fino al 3 aprile 2016, si inaugura presso le sale espositive di Villa Gori in
Stiava la mostra dal titolo “La collezione comunale, opere di proprietà del Comune di
Massarosa”
il cui nucleo è costituito dalle acquisizioni ottenute con il Premio Beppino Cosci, che ha
avuto inizio nel 1956 a Stiava. L'organizzazione della manifestazione ruotava intorno al
poeta e pittore Mario Cosci e al pittore Ernesto Altemura, finché nel 1964, divenuto premio
Comune di Massarosa, l'intera gestione organizzativa passò all'amministrazione comunale.
La sede dei successivi concorsi, dopo i primi tenuti presso la scuola elementare di Stiava, si
trasferiva ed era fissata di volta in volta alle strutture pubbliche presenti nelle varie frazioni
del comune, coincidenti quasi sempre con gli edifici scolastici, svolgendo in questo una
funzione didattica e divulgativa delle tradizioni e linguaggi figurativi.
Come detto, le successive edizioni del premio passarono poi all'amministrazione comunale
di Massarosa che seppe continuare il cammino di quell'iniziale proposta, anzi ampliandola
con una formula che introduceva anche l'organizzazione di rassegne dedicate ai vincitori
delle precedenti edizioni.
Andando oggi a scorrere i nomi di quei vincitori si resta stupiti dalla lungimiranza di quelle
commissioni giudicanti delle quali fecero parte pittori come Ernesto Treccani, Eugenio
Pardini, Morando, Loffredo, Farulli, critici d'arte come Mario De Micheli, Tommaso Paloscia,
letterati come Dino Carlesi e Piero Santi, che presero parte alle sessioni delle diverse giurie.
Durante gli anni di attività del Premio fu un susseguirsi di riconoscimenti per la giovane
scuola versiliese che negli anni seguenti si sarebbe distinta, nella scia di una figurazione
seguita all'opera di Lorenzo Viani: Beconi, Santini, Pardini, Bianchi, Altemura, Bonetti,
Francesconi Franco, Liberatore, poi Giuseppe Giannini, Martinelli e Luporini, rappresentanti
quest'ultimi di quel ‘realismo esistenziale’ che proprio in quegli anni a Milano iniziava la sua
breve e intensa stagione. Altri pittori aggiungono poi il proprio nome a quella lista: Luca
Alinari, Madiai Mario, Pogni, Meschi, Varetti, fino ai più giovani che validamente
proseguiranno quella tradizione.
La mostra, organizzata dalla Dea Arte associazione culturale che ha sede in Massarosa,
diventa dunque occasione unica per ripercorrere l’incanto di un periodo fecondo di opere e
talenti pittorici, al quale si aggiungono poi donazioni più recenti fino alla composizione di un
mosaico che è celebrazione di un’arte che sempre saprà risorgere dalle proprie ceneri.
Stiava la mostra dal titolo “La collezione comunale, opere di proprietà del Comune di
Massarosa”
il cui nucleo è costituito dalle acquisizioni ottenute con il Premio Beppino Cosci, che ha
avuto inizio nel 1956 a Stiava. L'organizzazione della manifestazione ruotava intorno al
poeta e pittore Mario Cosci e al pittore Ernesto Altemura, finché nel 1964, divenuto premio
Comune di Massarosa, l'intera gestione organizzativa passò all'amministrazione comunale.
La sede dei successivi concorsi, dopo i primi tenuti presso la scuola elementare di Stiava, si
trasferiva ed era fissata di volta in volta alle strutture pubbliche presenti nelle varie frazioni
del comune, coincidenti quasi sempre con gli edifici scolastici, svolgendo in questo una
funzione didattica e divulgativa delle tradizioni e linguaggi figurativi.
Come detto, le successive edizioni del premio passarono poi all'amministrazione comunale
di Massarosa che seppe continuare il cammino di quell'iniziale proposta, anzi ampliandola
con una formula che introduceva anche l'organizzazione di rassegne dedicate ai vincitori
delle precedenti edizioni.
Andando oggi a scorrere i nomi di quei vincitori si resta stupiti dalla lungimiranza di quelle
commissioni giudicanti delle quali fecero parte pittori come Ernesto Treccani, Eugenio
Pardini, Morando, Loffredo, Farulli, critici d'arte come Mario De Micheli, Tommaso Paloscia,
letterati come Dino Carlesi e Piero Santi, che presero parte alle sessioni delle diverse giurie.
Durante gli anni di attività del Premio fu un susseguirsi di riconoscimenti per la giovane
scuola versiliese che negli anni seguenti si sarebbe distinta, nella scia di una figurazione
seguita all'opera di Lorenzo Viani: Beconi, Santini, Pardini, Bianchi, Altemura, Bonetti,
Francesconi Franco, Liberatore, poi Giuseppe Giannini, Martinelli e Luporini, rappresentanti
quest'ultimi di quel ‘realismo esistenziale’ che proprio in quegli anni a Milano iniziava la sua
breve e intensa stagione. Altri pittori aggiungono poi il proprio nome a quella lista: Luca
Alinari, Madiai Mario, Pogni, Meschi, Varetti, fino ai più giovani che validamente
proseguiranno quella tradizione.
La mostra, organizzata dalla Dea Arte associazione culturale che ha sede in Massarosa,
diventa dunque occasione unica per ripercorrere l’incanto di un periodo fecondo di opere e
talenti pittorici, al quale si aggiungono poi donazioni più recenti fino alla composizione di un
mosaico che è celebrazione di un’arte che sempre saprà risorgere dalle proprie ceneri.
27
febbraio 2016
La collezione pittorica comunale
Dal 27 febbraio al 03 aprile 2016
arte moderna e contemporanea
Location
VILLA GORI
Massarosa, Via Misericordia, (Lucca)
Massarosa, Via Misericordia, (Lucca)
Orario di apertura
16,00 - 20,00 dal venerdì alla domenica
Vernissage
27 Febbraio 2016, Ore 17,30
Autore