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La Collezione Sinuosa
La sinuosità cui si fa riferimento nel titolo è quella del sempre ammaliante corpo femminile. In forme astratte, rituali, autocritiche, ironiche, pseudo mistiche, erotiche, provocatorie e simboliche, esso è il protagonista nelle opere dei dieci artisti internazionali in mostra, dalla Collezione OGA.
Comunicato stampa
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OSPIZIO GIOVANI ARTISTI
COMUNICATO STAMPA
Mostra: LA COLLEZIONE SINUOSA
Artisti: Cesare Bedogné, Nicholas Bertini, Teymur Daimi, Johannes Christopher Gerard, Werther Germondari e Maria Laura Spagnoli, Detlef Schlich, Oona Taper, Natalie Wardle, Meng Zhou.
Luogo: Ospizio Giovani Artisti
Indirizzo: via Cernaia 15 - Roma
Inaugurazione: Martedì 26 marzo 2019, h18 (fino h20.30)
Periodo: 26 marzo - 7 aprile 2019
Orario: solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com
La sinuosità cui si fa riferimento nel titolo è quella del sempre ammaliante corpo femminile. In forme astratte, rituali, autocritiche, ironiche, pseudo mistiche, erotiche, provocatorie e simboliche, esso è il protagonista nelle opere dei dieci artisti internazionali in mostra, come sempre tutte provenienti dalla Collezione OGA.
Cesare Bedogné (Sondrio, 1968) è un fotografo, cineasta e scrittore italiano. Si è laureato con lode in Matematica. Nel corso dei suoi studi, ha anche approfondito il suo interesse per le arti visive, con particolare attenzione al cinema, e "allo scopo di catturare lo sguardo nel suo stato puro", alla fine si è dedicato alla fotografia. "Credo che la fotografia sia un adattamento della visione a una necessità spirituale - l'occhio forma un'immagine che a sua volta, attraverso le sue più intime risonanze, rifocalizza e trasforma lo sguardo stesso". (C.B.)
Nicholas Bertini (Verona, 1987) Fin dal 2008 lavora in studi di graphic design e collabora con agenzie di comunicazione. Durante questi anni si avvicina all’animazione passando dalla motion graphics a tecniche tradizionali. Attualmente lavora in modo indipendente collaborando con produzioni video. In parallelo porta avanti la ricerca e lo sviluppo di corti animati sperimentali, attraverso una costante ricerca visiva, sperimentando e intersecando diversi processi d’animazione e prediligendo un approccio visivo minimale ottenuto con metodi di produzione interdisciplinari.
Teymur Daimi (Baku, Azerbaijan, 1966) filmmaker, artista visivo e filosofo laureato nel 1985 presso l'Accademia d'arte statale dell'Azerbaijan e nel 1993 all'Università statale di cultura e arte dell'Azerbaigian. Dal 2001 lavora come regista alla sfera audiovisiva. È autore di numerosi articoli e saggi in edizioni locali e internazionali di arte e cultura. Ha partecipato a festival, mostre e biennali internazionali, tra cui la 1a Biennale di Salonicco nel 2007 e la 53a Biennale di Venezia nel 2009, nel padiglione dell'Azerbaijan. Membro dell'Unione dei cineasti dell'Azerbaigian.
Johannes C. Gerard (Colonia, Germania, 1959) Artista di nazionalità tedesca e olandese, ha studiato alla School of Printmaking and Design di Colonia, in Germania, e alla Dun Laogharie School of Art and Design di Dublino. Durante la sua carriera artistica ha vissuto e lavorato in molti paesi. Attualmente vive a Berlino e L'Aia. Dal 1981 partecipa a mostre, progetti, video/film in tutto il mondo. Nel 2007 la fotografia, l'installazione e la stampa sono diventate le sue discipline predilette, poi nel 2012 realizza le prime installazioni video e nel 2014 i primi video e alle arti performative.
Werther Germondari (Rimini, 1963), artista visivo e filmmaker laureato in Istituzioni di Regia all’Università di Bologna e diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, collabora dal 1988 con Maria Laura Spagnoli (Amelia, 1960) Laureata in Storia della Musica presso l’Università di Roma, e in Istituzioni di Regia all’Università di Bologna. Il loro primo cortometraggio è stato proiettato nella Selezione Ufficiale del Festival di Cannes nel 1994. ‘Sex Equo’, del 2011, da cui l’episodio in mostra, è il loro primo lungometraggio.
Detlef Schlich (Colonia, Germania, 1962) è un artista interdisciplinare e designer rituale che lavora con performance, fotografia, pittura, suono, installazioni e film. Suo principale interesse è l'esplorazione della perdita di confini tra esseri umani e tecnologia nel XXI secolo, il fenomeno emergente del transumanesimo nell'era digitale. La sua metodologia è la creazione di un alter ego, un personaggio mitico, una manifestazione contemporanea del transumanesimo che incarna la relazione simbiotica tra l'esperienza umana e la tecnologia.
Oona Taper (Bozeman, USA, 1993) è un artista multimediale e un’animatrice sperimentale con una pratica artistica che comprende opere bidimensuonali, video ed installazioni Il suo stile è sia ‘capriccioso’ che caotico, utilizzando figure distorte ma riconoscibili, un forte uso del suono e un approccio misto ai media per affrontare i temi dell'intimità, della tecnologia, dello spazio fisico e delle esperienze soggettive. I suoi cortometraggi sono stati proiettati in molti festival internazionali e le sue installazioni video e le sue opere su carta sono state esposte nelle gallerie di Boston e Filadelfia.
Natalie Wardle (Bradford, GB, 1994) è un'artista visiva con base a Manchester. Il suo lavoro analizza come le donne costringono i loro corpi ad integrarsi con i tipi di corpo ideali della società, esplorando il tessuto shapewear e il nastro che è posto sopra i capezzoli per coprire e reprimere la loro forma. Si è laureata in fotografia alla Manchester School of Art. Ha esposto in Inghilterra e all'estero in mostre come Modern History presso The Atkinson (Southport) a cura di Lynda Morris e Two Night Stands presso la Cooper Gallery (Dundee), co-curata da Lynda Morris e Cooper Gallery.
Meng Zhou (Shaoxing, Zhejiang, Cina, 1992) è di una generazione che ha formato la sua personalità e le sue convinzioni durante un periodo di mutamento delle circostanze sociali ed economiche, attraverso un boom con grande disponibilità di informazioni e tecnologia. Profondamente impegnato nel processo di creazione artistica, nell'idea della metamorfosi e della socializzazione individuale, Zhou presenta la sua sensibilità verso le preoccupazioni introspettive, che ha descritto come "essere incubato e oppresso allo stesso tempo".
COMUNICATO STAMPA
Mostra: LA COLLEZIONE SINUOSA
Artisti: Cesare Bedogné, Nicholas Bertini, Teymur Daimi, Johannes Christopher Gerard, Werther Germondari e Maria Laura Spagnoli, Detlef Schlich, Oona Taper, Natalie Wardle, Meng Zhou.
Luogo: Ospizio Giovani Artisti
Indirizzo: via Cernaia 15 - Roma
Inaugurazione: Martedì 26 marzo 2019, h18 (fino h20.30)
Periodo: 26 marzo - 7 aprile 2019
Orario: solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com
La sinuosità cui si fa riferimento nel titolo è quella del sempre ammaliante corpo femminile. In forme astratte, rituali, autocritiche, ironiche, pseudo mistiche, erotiche, provocatorie e simboliche, esso è il protagonista nelle opere dei dieci artisti internazionali in mostra, come sempre tutte provenienti dalla Collezione OGA.
Cesare Bedogné (Sondrio, 1968) è un fotografo, cineasta e scrittore italiano. Si è laureato con lode in Matematica. Nel corso dei suoi studi, ha anche approfondito il suo interesse per le arti visive, con particolare attenzione al cinema, e "allo scopo di catturare lo sguardo nel suo stato puro", alla fine si è dedicato alla fotografia. "Credo che la fotografia sia un adattamento della visione a una necessità spirituale - l'occhio forma un'immagine che a sua volta, attraverso le sue più intime risonanze, rifocalizza e trasforma lo sguardo stesso". (C.B.)
Nicholas Bertini (Verona, 1987) Fin dal 2008 lavora in studi di graphic design e collabora con agenzie di comunicazione. Durante questi anni si avvicina all’animazione passando dalla motion graphics a tecniche tradizionali. Attualmente lavora in modo indipendente collaborando con produzioni video. In parallelo porta avanti la ricerca e lo sviluppo di corti animati sperimentali, attraverso una costante ricerca visiva, sperimentando e intersecando diversi processi d’animazione e prediligendo un approccio visivo minimale ottenuto con metodi di produzione interdisciplinari.
Teymur Daimi (Baku, Azerbaijan, 1966) filmmaker, artista visivo e filosofo laureato nel 1985 presso l'Accademia d'arte statale dell'Azerbaijan e nel 1993 all'Università statale di cultura e arte dell'Azerbaigian. Dal 2001 lavora come regista alla sfera audiovisiva. È autore di numerosi articoli e saggi in edizioni locali e internazionali di arte e cultura. Ha partecipato a festival, mostre e biennali internazionali, tra cui la 1a Biennale di Salonicco nel 2007 e la 53a Biennale di Venezia nel 2009, nel padiglione dell'Azerbaijan. Membro dell'Unione dei cineasti dell'Azerbaigian.
Johannes C. Gerard (Colonia, Germania, 1959) Artista di nazionalità tedesca e olandese, ha studiato alla School of Printmaking and Design di Colonia, in Germania, e alla Dun Laogharie School of Art and Design di Dublino. Durante la sua carriera artistica ha vissuto e lavorato in molti paesi. Attualmente vive a Berlino e L'Aia. Dal 1981 partecipa a mostre, progetti, video/film in tutto il mondo. Nel 2007 la fotografia, l'installazione e la stampa sono diventate le sue discipline predilette, poi nel 2012 realizza le prime installazioni video e nel 2014 i primi video e alle arti performative.
Werther Germondari (Rimini, 1963), artista visivo e filmmaker laureato in Istituzioni di Regia all’Università di Bologna e diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, collabora dal 1988 con Maria Laura Spagnoli (Amelia, 1960) Laureata in Storia della Musica presso l’Università di Roma, e in Istituzioni di Regia all’Università di Bologna. Il loro primo cortometraggio è stato proiettato nella Selezione Ufficiale del Festival di Cannes nel 1994. ‘Sex Equo’, del 2011, da cui l’episodio in mostra, è il loro primo lungometraggio.
Detlef Schlich (Colonia, Germania, 1962) è un artista interdisciplinare e designer rituale che lavora con performance, fotografia, pittura, suono, installazioni e film. Suo principale interesse è l'esplorazione della perdita di confini tra esseri umani e tecnologia nel XXI secolo, il fenomeno emergente del transumanesimo nell'era digitale. La sua metodologia è la creazione di un alter ego, un personaggio mitico, una manifestazione contemporanea del transumanesimo che incarna la relazione simbiotica tra l'esperienza umana e la tecnologia.
Oona Taper (Bozeman, USA, 1993) è un artista multimediale e un’animatrice sperimentale con una pratica artistica che comprende opere bidimensuonali, video ed installazioni Il suo stile è sia ‘capriccioso’ che caotico, utilizzando figure distorte ma riconoscibili, un forte uso del suono e un approccio misto ai media per affrontare i temi dell'intimità, della tecnologia, dello spazio fisico e delle esperienze soggettive. I suoi cortometraggi sono stati proiettati in molti festival internazionali e le sue installazioni video e le sue opere su carta sono state esposte nelle gallerie di Boston e Filadelfia.
Natalie Wardle (Bradford, GB, 1994) è un'artista visiva con base a Manchester. Il suo lavoro analizza come le donne costringono i loro corpi ad integrarsi con i tipi di corpo ideali della società, esplorando il tessuto shapewear e il nastro che è posto sopra i capezzoli per coprire e reprimere la loro forma. Si è laureata in fotografia alla Manchester School of Art. Ha esposto in Inghilterra e all'estero in mostre come Modern History presso The Atkinson (Southport) a cura di Lynda Morris e Two Night Stands presso la Cooper Gallery (Dundee), co-curata da Lynda Morris e Cooper Gallery.
Meng Zhou (Shaoxing, Zhejiang, Cina, 1992) è di una generazione che ha formato la sua personalità e le sue convinzioni durante un periodo di mutamento delle circostanze sociali ed economiche, attraverso un boom con grande disponibilità di informazioni e tecnologia. Profondamente impegnato nel processo di creazione artistica, nell'idea della metamorfosi e della socializzazione individuale, Zhou presenta la sua sensibilità verso le preoccupazioni introspettive, che ha descritto come "essere incubato e oppresso allo stesso tempo".
26
marzo 2019
La Collezione Sinuosa
Dal 26 marzo al 07 aprile 2019
arte contemporanea
Location
OSPIZIO GIOVANI ARTISTI
Roma, Via Cernaia, 15, (Roma)
Roma, Via Cernaia, 15, (Roma)
Orario di apertura
Solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com
Vernissage
26 Marzo 2019, ore 18 - 20.30
Autore