Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
La comunità degli animi
Riflessioni d’arte intorno all’albero dell’ulivo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un evento composto da due esperienze, diverse nei mezzi e nei modi
con cui si realizzano, ma affini e complementari nel dato di partenza e
nei risultati, nella conclusione a cui arrivano e che vogliono veicolare.
Per il pittore Mario Sacchi è dato dall'incontro, durante un viaggio nelle
Puglie, con gli ulivi ultracentenari di quella regione ionica e dallo
scoprirsi inadeguato a dipingere la loro presenza contorta, rugosa,
affaticata, inquietante e bellissima; poi l'incontro, a Milano, con l'opera
dell'artista cinese Chen Zen che, ibridando creativamente e
suggestivamente cultura cinese e cultura occidentale, dà voce e corpo
d'arte, con le sue installazioni, a esigenze di spiritualità personali e ai
problemi sociali.
Da qui la soluzione prendendo a tema della sua riflessione estetica l'albero
dell'ulivo. Oltre alle 13 tele, al centro, anche simbolico,
dell'installazione, una grande tavola apparecchiata con olio, olive, pane
e vino: una cosa vera, reale; una mensa a cui tutti siamo invitati a sedere,
a cibarci: cibo corporale, intellettuale, spirituale, poetico.
L'altra componente dell'evento, quella di Agostino Vassena (costruttore
edile con una esperienza di cantante lirico alle spalle e un amore costante
per le montagne e l'ambiente del lago dì Como), ci mette subito di fronte
a una presenza fortemente connotata: la grande radice di un olivo lariano
ultracentenario, schiantato da una nevicata, che lui ha potuto sradicare e
pazientemente, amorevolmente ripulire, risanare e conservare.
E' per questo che Agostino, dopo averlo preservato dalla scomparsa e
avere ascoltato lungo il lavoro, le verità che gli veniva suggerendo, ha
sentito la necessità di mostrarla in giro e di raccontare con un
cortometraggio, la sua storia.
Da esperienza privata e poco significativa quale poteva restare, si fa
esperienza comune che ci sprona a trovare radici, storia e cultura comune,
pur nelle diversità, per costruire non su quello che divide, ma su quello
che accumuna, ci sprona a fare ricorso alla memoria, personale e collettiva,
per aprirci la strada verso ulteriori significati, a immergerci, anche
tramite l'esperienza poetica ed artistica, nella continuità della storia,
nelle "nostre radici".
con cui si realizzano, ma affini e complementari nel dato di partenza e
nei risultati, nella conclusione a cui arrivano e che vogliono veicolare.
Per il pittore Mario Sacchi è dato dall'incontro, durante un viaggio nelle
Puglie, con gli ulivi ultracentenari di quella regione ionica e dallo
scoprirsi inadeguato a dipingere la loro presenza contorta, rugosa,
affaticata, inquietante e bellissima; poi l'incontro, a Milano, con l'opera
dell'artista cinese Chen Zen che, ibridando creativamente e
suggestivamente cultura cinese e cultura occidentale, dà voce e corpo
d'arte, con le sue installazioni, a esigenze di spiritualità personali e ai
problemi sociali.
Da qui la soluzione prendendo a tema della sua riflessione estetica l'albero
dell'ulivo. Oltre alle 13 tele, al centro, anche simbolico,
dell'installazione, una grande tavola apparecchiata con olio, olive, pane
e vino: una cosa vera, reale; una mensa a cui tutti siamo invitati a sedere,
a cibarci: cibo corporale, intellettuale, spirituale, poetico.
L'altra componente dell'evento, quella di Agostino Vassena (costruttore
edile con una esperienza di cantante lirico alle spalle e un amore costante
per le montagne e l'ambiente del lago dì Como), ci mette subito di fronte
a una presenza fortemente connotata: la grande radice di un olivo lariano
ultracentenario, schiantato da una nevicata, che lui ha potuto sradicare e
pazientemente, amorevolmente ripulire, risanare e conservare.
E' per questo che Agostino, dopo averlo preservato dalla scomparsa e
avere ascoltato lungo il lavoro, le verità che gli veniva suggerendo, ha
sentito la necessità di mostrarla in giro e di raccontare con un
cortometraggio, la sua storia.
Da esperienza privata e poco significativa quale poteva restare, si fa
esperienza comune che ci sprona a trovare radici, storia e cultura comune,
pur nelle diversità, per costruire non su quello che divide, ma su quello
che accumuna, ci sprona a fare ricorso alla memoria, personale e collettiva,
per aprirci la strada verso ulteriori significati, a immergerci, anche
tramite l'esperienza poetica ed artistica, nella continuità della storia,
nelle "nostre radici".
25
giugno 2005
La comunità degli animi
Dal 25 giugno al 10 luglio 2005
arte contemporanea
Location
CENTRO SOCIO-CULTURALE
Zanica, Piazza Repubblica, 3, (BERGAMO)
Zanica, Piazza Repubblica, 3, (BERGAMO)
Orario di apertura
sabato 15-21; domenica 9-21; feriali 20-23
Sito web
www.contattodarte.org
Autore