La Fine del Nuovo | Cap. 5 | Cap. 6
Arti Visive
La mostra d’arte contemporanea itinerante, “La Fine del Nuovo”, concepita come un grosso volume diviso in 16 capitoli corrispondenti ad altrettanti palazzi e siti, lunga un anno, giunge a Lerici (SP). È curata da Paolo Toffolutti e organizzata da Neo associazione culturale di Udine. Il tema “La Fine del Nuovo” invita a riflettere sulla rinuncia alla produzione del nuovo nel dibattito culturale contemporaneo. A Lerici saranno ospitati i capitoli 5° e 6° che comprendono le opere di 5 artisti più un collettivo.
L’inaugurazione del capitolo 5°, "Sedotti e Abbandonati”, sarà sabato 6 agosto dalle 18 presso il Castello di San Terenzo e quella del capitolo 6°, "Soggetti Virali”, sarà domenica 7 agosto dalle 10 presso l’Oratorio Santa Maria in Selaà Tellaro a Lerici/SP.
Le due mostre saranno aperte al pubblico tutti i giorni dalle 18.00 alle 23.00, a ingresso libero, fino all’11 settembre.
Nello specifico "Sedotti e Abbandonati”, presso il Castello, è composto dalle opere di 5 artisti. I monotipi di Paola Angelini tentano di realizzare un libro aperto sullo studio di una botanica immaginaria “illustrata” dalla stessa materia pittorica. Le foto di Giulia Iacolutti indagano due diverse percezioni del tempo, come lineare e come circolare, incarnate da vite che finiscono e vite che rinascono. Le opere di Tadej Pogačar differiscono per medium e soggetto, introducono il mondo delle No Event Action (Azioni Senza Eventi), mostrano che la copia della copia di un’opera torna a essere opera ed esplorano la relazione tra natura e cultura. Goran Trbuljak espone foto che concepisce come schizzi per una scultura. Il duo Small But Dangers, composto dagli artisti Mateja Rojc e Simon Hudalin, attraverso collage, enfatizza il potere della realtà costruita dai media e allo stesso tempo la sua distanza dalla realtà im-mediata.
"Soggetti Virali", presso l'Oratorio, comprende i dipinti dell’artista Manuela Sedmach da cui emerge un’opera che non si esaurisce in una tematica, ma è in divenire, le cui velature di pittura impalpabile restituiscono una profondità che tende all'infinito.