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La Finestra di Overton
Mostra personale
autore Michele Principato Trosso
a cura di Fabio D’Achille
testo critico di Salvatore G.B. Grimaldi
titolo evento: La Finestra di Overton
presso il MAD Museo Diffusione D’Arte
Palazzo della Cultura – Via Umberto I, 1
città Latina cap 04100
inaugurazione giorno 10 ottobre alle
Comunicato stampa
Segnala l'evento
mostra personale di Michele Principato Trosso "La Finestra di Overton" presso il MAD di Latina, a cura di Fabio D'Achille e testo critico di Salvatore G.B. Grimaldi.
Testo di Salvatore G.B. Grimaldi
Nell’arco di tempo indicato, tutti noi siamo stati pesantemente “bombardati” e “ricattati”, psicologicamente e sballottati tra nuovi criteri sociali, regole, teorizzazioni applicate e incontrare così; la finestra di Overton, ovvero; tramite manipolazioni sociali, rendere accettabile, l’inaccettabile e intollerabile, per poi renderlo anche legale.
Ci hanno propinato concetti di Bioingegneria e Geoingegneria, spesso edulcorati o contrastanti, così come città di 15 minuti, per svolgere le proprie attività fuori e correre a rinchiudersi in casa e considerarle “Smart City”.
Ci hanno terrorizzati con pandemie, hanno dato speranza con nuovi farmaci, per poi scoprirne l’inganno e sperimentazione fallita, con più danni, che benefici; il tutto grazie ad accordi coperti da segreto militare, tra vari Stati.
Anche i conflitti bellici, maturati e resisi palesi in questi anni, ma frutto di un periodo molto più lungo “d’incubazione”, che ha visto l’Ucraina schierarsi contro la Russia, la formica contro l’elefante, ma ben istigata dall’America, o meglio, da una ricca famiglia americana, che persegue propri interessi, coinvolgendo l’Europa.
Altro conflitto tra Israele e Palestinesi nella Striscia di Gaza, tutto a causa di giacimenti di gas: “Gaza Marine, 1 e 2”, di cui Israele vuole la fornitura di gas a prezzi stracciati e sua commercializzazione; divenuti aspri i rapporti ecco il genocidio.
Ecco che le opere proposte, da Michele Principato Trosso, abbracciano tutti questi temi, invitando alla riflessione storica e come tutte le cose, richiamate e citate, siano i punti e nodi di riferimento per quanto abbiamo sperimentato e vissuto in questi anni; e abbiamo così titoli, come:“Accordo di Haavara”; “Elion”; “Enlil”;“Metapolitica”; “Metaverso”; “Smart City I e II” ed altre.
Quindi, l’Artista Michele Principato Trosso, oltre ad analizzare fatti e storia, s’interroga e ci interroga, se il filo conduttore delle opere proposte, lo abbiamo percepito e condiviso, oppure no, perché ritenuta una opinione personale dell’Artista, legata alla sua personale formazione culturale; allora, ecco che le opere, rispetto ad un Principato Trosso, materico coloristicamente, astratto, formale (Il ciclo dei Tronchi) e anche formale astratto, o informale astratto, ecco che unisce, il suo primitivo stile, con accenni di “figurativo didascalico”, che unito, amalgamato e presente nella parte astratta, ecco che viene reso diafano, presente e assente, visibile, o appena percettibile, oppure reso come una visione subacquea, di un mondo sommerso, il tutto, comunque, perfettamente coerente, coordinato, armonioso.
Abbiamo così, anche la dimostrazione pratica, della capacità tecnico-pittorica di Michele Principato Trosso, che padroneggia tutte le tecniche e le utilizza con maestria, miscelandole Alchemicamente, in un linguaggio, sia criptico, che palese, esoterico, come essoterico, ed ecco che chiunque può apprezzarne le opere e fattene propria, una o più di una, ecco che posizionatele in casa, o in ufficio, gli aprono quelle abusive finestre del proprio “Io” (Ego), del “Sé” (l'immagine che si ha di sè stessi), di chi le ha scelte; creando dei personali e privati percorsi, che fanno da monito, da memento, da consolazione, da sprono, per se stessi, la propria attività e percorsi di vita.
Ed è quindi; questa grande duttilità, dialogabilità, godibilità, onnicomprensività, delle opere di Principato Trosso, che rispecchiando il gusto e la sensibilità di molti, ne rende fruibili le opere e gradite a molti, in diverse parti del mondo, comprensibili opere in un nuovo “esperanto” di colori, poetica e gestualità, che parla a tutti.
Michele PrinciptoTrosso è un Artista; “Nemo Propheta in Patria, Legatus ad Mundum.”Per i non Latinisti: (Non è profeta in patria, ma ambasciatore di cultura nel mondo.)
Testo di Salvatore G.B. Grimaldi
Nell’arco di tempo indicato, tutti noi siamo stati pesantemente “bombardati” e “ricattati”, psicologicamente e sballottati tra nuovi criteri sociali, regole, teorizzazioni applicate e incontrare così; la finestra di Overton, ovvero; tramite manipolazioni sociali, rendere accettabile, l’inaccettabile e intollerabile, per poi renderlo anche legale.
Ci hanno propinato concetti di Bioingegneria e Geoingegneria, spesso edulcorati o contrastanti, così come città di 15 minuti, per svolgere le proprie attività fuori e correre a rinchiudersi in casa e considerarle “Smart City”.
Ci hanno terrorizzati con pandemie, hanno dato speranza con nuovi farmaci, per poi scoprirne l’inganno e sperimentazione fallita, con più danni, che benefici; il tutto grazie ad accordi coperti da segreto militare, tra vari Stati.
Anche i conflitti bellici, maturati e resisi palesi in questi anni, ma frutto di un periodo molto più lungo “d’incubazione”, che ha visto l’Ucraina schierarsi contro la Russia, la formica contro l’elefante, ma ben istigata dall’America, o meglio, da una ricca famiglia americana, che persegue propri interessi, coinvolgendo l’Europa.
Altro conflitto tra Israele e Palestinesi nella Striscia di Gaza, tutto a causa di giacimenti di gas: “Gaza Marine, 1 e 2”, di cui Israele vuole la fornitura di gas a prezzi stracciati e sua commercializzazione; divenuti aspri i rapporti ecco il genocidio.
Ecco che le opere proposte, da Michele Principato Trosso, abbracciano tutti questi temi, invitando alla riflessione storica e come tutte le cose, richiamate e citate, siano i punti e nodi di riferimento per quanto abbiamo sperimentato e vissuto in questi anni; e abbiamo così titoli, come:“Accordo di Haavara”; “Elion”; “Enlil”;“Metapolitica”; “Metaverso”; “Smart City I e II” ed altre.
Quindi, l’Artista Michele Principato Trosso, oltre ad analizzare fatti e storia, s’interroga e ci interroga, se il filo conduttore delle opere proposte, lo abbiamo percepito e condiviso, oppure no, perché ritenuta una opinione personale dell’Artista, legata alla sua personale formazione culturale; allora, ecco che le opere, rispetto ad un Principato Trosso, materico coloristicamente, astratto, formale (Il ciclo dei Tronchi) e anche formale astratto, o informale astratto, ecco che unisce, il suo primitivo stile, con accenni di “figurativo didascalico”, che unito, amalgamato e presente nella parte astratta, ecco che viene reso diafano, presente e assente, visibile, o appena percettibile, oppure reso come una visione subacquea, di un mondo sommerso, il tutto, comunque, perfettamente coerente, coordinato, armonioso.
Abbiamo così, anche la dimostrazione pratica, della capacità tecnico-pittorica di Michele Principato Trosso, che padroneggia tutte le tecniche e le utilizza con maestria, miscelandole Alchemicamente, in un linguaggio, sia criptico, che palese, esoterico, come essoterico, ed ecco che chiunque può apprezzarne le opere e fattene propria, una o più di una, ecco che posizionatele in casa, o in ufficio, gli aprono quelle abusive finestre del proprio “Io” (Ego), del “Sé” (l'immagine che si ha di sè stessi), di chi le ha scelte; creando dei personali e privati percorsi, che fanno da monito, da memento, da consolazione, da sprono, per se stessi, la propria attività e percorsi di vita.
Ed è quindi; questa grande duttilità, dialogabilità, godibilità, onnicomprensività, delle opere di Principato Trosso, che rispecchiando il gusto e la sensibilità di molti, ne rende fruibili le opere e gradite a molti, in diverse parti del mondo, comprensibili opere in un nuovo “esperanto” di colori, poetica e gestualità, che parla a tutti.
Michele PrinciptoTrosso è un Artista; “Nemo Propheta in Patria, Legatus ad Mundum.”Per i non Latinisti: (Non è profeta in patria, ma ambasciatore di cultura nel mondo.)
10
ottobre 2024
La Finestra di Overton
Dal 10 ottobre al 30 novembre 2024
arte moderna
Evento online
Link di partecipazione
Orario di apertura
9-12 e 16-20
Autore
Curatore
Autore testo critico
Media partner
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