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La follia e il quotidiano – Pino Pollina
Lavorare? Cosa da pazzi! È nell’analisi della nuova condizione lavorativa che Pino Pollina, psicanalista, trova una componente di follia sufficiente per farne il tema della prossima conversazione
Comunicato stampa
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Lavorare? Cosa da pazzi! È nell'analisi della nuova condizione lavorativa che Pino Pollina, psicanalista, trova una componente di follia sufficiente per farne il tema della prossima conversazione, venerdì 5 novembre 2004, alle 18.00 presso la Sala della Tromba in Via Cavour 27 a Trento, nel ciclo a cura di Giuseppe Ceresi La follia e il quotidiano.
"Capacità organizzativa", "management" sono parole d'ordine per accedere al mondo del lavoro nuovo, quello post-fordista, quello che alla manipolazione di materie prime e alla produzione di oggetti in serie sostituisce valori immateriali, costruiti con la comunicazione, con l'immagine e capaci di rispecchiare una certa identità sociale. È proprio nell'organizzazione però che l'individuo, carico del proprio bagaglio di affetti, emozioni e paure, corre il rischio di sentirsi sprecato, di sentire le proprie capacità vanificate. L'attività organizzativa, quindi, in quanto capace di congelare l'inventiva e trasformare le proprie scelte progettuali come qualcosa di sofferto e faticoso, si svela come esperienza lavorativa priva di senso, "folle" appunto. Il soggetto organizzativo viene distorto e percepito come limitazione, ci si sente soli o in difetto, sprecati o attaccati. Qual è – questa la domanda cui cerca di rispondere l'intervento di Pollina - il campo delle alternative individuali possibili? Quali strade percorrere per tornare al lavoro che valorizza le capacità ed è elemento sano di relazione con se stessi e la collettività?
PINO POLLINA
Psico-socio-analista, si occupa di gestione delle risorse umane dal 1967. Formatore in Azienda dal 1973 dirige un'agenzia di consulenza per la formazione e lo sviluppo del patrimonio umano nelle organizzazioni. Si occupa, in particolare, dello sviluppo della progettualità individuale, integrata alla valutazione delle competenze e all'analisi organizzativa. Insegna Gestione delle Risorse Umane alla Facoltà di Psicologia dell'Università degli Studi di Padova. È autore di numerosi articoli e reading sui temi del rapporto fra persone ed organizzazioni.
"Capacità organizzativa", "management" sono parole d'ordine per accedere al mondo del lavoro nuovo, quello post-fordista, quello che alla manipolazione di materie prime e alla produzione di oggetti in serie sostituisce valori immateriali, costruiti con la comunicazione, con l'immagine e capaci di rispecchiare una certa identità sociale. È proprio nell'organizzazione però che l'individuo, carico del proprio bagaglio di affetti, emozioni e paure, corre il rischio di sentirsi sprecato, di sentire le proprie capacità vanificate. L'attività organizzativa, quindi, in quanto capace di congelare l'inventiva e trasformare le proprie scelte progettuali come qualcosa di sofferto e faticoso, si svela come esperienza lavorativa priva di senso, "folle" appunto. Il soggetto organizzativo viene distorto e percepito come limitazione, ci si sente soli o in difetto, sprecati o attaccati. Qual è – questa la domanda cui cerca di rispondere l'intervento di Pollina - il campo delle alternative individuali possibili? Quali strade percorrere per tornare al lavoro che valorizza le capacità ed è elemento sano di relazione con se stessi e la collettività?
PINO POLLINA
Psico-socio-analista, si occupa di gestione delle risorse umane dal 1967. Formatore in Azienda dal 1973 dirige un'agenzia di consulenza per la formazione e lo sviluppo del patrimonio umano nelle organizzazioni. Si occupa, in particolare, dello sviluppo della progettualità individuale, integrata alla valutazione delle competenze e all'analisi organizzativa. Insegna Gestione delle Risorse Umane alla Facoltà di Psicologia dell'Università degli Studi di Padova. È autore di numerosi articoli e reading sui temi del rapporto fra persone ed organizzazioni.
05
novembre 2004
La follia e il quotidiano – Pino Pollina
05 novembre 2004
incontro - conferenza
Location
SALA DELLA TROMBA
Trento, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, (Trento)
Trento, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, (Trento)
Vernissage
5 Novembre 2004, h 18.00