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La Forma e il Colore
La mostra che inaugura questo ciclo si intitola “La Forma e il Colore” perché ospita al suo interno le opere di un pittore, Luigi Del Greco, e di uno scultore, Pierpaolo Parogni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Club Sportivo Lanciani, sotto la spinta propulsiva di Angelo Desidera, inaugura con questa mostra un progetto di ampia portata denominato “Lanciani per l’arte” che comprende una serie di iniziative espositive organizzate all’interno del Club, ed altri eventi culturali esterni alla struttura sportiva nei quali il Lanciani interverrà riconoscendone l’alta qualità culturale. In questa prospettiva di apertura dello sport alla cultura della mente, il Lanciani usufruisce della collaborazione progettuale dell’associazione culturale Soqquadro.
La mostra che inaugura questo ciclo si intitola “La Forma e il Colore” perché ospita al suo interno le opere di un pittore, Luigi Del Greco, e di uno scultore, Pierpaolo Parogni.
Del lavoro di questi due artisti ha egregiamente scritto la Dott.ssa Carla Melandri, della quale riportiamo alcuni brani critici:
“Osservando i dipinti di Del Greco tornano alla mente le parole di Von Hoffmannsthal per cui “E’ la natura nella sua totalità che cerca di rivelarsi all’occhio attraverso il colore. E’ lei che parla al pittore, come al poeta”. E’ sottile, secondo Del Greco, il confine tra arte e poesia, ed è proprio questa consapevolezza che gli permette di porsi davanti ad un paesaggio con il medesimo spirito di Cézanne, il quale, nel dipingere la Sainte Victoire, mille volte ripetuta, mille volte distrutta e ricostruita, disossata e ricreata, ha portato avanti un’operazione di pura gnoseologia. L’arte è dunque conoscenza, ma non una conoscenza febbrile, faustiana che porta all’ossessione, piuttosto una conoscenza limpida che nelle opere di del Greco acquista le vaghe forme di un respiro esoterico, quasi turneriano e propone la natura come parametro di bellezza assoluta, di conoscenza, come fonte da cui scaturiscono visioni morbide e preziose.”
“ Sono sculture, quelle di Parogni, che giocano con lo spazio entrando nello spazio stesso e richiamandolo a sé: lo spazio, viene ad assumere il doppio ruolo di contenuto e contenitore. Il ritmo interiore e l’uso di una tacita geometria, portano ad una deformazione espressionistica del volume plastico nelle opere di Parogni, il quale mostrando una forte inclinazione sperimentale e aniconica, dichiara di volere “creare volumi, forme, ma più che altro provocare emozioni, anche avverse, perché questo è lo scopo principale di fare arte”.
L’uso di legno, alluminio, di lamiere arrugginite è una tecnica che esaudisce il sogno della scultura futurista, di rivendicare una funzione vitale, un dinamismo strutturale che viene attivato in parte dallo sguardo dell’osservatore.
La mostra che inaugura questo ciclo si intitola “La Forma e il Colore” perché ospita al suo interno le opere di un pittore, Luigi Del Greco, e di uno scultore, Pierpaolo Parogni.
Del lavoro di questi due artisti ha egregiamente scritto la Dott.ssa Carla Melandri, della quale riportiamo alcuni brani critici:
“Osservando i dipinti di Del Greco tornano alla mente le parole di Von Hoffmannsthal per cui “E’ la natura nella sua totalità che cerca di rivelarsi all’occhio attraverso il colore. E’ lei che parla al pittore, come al poeta”. E’ sottile, secondo Del Greco, il confine tra arte e poesia, ed è proprio questa consapevolezza che gli permette di porsi davanti ad un paesaggio con il medesimo spirito di Cézanne, il quale, nel dipingere la Sainte Victoire, mille volte ripetuta, mille volte distrutta e ricostruita, disossata e ricreata, ha portato avanti un’operazione di pura gnoseologia. L’arte è dunque conoscenza, ma non una conoscenza febbrile, faustiana che porta all’ossessione, piuttosto una conoscenza limpida che nelle opere di del Greco acquista le vaghe forme di un respiro esoterico, quasi turneriano e propone la natura come parametro di bellezza assoluta, di conoscenza, come fonte da cui scaturiscono visioni morbide e preziose.”
“ Sono sculture, quelle di Parogni, che giocano con lo spazio entrando nello spazio stesso e richiamandolo a sé: lo spazio, viene ad assumere il doppio ruolo di contenuto e contenitore. Il ritmo interiore e l’uso di una tacita geometria, portano ad una deformazione espressionistica del volume plastico nelle opere di Parogni, il quale mostrando una forte inclinazione sperimentale e aniconica, dichiara di volere “creare volumi, forme, ma più che altro provocare emozioni, anche avverse, perché questo è lo scopo principale di fare arte”.
L’uso di legno, alluminio, di lamiere arrugginite è una tecnica che esaudisce il sogno della scultura futurista, di rivendicare una funzione vitale, un dinamismo strutturale che viene attivato in parte dallo sguardo dell’osservatore.
05
dicembre 2004
La Forma e il Colore
Dal 05 al 12 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
CLUB LANCIANI
Roma, Via Di Pietralata, 135, (Roma)
Roma, Via Di Pietralata, 135, (Roma)
Vernissage
5 Dicembre 2004, h.18.30
Curatore