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La forza nel colore
Esprimendo le loro ispirazioni personali in stili diversi, questa mostra presenta un gruppo di pittori uniti nella comprensione della relazione intima tra colore ed emozione.
Comunicato stampa
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La forza nel colore
Date: 3/4/5 ottobre 2008
Palpita di vibrante energia ‘La forza nel colore’, con la quale la Galleria RossoCinabro mostra il ruolo centrale ed espressivo che la tavolozza di un artista gioca nella creazione di un dipinto. Esprimendo le loro ispirazioni personali in stili diversi, questa mostra presenta un gruppo di pittori uniti nella comprensione della relazione intima tra colore ed emozione.
Opere di: Jò Badamo, Stefania Befani, Franco Cappelli, Anila Ciccone, Elisabetta Fontana, Sara Giantin, Luciano Giovannini, Tiziana Longo, Giulia Mariani, Emanuela Massena, Leonardo Scanzano.
Galleria RossoCinabro
Piazza Mazzini, 6
Palombara – Roma
a cura di Cristina Madini
organizzazione e promozione RossoCinabro
info:
rossocinabro@gmail.com
www.rossocinabro.com
Jò Badamo
Jò Badamo nel breve volgere di pochissimi anni, passa da un monocromatico tendsfavillante di luci e colori che potremmo inquadrare negli ultramoderni “effetti speciali”, da una fase storica della civiltà contadina d’ un tempo ad una storia non storia che, partendo da una poetica di fondo, si spinge fino al “tempio dei misteri” kolosimiano. È come se una mano misteriosa imponesse al pensiero determinare scelte; qui non è più la ragione bensì il subconscio a fare da guida e maestro. La presenza di qualche accenno di figurativo, e di conseguenza di formale, se da un lato ci conferma un’evoluzione informale della forma, da un altro non ci consente di definire l’appartenenza ad una corrente pittorica malgrado un possibile riferimento al Surreale o alla Metafisica. Saremmo invece dall’avviso che nel “nuovo Badamo” si agita, sempre a livello inconscio, un procedimento escatologico mirato al destino ultimo dell’uomo o dello stesso universo.
Gli acrilici del Badamo ci sembrano sciabolate di vele o di cartocci variopinti, armonie e visioni che “snebbiano” per galassie o fondali d’abissi marini trascinando scorci di nature morte quali recuperi memoriali, ed ancora alberi e piante e fiori e chiocciole, molto stilizzati, visti attraverso prismi deformanti proiettate nell’immaginario collettivo.
Nel suo nuovo, fantastico modulo narrativo c’è difficile capire quanto c è dell’uomo e quanto dell’artista. Un fatto è certo: le sue opere sono belle a vedersi e sono interessanti perché degne di studio.
Stefania Befani
Tiziana Befani nasce nel 1960 a Roma, dove vive e lavora.
Si diploma nel 1982 nel corso di Pittura dell'Accademia di Belle Arti di Roma, tenuto dal Maestro Gino Marotta. Da 20 anni si occupa di Pittura e Grafica artistica, ma anche di Grafica Editoriale, Pubblicitaria e Web.
I quadri di Tiziana Befani sono ... luoghi ove tutto accade. O, più da presso alla suggestione dei dipinti, ove tutto è accaduto. Poiché certa immobilità dell'atmosfera; certa immobilità, ancora, degli stessi animali, concepiti come sorta di monumenti di sé stessi; certa emblematica presenza, altresì, di elementi architettonici a formulare singolari sinergie con
altri, indubitabilmente naturali: in una condizione, tuttavia, talmente composita da renderci in una situazione d¹attesa; non fa che offrire la sensazione di un effetto pietrificato ed allarmante. Come se ogni cosa fosse osservata in seguito alla catastrofe. Quel che si vede, dunque, è ciò che rimane al di là della rovina.
Ma è, pure e non di meno, l’evocazione d’una possibile rinascita.
Una specie, perciò, di microcosmo autosufficiente. Impressione che, oltretutto, si trae per l'uso ripetuto d’una figurale terminologia simbolica, la quale finisce per assumere carattere forte ...
Al di là di ciò, ci sembra in particolar modo interessante anche indicare certo metodo di narrazione della pittrice. Ella, infatti, parte da un'immagine complessa in cui si riconosce una summa di elementi che sembrerebbero non avere relazione reciproca. Elementi, animali, forme
significanti, architetture ed oggetti che, analizzati per il loro significato ed osservati nell'insieme di quel contesto, proprio determinano ed accentuano dei riferimenti inquietanti ed estranianti.
... Icone che si constatano a tal punto compiute, da non lasciar supporre una loro casualità; meglio rispondendo ad un progetto. Quel che preme è, comunque, certo impatto e suggestione visiva che pittoricamente si coniuga in accezione sapiente. La Befani, infatti, non nasconde le sue rinascimentali memorie; non fa mistero, come gli antichi, di procedere per velature; e neppure attenua la concezione dei traslati. (Domenico Guzzi)
Franco Cappelli
Franco Cappelli,pittore astratto e informale. E' nato a Pistoia nel 1949, ove vive e lavora. Artista poliedrico che ama seguire il segno e fondere il colore con materiali. Le ultime opere parlano in modo eloquente dove il colore la fa da padrone,una serie di geometrie insieme costruttivistiche e ludiche, un senso del giuoco servito da colori squillanti. Selezionato e finalista più volte a Premi nazionali. Mostre collettive e personali in Italia e all'Estero.
Anila Ciccone
Composizione di una accentuazione sentimentale intensa in cui l'artista concentra la sua forza nella stratificazione piena del colore che acquista la sua essenza nel gioco delle luci e delle ombre che si distribuiscono sulla tela con una vitalità spontanea. Pittura del racconto in cui si aprono sulla tela le ansie e i segreti del cuore per liberarsi nello spazio del soggetto come per rivivere o semplicemente per ricordare. Tonalità distribuite con saggezza e talento per ricamare non solo ambienti, acque, alberi e cielo ma per svelare i suoi sentimenti che si raccontano nel melodioso susseguirsi dei pigmenti intensi e comunicativi. Pittura del cuore certamente ma che non dice tutto anzi nasconde i suoi desideri più intimi.
Elisabetta Fontana
Nasce a Parma nel 1965, dove vive a lavora. Ha saputo utilizzare il suo senso artistico anche nella professione di consulente di immagine e nails artist.
Nel 2008 diventa socia del laboratorio di Belle Arti Eos di Parma e del circolo culturale B.Brecht di Milano. Artista autodidatta,sin da giovane scopre la passione per l’arte e la pittura.
Passione che da circa due anni si è trasformata in professione. E dopo due decenni di attività, solo nel 2006 sente il bisogno di comunicare il suo amore per l'arte e di condividere questo mondo emozionale attraverso l'espressione di materia che si fonde con il colore. Ha l’onore di collaborare con importanti esponenti del mondo artistico e di essere stata seguita nel suo percorso da prestigiosi critici d’arte. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali in ambito nazionale ed europeo. I suoi quadri parlano per lei, sono l’espressione della sua interiorità, lo specchio della sua anima, dove si alternano rabbia, dolore, tristezza e felicità.
Le sue opere sono attimi unici impressi nelle tele che si materializzano nel momento in cui si libera l'anima.
Sara Giantin
“La mia formazione non accademica non mi ha impedito negli anni di coltivare la naturale predisposizione che sento fin da giovanissima per tutto ciò che e' legato all'arte e al mondo della creatività, con particolare attenzione alle tecniche decorative, alle realizzazioni artigianali e manufatti, al disegno e alla pittura in genere.
Nel tempo ho scoperto le varie tecniche che oggi utilizzo: per quanto riguarda pittura e disegno, passando dai colori acrilici, all'olio, al pastello, all'acquerello, al carboncino e alla sanguigna, e usando differenti strumenti e supporti a seconda dell'ispirazione e del periodo, e quindi non solo tela e pennelli, ma anche spugne, gommapiuma, cartone di recupero (su cui in particolare mi sto attualmente concentrando), filo metallico (rame, ottone, acciaio...quasi mescolando pittura e scultura insieme).
Per quel che riguarda i manufatti, amo creare gioielli con una personalissima tecnica di intreccio di filo metallico (dal rame all'argento) abbinato a materiali preziosi (pietre dure) e non (vetro, resina), nonché dar vita a oggetti vari riutilizzando materiali di recupero: nascono così borsette, portaritratti, con un'anima in cartone e gommapiuma che riciclo da imballaggi o confezioni.
Mi piace scoprire continuamente nuovi originali esiti, sperimentare, accostare tecniche e materiali: essenziale per me e' riuscire a comunicare delle emozioni in chi osserva le mie realizzazioni, grazie agli stati d'animo e le sensazioni che forme, colori e materia suscitano nelle persone”.
Tiziana Longo
L’artista si dedica maggiormente alla pittura ad olio perché massima espressione del proprio modo di essere e di comunicare; così sperimenta un proprio linguaggio pittorico fatto di evanescenti figure femminili e di atmosfere che evocano un mondo senza tempo né spazio dove, sia l'elemento naturale che il rapporto indissolubile figura-anima, appaiono delle costanti. La sua pittura fatta di colori pressanti e di calde cromie sembra così svelare, ma non del tutto, un segreto, una vibrazione dell'anima, tra foglie, petali, capelli fluttuanti e occhi socchiusi.
Giulia Mariani
Giulia Mariani nasce a Philadelphia , vive e lavora a Roma.
E’ una pittrice dell’onirico. Dipinge i suoi ricordi emozionali raccontando di se attraverso figure geometriche e morbide che ricordano la purezza dell’infanzia. Utilizza la sabbia come elemento riconoscibile che modella e dipinge con tinte a volte tenui e delicate, e a volte estremamente incisive. Sovrappone e delimita le sue forme con perline, strass e rilievi completando in questo modo la delicatezza dei suoi lavori. Un percorso di ricerca iniziato ed in fase evolutiva.
Ha esposto in numerose mostre collettive tra cui a Los Angeles al BGH GALLERY BERGAMOT Station s. Monica. (Cristina Fasulo)
Emanuela Massena
Nasce a Lamezia Terme (CZ) nel 1978. Autodidatta ha coltivato la sua passione della pittura dall'età di tredici anni. Ha esposto con l’Associazione Artinsieme dal 1992 al 1994.
Leonardo Scanzano
Vive e opera a Roma dove ha compiuto i suoi studi. Scavando nel suo io più profondo, Scanzano inventa “la sua realtà con un forte richiamo ai valori figurativi”.
La sua pittura segnica, solare sembra avere origine nei misteriosi lidi dell’Oriente.
Egli ha saputo trasformare in un suo originale modo di vedere il colore la lezione dei grandi maestri in una continua instancabile ricerca nella tecnica e nella forma. (R.Sebastianelli)
«Il colore è il tasto, l'occhio è il martelletto, l'anima è il pianoforte dalle molte corde. L'artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, mette opportunamente in vibrazione l'anima umana»- scrive Kandinskij nello Spirituale nell'arte.
Date: 3/4/5 ottobre 2008
Palpita di vibrante energia ‘La forza nel colore’, con la quale la Galleria RossoCinabro mostra il ruolo centrale ed espressivo che la tavolozza di un artista gioca nella creazione di un dipinto. Esprimendo le loro ispirazioni personali in stili diversi, questa mostra presenta un gruppo di pittori uniti nella comprensione della relazione intima tra colore ed emozione.
Opere di: Jò Badamo, Stefania Befani, Franco Cappelli, Anila Ciccone, Elisabetta Fontana, Sara Giantin, Luciano Giovannini, Tiziana Longo, Giulia Mariani, Emanuela Massena, Leonardo Scanzano.
Galleria RossoCinabro
Piazza Mazzini, 6
Palombara – Roma
a cura di Cristina Madini
organizzazione e promozione RossoCinabro
info:
rossocinabro@gmail.com
www.rossocinabro.com
Jò Badamo
Jò Badamo nel breve volgere di pochissimi anni, passa da un monocromatico tendsfavillante di luci e colori che potremmo inquadrare negli ultramoderni “effetti speciali”, da una fase storica della civiltà contadina d’ un tempo ad una storia non storia che, partendo da una poetica di fondo, si spinge fino al “tempio dei misteri” kolosimiano. È come se una mano misteriosa imponesse al pensiero determinare scelte; qui non è più la ragione bensì il subconscio a fare da guida e maestro. La presenza di qualche accenno di figurativo, e di conseguenza di formale, se da un lato ci conferma un’evoluzione informale della forma, da un altro non ci consente di definire l’appartenenza ad una corrente pittorica malgrado un possibile riferimento al Surreale o alla Metafisica. Saremmo invece dall’avviso che nel “nuovo Badamo” si agita, sempre a livello inconscio, un procedimento escatologico mirato al destino ultimo dell’uomo o dello stesso universo.
Gli acrilici del Badamo ci sembrano sciabolate di vele o di cartocci variopinti, armonie e visioni che “snebbiano” per galassie o fondali d’abissi marini trascinando scorci di nature morte quali recuperi memoriali, ed ancora alberi e piante e fiori e chiocciole, molto stilizzati, visti attraverso prismi deformanti proiettate nell’immaginario collettivo.
Nel suo nuovo, fantastico modulo narrativo c’è difficile capire quanto c è dell’uomo e quanto dell’artista. Un fatto è certo: le sue opere sono belle a vedersi e sono interessanti perché degne di studio.
Stefania Befani
Tiziana Befani nasce nel 1960 a Roma, dove vive e lavora.
Si diploma nel 1982 nel corso di Pittura dell'Accademia di Belle Arti di Roma, tenuto dal Maestro Gino Marotta. Da 20 anni si occupa di Pittura e Grafica artistica, ma anche di Grafica Editoriale, Pubblicitaria e Web.
I quadri di Tiziana Befani sono ... luoghi ove tutto accade. O, più da presso alla suggestione dei dipinti, ove tutto è accaduto. Poiché certa immobilità dell'atmosfera; certa immobilità, ancora, degli stessi animali, concepiti come sorta di monumenti di sé stessi; certa emblematica presenza, altresì, di elementi architettonici a formulare singolari sinergie con
altri, indubitabilmente naturali: in una condizione, tuttavia, talmente composita da renderci in una situazione d¹attesa; non fa che offrire la sensazione di un effetto pietrificato ed allarmante. Come se ogni cosa fosse osservata in seguito alla catastrofe. Quel che si vede, dunque, è ciò che rimane al di là della rovina.
Ma è, pure e non di meno, l’evocazione d’una possibile rinascita.
Una specie, perciò, di microcosmo autosufficiente. Impressione che, oltretutto, si trae per l'uso ripetuto d’una figurale terminologia simbolica, la quale finisce per assumere carattere forte ...
Al di là di ciò, ci sembra in particolar modo interessante anche indicare certo metodo di narrazione della pittrice. Ella, infatti, parte da un'immagine complessa in cui si riconosce una summa di elementi che sembrerebbero non avere relazione reciproca. Elementi, animali, forme
significanti, architetture ed oggetti che, analizzati per il loro significato ed osservati nell'insieme di quel contesto, proprio determinano ed accentuano dei riferimenti inquietanti ed estranianti.
... Icone che si constatano a tal punto compiute, da non lasciar supporre una loro casualità; meglio rispondendo ad un progetto. Quel che preme è, comunque, certo impatto e suggestione visiva che pittoricamente si coniuga in accezione sapiente. La Befani, infatti, non nasconde le sue rinascimentali memorie; non fa mistero, come gli antichi, di procedere per velature; e neppure attenua la concezione dei traslati. (Domenico Guzzi)
Franco Cappelli
Franco Cappelli,pittore astratto e informale. E' nato a Pistoia nel 1949, ove vive e lavora. Artista poliedrico che ama seguire il segno e fondere il colore con materiali. Le ultime opere parlano in modo eloquente dove il colore la fa da padrone,una serie di geometrie insieme costruttivistiche e ludiche, un senso del giuoco servito da colori squillanti. Selezionato e finalista più volte a Premi nazionali. Mostre collettive e personali in Italia e all'Estero.
Anila Ciccone
Composizione di una accentuazione sentimentale intensa in cui l'artista concentra la sua forza nella stratificazione piena del colore che acquista la sua essenza nel gioco delle luci e delle ombre che si distribuiscono sulla tela con una vitalità spontanea. Pittura del racconto in cui si aprono sulla tela le ansie e i segreti del cuore per liberarsi nello spazio del soggetto come per rivivere o semplicemente per ricordare. Tonalità distribuite con saggezza e talento per ricamare non solo ambienti, acque, alberi e cielo ma per svelare i suoi sentimenti che si raccontano nel melodioso susseguirsi dei pigmenti intensi e comunicativi. Pittura del cuore certamente ma che non dice tutto anzi nasconde i suoi desideri più intimi.
Elisabetta Fontana
Nasce a Parma nel 1965, dove vive a lavora. Ha saputo utilizzare il suo senso artistico anche nella professione di consulente di immagine e nails artist.
Nel 2008 diventa socia del laboratorio di Belle Arti Eos di Parma e del circolo culturale B.Brecht di Milano. Artista autodidatta,sin da giovane scopre la passione per l’arte e la pittura.
Passione che da circa due anni si è trasformata in professione. E dopo due decenni di attività, solo nel 2006 sente il bisogno di comunicare il suo amore per l'arte e di condividere questo mondo emozionale attraverso l'espressione di materia che si fonde con il colore. Ha l’onore di collaborare con importanti esponenti del mondo artistico e di essere stata seguita nel suo percorso da prestigiosi critici d’arte. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali in ambito nazionale ed europeo. I suoi quadri parlano per lei, sono l’espressione della sua interiorità, lo specchio della sua anima, dove si alternano rabbia, dolore, tristezza e felicità.
Le sue opere sono attimi unici impressi nelle tele che si materializzano nel momento in cui si libera l'anima.
Sara Giantin
“La mia formazione non accademica non mi ha impedito negli anni di coltivare la naturale predisposizione che sento fin da giovanissima per tutto ciò che e' legato all'arte e al mondo della creatività, con particolare attenzione alle tecniche decorative, alle realizzazioni artigianali e manufatti, al disegno e alla pittura in genere.
Nel tempo ho scoperto le varie tecniche che oggi utilizzo: per quanto riguarda pittura e disegno, passando dai colori acrilici, all'olio, al pastello, all'acquerello, al carboncino e alla sanguigna, e usando differenti strumenti e supporti a seconda dell'ispirazione e del periodo, e quindi non solo tela e pennelli, ma anche spugne, gommapiuma, cartone di recupero (su cui in particolare mi sto attualmente concentrando), filo metallico (rame, ottone, acciaio...quasi mescolando pittura e scultura insieme).
Per quel che riguarda i manufatti, amo creare gioielli con una personalissima tecnica di intreccio di filo metallico (dal rame all'argento) abbinato a materiali preziosi (pietre dure) e non (vetro, resina), nonché dar vita a oggetti vari riutilizzando materiali di recupero: nascono così borsette, portaritratti, con un'anima in cartone e gommapiuma che riciclo da imballaggi o confezioni.
Mi piace scoprire continuamente nuovi originali esiti, sperimentare, accostare tecniche e materiali: essenziale per me e' riuscire a comunicare delle emozioni in chi osserva le mie realizzazioni, grazie agli stati d'animo e le sensazioni che forme, colori e materia suscitano nelle persone”.
Tiziana Longo
L’artista si dedica maggiormente alla pittura ad olio perché massima espressione del proprio modo di essere e di comunicare; così sperimenta un proprio linguaggio pittorico fatto di evanescenti figure femminili e di atmosfere che evocano un mondo senza tempo né spazio dove, sia l'elemento naturale che il rapporto indissolubile figura-anima, appaiono delle costanti. La sua pittura fatta di colori pressanti e di calde cromie sembra così svelare, ma non del tutto, un segreto, una vibrazione dell'anima, tra foglie, petali, capelli fluttuanti e occhi socchiusi.
Giulia Mariani
Giulia Mariani nasce a Philadelphia , vive e lavora a Roma.
E’ una pittrice dell’onirico. Dipinge i suoi ricordi emozionali raccontando di se attraverso figure geometriche e morbide che ricordano la purezza dell’infanzia. Utilizza la sabbia come elemento riconoscibile che modella e dipinge con tinte a volte tenui e delicate, e a volte estremamente incisive. Sovrappone e delimita le sue forme con perline, strass e rilievi completando in questo modo la delicatezza dei suoi lavori. Un percorso di ricerca iniziato ed in fase evolutiva.
Ha esposto in numerose mostre collettive tra cui a Los Angeles al BGH GALLERY BERGAMOT Station s. Monica. (Cristina Fasulo)
Emanuela Massena
Nasce a Lamezia Terme (CZ) nel 1978. Autodidatta ha coltivato la sua passione della pittura dall'età di tredici anni. Ha esposto con l’Associazione Artinsieme dal 1992 al 1994.
Leonardo Scanzano
Vive e opera a Roma dove ha compiuto i suoi studi. Scavando nel suo io più profondo, Scanzano inventa “la sua realtà con un forte richiamo ai valori figurativi”.
La sua pittura segnica, solare sembra avere origine nei misteriosi lidi dell’Oriente.
Egli ha saputo trasformare in un suo originale modo di vedere il colore la lezione dei grandi maestri in una continua instancabile ricerca nella tecnica e nella forma. (R.Sebastianelli)
«Il colore è il tasto, l'occhio è il martelletto, l'anima è il pianoforte dalle molte corde. L'artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, mette opportunamente in vibrazione l'anima umana»- scrive Kandinskij nello Spirituale nell'arte.
03
ottobre 2008
La forza nel colore
Dal 03 al 05 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
ROSSO CINABRO (SHOWROOM)
Palombara Sabina, Piazza Giuseppe Mazzini, 6, (Roma)
Palombara Sabina, Piazza Giuseppe Mazzini, 6, (Roma)
Autore
Curatore