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La galleria dell’amore
E’ possibile immaginare un luogo dove si possano ammirare delle opere d’arte, dove si possa assistere a performance e allo stesso tempo intrecciare relazioni umane, godendo dell’ascolto di momenti musicali … concedendosi magari l’assaggio di curiosi cibi e drink che rievocano atmosfere dionisiache?
Comunicato stampa
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E’ possibile immaginare un luogo dove si possano ammirare delle opere d’arte, dove si possa assistere a performance e allo stesso tempo intrecciare relazioni umane, godendo dell’ascolto di momenti musicali … concedendosi magari l’assaggio di curiosi cibi e drink che rievocano atmosfere dionisiache? La Galleria dell’Amore realizzerà questa fantasia: è questo il nuovo progetto della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, con il quale l’istituzione trentina si prepara ad accompagnare il suo pubblico per l’estate del 2005, sotto l’egida naturalmente… dell’amore!
Per realizzare l’idea è stata chiamata a curare l’iniziativa Marina Abramovic, “madre di tutte le performance”, che con la sua ormai lunga carriera ha segnato la storia di un genere innovativo nell’ambito delle arti visive che ancora oggi è vivo e vitale. E con lei i suoi giovani ex-allievi dell’Accademia di Belle Arti di Braunschweig (Germania), ora riuniti sotto la sigla IPG, Indipendent Performance Group, che per l’occasione trasformeranno gli spazi della Galleria Civica di Trento in un luogo dedicato all’amore!
Dall’11 giugno alle 18.00 - quando inaugura il progetto - fino all’11 settembre 2005, la galleria sarà trasformata in una casa con stanze metaforiche, ognuna dedicata al tema dell’amore. Uno spazio da visitare e da sperimentare anche grazie ai video e alle installazioni che gli artisti andranno a collocare nei diversi locali. Un giardino mistico, simile all’Eden dove Adamo ed Eva hanno compiuto il peccato originale, ci introdurrà nella “casa”. Per accedere al cuore infuocato del progetto è necessario passare prima, però, attraverso la veranda: spazio di transizione e momento di relax, dove ognuno è invitato ad abbandonare le proprie inibizioni. Ecco allora che da questo momento in poi si aprono quei luoghi dove il sogno si mescola con la realtà: giacigli accoglienti dalle svariate forme, variegati colori, e materiali attraenti per ispirare dolci e creativi sogni d’amore… tra video, oggetti, sculture che si alternano a spazi dove i visitatori sono invitati ad interagire.
La Galleria dell’Amore è anche luogo d’incontro: ogni giovedì sera si attiverà un bar con musica e cocktail, una cucina con cibi rigorosamente afrodisiaci, e si aprirà un sipario dove si potrà assistere ad una o più performance, che daranno il via alla prima edizione del Premio Internazionale della Performance (assegnato a settembre in occasione del finissage della mostra).
L’amore come evento collettivo, vissuto in chiave artistica, si pone come esperienza senza precedenti: non è paragonabile a nessuna altra mostra, perché ha come fonte un'esperienza viva che coinvolge attivamente anche gli spettatori, generando energia allo stato puro.
Il collettivo IPG darà una prima e chiara dimostrazione del livello di energia dell'intero progetto nell’evento inaugurale, in una carrellata di performance che utilizzano le più svariate tecniche e combinano molteplici mezzi espressivi. Azioni ed installazioni viventi - cioè performance di lunga durata - nelle quali il corpo è il mezzo espressivo fondamentale per indagare i limiti dell'arte e sradicare i tabù dell'amore.
Ad una presentazione del progetto, sarà dedicato il numero 13 di “Work. Art in progress” rivista della Galleria Civica, che conterrà, oltre al testo di presentazione dei curatori dell'esposizione, immagini e schede critiche relative alle opere degli artisti coinvolti nel progetto ed una intervista inedita con Marina Abramovic.
Marina Abramovic, celebre artista che ha scritto la storia della performance dagli anni Settanta, come pioniere della body art, fino al Leone d’oro alla Biennale del 1997 - ha dato vita di recente all'Independent Performance Group, un gruppo di giovani artisti che si è formato sotto la sua guida durante gli anni di insegnamento presso la Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig (Germania). Questo gruppo di adepti ogni due anni si riunisce con l’Abramovic per partecipare al workshop "Cleaning the house" (Pulizie in casa) che prevede un training fisico e mentale. Questo training intende stimolare la riflessione sulla condizione mentale e fisica dell'artista. I partecipanti devono sottostare a un rigido programma di esercizi simili talvolta ad una vera e propria scuola di sopravvivenza.
Per realizzare l’idea è stata chiamata a curare l’iniziativa Marina Abramovic, “madre di tutte le performance”, che con la sua ormai lunga carriera ha segnato la storia di un genere innovativo nell’ambito delle arti visive che ancora oggi è vivo e vitale. E con lei i suoi giovani ex-allievi dell’Accademia di Belle Arti di Braunschweig (Germania), ora riuniti sotto la sigla IPG, Indipendent Performance Group, che per l’occasione trasformeranno gli spazi della Galleria Civica di Trento in un luogo dedicato all’amore!
Dall’11 giugno alle 18.00 - quando inaugura il progetto - fino all’11 settembre 2005, la galleria sarà trasformata in una casa con stanze metaforiche, ognuna dedicata al tema dell’amore. Uno spazio da visitare e da sperimentare anche grazie ai video e alle installazioni che gli artisti andranno a collocare nei diversi locali. Un giardino mistico, simile all’Eden dove Adamo ed Eva hanno compiuto il peccato originale, ci introdurrà nella “casa”. Per accedere al cuore infuocato del progetto è necessario passare prima, però, attraverso la veranda: spazio di transizione e momento di relax, dove ognuno è invitato ad abbandonare le proprie inibizioni. Ecco allora che da questo momento in poi si aprono quei luoghi dove il sogno si mescola con la realtà: giacigli accoglienti dalle svariate forme, variegati colori, e materiali attraenti per ispirare dolci e creativi sogni d’amore… tra video, oggetti, sculture che si alternano a spazi dove i visitatori sono invitati ad interagire.
La Galleria dell’Amore è anche luogo d’incontro: ogni giovedì sera si attiverà un bar con musica e cocktail, una cucina con cibi rigorosamente afrodisiaci, e si aprirà un sipario dove si potrà assistere ad una o più performance, che daranno il via alla prima edizione del Premio Internazionale della Performance (assegnato a settembre in occasione del finissage della mostra).
L’amore come evento collettivo, vissuto in chiave artistica, si pone come esperienza senza precedenti: non è paragonabile a nessuna altra mostra, perché ha come fonte un'esperienza viva che coinvolge attivamente anche gli spettatori, generando energia allo stato puro.
Il collettivo IPG darà una prima e chiara dimostrazione del livello di energia dell'intero progetto nell’evento inaugurale, in una carrellata di performance che utilizzano le più svariate tecniche e combinano molteplici mezzi espressivi. Azioni ed installazioni viventi - cioè performance di lunga durata - nelle quali il corpo è il mezzo espressivo fondamentale per indagare i limiti dell'arte e sradicare i tabù dell'amore.
Ad una presentazione del progetto, sarà dedicato il numero 13 di “Work. Art in progress” rivista della Galleria Civica, che conterrà, oltre al testo di presentazione dei curatori dell'esposizione, immagini e schede critiche relative alle opere degli artisti coinvolti nel progetto ed una intervista inedita con Marina Abramovic.
Marina Abramovic, celebre artista che ha scritto la storia della performance dagli anni Settanta, come pioniere della body art, fino al Leone d’oro alla Biennale del 1997 - ha dato vita di recente all'Independent Performance Group, un gruppo di giovani artisti che si è formato sotto la sua guida durante gli anni di insegnamento presso la Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig (Germania). Questo gruppo di adepti ogni due anni si riunisce con l’Abramovic per partecipare al workshop "Cleaning the house" (Pulizie in casa) che prevede un training fisico e mentale. Questo training intende stimolare la riflessione sulla condizione mentale e fisica dell'artista. I partecipanti devono sottostare a un rigido programma di esercizi simili talvolta ad una vera e propria scuola di sopravvivenza.
11
giugno 2005
La galleria dell’amore
Dall'undici giugno all'undici settembre 2005
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
FONDAZIONE GALLERIA CIVICA – CENTRO DI RICERCA SULLA CONTEMPORANEITA’ DI TRENTO
Trento, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 19, (Trento)
Trento, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 19, (Trento)
Biglietti
intero € 2,70; ridotto € 1,70
Orario di apertura
10-18, chiuso lunedì
Vernissage
11 Giugno 2005, ore 18
Ufficio stampa
ARTLINK
Autore
Curatore