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La gente e i sogni. Panoramica sull’Asia (Asian overview. People and dreams)
Una mostra, un viaggio attraverso le contrastanti visioni orientali. Letture, visioni e confronti fra artisti occidentali e orientali per conoscere e capire le complesse,ma da tempo attese, dinamiche della Galassia Asia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 17 Novembre 2007, alle ore 18.00 nel rinnovato Spazioarte “IL SOPPALCO” sito in C.so Umberto 136 - Taranto si inaugura la mostra collettiva curata da Nuccia Pulpo per Taranto e dal Pres. del “Ramo d’Oro” Vincenzo Montella di Napoli intitolata “LA GENTE E I SOGNI. PANORAMICA SULL’ASIA” (ASIAN OVERVIEW. PEOPLE AND DREAMS), con opere inedite dei seguenti artisti: Antonius Kho, Teresa Mangiacapra, Setyo Mardiyantoro, Vincenzo Montella, Liu Yang, Nuccia Pulpo, Sangeeta Singh, Shin-Hye Park, Marco Sodaro, Wang Tiewei, Liu Wei.
Inaugurazione sabato 17 Novembre 2007 ore 18.00 con presentazione di Emilio Cattolico ed intervento di Vincenzo Montella.
La mostra è Patrocinata da: Consolato di Indonesia a Bari, Consolato di Indonesia a Napoli, Associna, Sindacato Cinese Nazionale (SI.CI.NA), Consolato Indiano a Napoli.
La mostra sarà visitabile fino al 1 Dicembre 2007 tutti i martedì, giovedì e sabato mattina dalle 10.00 alle 12.30 e tutti i pomeriggi dalle 17.00 alle 20.00.
17th November - 1th Dicember
Asian overview. People and dreams
Opening on Saturday 17th November at 6 pm with introducing by Emilio Cattolico and partecipation of Vincenzo Montella.
Patronized by
Consolato di Indonesia a Bari, Consolato di Indonesia a Napoli, Associna,
Sindacato Cinese Nazionale (SI.CI.NA), Consolato Indiano a Napoli.
It will be possible to visit the exhibition every Tuesday, Thursday and Saturday from 10 to 12.30 am and every evening from 5 to 8 pm
SCHEDA DELLA MOSTRA
L’altra faccia dell’Oriente.
Una mostra, un viaggio attraverso le contrastanti visioni orientali. Letture, visioni e confronti fra artisti occidentali e orientali per conoscere e capire le complesse,ma da tempo attese, dinamiche della Galassia Asia.Un mondo lontano, che anche nell’arte prepotentemente, si sta avvicinando. Si rileggono così iconografie esotiche, languidi paesaggi e colorate interpretazione di una realtà lontanissima, ma che ritorna nella nostra quotidianità con rapsodica costanza. Nella nuova Asia si scorge la brama spasmodica di comunicare con il magnetico occidente, ma nel contempo è impossibile non intravedere i tratti, non solo somatici, di una identità che va lentamete perdendosi a vantaggio del progresso incessante. Lo stereotipo dell’uomo orientale, si perde lentamente. Cosi come la banale e iconografica visione meramente turistica, assume non più i connotati stranieri,ma diviene nazionalista nel sequel fotografico di Wang Tiewei. Piazza Tiananmen e il distretto di Qianmen, luogo in cui incessantemente si edificano le strutture per gli imminenti giochi Olimpici. Luoghi in cui l’elemento centrale e’ sempre l’uomo che con sguardo occidentale, guarda come lontane le rigide cerimonie di stato o le modernissime strutture olimpiche. Nell’immediato è facile scorgere che la Cina guarda unicamente al suo futuro,lasciando nel dimenticatoio il ricordo delle sanguinose repressione sugli studenti di piazza Tiananmen magistralmente immortalate dal fotografo Stuart Franklin. La banalità fotografica diventa sapienza e fonte scrutatrice di realtà e surrealismo nelle immagini di Liu Yang, che rielabora la fotografia al computer, in cui la realtà è marcatamente presente, ma riassemblata in chiave metafisica, ma con un straordinaria grazia e leggiadria. Liu Wei scruta la sua identità attraverso il monocramatico riferimento simbolico del passato, relegando al colore manipolato, l’elemento umano/non umano segno indelebile di un inevitabile e devastante deterioramento culturale. Nella visione occidentale dell’Oriente Vincenzo Montella e Teresa Mangiacapra rielaborano attraverso sempre la fotografia, un proprio oriente, personalizzato, fatto di una semplice raccolta dei colori e delle emozione di viaggi eseguiti nel continente asiatico da entrambi gli artisti. In contrapposizione Marco Sodaro scruta con sapienza il suo Oriente:meticolosamente ne documenta gli sviluppi e le retroazione di un processo da un lato dinamico dall’altro ancorato ai lunghissimi tempi imperativamente imposti. L’imprinting tecnologicamente fotografico ritorna alla pittura, sua madre generatrice. Cosi il tenue e monocromatico Shin-Hye Park rappresenta i paesaggi poeticamente inquieti. Un pittura sobria ed intropsettiva che nella sua trasparenze lascia scorgere le più sottili venature intimiste dell’artista. Così laggiadria cromatica si scontra con la sua faccia cruenta e dolorosa nelle due opere a tecnica mista di Nuccia Pulpo, in cui con straordinaria attualità si sottolineano, in rosso, i drammi del popolo birmano e della sua comunità religiosa, privata totalmente nella sua libertà d’esistere. Immagini shock ricavate dalla stampa nazionale e dadaisticamente montate in un dittico collage davvero di forte impatto. Opere di facile lettura. Manifesti del nostro vivere.Invito costante e non retorico alla riflessione.Dualismo di genere che si confronta con la pittura si Sangeeta Singh vero e proprio mezzo per una propria e complessa analisi fra perenne ruolo materno e incapacità molte volte di coniugarlo alle durissime realtà sociali. Setyo Mardiyantoro e Antonius Kho ci raccontano la grandezza dell’ Oriente attraverso la grandezza della natura. Delicati e nel contempo opulenti i batik di Mardiyantoro, forti gli scenari e le immagini su supporto squamoso di Kho, che facilmente ci riconducono all’immenso dramma dello tsunami di qualche anno fa. Un percorso che vuole, quindi, unire non solo le discipline artistiche, ma soprattutto vuole concentrarsi sull’abbattimento del confini geografici ed i reale concretizzarsi di una possibile convivenza fra popoli cosi diversi. Fondamentale è saper raccontare e non avere paura.
Emilio Cattolico
Inaugurazione sabato 17 Novembre 2007 ore 18.00 con presentazione di Emilio Cattolico ed intervento di Vincenzo Montella.
La mostra è Patrocinata da: Consolato di Indonesia a Bari, Consolato di Indonesia a Napoli, Associna, Sindacato Cinese Nazionale (SI.CI.NA), Consolato Indiano a Napoli.
La mostra sarà visitabile fino al 1 Dicembre 2007 tutti i martedì, giovedì e sabato mattina dalle 10.00 alle 12.30 e tutti i pomeriggi dalle 17.00 alle 20.00.
17th November - 1th Dicember
Asian overview. People and dreams
Opening on Saturday 17th November at 6 pm with introducing by Emilio Cattolico and partecipation of Vincenzo Montella.
Patronized by
Consolato di Indonesia a Bari, Consolato di Indonesia a Napoli, Associna,
Sindacato Cinese Nazionale (SI.CI.NA), Consolato Indiano a Napoli.
It will be possible to visit the exhibition every Tuesday, Thursday and Saturday from 10 to 12.30 am and every evening from 5 to 8 pm
SCHEDA DELLA MOSTRA
L’altra faccia dell’Oriente.
Una mostra, un viaggio attraverso le contrastanti visioni orientali. Letture, visioni e confronti fra artisti occidentali e orientali per conoscere e capire le complesse,ma da tempo attese, dinamiche della Galassia Asia.Un mondo lontano, che anche nell’arte prepotentemente, si sta avvicinando. Si rileggono così iconografie esotiche, languidi paesaggi e colorate interpretazione di una realtà lontanissima, ma che ritorna nella nostra quotidianità con rapsodica costanza. Nella nuova Asia si scorge la brama spasmodica di comunicare con il magnetico occidente, ma nel contempo è impossibile non intravedere i tratti, non solo somatici, di una identità che va lentamete perdendosi a vantaggio del progresso incessante. Lo stereotipo dell’uomo orientale, si perde lentamente. Cosi come la banale e iconografica visione meramente turistica, assume non più i connotati stranieri,ma diviene nazionalista nel sequel fotografico di Wang Tiewei. Piazza Tiananmen e il distretto di Qianmen, luogo in cui incessantemente si edificano le strutture per gli imminenti giochi Olimpici. Luoghi in cui l’elemento centrale e’ sempre l’uomo che con sguardo occidentale, guarda come lontane le rigide cerimonie di stato o le modernissime strutture olimpiche. Nell’immediato è facile scorgere che la Cina guarda unicamente al suo futuro,lasciando nel dimenticatoio il ricordo delle sanguinose repressione sugli studenti di piazza Tiananmen magistralmente immortalate dal fotografo Stuart Franklin. La banalità fotografica diventa sapienza e fonte scrutatrice di realtà e surrealismo nelle immagini di Liu Yang, che rielabora la fotografia al computer, in cui la realtà è marcatamente presente, ma riassemblata in chiave metafisica, ma con un straordinaria grazia e leggiadria. Liu Wei scruta la sua identità attraverso il monocramatico riferimento simbolico del passato, relegando al colore manipolato, l’elemento umano/non umano segno indelebile di un inevitabile e devastante deterioramento culturale. Nella visione occidentale dell’Oriente Vincenzo Montella e Teresa Mangiacapra rielaborano attraverso sempre la fotografia, un proprio oriente, personalizzato, fatto di una semplice raccolta dei colori e delle emozione di viaggi eseguiti nel continente asiatico da entrambi gli artisti. In contrapposizione Marco Sodaro scruta con sapienza il suo Oriente:meticolosamente ne documenta gli sviluppi e le retroazione di un processo da un lato dinamico dall’altro ancorato ai lunghissimi tempi imperativamente imposti. L’imprinting tecnologicamente fotografico ritorna alla pittura, sua madre generatrice. Cosi il tenue e monocromatico Shin-Hye Park rappresenta i paesaggi poeticamente inquieti. Un pittura sobria ed intropsettiva che nella sua trasparenze lascia scorgere le più sottili venature intimiste dell’artista. Così laggiadria cromatica si scontra con la sua faccia cruenta e dolorosa nelle due opere a tecnica mista di Nuccia Pulpo, in cui con straordinaria attualità si sottolineano, in rosso, i drammi del popolo birmano e della sua comunità religiosa, privata totalmente nella sua libertà d’esistere. Immagini shock ricavate dalla stampa nazionale e dadaisticamente montate in un dittico collage davvero di forte impatto. Opere di facile lettura. Manifesti del nostro vivere.Invito costante e non retorico alla riflessione.Dualismo di genere che si confronta con la pittura si Sangeeta Singh vero e proprio mezzo per una propria e complessa analisi fra perenne ruolo materno e incapacità molte volte di coniugarlo alle durissime realtà sociali. Setyo Mardiyantoro e Antonius Kho ci raccontano la grandezza dell’ Oriente attraverso la grandezza della natura. Delicati e nel contempo opulenti i batik di Mardiyantoro, forti gli scenari e le immagini su supporto squamoso di Kho, che facilmente ci riconducono all’immenso dramma dello tsunami di qualche anno fa. Un percorso che vuole, quindi, unire non solo le discipline artistiche, ma soprattutto vuole concentrarsi sull’abbattimento del confini geografici ed i reale concretizzarsi di una possibile convivenza fra popoli cosi diversi. Fondamentale è saper raccontare e non avere paura.
Emilio Cattolico
17
novembre 2007
La gente e i sogni. Panoramica sull’Asia (Asian overview. People and dreams)
Dal 17 novembre al primo dicembre 2007
arte contemporanea
Location
SPAZIOARTE IL SOPPALCO
Taranto, Corso Umberto I, 136, (Taranto)
Taranto, Corso Umberto I, 136, (Taranto)
Orario di apertura
tutti i martedì, giovedì e sabato mattina dalle 10.00 alle 12.30 e tutti i pomeriggi dalle 17.00 alle 20.00
Vernissage
17 Novembre 2007, ore 18 con presentazione di Emilio Cattolico ed intervento di Vincenzo Montella
Autore
Curatore