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La Grande Guerra. Società, propaganda, consenso
A Napoli, la mostra racconta il ruolo della propaganda e la risposta sociale ad essa, proiettando lo spettatore nel clima martellante, nel ritmo frenetico e nei diversi linguaggi visivi e verbali di quegli anni. Protagonisti sono quindi non la successione degli eventi bellici o politici, che rimangono come scenario ineludibile, ma quello che si vuole far percepire, le emozioni e le azioni che si vogliono suscitare lontano dal fronte: la pietà, l’orrore, la rabbia, l’orgoglio, il riscatto, soprattutto dopo la sconfitta di Caporetto, e una nuova presa di coscienza da parte dell’intero paese.
Comunicato stampa
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A Napoli, la mostra racconta il ruolo della propaganda e la risposta sociale ad essa, proiettando lo spettatore nel clima martellante, nel ritmo frenetico e nei diversi linguaggi visivi e verbali di quegli anni. Protagonisti sono quindi non la successione degli eventi bellici o politici, che rimangono come scenario ineludibile, ma quello che si vuole far percepire, le emozioni e le azioni che si vogliono suscitare lontano dal fronte: la pietà, l’orrore, la rabbia, l’orgoglio, il riscatto, soprattutto dopo la sconfitta di Caporetto, e una nuova presa di coscienza da parte dell’intero paese. In mostra, i manifesti dell’epoca, realizzati da artisti come Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Achille Luciano Mauzan, Duilio Cambellotti, in quanto strumento privilegiato che può, nei paesi dove la coscrizione non è obbligatoria, richiamare volontari alle armi, e ovunque coinvolgere la popolazione, farla sentire coesa e partecipe, responsabilizzarla, avvertirla dei pericoli imminenti, convincerla ad adottare particolari precauzioni o a fornire supporto economico e aiuti di vario genere. Inoltre un allestimento multimediale, con sonoro e proiezioni grafiche tratte da riviste e giornali d’epoca, affianca l’evolversi del conflitto. Ad accompagnare il visitatore tra i differenti approcci psicologici e sociali alla guerra, anche un continuo confronto con i manifesti stranieri, il ricorso a musiche che testimoniano l’enorme diffusione del tema della guerra in tutti i campi della musica e della canzone di quegli anni – dalle composizioni d’autore, ai brani popolari, ai canti di guerra – e un focus sullo straordinario, nuovo linguaggio del Novecento, che ha allora nella Grande Guerra uno dei temi di maggior successo: il cinema.
05
aprile 2015
La Grande Guerra. Società, propaganda, consenso
Dal 05 aprile al 23 agosto 2015
Location
GALLERIE D’ITALIA – PALAZZO ZEVALLOS STIGLIANO
Napoli, Via Toledo, 185, (Napoli)
Napoli, Via Toledo, 185, (Napoli)
Biglietti
biglietto congiunto mostra temporanea e collezioni permanenti:
intero € 7, ridotto € 5
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