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La luce nei lavori di Piero Sanna e di Andrè Che Isse
La mostra unisce le sculture astratte di Piero e le pitture figurative di evocazione classica di Andrè. L’elemento accomunante è la luce, che dà vita ed esalta sia le caratteristiche proprie della materia organica scelta dal primo, sia le forme e i colori utilizzati dal secondo
Comunicato stampa
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Arting159 apre con l’esposizione delle ceramiche di Burri e il Violino di Armann del 1979, ai quali si uniscono i Fragments Installations dello scultore sardo Piero Sanna (1950). A introdurre il pubblico nella sala espositiva sono le pitture retroilluminate del modenese Andrè Che Isse (1962). Il vernissage si apre con la performance danzante di Andrè, sulle note classiche della violinista milanese Eloisa Manera.
La mostra unisce le sculture astratte di Piero e le pitture figurative di evocazione classica di Andrè. L’elemento accomunante è la luce, che dà vita ed esalta sia le caratteristiche proprie della materia organica scelta dal primo, sia le forme e i colori utilizzati dal secondo.
Le installazioni scultoree si presentano come totem. Sono assemblage di materiale di scarto (legno, vetro, ferro), il tutto amalgamato sotto una colata di resina, la cui opacità, impregnata di luce, emana una trasparenza evocativa. La sua poetica è quella di far rivivere quei materiali nobili in disuso secondo il concetto di riciclo artistico.
Se Sanna si avvale della luce per rivelare la trasparenza naturale della resina, Andrè invece grazie alla retroilluminazione svela l’anima delle sue creazioni. Andrè unisce l’espressione della danza contemporanea all’attività pittorica affermando “ho creato una danza d’immagini pittoriche”
La mostra unisce le sculture astratte di Piero e le pitture figurative di evocazione classica di Andrè. L’elemento accomunante è la luce, che dà vita ed esalta sia le caratteristiche proprie della materia organica scelta dal primo, sia le forme e i colori utilizzati dal secondo.
Le installazioni scultoree si presentano come totem. Sono assemblage di materiale di scarto (legno, vetro, ferro), il tutto amalgamato sotto una colata di resina, la cui opacità, impregnata di luce, emana una trasparenza evocativa. La sua poetica è quella di far rivivere quei materiali nobili in disuso secondo il concetto di riciclo artistico.
Se Sanna si avvale della luce per rivelare la trasparenza naturale della resina, Andrè invece grazie alla retroilluminazione svela l’anima delle sue creazioni. Andrè unisce l’espressione della danza contemporanea all’attività pittorica affermando “ho creato una danza d’immagini pittoriche”
14
marzo 2015
La luce nei lavori di Piero Sanna e di Andrè Che Isse
Dal 14 marzo al 10 aprile 2015
arte contemporanea
Location
ARTING 159
Milano, Alzaia Naviglio Pavese, 8, (Milano)
Milano, Alzaia Naviglio Pavese, 8, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a domenica dalle ore 15.30 alle 20.00
Vernissage
14 Marzo 2015, ore 19
Autore
Curatore