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La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe
Allestita con 20 opere in uno dei luoghi simbolo della lotta alla criminalità – la villa sequestrata a un esponente della camorra e intitolata a don Peppe Diana, sacerdote ucciso nel 1994 nella sagrestia della chiesa di cui era titolare a Casal di Principe – l’esposizione è stata voluta per affermare il primato della legalità sull’illegalità e della cultura sull’ignoranza.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venti opere d’arte per proclamare il primato della luce sull’ombra, della legalità sull’illegalità,
della cultura sull’ignoranza.
Si intitola La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe la mostra che si inaugura il
prossimo 21 giugno nel centro del casertano con l’Alto Patronato del Presidente della
Repubblica e il sostegno di Confindustria Nazionale, e che avrà – per la prima volta in Italia –
una sede espositiva unica: una villa confiscata alla camorra, recuperata a fini museali e intitolata a
don Peppe Diana, emblema della lotta alla criminalità.
Fino al 21 ottobre sarà possibile ammirare opere di grande suggestione di mano d’artisti di
grande tenore poetico. Si tratta di beni provenienti dalle collezioni degli Uffizi, del Museo di
Capodimonte, della Reggia di Caserta e del Museo Campano di Capua, scelte per il loro
significativo legame con il territorio che le accoglie: una selezione di estremo interesse mai esposta
insieme, frutto del lavoro scientifico dei curatori che, come altri importanti partner nazionali, hanno
sposato la sfida proposta da R_Rinascita: esporre per la prima volta in Italia opere del più
importante museo nazionale in un bene confiscato alla camorra recuperato e reso fruibile.
Con questa mostra inizia una nuova storia, fondata su un patto di responsabilità sociale tra il
mondo della cultura e della politica, tra grandi realtà imprenditoriali e associazioni culturali: Social
Booster Partner: Gruppo Bassilichi - Gruppo Battistolli; Social Main Partner: Coop Italia - Unipol
- Fondazione Unipolis; Building Partner: Banca Monte Paschi di Siena; Start Up Partner: Banca
Popolare di Bari; Educational Partner: Soroptimist International d’Italia; Interpreises Partner:
Camera di commercio di Caserta; Mobility Social Partner: Aletheia; Social Friendly Partner:
Centro Commerciale Campania; Partner/sponsor: Associazione Amici degli Uffizi, Comitato don
Peppe Diana. Da sottolineare che a sostenere il progetto di produzione di First Social Life, sono
intervenuti il Centro Studi Sociali “Progetto San Francesco” contro le Mafie e il quotidiano
Avvenire.
Nelle intenzioni degli organizzatori, la visita, la partecipazione e la condivisione di questa mostra
e di questo progetto significano sostenere la rivoluzione che sta cambiando il presente e il futuro di
una terra martoriata, accompagnati da un gruppo di 80 giovani, gli “Ambasciatori della Rinascita”,
narratori eccezionali di una terra che vuole vincere Gomorra, scoprendo il bello ma anche il brutto,
le vittorie e le sconfitte, testimoni di una comunità coraggiosa decisa ad affermare il primato della
luce sull’ombra.
Da segnalare che la presenza dell'impalcatura all’esterno vuol essere l’evidente contributo alla
riflessione sul senso dell’architettura di camorra: la pessima edilizia della speculazione post
terremoto è stata una voce economica importante del territorio; adesso, coprendo, limitando,
isolando l'architettura del disastro si vuole suggerire un'altra prospettiva sociologica. La stessa
La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe
21 giugno – 21 ottobre 2015, Casa Don Peppe Diana, Casal di Principe (Ce)
Mostra sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana
struttura, permanente, nei prossimi mesi sarà il telaio sul quale sarà apposta una copertura di
pannelli di canapa intrecciata a mano, trait d'union con la tradizione manifatturiera e agricola del
territorio.
LA MOSTRA
Curata dal Direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, con Marta Onali, e dal
Direttore del Polo Museale Regionale della Puglia, Fabrizio Vona, la mostra che si inaugurerà
a Casal di Principe - con il progetto, il recupero del bene e l’allestimento di Raffaele
Semonella e Giuseppe e Costantino Diana - è anche il diciottesimo appuntamento de “La città
degli Uffizi”, collana d’esposizioni nata sette anni fa con l'intento di promuovere luoghi degni
d'una più diffusa attenzione, in virtù dell'energia storico culturale di cui gode il primo museo
italiano.
E l’edizione della “maturità” non poteva che tenersi in un luogo dove è massima l’esigenza di
puntare potenti riflettori non solo mediatici su una terra antica e fiera, che la criminalità ha
emarginato e addirittura bandito, un luogo che faticosamente si sta riscattando e con orgoglio
risorge.
“Le opere, provenienti dagli Uffizi, da Capodimonte, dalla Reggia di Caserta e dal Museo
Campano di Capua porteranno un vento diverso a Casal di Principe – ha detto Dario Franceschini,
Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo - testimoniando l’importanza di una mostra
che non è solo etica, bensì il segno di una rinascita. Basta pensare alla presenza in mostra del
Concerto di Bartolomeo Manfredi, quasi completamente distrutto nell’attentato di via dei Georgofili
nel 1993 e solo in pochi brani risarcito, e della videoinstallazione Una luce nuova. L’Adorazione
dei pastori di Gherardo delle Notti, che narra invece la storia di una tela gravemente lesa da
quell’ordigno e parzialmente recuperata dalle mani abili dei restauratori. L’augurio che mi sento di
fare ai giovani e a tutta la comunità di Casal di Principe, dunque, è quello di continuare a lavorare
uniti nel segno della legalità e della ‘bellezza’, sfidando pessimismo e paure, e rivendicando con
orgoglio l’appartenenza alla propria terra”.
“La luce che il titolo dell’esposizione evoca – ha detto Antonio Natali – è quella del Prologo di
Giovanni, quella che splende nelle tenebre, è la luce del Verbo che s’incarna e che il mondo stenta
ad accogliere. Ma nel nostro caso è anche la luce dell’etica e della civiltà. L’auspicio è che la Grazia
e la Bellezza (che della Grazia è simbolo) siano di conforto a chi si batte affinché sia vinto e
disperso tutto quanto si opponga al bene comune. Auspicio che s’accompagna alla speranza più
viva che questa mostra non rimanga un episodio isolato, ma abbia un seguito d’altre imprese, capaci
di sommuovere gli animi di coloro che ancora sono tiepidi e di generare una stagione luminosa,
come il titolo dell’esposizione attuale invita a figurarsi”.
RINASCITA, OVVERO CULTURA E FORMAZIONE
Anche se le opere in mostra abbracciano un periodo che va dal XVII al XX secolo (oltre a
una scultura precristiana romana), grazie a “Gli Uffizi a Casal di Principe” si è dato il via a
un vero e proprio Rinascimento di idee e di azioni che si pone come obiettivo la promozione di
attività concrete nei territori interessati, coinvolgendo le più innovative e attive realtà locali.
Primo atto di questa operazione educativa su larga scala è stata la creazione di determinate
condizioni di scambio, utili alla formazione sui mestieri della cultura, allo scopo di costituire un
nucleo di operatori idonei, consapevoli e disponibili alla guida dei visitatori della mostra di Casal di
Principe.
“In una terra apparentemente destinata alla resa, derubata dal rapporto malato di certa politica con
la camorra, ove il solo possibile scambio tra chi governa e chi studia era di favore, progetti
clientelari, malversazioni culturali che disponevano, per i tanti giovani disoccupati, al massimo un
La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe
21 giugno – 21 ottobre 2015, Casa Don Peppe Diana, Casal di Principe (Ce)
Mostra sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana
impiego temporaneo in un call center – ha affermato Alessandro de Lisi responsabile culturale di
R_Rinascita - la risposta della cooperazione sociale, penso a Nuova Cucina Organizzata, e di certa
impresa perbene hanno salvato l'anima di un'intera comunità operosa. Adesso occorre spingere al
massimo, e questa coraggiosa manifestazione di cura per la gente perbene, da parte degli Uffizi e
delle istituzioni democratiche coinvolte va in questo senso, spingere sull’implementazione di
modelli di economia della conoscenza. Serve lavoro libero e bello, serve occuparsi della felicità del
prossimo e dei giovani, oltre che del pane disperato della fame: serve far ripartire il bisogno di
impresa e di libertà per vincere la camorra, per sempre”.
E così, condividendo intenti e azioni, gli Uffizi e il Comune campano hanno reso possibile la
formazione degli Ambasciatori della Rinascita, 80 giovani del territorio, selezionati a Casal di
Principe tra persone senza carichi penali o condanne, ma privi anche di legami diretti di
parentela con criminali, camorristi in particolare, destinati ad accogliere i turisti in visita alla
mostra e a narrare le eccellenze locali e le sfide vinte contro la camorra, i temi complessi della
criminalità organizzata e delle economie mafiose, della storia delle vittorie dello Stato e della
società civile. La loro formazione è iniziata nel maggio scorso, con il primo incontro agli Uffizi con
il Direttore Natali che ha illustrato loro il significato della collana della ‘Città degli Uffizi’, parlato
dell’attentato mafioso del 1993 che causò 5 vittime, 50 feriti e danni ingenti al museo, e
dell’assunto scientifico della mostra di Casal di Principe.
LE OPERE IN ESPOSIZIONE
I pittori che si ispirarono all’esperienza artistica di Caravaggio saranno i grandi
protagonisti dell’esposizione che proseguirà fino al 21 ottobre. Otto dipinti arrivano dalla
galleria fiorentina – primo museo al mondo per densità di visitatori –, mentre altre nove opere
giungono dal Museo di Capodimonte. Quindi dalla Reggia di Caserta trova temporanea
collocazione in mostra il Fate presto di Andy Wahrol (che fu realizzata reinterpretando la
prima pagina de Il Mattino pubblicata il 26 novembre 1980, tre giorni dopo il terremoto in
Irpinia), mentre da Capua è presente l’antica statua Mater Matuta che nella mitologia romana
rappresentava la dea del Mattino o dell’Aurora.
Questa la lista completa delle opere in mostra nella Casa Don Peppe Diana di Casal di Principe,
dal 21 giugno al 21 ottobre 2015.
1. Matres Matutae, statua in tufo, reperto archeologico, Capua, Museo Provinciale
2. Mattia Preti, Vanità, olio su tela, cm 113x92, Firenze, Galleria degli Uffizi;
3. Giovann Battista Caracciolo, Salomè con la testa del Battista, olio su tela, cm
132x156, Firenze, Galleria degli Uffizi;
4. Luca Giordano, Carità, olio su tela, cm 129x100, Firenze, Galleria degli Uffizi;
5. Artemisia Gentileschi, Santa Caterina d'Alessandria, olio su tela, cm 71x62, Firenze,
Galleria degli Uffizi;
6. Jusepe de Ribera, San Girolamo, olio su tela, cm 117x95, Firenze, Galleria degli
Uffizi;
7. Luca Giordano, Autoritratto, olio su tela, cm 72,5x57,5, Firenze, Galleria degli
Uffizi;
8. Copia da Caravaggio, Incredulità di san Tommaso, olio su tela, cm 108x146,
Firenze, Galleria degli Uffizi;
9. Bartolomeo Manfredi, Giocatori di carte, olio su tela, cm 130x191,5, Firenze,
Galleria degli Uffizi;
La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe
21 giugno – 21 ottobre 2015, Casa Don Peppe Diana, Casal di Principe (Ce)
Mostra sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana
10. Micco Spadaro, Morte di Assalonne, olio su tela, cm 78,5x106, Napoli, Museo
Nazionale di Capodimonte;
11. Pacecco de Rosa, Venere dormiente con satiro, olio su tela, cm 110x150, Napoli,
Museo Nazionale di Capodimonte;
12. Maestro dell'Annuncio ai pastori, Avaro, olio su tela, cm 75x63, Napoli, Museo
Nazionale di Capodimonte;
13. Mattia Preti, Cristo e la moneta, olio su tela, 128 x 100, Napoli, Museo Nazionale di
Capodimonte;
14. Giuseppe Recco, Natura morta con pesci e tartaruga, olio su tela; cm 159x214,
Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte;
15. Salvator Rosa, Parabola di san Matteo, olio su tela, cm 201x124, Napoli, Museo
Nazionale di Capodimonte;
16. Giovan Battista Ruoppolo, Natura morta con ortaggi fiasco e fiori, olio su tela, cm
95x130, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte;
17. Massimo Stanzione, Strage degli Innocenti, olio su tela, cm 155x128, Napoli, Museo
Nazionale di Capodimonte;
18. Jusepe de Ribera, Cristo legato, olio su tela, cm 140x118, Napoli, Quadreria dei
Girolamini;
19. Andy Warhol, Fate presto, acrilico e serigrafia su tre tele, cm 270x200 ogni tela,
Caserta, Palazzo Reale.
Alle opere presenti in mostra si aggiunge la video istallazione di Art Media Studio Firenze
(ovvero Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi) dedicata all’opera gravemente ferita dall’attentato
mafioso del 1993 agli Uffizi titolata L’Adorazione dei pastori di Gherardo delle Notti. Una luce
nuova.
L’esposizione è arricchita dal catalogo che reca lo stesso titolo della mostra - La Luce vince
l'ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe - a cura di Antonio Natali e Marta Onali ed edito da
Pendragon di Bologna (160 pagine, 20 euro).
della cultura sull’ignoranza.
Si intitola La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe la mostra che si inaugura il
prossimo 21 giugno nel centro del casertano con l’Alto Patronato del Presidente della
Repubblica e il sostegno di Confindustria Nazionale, e che avrà – per la prima volta in Italia –
una sede espositiva unica: una villa confiscata alla camorra, recuperata a fini museali e intitolata a
don Peppe Diana, emblema della lotta alla criminalità.
Fino al 21 ottobre sarà possibile ammirare opere di grande suggestione di mano d’artisti di
grande tenore poetico. Si tratta di beni provenienti dalle collezioni degli Uffizi, del Museo di
Capodimonte, della Reggia di Caserta e del Museo Campano di Capua, scelte per il loro
significativo legame con il territorio che le accoglie: una selezione di estremo interesse mai esposta
insieme, frutto del lavoro scientifico dei curatori che, come altri importanti partner nazionali, hanno
sposato la sfida proposta da R_Rinascita: esporre per la prima volta in Italia opere del più
importante museo nazionale in un bene confiscato alla camorra recuperato e reso fruibile.
Con questa mostra inizia una nuova storia, fondata su un patto di responsabilità sociale tra il
mondo della cultura e della politica, tra grandi realtà imprenditoriali e associazioni culturali: Social
Booster Partner: Gruppo Bassilichi - Gruppo Battistolli; Social Main Partner: Coop Italia - Unipol
- Fondazione Unipolis; Building Partner: Banca Monte Paschi di Siena; Start Up Partner: Banca
Popolare di Bari; Educational Partner: Soroptimist International d’Italia; Interpreises Partner:
Camera di commercio di Caserta; Mobility Social Partner: Aletheia; Social Friendly Partner:
Centro Commerciale Campania; Partner/sponsor: Associazione Amici degli Uffizi, Comitato don
Peppe Diana. Da sottolineare che a sostenere il progetto di produzione di First Social Life, sono
intervenuti il Centro Studi Sociali “Progetto San Francesco” contro le Mafie e il quotidiano
Avvenire.
Nelle intenzioni degli organizzatori, la visita, la partecipazione e la condivisione di questa mostra
e di questo progetto significano sostenere la rivoluzione che sta cambiando il presente e il futuro di
una terra martoriata, accompagnati da un gruppo di 80 giovani, gli “Ambasciatori della Rinascita”,
narratori eccezionali di una terra che vuole vincere Gomorra, scoprendo il bello ma anche il brutto,
le vittorie e le sconfitte, testimoni di una comunità coraggiosa decisa ad affermare il primato della
luce sull’ombra.
Da segnalare che la presenza dell'impalcatura all’esterno vuol essere l’evidente contributo alla
riflessione sul senso dell’architettura di camorra: la pessima edilizia della speculazione post
terremoto è stata una voce economica importante del territorio; adesso, coprendo, limitando,
isolando l'architettura del disastro si vuole suggerire un'altra prospettiva sociologica. La stessa
La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe
21 giugno – 21 ottobre 2015, Casa Don Peppe Diana, Casal di Principe (Ce)
Mostra sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana
struttura, permanente, nei prossimi mesi sarà il telaio sul quale sarà apposta una copertura di
pannelli di canapa intrecciata a mano, trait d'union con la tradizione manifatturiera e agricola del
territorio.
LA MOSTRA
Curata dal Direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, con Marta Onali, e dal
Direttore del Polo Museale Regionale della Puglia, Fabrizio Vona, la mostra che si inaugurerà
a Casal di Principe - con il progetto, il recupero del bene e l’allestimento di Raffaele
Semonella e Giuseppe e Costantino Diana - è anche il diciottesimo appuntamento de “La città
degli Uffizi”, collana d’esposizioni nata sette anni fa con l'intento di promuovere luoghi degni
d'una più diffusa attenzione, in virtù dell'energia storico culturale di cui gode il primo museo
italiano.
E l’edizione della “maturità” non poteva che tenersi in un luogo dove è massima l’esigenza di
puntare potenti riflettori non solo mediatici su una terra antica e fiera, che la criminalità ha
emarginato e addirittura bandito, un luogo che faticosamente si sta riscattando e con orgoglio
risorge.
“Le opere, provenienti dagli Uffizi, da Capodimonte, dalla Reggia di Caserta e dal Museo
Campano di Capua porteranno un vento diverso a Casal di Principe – ha detto Dario Franceschini,
Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo - testimoniando l’importanza di una mostra
che non è solo etica, bensì il segno di una rinascita. Basta pensare alla presenza in mostra del
Concerto di Bartolomeo Manfredi, quasi completamente distrutto nell’attentato di via dei Georgofili
nel 1993 e solo in pochi brani risarcito, e della videoinstallazione Una luce nuova. L’Adorazione
dei pastori di Gherardo delle Notti, che narra invece la storia di una tela gravemente lesa da
quell’ordigno e parzialmente recuperata dalle mani abili dei restauratori. L’augurio che mi sento di
fare ai giovani e a tutta la comunità di Casal di Principe, dunque, è quello di continuare a lavorare
uniti nel segno della legalità e della ‘bellezza’, sfidando pessimismo e paure, e rivendicando con
orgoglio l’appartenenza alla propria terra”.
“La luce che il titolo dell’esposizione evoca – ha detto Antonio Natali – è quella del Prologo di
Giovanni, quella che splende nelle tenebre, è la luce del Verbo che s’incarna e che il mondo stenta
ad accogliere. Ma nel nostro caso è anche la luce dell’etica e della civiltà. L’auspicio è che la Grazia
e la Bellezza (che della Grazia è simbolo) siano di conforto a chi si batte affinché sia vinto e
disperso tutto quanto si opponga al bene comune. Auspicio che s’accompagna alla speranza più
viva che questa mostra non rimanga un episodio isolato, ma abbia un seguito d’altre imprese, capaci
di sommuovere gli animi di coloro che ancora sono tiepidi e di generare una stagione luminosa,
come il titolo dell’esposizione attuale invita a figurarsi”.
RINASCITA, OVVERO CULTURA E FORMAZIONE
Anche se le opere in mostra abbracciano un periodo che va dal XVII al XX secolo (oltre a
una scultura precristiana romana), grazie a “Gli Uffizi a Casal di Principe” si è dato il via a
un vero e proprio Rinascimento di idee e di azioni che si pone come obiettivo la promozione di
attività concrete nei territori interessati, coinvolgendo le più innovative e attive realtà locali.
Primo atto di questa operazione educativa su larga scala è stata la creazione di determinate
condizioni di scambio, utili alla formazione sui mestieri della cultura, allo scopo di costituire un
nucleo di operatori idonei, consapevoli e disponibili alla guida dei visitatori della mostra di Casal di
Principe.
“In una terra apparentemente destinata alla resa, derubata dal rapporto malato di certa politica con
la camorra, ove il solo possibile scambio tra chi governa e chi studia era di favore, progetti
clientelari, malversazioni culturali che disponevano, per i tanti giovani disoccupati, al massimo un
La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe
21 giugno – 21 ottobre 2015, Casa Don Peppe Diana, Casal di Principe (Ce)
Mostra sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana
impiego temporaneo in un call center – ha affermato Alessandro de Lisi responsabile culturale di
R_Rinascita - la risposta della cooperazione sociale, penso a Nuova Cucina Organizzata, e di certa
impresa perbene hanno salvato l'anima di un'intera comunità operosa. Adesso occorre spingere al
massimo, e questa coraggiosa manifestazione di cura per la gente perbene, da parte degli Uffizi e
delle istituzioni democratiche coinvolte va in questo senso, spingere sull’implementazione di
modelli di economia della conoscenza. Serve lavoro libero e bello, serve occuparsi della felicità del
prossimo e dei giovani, oltre che del pane disperato della fame: serve far ripartire il bisogno di
impresa e di libertà per vincere la camorra, per sempre”.
E così, condividendo intenti e azioni, gli Uffizi e il Comune campano hanno reso possibile la
formazione degli Ambasciatori della Rinascita, 80 giovani del territorio, selezionati a Casal di
Principe tra persone senza carichi penali o condanne, ma privi anche di legami diretti di
parentela con criminali, camorristi in particolare, destinati ad accogliere i turisti in visita alla
mostra e a narrare le eccellenze locali e le sfide vinte contro la camorra, i temi complessi della
criminalità organizzata e delle economie mafiose, della storia delle vittorie dello Stato e della
società civile. La loro formazione è iniziata nel maggio scorso, con il primo incontro agli Uffizi con
il Direttore Natali che ha illustrato loro il significato della collana della ‘Città degli Uffizi’, parlato
dell’attentato mafioso del 1993 che causò 5 vittime, 50 feriti e danni ingenti al museo, e
dell’assunto scientifico della mostra di Casal di Principe.
LE OPERE IN ESPOSIZIONE
I pittori che si ispirarono all’esperienza artistica di Caravaggio saranno i grandi
protagonisti dell’esposizione che proseguirà fino al 21 ottobre. Otto dipinti arrivano dalla
galleria fiorentina – primo museo al mondo per densità di visitatori –, mentre altre nove opere
giungono dal Museo di Capodimonte. Quindi dalla Reggia di Caserta trova temporanea
collocazione in mostra il Fate presto di Andy Wahrol (che fu realizzata reinterpretando la
prima pagina de Il Mattino pubblicata il 26 novembre 1980, tre giorni dopo il terremoto in
Irpinia), mentre da Capua è presente l’antica statua Mater Matuta che nella mitologia romana
rappresentava la dea del Mattino o dell’Aurora.
Questa la lista completa delle opere in mostra nella Casa Don Peppe Diana di Casal di Principe,
dal 21 giugno al 21 ottobre 2015.
1. Matres Matutae, statua in tufo, reperto archeologico, Capua, Museo Provinciale
2. Mattia Preti, Vanità, olio su tela, cm 113x92, Firenze, Galleria degli Uffizi;
3. Giovann Battista Caracciolo, Salomè con la testa del Battista, olio su tela, cm
132x156, Firenze, Galleria degli Uffizi;
4. Luca Giordano, Carità, olio su tela, cm 129x100, Firenze, Galleria degli Uffizi;
5. Artemisia Gentileschi, Santa Caterina d'Alessandria, olio su tela, cm 71x62, Firenze,
Galleria degli Uffizi;
6. Jusepe de Ribera, San Girolamo, olio su tela, cm 117x95, Firenze, Galleria degli
Uffizi;
7. Luca Giordano, Autoritratto, olio su tela, cm 72,5x57,5, Firenze, Galleria degli
Uffizi;
8. Copia da Caravaggio, Incredulità di san Tommaso, olio su tela, cm 108x146,
Firenze, Galleria degli Uffizi;
9. Bartolomeo Manfredi, Giocatori di carte, olio su tela, cm 130x191,5, Firenze,
Galleria degli Uffizi;
La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe
21 giugno – 21 ottobre 2015, Casa Don Peppe Diana, Casal di Principe (Ce)
Mostra sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana
10. Micco Spadaro, Morte di Assalonne, olio su tela, cm 78,5x106, Napoli, Museo
Nazionale di Capodimonte;
11. Pacecco de Rosa, Venere dormiente con satiro, olio su tela, cm 110x150, Napoli,
Museo Nazionale di Capodimonte;
12. Maestro dell'Annuncio ai pastori, Avaro, olio su tela, cm 75x63, Napoli, Museo
Nazionale di Capodimonte;
13. Mattia Preti, Cristo e la moneta, olio su tela, 128 x 100, Napoli, Museo Nazionale di
Capodimonte;
14. Giuseppe Recco, Natura morta con pesci e tartaruga, olio su tela; cm 159x214,
Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte;
15. Salvator Rosa, Parabola di san Matteo, olio su tela, cm 201x124, Napoli, Museo
Nazionale di Capodimonte;
16. Giovan Battista Ruoppolo, Natura morta con ortaggi fiasco e fiori, olio su tela, cm
95x130, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte;
17. Massimo Stanzione, Strage degli Innocenti, olio su tela, cm 155x128, Napoli, Museo
Nazionale di Capodimonte;
18. Jusepe de Ribera, Cristo legato, olio su tela, cm 140x118, Napoli, Quadreria dei
Girolamini;
19. Andy Warhol, Fate presto, acrilico e serigrafia su tre tele, cm 270x200 ogni tela,
Caserta, Palazzo Reale.
Alle opere presenti in mostra si aggiunge la video istallazione di Art Media Studio Firenze
(ovvero Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi) dedicata all’opera gravemente ferita dall’attentato
mafioso del 1993 agli Uffizi titolata L’Adorazione dei pastori di Gherardo delle Notti. Una luce
nuova.
L’esposizione è arricchita dal catalogo che reca lo stesso titolo della mostra - La Luce vince
l'ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe - a cura di Antonio Natali e Marta Onali ed edito da
Pendragon di Bologna (160 pagine, 20 euro).
20
giugno 2015
La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe
Dal 20 giugno al 21 ottobre 2015
arte antica
Location
CASAL DI PRINCIPE
Casal Di Principe, -, (Caserta)
Casal Di Principe, -, (Caserta)
Biglietti
€10,00 (online) €8,00 (intero); Riduzioni: €4,00 (residenti a Casal di Principe, studenti under 35, senior over 65
Vernissage
20 Giugno 2015, su invito
Curatore