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La magia dell’informale
Si tratta della seconda rassegna d’arte interamente dedicata all’Informale, l’importante movimento sorto in Europa nei primi anni della seconda metà del novecento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla galleria d'arte contemporanea “Studio C” di via G. Campesio 39 si inaugura oggi, alle ore 18, la mostra collettiva dal titolo “La magia dell'Informale”.
Si tratta della seconda rassegna d'arte interamente dedicata all'Informale, l'importante movimento sorto in Europa nei primi anni della seconda metà del novecento.
L'informale non fu propriamente una corrente pittorica, ma piuttosto la risposta artistica che tutta l'Europa diede alla profonda crisi morale, politica e ideologica che derivò dagli orrori messi in luce proprio dalla seconda guerra mondiale.
Così gli artisti, negando ogni forma, ogni elemento di contatto con il mondo reale, si rifugiarono esclusivamente sull'esaltazione del colore, del gesto e della materia. Non più descrizione o imitazione della realtà, dunque, ma fuga verso l'interiorità e l'emozione, verso il gesto liberatorio e l'intima riflessione.
Tra gli artisti più rappresentativi dell'Informale sono senza dubbio da ricordare H. Hartung, J. Fautrier, J. Dubuffet, A. Tapies e gli italiani Alberto Burri ed Emilio Vedova. Ma la forza esplosiva di questi artisti e il contenuto del loro messaggio artistico non si sono affatto esauriti con il passare del tempo, anzi si sono ulteriormente sviluppati e potenziati fino a diventare i linguaggi preferiti di tanti artisti contemporanei.
Questi gli artisti selezionati per la rassegna e le città di provenienza: Michele Callai (LI), Fabio Capitanio (BS), Venere Chillemi (TO), Renzo Eusebi (BG).
La mostra, che chiuderà il 16 maggio, sarà introdotta dal critico d'arte Luciano Carini.
Si tratta della seconda rassegna d'arte interamente dedicata all'Informale, l'importante movimento sorto in Europa nei primi anni della seconda metà del novecento.
L'informale non fu propriamente una corrente pittorica, ma piuttosto la risposta artistica che tutta l'Europa diede alla profonda crisi morale, politica e ideologica che derivò dagli orrori messi in luce proprio dalla seconda guerra mondiale.
Così gli artisti, negando ogni forma, ogni elemento di contatto con il mondo reale, si rifugiarono esclusivamente sull'esaltazione del colore, del gesto e della materia. Non più descrizione o imitazione della realtà, dunque, ma fuga verso l'interiorità e l'emozione, verso il gesto liberatorio e l'intima riflessione.
Tra gli artisti più rappresentativi dell'Informale sono senza dubbio da ricordare H. Hartung, J. Fautrier, J. Dubuffet, A. Tapies e gli italiani Alberto Burri ed Emilio Vedova. Ma la forza esplosiva di questi artisti e il contenuto del loro messaggio artistico non si sono affatto esauriti con il passare del tempo, anzi si sono ulteriormente sviluppati e potenziati fino a diventare i linguaggi preferiti di tanti artisti contemporanei.
Questi gli artisti selezionati per la rassegna e le città di provenienza: Michele Callai (LI), Fabio Capitanio (BS), Venere Chillemi (TO), Renzo Eusebi (BG).
La mostra, che chiuderà il 16 maggio, sarà introdotta dal critico d'arte Luciano Carini.
04
maggio 2013
La magia dell’informale
Dal 04 al 16 maggio 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO C
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30. Lunedì chiuso
Vernissage
4 Maggio 2013, ore 18.00
Autore
Curatore