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La Malmaison
Il Castello di Malmaison (Ile-de-France)era noto per esser stato,intorno al IX secolo, un covo di pirati. Di questo “lato oscuro”, per estensione, dell’“abitare” rimane traccia nel termine Malmaison. La “Mala-casa”, dunque,come filo conduttore per i lavori degli artisti selezionati da Gianni Romano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Corsoveneziaotto è lieta di invitarvi alla mostra collettiva La Malmaison, curata da Gianni Romano.
Prima di essere comprato e completamente rinnovato da Giuseppina Bonaparte alla fine del ‘700, il Castello di Malmaison (Ile-de-France) era noto per esser stato, intorno al IX secolo, un covo di pirati. Di questo “lato oscuro”, per estensione, del concetto di “abitare” rimane traccia nel termine Malmaison (dal latino di Mala Mansio) che lo definisce ancor oggi. La “Mala-casa”, dunque, come filo conduttore per le diverse visioni degli artisti ospitati in questa mostra: dai “tappeti” di Aldo Mondino alle sedie in swarovski di Nicola Bolla; dalle case dipinte da Salvo alle proiezioni in pianta, tridimensionali, di Vittorio Corsini. Da sempre, infatti, gli artisti hanno creato opere che riflettono la condizione dell’abitare o di oggetti che rimandano immediatamente a questa. A dispetto della logica tecnologico-consumistica che domina il nostro quotidiano, ogni pratica legata all’abitare sembra implicare, ancor oggi, un arricchimento della nostra dimensione domestica che diventa, quindi, metafora del senso complessivo dell’esistenza umana. Gli artisti selezionati per questa mostra sembrano rendere, con le loro opere, il significato profondo di una celebre citazione di Heidegger: “poeticamente abita l’uomo”, anche in una malmaison.
Prima di essere comprato e completamente rinnovato da Giuseppina Bonaparte alla fine del ‘700, il Castello di Malmaison (Ile-de-France) era noto per esser stato, intorno al IX secolo, un covo di pirati. Di questo “lato oscuro”, per estensione, del concetto di “abitare” rimane traccia nel termine Malmaison (dal latino di Mala Mansio) che lo definisce ancor oggi. La “Mala-casa”, dunque, come filo conduttore per le diverse visioni degli artisti ospitati in questa mostra: dai “tappeti” di Aldo Mondino alle sedie in swarovski di Nicola Bolla; dalle case dipinte da Salvo alle proiezioni in pianta, tridimensionali, di Vittorio Corsini. Da sempre, infatti, gli artisti hanno creato opere che riflettono la condizione dell’abitare o di oggetti che rimandano immediatamente a questa. A dispetto della logica tecnologico-consumistica che domina il nostro quotidiano, ogni pratica legata all’abitare sembra implicare, ancor oggi, un arricchimento della nostra dimensione domestica che diventa, quindi, metafora del senso complessivo dell’esistenza umana. Gli artisti selezionati per questa mostra sembrano rendere, con le loro opere, il significato profondo di una celebre citazione di Heidegger: “poeticamente abita l’uomo”, anche in una malmaison.
10
marzo 2011
La Malmaison
Dal 10 marzo al 28 maggio 2011
arte contemporanea
Location
CORSOVENEZIAOTTO
Milano, Corso Venezia, 8, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 8, (Milano)
Orario di apertura
da lunedi a venerdi ore 10-13 e 15-19
sabato su appuntamento
Vernissage
10 Marzo 2011, ore 18.30-22.00
Autore
Curatore