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La Meglio Gioventù. Ipotesi sul contemporaneo in Regione
La Meglio Gioventù presenta il lavoro di 29 giovani artisti nati o residenti nella nostra Regione, ed è una testimonianza concreta dell’arte contemporanea del Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa nasce dalla rivista ARTE, il mensile di arte e cultura più diffuso in Italia, che dedica nel numero di dicembre uno speciale sul Friuli Venezia Giulia: Andrea Bruciati ed Eva Comuzzi hanno selezionato gli artisti costruendo una panoramica umana della creatività regionale.
Comunicato stampa
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La Meglio Gioventù presenta il lavoro di 29 giovani artisti nati o residenti nella nostra Regione, ed è una testimonianza concreta dell’arte contemporanea del Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa nasce dalla rivista ARTE, il mensile di arte e cultura più diffuso in Italia, che dedica nel numero di dicembre uno speciale sul Friuli Venezia Giulia: Andrea Bruciati ed Eva Comuzzi hanno selezionato gli artisti costruendo una panoramica umana della creatività regionale.
Estrema periferia, landa di frontiera, margine concreto o piuttosto cantiere, fucina, laboratorio per la sperimentazione di nuovi modelli politici e sociali: la Regione che chiude la pianura padana prima che si apra ai Balcani è questo e molto altro, anche per quanto concerne l’arte che si sta elaborando. D’altronde se la ricerca tende a spostare di continuo il limes, a superare il confine del proprio ambito di competenza, quale miglior luogo, se non questo geograficamente decentrato, può accogliere la sfida?
In realtà le espressioni legate all’urgenza del contemporaneo non hanno mai avuto vita facile per queste terre dalla stolida concretezza e dalle enormi potenzialità, dove alla piccola impresa diffusa si affiancano, fortunosamente, istituzioni e rassegne interessate ad un’operazione di ricerca, di studio, alla formazione di una nuova sensibilità estetica. Inutile dire che la Cultura può diventare anche business a patto che vi sia una diffusa esigenza del bello e che questa vada costruita attraverso ‘un’educazione permanente’, un coinvolgimento costante che non trova però riscontro in un tessuto verificabile, dove rare sono le occasioni di sinergia tra musei e gallerie, fra imprese ed enti, al fine di realizzare un percorso capace di creare delle dinamiche attive.
In queste terre non è semplice ‘fare l’artista’ ne tanto meno promuoverlo. Eppure anche qui vi sono segnali che indicano una trasformazione ed evoluzione in atto: grazie a dei presidi sempre distanti dai centri ‘convenzionali’ si muove una attenzione ed un interesse inatteso, che parte dalle generazioni più giovani e dinamiche, dove il contemporaneo acquista un senso diverso, dove le rassegne e gli approfondimenti sullo status dell’arte vanno forse al di là della mera curiosità o evento.
Estrema periferia, landa di frontiera, margine concreto o piuttosto cantiere, fucina, laboratorio per la sperimentazione di nuovi modelli politici e sociali: la Regione che chiude la pianura padana prima che si apra ai Balcani è questo e molto altro, anche per quanto concerne l’arte che si sta elaborando. D’altronde se la ricerca tende a spostare di continuo il limes, a superare il confine del proprio ambito di competenza, quale miglior luogo, se non questo geograficamente decentrato, può accogliere la sfida?
In realtà le espressioni legate all’urgenza del contemporaneo non hanno mai avuto vita facile per queste terre dalla stolida concretezza e dalle enormi potenzialità, dove alla piccola impresa diffusa si affiancano, fortunosamente, istituzioni e rassegne interessate ad un’operazione di ricerca, di studio, alla formazione di una nuova sensibilità estetica. Inutile dire che la Cultura può diventare anche business a patto che vi sia una diffusa esigenza del bello e che questa vada costruita attraverso ‘un’educazione permanente’, un coinvolgimento costante che non trova però riscontro in un tessuto verificabile, dove rare sono le occasioni di sinergia tra musei e gallerie, fra imprese ed enti, al fine di realizzare un percorso capace di creare delle dinamiche attive.
In queste terre non è semplice ‘fare l’artista’ ne tanto meno promuoverlo. Eppure anche qui vi sono segnali che indicano una trasformazione ed evoluzione in atto: grazie a dei presidi sempre distanti dai centri ‘convenzionali’ si muove una attenzione ed un interesse inatteso, che parte dalle generazioni più giovani e dinamiche, dove il contemporaneo acquista un senso diverso, dove le rassegne e gli approfondimenti sullo status dell’arte vanno forse al di là della mera curiosità o evento.
04
dicembre 2009
La Meglio Gioventù. Ipotesi sul contemporaneo in Regione
Dal 04 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
GC.AC – GALLERIA COMUNALE D’ARTE CONTEMPORANEA
Monfalcone, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 44, (Gorizia)
Monfalcone, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 44, (Gorizia)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 16 > 19
domenica e festivi 10 > 13 / 16 > 19, chiuso il 25, 31 dicembre e 1 gennaio
Vernissage
4 Dicembre 2009, ore 19
Autore
Curatore