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La memoria dell’acqua
Video installazioni, interventi site-specific, assemblaggi di materiali eterogenei, fotografie, stampe artistiche realizzata con tecniche miste, una pluralità di media e di ricerche visive che offre riflessioni e connessioni linguistiche inedite intorno alle tematiche legate all’ambiente.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 24 giugno, alle 18.30, il Temporary Storing aprirà le sue porte al pubblico con la collettiva “La memoria dell’acqua”, primo appuntamento del festival Cagliari Urbanfest - Generazioni Metropolitane.
La mostra, ospitata dalla galleria della Fondazione per l’arte Bartoli Felter e curata dall’Associazione culturale Asteras, propone le opere di Matteo Campulla, Giulia Casula, Alessandro Lobino, Alberto Marci, Sabrina Oppo, artiste e artisti sardi residenti nell’Isola che operano a livello nazionale e internazionale.
Partendo dal concept su cui ruota il festival, l’ambiente e la sostenibilità, la mostra si focalizza sullo stato di emergenza in cui versa l’ecosistema terrestre, con particolare attenzione verso il bene primario per la vita sulla Terra: l’acqua. Le opere esposte indagano i molteplici significati e significanti del tema proposto, che idealmente volge lo sguardo al lungomare di Sant’Elia, nella cui area si realizzeranno gli interventi di arte urbana. Il mare che lo circonda è un tutt’uno con quello di oceani e mari lontani. È il più esteso ecosistema del Pianeta, fortemente compromesso dall’impatto delle attività antropiche. È sostanza primordiale da cui si è generata la vita e nella quale è impressa la storia evolutiva della Terra.
Video installazioni, interventi site-specific, assemblaggi di materiali eterogenei, fotografie, stampe artistiche realizzata con tecniche miste, una pluralità di media e di ricerche visive mediante le quali le artiste e gli artisti in mostra offrono riflessioni e connessioni linguistiche inedite che compongono un quadro critico e dialettico intorno a questa tematica di stringente attualità.
L’inaugurazione sarà accompagnata dalle musiche di Nicola Agus (Cagliari, 1982) compositore e polistrumentista che dedicherà una performance al tema della mostra, utilizzando l'acqua come strumento sonoro.
Cagliari Urbanfest - Generazioni Metropolitane è organizzato con il sostegno della Fondazione di Sardegna, di Poste Italiane, di Banca Intesa Sanpaolo, di E-Distribuzione, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, del Comune di Cagliari, dell’Università degli Studi di Cagliari. Partner del progetto sono: LILA Cagliari, Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Cagliari, Liceo Artistico e Musicale Foiso Fois, Fondazione per l’Arte Bartoli Felter, Spazio e Movimento. Media partner: YouTG.net, Blocal - Travel & Street Art blog, Street Art Cities, I Support Street Art.
Matteo Campulla (Iglesias, 1982) è un artista interdisciplinare, influenzato dalla cultura contemporanea e dalla contaminazione tra i linguaggi. Lavora principalmente attraverso il digitale e i nuovi media, mescolando la sua formazione artistica con quanto appreso come tecnico di produzione televisiva, che trova quindi nel suono e nel video la sua massima espressione. Utilizza sin da subito il glitch e l’errore come descrizione estetica della crisi contemporanea dell’individuo e della sua percezione della realtà, nel loop del quotidiano iperconnesso.
Giulia Casula (Cagliari, 1977) ha conseguito la Laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e studiato all’Esbam di Marsiglia. Si è specializzata in “Arti Visive e Curatoriali” alla NABA di Milano. Ha collaborato con il dipartimento di didattica dell’arte del Museo MAN di Nuoro alla progettazione e alla realizzazione di mostre, progetti speciali e attività educative. Ha partecipato inoltre a residenze e workshop con artisti di fama internazionale come Dora Garcia, Liliana Moro e Alberto Garutti. Ha esposto i suoi lavori in Italia e all’estero collaborando con spazi istituzionali, gallerie indipendenti e musei.
Alessandro Lobino (Torino, 1975) si è formato all’Accademia di Belle Arti di Sassari. La sua ricerca parte dalla pittura e arriva alla sperimentazione di diversi materiali, sino al suo attuale linguaggio visivo, basato sull’uso della resina e di diversi materiali organici, prelevati da diverse tipologie di sottosuolo. Le sue opere sono “fossili contemporanei” caratterizzati dall’accumulo di scorie, di materiali inquinanti e abbandonati in strati di decomposizione.
Alberto Marci (Cagliari, 1985) ha compiuto gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze nella sezione Grafica d’Arte e alla Fundacion Ciec a Betanzos (Spagna). Ha partecipato a diverse residenze d’artista tra cui: Master di ricerca di Casa Falconieri dal 1999 al 2009, “1° Encuentro Alfara-CIEC” a Salamanca, Residencias de la “Bienal de Cerveira” in Portogallo, Stazione dell’Arte a Ulassai, Progetto Borca a cura di Dolomiti Contemporanee a Borca di Cadore, La Ceiba Grafica a Coatepec (Messico), Contemporanea al LAQ. Parallelamente all’attività di ricerca, si dedica all’insegnamento delle tecniche di stampa, all’editoria d’arte e a progetti speciali di design applicato all’editoria.
Sabrina Oppo (Oristano, 1979) si è formata all’Accademia di Belle Arti di Sassari. Nella sua pratica artistica, sia in linea teorica che progettuale, la vita e la morte sono inscindibili, e governano il ritmo degli elementi, della materia che muta forma e così occupa diverse tipologie di spazio. Il linguaggio dell’artista è intermediale e connotato dall’utilizzo di materiali organici, espressione dello stretto rapporto con la natura, e materiali di riciclo. In ogni progetto si rintraccia la riflessione sull’esistenza e sulle sue dinamiche, giocate sulla capacità di analizzare limiti e possibilità.
La mostra, ospitata dalla galleria della Fondazione per l’arte Bartoli Felter e curata dall’Associazione culturale Asteras, propone le opere di Matteo Campulla, Giulia Casula, Alessandro Lobino, Alberto Marci, Sabrina Oppo, artiste e artisti sardi residenti nell’Isola che operano a livello nazionale e internazionale.
Partendo dal concept su cui ruota il festival, l’ambiente e la sostenibilità, la mostra si focalizza sullo stato di emergenza in cui versa l’ecosistema terrestre, con particolare attenzione verso il bene primario per la vita sulla Terra: l’acqua. Le opere esposte indagano i molteplici significati e significanti del tema proposto, che idealmente volge lo sguardo al lungomare di Sant’Elia, nella cui area si realizzeranno gli interventi di arte urbana. Il mare che lo circonda è un tutt’uno con quello di oceani e mari lontani. È il più esteso ecosistema del Pianeta, fortemente compromesso dall’impatto delle attività antropiche. È sostanza primordiale da cui si è generata la vita e nella quale è impressa la storia evolutiva della Terra.
Video installazioni, interventi site-specific, assemblaggi di materiali eterogenei, fotografie, stampe artistiche realizzata con tecniche miste, una pluralità di media e di ricerche visive mediante le quali le artiste e gli artisti in mostra offrono riflessioni e connessioni linguistiche inedite che compongono un quadro critico e dialettico intorno a questa tematica di stringente attualità.
L’inaugurazione sarà accompagnata dalle musiche di Nicola Agus (Cagliari, 1982) compositore e polistrumentista che dedicherà una performance al tema della mostra, utilizzando l'acqua come strumento sonoro.
Cagliari Urbanfest - Generazioni Metropolitane è organizzato con il sostegno della Fondazione di Sardegna, di Poste Italiane, di Banca Intesa Sanpaolo, di E-Distribuzione, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, del Comune di Cagliari, dell’Università degli Studi di Cagliari. Partner del progetto sono: LILA Cagliari, Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Cagliari, Liceo Artistico e Musicale Foiso Fois, Fondazione per l’Arte Bartoli Felter, Spazio e Movimento. Media partner: YouTG.net, Blocal - Travel & Street Art blog, Street Art Cities, I Support Street Art.
Matteo Campulla (Iglesias, 1982) è un artista interdisciplinare, influenzato dalla cultura contemporanea e dalla contaminazione tra i linguaggi. Lavora principalmente attraverso il digitale e i nuovi media, mescolando la sua formazione artistica con quanto appreso come tecnico di produzione televisiva, che trova quindi nel suono e nel video la sua massima espressione. Utilizza sin da subito il glitch e l’errore come descrizione estetica della crisi contemporanea dell’individuo e della sua percezione della realtà, nel loop del quotidiano iperconnesso.
Giulia Casula (Cagliari, 1977) ha conseguito la Laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e studiato all’Esbam di Marsiglia. Si è specializzata in “Arti Visive e Curatoriali” alla NABA di Milano. Ha collaborato con il dipartimento di didattica dell’arte del Museo MAN di Nuoro alla progettazione e alla realizzazione di mostre, progetti speciali e attività educative. Ha partecipato inoltre a residenze e workshop con artisti di fama internazionale come Dora Garcia, Liliana Moro e Alberto Garutti. Ha esposto i suoi lavori in Italia e all’estero collaborando con spazi istituzionali, gallerie indipendenti e musei.
Alessandro Lobino (Torino, 1975) si è formato all’Accademia di Belle Arti di Sassari. La sua ricerca parte dalla pittura e arriva alla sperimentazione di diversi materiali, sino al suo attuale linguaggio visivo, basato sull’uso della resina e di diversi materiali organici, prelevati da diverse tipologie di sottosuolo. Le sue opere sono “fossili contemporanei” caratterizzati dall’accumulo di scorie, di materiali inquinanti e abbandonati in strati di decomposizione.
Alberto Marci (Cagliari, 1985) ha compiuto gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze nella sezione Grafica d’Arte e alla Fundacion Ciec a Betanzos (Spagna). Ha partecipato a diverse residenze d’artista tra cui: Master di ricerca di Casa Falconieri dal 1999 al 2009, “1° Encuentro Alfara-CIEC” a Salamanca, Residencias de la “Bienal de Cerveira” in Portogallo, Stazione dell’Arte a Ulassai, Progetto Borca a cura di Dolomiti Contemporanee a Borca di Cadore, La Ceiba Grafica a Coatepec (Messico), Contemporanea al LAQ. Parallelamente all’attività di ricerca, si dedica all’insegnamento delle tecniche di stampa, all’editoria d’arte e a progetti speciali di design applicato all’editoria.
Sabrina Oppo (Oristano, 1979) si è formata all’Accademia di Belle Arti di Sassari. Nella sua pratica artistica, sia in linea teorica che progettuale, la vita e la morte sono inscindibili, e governano il ritmo degli elementi, della materia che muta forma e così occupa diverse tipologie di spazio. Il linguaggio dell’artista è intermediale e connotato dall’utilizzo di materiali organici, espressione dello stretto rapporto con la natura, e materiali di riciclo. In ogni progetto si rintraccia la riflessione sull’esistenza e sulle sue dinamiche, giocate sulla capacità di analizzare limiti e possibilità.
24
giugno 2022
La memoria dell’acqua
Dal 24 giugno al 15 luglio 2022
arte contemporanea
collettiva
collettiva
Location
TEMPORARY STORING – CONTEMPORARY ART
Cagliari, Via XXXIX Novembre 1847, 3, (Cagliari)
Cagliari, Via XXXIX Novembre 1847, 3, (Cagliari)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 17.00-19.30
Vernissage
24 Giugno 2022, ore 18.30
Autore
Curatore
Autore testo critico
Media partner
Sponsor
Patrocini