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La mente non può sopportare troppa realtà
Per l’apertura, ArCòTredici propone una collettiva di tre artisti appartenenti a stili pittorici diversi che renderanno il percorso espositivo vario e dinamico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La pittura di Lorenzo Stea è popolata da personaggi a volte inquietanti a volte divertenti, animali piú o meno bizzarri racchiusi in un universo plastico, quasi neoclassico nella definizione delle forme, fatto di vividi colori e spesso, per contrappunto, di buie spazialità.
Pittura, riconducibile alla corrente surrealista, che fugge dal reale per esplorare nuove forme e possibilità.
Le immagini di Alberto Dal Cerro hanno una consistenza primitiva e fiabesca dove la musica è una costante.
I personaggi guardano verso l'alto, a cercare chissà quale angelica forma celeste.
Non può sfuggire ad alcuno la delicatezza e la vena romantica della poesia che pervade le opere di Dal Cerro.
A rappresentare la nuova generazione c'è Claudio Giordano.
Alcune sue tele imprigionano l'uomo in un presente in cui la vita si perde nell'acciaio e l'identità si frammenta in infiniti spazi virtuali.
Altre convergono nella più classica Pop Art, dirette, non lasciano spazio ad interpretazioni.
A fare da cornice ai dipinti l'inserimento di autentici pezzi di design anni '60: frigoriferi americani, splendide lampade ad arco, ventilatori, insegne e diversa altra oggettistica perfettamente funzionante che valorizza l'ambiente e lo rende ancora più interessante.
Pittura, riconducibile alla corrente surrealista, che fugge dal reale per esplorare nuove forme e possibilità.
Le immagini di Alberto Dal Cerro hanno una consistenza primitiva e fiabesca dove la musica è una costante.
I personaggi guardano verso l'alto, a cercare chissà quale angelica forma celeste.
Non può sfuggire ad alcuno la delicatezza e la vena romantica della poesia che pervade le opere di Dal Cerro.
A rappresentare la nuova generazione c'è Claudio Giordano.
Alcune sue tele imprigionano l'uomo in un presente in cui la vita si perde nell'acciaio e l'identità si frammenta in infiniti spazi virtuali.
Altre convergono nella più classica Pop Art, dirette, non lasciano spazio ad interpretazioni.
A fare da cornice ai dipinti l'inserimento di autentici pezzi di design anni '60: frigoriferi americani, splendide lampade ad arco, ventilatori, insegne e diversa altra oggettistica perfettamente funzionante che valorizza l'ambiente e lo rende ancora più interessante.
02
ottobre 2012
La mente non può sopportare troppa realtà
Dal 02 ottobre al 30 novembre 2012
arte contemporanea
Location
ARCO13
Torino, Via Artisti, 13h, (Torino)
Torino, Via Artisti, 13h, (Torino)
Orario di apertura
Dal martedì al venerdì ore 11:30 - 19:30
Il lunedi e il sabato ore 16 - 19:30
Vernissage
2 Ottobre 2012, ore 18:00
Autore
Curatore