Sincretismo di estrema suggestione, del tutto opposto alle americanizzanti reviviscenze dilaganti, il tradizionale rito della festa dei morti sudamericano sta ad Halloween come Mc Donald sta a una verace hostaria palermitana. Lo ha constatato Fabio Norcini, il responsabile di Art-Off che, colpito dalla qualità della proposta dell’Associazione Arteria (ospitata in uno studio fiorentino il 2 novembre scorso), ha voluto riproporla all’interno della stagione espositiva del Puccini, in occasione della quattro giorni ideata dal direttore artistico Alessandro Benvenuti. Una sorta di esorcismo alla fine del “mese dei morti”, com’è nello spirito della celebrazione messicana. Una “morte” particolare, dunque, quella che arriva nel foyer del teatro. Raccontata da giovani e validi artisti, pretesto per parlare di qualcosa di più serio, ma con la levità della metafora e la catarsi del gioco: ecco allora la “secca” nella scultura del messicano Miguel Angel Del Campo, ricca signora borghese agghindata da gran dama, il cui destino sarebbe quello di esser bruciata in piazza (come la nostrana “vecchia”). O il fascino dei personaggi dell’altro messicano, Rodolfo Calva, la cui statue dalla pelle di cera, bruciando, rivelano imperituri scheletri. E ancora una bara di cristallo che allude alla realtà colombiana, di un’artista di quel paese che ha scelto l’anonimato, mentre la sua connazionale Laura Perini sceglie il simbolo della spirale per trattare lo stesso argomento con humour nero. Sono solo alcuni assaggi della spettacolare kermesse che farà da contorno a quella che si svolgerà in sala.