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La natura come cura. La cura della natura
La valle del Tasso non è che un francobollo del Baldo, del territorio veronese e dell’Italia. Ma è un piccolo modello di ciò che si può elaborare per dare un futuro positivo al nostro spazio di vita. Per questo agli artisti, invitati alla quarta tappa della manifestazione per la valle del Tasso, sono stati chiesti interventi indirizzati alla cura della natura.
Comunicato stampa
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L’arte cura la natura
Inaugura sabato 10 Luglio alle ore 16.30 in loc. Pazzon presso Caprino Veronese, la quarta edizione di “Sentieri nell’arte” interamente dedicata al tema della cura della natura,
La bellezza del paesaggio italiano è stata modellata da un lavoro secolare. Sentieri, terrazzamenti, corsi d’acqua, siepi e muretti sono stati costruiti per permettere l’uso ottimale della terra e la vita delle persone sul territorio. Da più di mezzo secolo la crescita delle città e l’industrializzazione dell’agricoltura hanno forzato questo ordine, che pure per molta parte ha resistito. Ma negli ultimi anni è visibile l’accelerazione di un degrado dovuto alla crisi dell’agricoltura e al distacco progressivo dalla terra di chi per secoli da essa ha ricavato il proprio sostentamento. Questa crisi, giunta a una accelerazione pericolosa, va affrontata sapendo che è in gioco l’intero equilibrio del nostro rapporto con la natura e la nostra storia.
Già piccoli segnali di soluzioni nuove cominciano a emergere. Nascono sperimentazioni di agricoltura biologica, nuove cooperative di persone che lasciano la città per tornare alla terra, recuperi di colture tradizionali, nuove sperimentazioni produttive. Tutto questo, va ricordato, in parallelo al crescere dell’agricoltura dello sfruttamento intensivo e delle sperimentazioni di genetica modificata.
Il territorio veronese è sottoposto alle stesse pressioni. Ha resistito e resiste ancora con le sue colture d’eccellenza e con l’attaccamento alla tradizione dei coltivatori e della popolazione, ma è sempre più debole di fronte alle pressioni dell’economia. La sua modellazione armoniosa tradizionale è sottoposta a continui logoramenti e all’aggressione delle nuove strade e case, col risultato di scuoterne l’identità. Tutto questo coinvolge anche un ambiente depositato ai piedi del monte Baldo, a fianco del lago di Garda. Dieci anni fa nel territorio del Comune di Caprino il Servizio Forestale Regionale ha riordinato un fazzoletto di bosco rimasto incolto da alcuni decenni. Prima il suo mantenimento era stato garantito dalle attività dei contadini della zona che ricavavano dal bosco la legna, in cambio curavano i sentieri e il terreno. Poi il lavoro di quel pezzo del terreno non è stato più vantaggioso e i suoi sentieri, le radure e il corso d’acqua sono stati abbandonati. La riapertura della valle del Tasso ad uso degli abitanti e dei visitatori è stato un regalo prezioso dell’Associazione culturale Baldofestival che non poteva garantirne la manutenzione in modo stabile. Per questo nel 2002 è stato chiesto all’arte di aiutare a segnalare questo bene restituito e soprattutto a mantenerlo. Ogni due anni sono stati allestiti interventi di artisti per invogliare residenti e visitatori a percorrere questo brano bellissimo di paesaggio, tenerlo vivo e garantirgli un futuro.
Il percorso pensato per quest’anno vuole rinnovare il rito di questo intervento, ma deve far riflettere sul fatto che la conservazione di questo territorio è diventato oggi più fragile e esposta al rischio. L’Associazione Culturale Baldofestival che ha avviato l’apertura del sentiero e la valorizzazione del sito, è consapevole che oggi buona parte del lavoro di conservazione lo devono fare gli abitanti del luogo e i fruitori della valle del Tasso. Tutti devono farsi più competenti e responsabili ed elaborare forme di manutenzione e di trasmissione di questo bene. La valle del Tasso non è che un francobollo del Baldo, del territorio veronese e dell’Italia. Ma è un piccolo modello di ciò che si può elaborare per dare un futuro positivo al nostro spazio di vita. Per questo agli artisti, invitati alla quarta tappa della manifestazione per la valle del Tasso, sono stati chiesti interventi indirizzati alla cura della natura. Quella cura che deve essere continuamente applicata a questo fazzoletto di terra per garantirne il mantenimento, quella che deve essere trovata per l’agricoltura del territorio di Caprino e del veronese, quella che tutti noi dobbiamo individuare per ritrovare il punto di equilibrio con la natura al fianco della città caotica e debordante in cui viviamo.
L’arte cura la natura
Dieci anni fa nel territorio del Comune di Caprino il Servizio Forestale Regionale ha riordinato un fazzoletto di bosco rimasto incolto da alcuni decenni. Prima il suo mantenimento era stato garantito dalle attività dei contadini della zona che ricavavano dal bosco la legna, in cambio curavano i sentieri e il terreno. Poi il lavoro di quel pezzo del terreno non è stato più vantaggioso e i suoi sentieri, le radure e il corso d’acqua sono stati abbandonati. La riapertura della valle del Tasso ad uso degli abitanti e dei visitatori è stato un regalo prezioso dell’Associazione culturale Baldofestival che non poteva garantirne la manutenzione in modo stabile. Per questo nel 2002 è stato chiesto all’arte di aiutare a segnalare questo bene restituito e soprattutto a mantenerlo. Ogni due anni sono stati allestiti interventi di artisti per invogliare residenti e visitatori a percorrere questo brano bellissimo di paesaggio, tenerlo vivo e garantirgli un futuro.
Il percorso pensato per quest’anno vuole rinnovare il rito di questo intervento, ma deve far riflettere sul fatto che la conservazione di questo territorio è diventato oggi più fragile e esposta al rischio. L’Associazione Culturale Baldofestival che ha avviato l’apertura del sentiero e la valorizzazione del sito, è consapevole che oggi buona parte del lavoro di conservazione lo devono fare gli abitanti del luogo e i fruitori della valle del Tasso. Tutti devono farsi più competenti e responsabili ed elaborare forme di manutenzione e di trasmissione di questo bene. La valle del Tasso non è che un francobollo del Baldo, del territorio veronese e dell’Italia. Ma è un piccolo modello di ciò che si può elaborare per dare un futuro positivo al nostro spazio di vita. Per questo agli artisti, invitati alla quarta tappa della manifestazione per la valle del Tasso, sono stati chiesti interventi indirizzati alla cura della natura. Quella cura che deve essere continuamente applicata a questo fazzoletto di terra per garantirne il mantenimento, quella che deve essere trovata per l’agricoltura del territorio di Caprino e del veronese, quella che tutti noi dobbiamo individuare per ritrovare il punto di equilibrio con la natura al fianco della città caotica e debordante in cui viviamo
Inaugura sabato 10 Luglio alle ore 16.30 in loc. Pazzon presso Caprino Veronese, la quarta edizione di “Sentieri nell’arte” interamente dedicata al tema della cura della natura,
La bellezza del paesaggio italiano è stata modellata da un lavoro secolare. Sentieri, terrazzamenti, corsi d’acqua, siepi e muretti sono stati costruiti per permettere l’uso ottimale della terra e la vita delle persone sul territorio. Da più di mezzo secolo la crescita delle città e l’industrializzazione dell’agricoltura hanno forzato questo ordine, che pure per molta parte ha resistito. Ma negli ultimi anni è visibile l’accelerazione di un degrado dovuto alla crisi dell’agricoltura e al distacco progressivo dalla terra di chi per secoli da essa ha ricavato il proprio sostentamento. Questa crisi, giunta a una accelerazione pericolosa, va affrontata sapendo che è in gioco l’intero equilibrio del nostro rapporto con la natura e la nostra storia.
Già piccoli segnali di soluzioni nuove cominciano a emergere. Nascono sperimentazioni di agricoltura biologica, nuove cooperative di persone che lasciano la città per tornare alla terra, recuperi di colture tradizionali, nuove sperimentazioni produttive. Tutto questo, va ricordato, in parallelo al crescere dell’agricoltura dello sfruttamento intensivo e delle sperimentazioni di genetica modificata.
Il territorio veronese è sottoposto alle stesse pressioni. Ha resistito e resiste ancora con le sue colture d’eccellenza e con l’attaccamento alla tradizione dei coltivatori e della popolazione, ma è sempre più debole di fronte alle pressioni dell’economia. La sua modellazione armoniosa tradizionale è sottoposta a continui logoramenti e all’aggressione delle nuove strade e case, col risultato di scuoterne l’identità. Tutto questo coinvolge anche un ambiente depositato ai piedi del monte Baldo, a fianco del lago di Garda. Dieci anni fa nel territorio del Comune di Caprino il Servizio Forestale Regionale ha riordinato un fazzoletto di bosco rimasto incolto da alcuni decenni. Prima il suo mantenimento era stato garantito dalle attività dei contadini della zona che ricavavano dal bosco la legna, in cambio curavano i sentieri e il terreno. Poi il lavoro di quel pezzo del terreno non è stato più vantaggioso e i suoi sentieri, le radure e il corso d’acqua sono stati abbandonati. La riapertura della valle del Tasso ad uso degli abitanti e dei visitatori è stato un regalo prezioso dell’Associazione culturale Baldofestival che non poteva garantirne la manutenzione in modo stabile. Per questo nel 2002 è stato chiesto all’arte di aiutare a segnalare questo bene restituito e soprattutto a mantenerlo. Ogni due anni sono stati allestiti interventi di artisti per invogliare residenti e visitatori a percorrere questo brano bellissimo di paesaggio, tenerlo vivo e garantirgli un futuro.
Il percorso pensato per quest’anno vuole rinnovare il rito di questo intervento, ma deve far riflettere sul fatto che la conservazione di questo territorio è diventato oggi più fragile e esposta al rischio. L’Associazione Culturale Baldofestival che ha avviato l’apertura del sentiero e la valorizzazione del sito, è consapevole che oggi buona parte del lavoro di conservazione lo devono fare gli abitanti del luogo e i fruitori della valle del Tasso. Tutti devono farsi più competenti e responsabili ed elaborare forme di manutenzione e di trasmissione di questo bene. La valle del Tasso non è che un francobollo del Baldo, del territorio veronese e dell’Italia. Ma è un piccolo modello di ciò che si può elaborare per dare un futuro positivo al nostro spazio di vita. Per questo agli artisti, invitati alla quarta tappa della manifestazione per la valle del Tasso, sono stati chiesti interventi indirizzati alla cura della natura. Quella cura che deve essere continuamente applicata a questo fazzoletto di terra per garantirne il mantenimento, quella che deve essere trovata per l’agricoltura del territorio di Caprino e del veronese, quella che tutti noi dobbiamo individuare per ritrovare il punto di equilibrio con la natura al fianco della città caotica e debordante in cui viviamo.
L’arte cura la natura
Dieci anni fa nel territorio del Comune di Caprino il Servizio Forestale Regionale ha riordinato un fazzoletto di bosco rimasto incolto da alcuni decenni. Prima il suo mantenimento era stato garantito dalle attività dei contadini della zona che ricavavano dal bosco la legna, in cambio curavano i sentieri e il terreno. Poi il lavoro di quel pezzo del terreno non è stato più vantaggioso e i suoi sentieri, le radure e il corso d’acqua sono stati abbandonati. La riapertura della valle del Tasso ad uso degli abitanti e dei visitatori è stato un regalo prezioso dell’Associazione culturale Baldofestival che non poteva garantirne la manutenzione in modo stabile. Per questo nel 2002 è stato chiesto all’arte di aiutare a segnalare questo bene restituito e soprattutto a mantenerlo. Ogni due anni sono stati allestiti interventi di artisti per invogliare residenti e visitatori a percorrere questo brano bellissimo di paesaggio, tenerlo vivo e garantirgli un futuro.
Il percorso pensato per quest’anno vuole rinnovare il rito di questo intervento, ma deve far riflettere sul fatto che la conservazione di questo territorio è diventato oggi più fragile e esposta al rischio. L’Associazione Culturale Baldofestival che ha avviato l’apertura del sentiero e la valorizzazione del sito, è consapevole che oggi buona parte del lavoro di conservazione lo devono fare gli abitanti del luogo e i fruitori della valle del Tasso. Tutti devono farsi più competenti e responsabili ed elaborare forme di manutenzione e di trasmissione di questo bene. La valle del Tasso non è che un francobollo del Baldo, del territorio veronese e dell’Italia. Ma è un piccolo modello di ciò che si può elaborare per dare un futuro positivo al nostro spazio di vita. Per questo agli artisti, invitati alla quarta tappa della manifestazione per la valle del Tasso, sono stati chiesti interventi indirizzati alla cura della natura. Quella cura che deve essere continuamente applicata a questo fazzoletto di terra per garantirne il mantenimento, quella che deve essere trovata per l’agricoltura del territorio di Caprino e del veronese, quella che tutti noi dobbiamo individuare per ritrovare il punto di equilibrio con la natura al fianco della città caotica e debordante in cui viviamo
10
luglio 2010
La natura come cura. La cura della natura
Dal 10 luglio al 12 settembre 2010
arte contemporanea
Location
BORGO DI PAZZON
Caprino Veronese, Località Pazzon, (Verona)
Caprino Veronese, Località Pazzon, (Verona)
Orario di apertura
visitabile dall’alba al tramonto
Vernissage
10 Luglio 2010, ore 16.30
Autore
Curatore