Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
La natura morta
In questa occasione viene esposto un corpus di 39 opere (disegni, dipinti, miniature), di proprietà delle Gallerie dell’Accademia: si tratta di opere in parte inedite, in parte non abitualmente accessibili
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La natura morta alle Gallerie dell’Accademia è il prossimo evento espositivo organizzato e promosso dalla Soprintendenza per il Polo Museale Veneziano in programma dal 6 settembre 2005 all’8 gennaio 2006.
La mostra – la prima che Venezia dedica alla natura morta – ricostruisce aspetti sino ad oggi poco esplorati della fortuna di questo genere artistico a Venezia, indagando la storia del gusto e le affascinanti vicende del collezionismo lagunare.
In questa occasione viene esposto un corpus di 39 opere (disegni, dipinti, miniature), di proprietà delle Gallerie dell’Accademia: si tratta di opere in parte inedite, in parte non abitualmente accessibili, oggetto di recenti studi e interventi conservativi, che documentano la grande ricchezza del patrimonio artistico del Museo.
La mostra attraverso opere di provenienza eterogenea, in molti casi acquisite dalle Gallerie grazie a lasciti e donazioni, delinea un lungo e articolato percorso scandito da tappe emblematiche: prende infatti avvio dai precedenti illustri della natura morta, magnificamente rappresentati dallo Studio di fiori di Leonardo e dalle scene campestri della bottega di Jacopo da Bassano; si addentra nella ricca produzione dei pittori “foresti” attivi a Venezia nel corso del ‘600 e del ‘700 che trova in Evaristo Baschenis e Jan Fyt due straordinari interpreti ed offre una carrellata delle diverse tipologie di natura morta, dalla pittura di animali (filone molto diffuso a Venezia) alle vanitas (esemplificate da una tela di Nicolas van Vaerandael e da una sanguigna attribuita a Giovan Battista Pittoni) alle decorative composizioni di fiori e frutta.
Ideale conclusione dell’iter espositivo è un nucleo di dipinti del ‘900 (tra cui ricordiamo le opere di Giovanni Barbisan e Afro) che testimoniano un ritorno alla natura e alla tipica pittura di luce veneziana.
Il catalogo che accompagna la mostra, edito da Marsilio, presenta i risultati degli studi sulla natura morta a Venezia derivati da una capillare ricognizione delle collezioni delle Gallerie dell’Accademia e da un approfondito studio di inventari e fonti d’epoca; i saggi e le analitiche schede delle opere, tutte riprodotte, sono arricchite da un’appendice tecnica ed una iconologica.
La mostra – la prima che Venezia dedica alla natura morta – ricostruisce aspetti sino ad oggi poco esplorati della fortuna di questo genere artistico a Venezia, indagando la storia del gusto e le affascinanti vicende del collezionismo lagunare.
In questa occasione viene esposto un corpus di 39 opere (disegni, dipinti, miniature), di proprietà delle Gallerie dell’Accademia: si tratta di opere in parte inedite, in parte non abitualmente accessibili, oggetto di recenti studi e interventi conservativi, che documentano la grande ricchezza del patrimonio artistico del Museo.
La mostra attraverso opere di provenienza eterogenea, in molti casi acquisite dalle Gallerie grazie a lasciti e donazioni, delinea un lungo e articolato percorso scandito da tappe emblematiche: prende infatti avvio dai precedenti illustri della natura morta, magnificamente rappresentati dallo Studio di fiori di Leonardo e dalle scene campestri della bottega di Jacopo da Bassano; si addentra nella ricca produzione dei pittori “foresti” attivi a Venezia nel corso del ‘600 e del ‘700 che trova in Evaristo Baschenis e Jan Fyt due straordinari interpreti ed offre una carrellata delle diverse tipologie di natura morta, dalla pittura di animali (filone molto diffuso a Venezia) alle vanitas (esemplificate da una tela di Nicolas van Vaerandael e da una sanguigna attribuita a Giovan Battista Pittoni) alle decorative composizioni di fiori e frutta.
Ideale conclusione dell’iter espositivo è un nucleo di dipinti del ‘900 (tra cui ricordiamo le opere di Giovanni Barbisan e Afro) che testimoniano un ritorno alla natura e alla tipica pittura di luce veneziana.
Il catalogo che accompagna la mostra, edito da Marsilio, presenta i risultati degli studi sulla natura morta a Venezia derivati da una capillare ricognizione delle collezioni delle Gallerie dell’Accademia e da un approfondito studio di inventari e fonti d’epoca; i saggi e le analitiche schede delle opere, tutte riprodotte, sono arricchite da un’appendice tecnica ed una iconologica.
05
settembre 2005
La natura morta
Dal 05 settembre 2005 all'otto gennaio 2006
arte antica
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIE DELL’ACCADEMIA
Venezia, Campo Della Carità, (Venezia)
Venezia, Campo Della Carità, (Venezia)
Biglietti
intero € 6,50, ridotto € 3,25
Orario di apertura
Lunedì 8.15-14.00; da martedì a domenica 8.15-19.15
Editore
MARSILIO
Autore
Curatore