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La natura morta da Luca Forte a Jacopo Nani
Le 6 mostre che costituiscono il percorso principale del Ritorno al barocco presentano al pubblico oltre 350 opere – in gran parte inedite o recentemente restaurate – tra dipinti, disegni, sculture, arredi, gioielli, tessuti, ceramiche e porcellane, suddivise tra i molteplici e diversi aspetti rappresentati dalla produzione artistica dei centocinquanta anni di elaborazione e diffusione di questo linguaggio figurativo e culturale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Museo di Capodimonte, Certosa e Museo di San Martino, Castel Sant’Elmo,
Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli, Palazzo Reale
Ritorno al barocco è un ampio progetto espositivo, a cura di Nicola Spinosa, che comprende 6 esposizioni tematiche in altrettante sedi museali a Napoli - Museo di Capodimonte, Castel Sant’Elmo, Certosa e Museo di San Martino, Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli, Palazzo Reale – e coinvolge l’intera città e il territorio regionale con 51 itinerari nei luoghi barocchi: chiese, certose, collegiate, palazzi, musei regionali.
Ritorno al barocco è un affascinante percorso di storia e d’arte da Caravaggio a Francesco Solimena e ai tardi esponenti dell’ultima stagione del barocco napoletano.
L’evento espositivo intende documentare i progressi conoscitivi degli ultimi trent'anni, dal 1979 al 2009, su aspetti, momenti e 'generi' che caratterizzarono la stagione del barocco a Napoli, definita cronologicamente da tre momenti: l'arrivo di Caravaggio a Napoli nel 1606, la presenza in città di Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga (1750) e la partenza di Carlo di Borbone per la Spagna (1759).
Le mostre, che confluiscono in una grande manifestazione territoriale, rappresentano il momento ultimo ed aggiornato di studi e ricerche rispetto alle tre grandi mostre organizzate dalla Soprintendenza per il Polo Museale di Napoli tra il 1979 e il 1984: Civiltà del Settecento a Napoli, con sedi a Napoli, Chicago e Detroit; Painting in Naples from Caravaggio to Luca Giordano, con sedi a Londra, Washington, Parigi e Torino; Civiltà del Seicento a Napoli, con sede a Napoli.
Le 6 mostre che costituiscono il percorso principale del Ritorno al barocco presentano al pubblico dipinti, disegni, sculture, arredi, gioielli, tessuti, ceramiche e porcellane, provenienti da collezioni private e musei italiani e stranieri; oltre 500 opere - in gran parte inedite o recentemente restaurate - suddivise tra i molteplici e diversi aspetti rappresentati dalla produzione artistica dei centocinquanta anni di elaborazione e diffusione di questo linguaggio figurativo e culturale.
Per Ritorno al barocco si è non solo inteso evidenziare quanto in termini di nuove conoscenze e di nuovo collezionismo si è determinato in questi ultimi venticinque anni, quanto anche richiamare l'attenzione sulle inclinazioni, i comportamenti e gli aspetti più radicati caratterizzanti la realtà napoletana in età barocca, con conseguenze avvertibili ancora in anni recenti.
La città nel suo apparire, sin dal primo Seicento, costantemente segnata da contraddizioni tra vizi e virtù, miseria e nobiltà, fasti e misfatti, con atteggiamenti caratterizzati da forme d’insanabile individualismo e di coinvolgente generosità, con punte di altissima produzione culturale alternate a manifestazioni di esteso provincialismo viene vissuta e percepita come un vasto scenario, un “gran teatro del mondo”, dove si realizzava un inestricabile intreccio di 'natura e artificio', storia e mito, realtà e fantasia, protagonisti e comparse, ruoli, azioni e comportamenti diversi, ogni volta sia nelle scelte esistenziali sia nelle circostanze quotidiane, tragiche o festose.
Il Barocco, quindi, come metafora o, meglio, come condizione reale e permanente di Napoli e dei napoletani, percepita nell’insieme come nei particolari: un continuum interminabile, coinvolgente e barocco, di antico e nuovo, di passato e presente, di speranze e delusioni, di passioni e timori.
L’intento di restituire della città quella immagine di splendido insieme di arte e cultura, quale apparve ai tanti viaggiatori italiani e stranieri che, con curiosità ed emozione, la visitarono nel Seicento, nel Settecento e ancora nel primo Ottocento. Un insieme straordinario, in chiese, palazzi e musei, che evidenziano e riaffermano singolarità, originalità e valori della lunga stagione di altissima civiltà europea e mediterranea quale è stata quella del barocco a Napoli.
Museo di Capodimonte
Storie sacre e profane da Caravaggio a Francesco Solimena 1606-1747
Disegni da raccolte pubbliche e private
Castel Sant’Elmo
Restauri di dipinti e oggetti dal 1600 al 1750
Obiettivo sul barocco. Immagini fotografiche di Luciano Pedicini
Certosa e Museo di San Martino
Il barocco in Certosa
Scultura barocca
Ritratti storici e immagini della città
Museo Duca di Martina
Le arti decorative
Museo Pignatelli
Natura ‘in posa’
Palazzo Reale
Architettura, urbanistica e cartografia da Domenico Fontana a Ferdinando Sanfelice
Dipinti e arredi barocchi nell’Appartamento Storico
Intorno alla Natività: scene e momenti di realtà familiare
Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli, Palazzo Reale
Ritorno al barocco è un ampio progetto espositivo, a cura di Nicola Spinosa, che comprende 6 esposizioni tematiche in altrettante sedi museali a Napoli - Museo di Capodimonte, Castel Sant’Elmo, Certosa e Museo di San Martino, Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli, Palazzo Reale – e coinvolge l’intera città e il territorio regionale con 51 itinerari nei luoghi barocchi: chiese, certose, collegiate, palazzi, musei regionali.
Ritorno al barocco è un affascinante percorso di storia e d’arte da Caravaggio a Francesco Solimena e ai tardi esponenti dell’ultima stagione del barocco napoletano.
L’evento espositivo intende documentare i progressi conoscitivi degli ultimi trent'anni, dal 1979 al 2009, su aspetti, momenti e 'generi' che caratterizzarono la stagione del barocco a Napoli, definita cronologicamente da tre momenti: l'arrivo di Caravaggio a Napoli nel 1606, la presenza in città di Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga (1750) e la partenza di Carlo di Borbone per la Spagna (1759).
Le mostre, che confluiscono in una grande manifestazione territoriale, rappresentano il momento ultimo ed aggiornato di studi e ricerche rispetto alle tre grandi mostre organizzate dalla Soprintendenza per il Polo Museale di Napoli tra il 1979 e il 1984: Civiltà del Settecento a Napoli, con sedi a Napoli, Chicago e Detroit; Painting in Naples from Caravaggio to Luca Giordano, con sedi a Londra, Washington, Parigi e Torino; Civiltà del Seicento a Napoli, con sede a Napoli.
Le 6 mostre che costituiscono il percorso principale del Ritorno al barocco presentano al pubblico dipinti, disegni, sculture, arredi, gioielli, tessuti, ceramiche e porcellane, provenienti da collezioni private e musei italiani e stranieri; oltre 500 opere - in gran parte inedite o recentemente restaurate - suddivise tra i molteplici e diversi aspetti rappresentati dalla produzione artistica dei centocinquanta anni di elaborazione e diffusione di questo linguaggio figurativo e culturale.
Per Ritorno al barocco si è non solo inteso evidenziare quanto in termini di nuove conoscenze e di nuovo collezionismo si è determinato in questi ultimi venticinque anni, quanto anche richiamare l'attenzione sulle inclinazioni, i comportamenti e gli aspetti più radicati caratterizzanti la realtà napoletana in età barocca, con conseguenze avvertibili ancora in anni recenti.
La città nel suo apparire, sin dal primo Seicento, costantemente segnata da contraddizioni tra vizi e virtù, miseria e nobiltà, fasti e misfatti, con atteggiamenti caratterizzati da forme d’insanabile individualismo e di coinvolgente generosità, con punte di altissima produzione culturale alternate a manifestazioni di esteso provincialismo viene vissuta e percepita come un vasto scenario, un “gran teatro del mondo”, dove si realizzava un inestricabile intreccio di 'natura e artificio', storia e mito, realtà e fantasia, protagonisti e comparse, ruoli, azioni e comportamenti diversi, ogni volta sia nelle scelte esistenziali sia nelle circostanze quotidiane, tragiche o festose.
Il Barocco, quindi, come metafora o, meglio, come condizione reale e permanente di Napoli e dei napoletani, percepita nell’insieme come nei particolari: un continuum interminabile, coinvolgente e barocco, di antico e nuovo, di passato e presente, di speranze e delusioni, di passioni e timori.
L’intento di restituire della città quella immagine di splendido insieme di arte e cultura, quale apparve ai tanti viaggiatori italiani e stranieri che, con curiosità ed emozione, la visitarono nel Seicento, nel Settecento e ancora nel primo Ottocento. Un insieme straordinario, in chiese, palazzi e musei, che evidenziano e riaffermano singolarità, originalità e valori della lunga stagione di altissima civiltà europea e mediterranea quale è stata quella del barocco a Napoli.
Museo di Capodimonte
Storie sacre e profane da Caravaggio a Francesco Solimena 1606-1747
Disegni da raccolte pubbliche e private
Castel Sant’Elmo
Restauri di dipinti e oggetti dal 1600 al 1750
Obiettivo sul barocco. Immagini fotografiche di Luciano Pedicini
Certosa e Museo di San Martino
Il barocco in Certosa
Scultura barocca
Ritratti storici e immagini della città
Museo Duca di Martina
Le arti decorative
Museo Pignatelli
Natura ‘in posa’
Palazzo Reale
Architettura, urbanistica e cartografia da Domenico Fontana a Ferdinando Sanfelice
Dipinti e arredi barocchi nell’Appartamento Storico
Intorno alla Natività: scene e momenti di realtà familiare
10
dicembre 2009
La natura morta da Luca Forte a Jacopo Nani
Dal 10 dicembre 2009 all'undici aprile 2010
arte antica
Location
MUSEO PRINCIPE DIEGO ARAGONA PIGNATELLI CORTES – CASA DELLA FOTOGRAFIA
Napoli, Riviera Di Chiaia, 200, (Napoli)
Napoli, Riviera Di Chiaia, 200, (Napoli)
Biglietti
intero € 6,00; ridotto € 3,00; ridotto gruppi*€ 4,50
Orario di apertura
h 10,00 –14,00 ; sab.-dom. 10,00–19,00 / chiuso martedì
Vernissage
10 Dicembre 2009, solo su invito
Sito web
www.ritornoalbarocco.com
Editore
ARTE'M
Ufficio stampa
CIVITA GROUP
Ufficio stampa
PIERRECI
Curatore