Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
La natura reinventata di Maria Norrito
Maria Norrito non dipinge cose. Dipinge sé stessa, sempre, anche quando sembrerebbe il contrario.
Non intende rappresentare altro, né potrebbe interessarla l’esprimere una qualsivoglia visione del mondo. Quando dipinge, la Norrito vuole fare semplicemente ciò che farebbe se non lo facesse, vivere…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Maria Norrito non dipinge cose. Dipinge sé stessa, sempre, anche quando sembrerebbe il contrario.
Non intende rappresentare altro, né potrebbe interessarla l’esprimere una qualsivoglia visione del mondo. Quando dipinge, la Norrito vuole fare semplicemente ciò che farebbe se non lo facesse, vivere…
Non c’è dubbio che ogni atto pittorico della Norrito esterni, in prima istanza, la coscienza di sé stessa come essere senziente. Nulla esiste se non nel momento in cui viene avvertito dentro di noi, e rielaborato dal nostro sensore emotivo, fatto di testa e di cuore. Nulla, quindi può essere oggettivo, è sempre, solo soggettività…
La sua pittura ha ripreso quel segno in un processo contrario che traspone l’emozione corrispondente in qualcosa di parallelo, un linguaggio espressivo che verifica l’esperienza così conseguita in un’altra nuova, di carattere estetico. Tutto è trasfigurato, nelle opere della Norrito, non solo nelle sue immagini più esplicitamente oniriche, incantevoli nella loro franchezza di spirito, perchè vedere non serve più, si è già visto…
È arte, tutto ciò? È molto di più, direi, è vita che si fa arte. Ogni volta che si compie il rito, ogni volta, cioè, che si conduce il percorso fino in fondo, dall’interiorità della traccia originaria all’esteriorità dell’espressione, ogni volta che la pittura è capace di ridestare la scossa energetica dell’emozione prima…la Norrito può ben dire: io sono, perchè sento, riesco a connettermi con il mondo, al punto di poterlo inglobare in me stessa. Io vivo. E ci invita, la Norrito, a farci partecipi del suo stesso rinascere, a sentirci vivi anche noi, avvertendo empaticamente qualcosa del suo sentire per poterlo fare nostro, per poter condividere con esso l’emozione profonda dell’esistere. Noi siamo, perchè quel suo modo di percepire il mondo è fratello del nostro. E in esso, anche noi viviamo”.
Vittorio Sgarbi
Non intende rappresentare altro, né potrebbe interessarla l’esprimere una qualsivoglia visione del mondo. Quando dipinge, la Norrito vuole fare semplicemente ciò che farebbe se non lo facesse, vivere…
Non c’è dubbio che ogni atto pittorico della Norrito esterni, in prima istanza, la coscienza di sé stessa come essere senziente. Nulla esiste se non nel momento in cui viene avvertito dentro di noi, e rielaborato dal nostro sensore emotivo, fatto di testa e di cuore. Nulla, quindi può essere oggettivo, è sempre, solo soggettività…
La sua pittura ha ripreso quel segno in un processo contrario che traspone l’emozione corrispondente in qualcosa di parallelo, un linguaggio espressivo che verifica l’esperienza così conseguita in un’altra nuova, di carattere estetico. Tutto è trasfigurato, nelle opere della Norrito, non solo nelle sue immagini più esplicitamente oniriche, incantevoli nella loro franchezza di spirito, perchè vedere non serve più, si è già visto…
È arte, tutto ciò? È molto di più, direi, è vita che si fa arte. Ogni volta che si compie il rito, ogni volta, cioè, che si conduce il percorso fino in fondo, dall’interiorità della traccia originaria all’esteriorità dell’espressione, ogni volta che la pittura è capace di ridestare la scossa energetica dell’emozione prima…la Norrito può ben dire: io sono, perchè sento, riesco a connettermi con il mondo, al punto di poterlo inglobare in me stessa. Io vivo. E ci invita, la Norrito, a farci partecipi del suo stesso rinascere, a sentirci vivi anche noi, avvertendo empaticamente qualcosa del suo sentire per poterlo fare nostro, per poter condividere con esso l’emozione profonda dell’esistere. Noi siamo, perchè quel suo modo di percepire il mondo è fratello del nostro. E in esso, anche noi viviamo”.
Vittorio Sgarbi
06
maggio 2023
La natura reinventata di Maria Norrito
Dal 06 maggio al 03 giugno 2023
arte contemporanea
arte moderna
arte moderna
Location
SGALLARI ARTE
Bologna, Galleria Falcone e Borsellino, 3/f, (Bologna)
Bologna, Galleria Falcone e Borsellino, 3/f, (Bologna)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato ore 16-19
Vernissage
6 Maggio 2023, 18.00
Sito web
Autore