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La nemica del cuore ovvero Le 12 Veneri
Figure di donna nell’arte tra Ottocento e Duemila
Comunicato stampa
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Nel 1921 vide la luce un trattato divulgativo di fisiologia
sessuale di grande successo,
LE 12 VENERI del prof. A. Bedinè riveduto e corretto dal dott.Alfredo
Perugia, che può essere
considerata una fonte importante per decifrare la mentalità dell’epoca
riguardo alla donna ancora in un
momento di transizione fra le concezioni ottocentesche e le nuove idee
progressiste del XX secolo. Gli
studi di Carlo Munari e più recentemente due fondamentali opere di Bram
Dijkstra, adottando schemi di
lettura che presentano articolazioni tematiche in analogia con quelle del
Bedinè, hanno gettato nuova luce
e avanzato nuove ipotesi di lettura sull’arte figurativa dell’Ottocento: le
veneri funeste, gli idoli di
perversità, ma anche gli angeli del focolare, le eroine immolate sull’altare
della famiglia, che hanno
affollato la pittura della seconda metà del XIX secolo, sono due facce della
stessa medaglia e obbediscono
ad una misoginia maschile che reagisce con sogni morbosi ai processi di
emancipazione femminile. Per il
maschio dell’800 la donna è la nemica del cuore.
E per l’uomo del 2000? Conclusasi la grande stagione della pittura
accademica e del simbolismo, le
veneri funeste, perverse, fatali, non sono affatto scomparse ma si sono
riciclate nel cinema,
nell’illustrazione, nella pubblicità. In realtà queste figure, divenute in
parte luoghi comuni, non hanno mai
abbandonato neppure l’arte e sono ben presenti nelle raffigurazioni di
artisti contemporanei, e persino di
artiste donne che si muovono in odor di femminismo o addirittura su poetiche
post-femministe.
La mostra cerca di andare al di là delle apparenze per indagare quella che a
prima vista può sembrare una
evidente contraddizione. I risultati non sono affatto scontati.
La mostra è articolata nelle seguenti sezioni:
1. Discinta.
Riti di vestizione e svestizione
2. Languida
La seduzione morbida
3. Languente
Malate, sofferenti, morenti
4. Macabra
Vanitas vanitatum
5. Materna
L’angelo del focolare
6. Virginale
Martiri, madonne e santarelline
7. Incatenata
Sottomissione e liberazione
8. Tentatrice
Il dono del peccato
9. Perversa
Idoli impudici
10. Bestiale
Il profumo dell’istinto
11. Diabolica
Giochi crudeli
12. Misteriosa
Diafane creature di sogno
Artisti presenti in mostra: Franz von Bayros, Antonio Benini, Gino
Boccasile, Dino
Buzzati, Galileo Cattabriga, Giovan Battista Crema, Fabio Fabbi, Michel
Fingesten, Bruno Heroux, Georges Jilovsky, Max Klinger, Alberto Martini,
Viktor Oliva, Félicien Rops, Sylvain Sauvage, Benjamin Strasser, Gaetano
Tassi, Félix Vallotton, Italo Zetti, Cosimo Zocchi, ecc.
Artisti contemporanei: Bruna Aprea, Francesco Arena, Roberto Baldazzini, Edi
Brancolini, Buell,
Costante Costantini,Tea Giobbio,Pietro Lenzini, Lucia Leuci, Stella
Lombardo, Teresa Morelli, Teresa Noto, Francesco Parisi , Debora Pelatti,
Lucio Valerio Pini, Nicola Samorì, Pino Settanni, Vittorio Valente, ecc.
La mostra è rispettosamente dedicata alla memoria di Fabrizia Guandalini,
assessore alla cultura del Comune di Bondeno negli anni ottanta e di Remo
Palmirani profondo studioso di ex libris e grafica d’arte, entrambi
prematuramente scomparsi duranti le fasi preparatorie di questa mostra.
sessuale di grande successo,
LE 12 VENERI del prof. A. Bedinè riveduto e corretto dal dott.Alfredo
Perugia, che può essere
considerata una fonte importante per decifrare la mentalità dell’epoca
riguardo alla donna ancora in un
momento di transizione fra le concezioni ottocentesche e le nuove idee
progressiste del XX secolo. Gli
studi di Carlo Munari e più recentemente due fondamentali opere di Bram
Dijkstra, adottando schemi di
lettura che presentano articolazioni tematiche in analogia con quelle del
Bedinè, hanno gettato nuova luce
e avanzato nuove ipotesi di lettura sull’arte figurativa dell’Ottocento: le
veneri funeste, gli idoli di
perversità, ma anche gli angeli del focolare, le eroine immolate sull’altare
della famiglia, che hanno
affollato la pittura della seconda metà del XIX secolo, sono due facce della
stessa medaglia e obbediscono
ad una misoginia maschile che reagisce con sogni morbosi ai processi di
emancipazione femminile. Per il
maschio dell’800 la donna è la nemica del cuore.
E per l’uomo del 2000? Conclusasi la grande stagione della pittura
accademica e del simbolismo, le
veneri funeste, perverse, fatali, non sono affatto scomparse ma si sono
riciclate nel cinema,
nell’illustrazione, nella pubblicità. In realtà queste figure, divenute in
parte luoghi comuni, non hanno mai
abbandonato neppure l’arte e sono ben presenti nelle raffigurazioni di
artisti contemporanei, e persino di
artiste donne che si muovono in odor di femminismo o addirittura su poetiche
post-femministe.
La mostra cerca di andare al di là delle apparenze per indagare quella che a
prima vista può sembrare una
evidente contraddizione. I risultati non sono affatto scontati.
La mostra è articolata nelle seguenti sezioni:
1. Discinta.
Riti di vestizione e svestizione
2. Languida
La seduzione morbida
3. Languente
Malate, sofferenti, morenti
4. Macabra
Vanitas vanitatum
5. Materna
L’angelo del focolare
6. Virginale
Martiri, madonne e santarelline
7. Incatenata
Sottomissione e liberazione
8. Tentatrice
Il dono del peccato
9. Perversa
Idoli impudici
10. Bestiale
Il profumo dell’istinto
11. Diabolica
Giochi crudeli
12. Misteriosa
Diafane creature di sogno
Artisti presenti in mostra: Franz von Bayros, Antonio Benini, Gino
Boccasile, Dino
Buzzati, Galileo Cattabriga, Giovan Battista Crema, Fabio Fabbi, Michel
Fingesten, Bruno Heroux, Georges Jilovsky, Max Klinger, Alberto Martini,
Viktor Oliva, Félicien Rops, Sylvain Sauvage, Benjamin Strasser, Gaetano
Tassi, Félix Vallotton, Italo Zetti, Cosimo Zocchi, ecc.
Artisti contemporanei: Bruna Aprea, Francesco Arena, Roberto Baldazzini, Edi
Brancolini, Buell,
Costante Costantini,Tea Giobbio,Pietro Lenzini, Lucia Leuci, Stella
Lombardo, Teresa Morelli, Teresa Noto, Francesco Parisi , Debora Pelatti,
Lucio Valerio Pini, Nicola Samorì, Pino Settanni, Vittorio Valente, ecc.
La mostra è rispettosamente dedicata alla memoria di Fabrizia Guandalini,
assessore alla cultura del Comune di Bondeno negli anni ottanta e di Remo
Palmirani profondo studioso di ex libris e grafica d’arte, entrambi
prematuramente scomparsi duranti le fasi preparatorie di questa mostra.
01
ottobre 2005
La nemica del cuore ovvero Le 12 Veneri
Dal primo ottobre 2005 all'otto gennaio 2006
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Bondeno, Piazza Giuseppe Garibaldi, 9, (Ferrara)
Bondeno, Piazza Giuseppe Garibaldi, 9, (Ferrara)
Orario di apertura
sabato, domenica e festivi 10.30-12.30 e 15-18.30. Chiuso il lunedì. Dal martedì al venerdì solo su appuntamento
Vernissage
1 Ottobre 2005, ore 17.30
Autore
Curatore