Sarà inaugurata venerdì 21 maggio, alle 18.30, presso il Loggiato San Bartolomeo di Palermo, la mostra "La pietra di Damasco. Diario di viaggio di Michele Canzoneri". La mostra trae ispirazione dal viaggio compiuto in Siria dall'artista nel luglio del 2003. Invitato dal Ministro alla Cultura della Repubblica Siriana, Canzoneri ha tenuto un workshop nelle Accademie di Belle Arti di Damasco ed Aleppo. Per l'artista - autore delle contemporanee vetrate del Duomo di Cefalù (Palermo) - il viaggio ha rappresentato l'occasione per confrontarsi con una cultura antica, alla scoperta di un orizzonte di incredibile fascino.
L'esposizione, realizzata dalla Provincia Regionale di Palermo ed a cura dell'Associazione Eva Kant (Palermo), riunisce opere di diverso registro, nate dall'esperienza del viaggio. Tra le altre: "Città", sculture di pura luce che nascono dall'evocazione di città come Aleppo, Damasco, Palmira, Ebla, Bosra; il "Diario di lavoro", fatto di segni, disegni e racconti. Elaborato su fogli antichi in cui la grafia occidentale si confonde con quella orientale, in un registro che è già all'incrocio tra immagine, segno grafico e segno linguistico; " La pietra di Damasco ", evocazione dell'antica città di Ebla a partire dai reperti archeologici dei mattoni.
La mostra costituisce un'ulteriore fase della ricerca di Canzoneri, già caratterizzata in altri momenti dalla presenza del diario come strumento "di bordo", luogo di riflessione che permette il confronto con una delle fasi più preziose del processo creativo: il disegno.
In altri contesti è stato presente l'incontro con "l'antico" e l'oggetto giunto dall'antichità più remota (come le opere nate su ispirazione della figura di Ruggero II, per esempio). Nella mostra di oggi tali elementi si confrontano con la geografia e la cultura siriana, in un abbraccio estremamente attuale tra culture lontane.
La mostra sarà successivamente ospitata presso l'Istituto Italiano di Cultura di Damasco.

La mostra è accompagnata da un catalogo, con presentazione di Stefano Malatesta, scrittore, giornalista d'arte e di viaggi del quotidiano La Repubblica, e di Giovanni Pettinato, professore di Assirologia, la Sapienza (Roma), e tra i massimi esponenti mondiali di civilta' del vicino oriente.