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La porta alla fine dell’Occidente
La mostra, inserita nel programma di Art City White Night, vede dialogare le artiste Sabrina Muzi e Serena Piccinini, nella creazione di un progetto multimediale site specific in cui scultura, installazione, video e suono interagiscono nella costruzione di un viaggio visionario all’interno delle origini del mondo. Un ambiente immersivo che conduce in un immaginario fatto di animali fantastici e simboli misteriosi, mappe e visioni stellari, concezioni antiche e futuribili dell’universo.
Un dedalo circolare composto di sale e leggere sculture di carta ‘emettono’ luci, colori, suoni, visioni di saperi ignoti, ipnotizzando il nostro sguardo su memorie, ipotesi, percezioni, immaginazioni…
Comunicato stampa
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ART CITY WHITE NIGHT
La porta alla fine dell’Occidente
Artisti: Sabrina Muzi, Serena Piccinini
post produzione: Christian Ghisellini
Inaugurazione: Sabato 25 Gennaio 2014, ore 20 (apertura dalle ore 20 fino alle 4 del mattino)
Spazi espositivi sotterranei / Accademia di Belle Arti di Bologna - Via Belle Arti, 54
La mostra, inserita nel programma di Art City White Night, vede dialogare le artiste Sabrina Muzi e Serena Piccinini, nella creazione di un progetto multimediale site specific in cui scultura, installazione, video e suono interagiscono nella costruzione di un viaggio visionario all’interno delle origini del mondo. Un ambiente immersivo che conduce in un immaginario fatto di animali fantastici e simboli misteriosi, mappe e visioni stellari, concezioni antiche e futuribili dell’universo.
Un dedalo circolare composto di sale e leggere sculture di carta ‘emettono’ luci, colori, suoni, visioni di saperi ignoti, ipnotizzando il nostro sguardo su memorie, ipotesi, percezioni, immaginazioni…
Sabrina Muzi vive e lavora a Bologna. Porta avanti il suo lavoro attraverso vari mezzi espressivi, fotografia, video, installazione, disegno, realizzando anche progetti site specific, performance e libri d'artista.
Il dialogo tra natura e storia, l’azione rituale come retaggio arcaico e culturale, la ciclicità e la metamorfosi, sono elementi della sua ricerca, così come l’uso di materiali organici, naturali o ‘usati’ che tornano spesso nel suo lavoro per creare installazioni, ambienti performativi, dispositivi visivi e sonori “suggeritori” di universi simbolici. Ha esposto in varie mostre collettive e personali, e partecipato a festival e rassegne video in Italia e all’estero. Nel 2012 è una delle vincitrici del Premio Terna 04. E’ invitata a vari programmi di residenza, tra cui, nel 2001, al Film Art-in-Residency presso l’Atlantic Center for the Arts in Florida; nel 2007 al programma internazionale IASK-Changdong Art Studio del National Museum of Contemporary Art di Seoul; nel 2010 al 943 International Studio Residency Program a Kunming, in Cina; nel 2013 al programma Taipei Fellowship/International Artists-in-residence del Taipei Artist Village. Recentemente ha partecipato ad ArtSite realizzando un lavoro site specific all’interno del Castello di Buronzo e al progetto “Rebirth” presso la galleria Oltredimore di Bologna.
Serena Piccinini vive e lavora a Bologna. I suoi pensieri diventano sculture, installazioni, fotografie, mondi plasmati nella duttilità magica della carta, del legno, dei fili e dei materiali di uso comune; realtà leggere e fluttuanti che ridefiniscono il circostante. Crea ambienti onirici e ludici che sfiorano il surreale, evocando possibilità in cui territorio e natura ci vengono restituiti attraverso nuovi paesaggi familiari.
Ha partecipato a workshop e residenze, esposto in mostre collettive e personali in Italia e all’estero.
Tra le ultime, nel 2012, la personale a cura di Angela Madesani allo Spazio Paraggi di Treviso e quella a Palazzo Loffredo di Potenza a cura di Angelo Bianco e Viviana Siviero. Tra le recenti collettive ha partecipato alla mostra “Omaggio a Verdi” al Museo della Resistenza di Bologna e ad ArtSite al Castello di Buronzo in Piemonte.
Nel 2011 realizza un’installazione nello stand della rivista d’arte Plages ad Art Basel. Sempre nello stesso anno realizza il workshop “Magic Box / Magic Light” al Museo MAN di Nuoro.
Nel 2012 è’ finalista al Premio Terna 04 e al Premio Arte Rugabella.
La porta alla fine dell’Occidente
Artisti: Sabrina Muzi, Serena Piccinini
post produzione: Christian Ghisellini
Inaugurazione: Sabato 25 Gennaio 2014, ore 20 (apertura dalle ore 20 fino alle 4 del mattino)
Spazi espositivi sotterranei / Accademia di Belle Arti di Bologna - Via Belle Arti, 54
La mostra, inserita nel programma di Art City White Night, vede dialogare le artiste Sabrina Muzi e Serena Piccinini, nella creazione di un progetto multimediale site specific in cui scultura, installazione, video e suono interagiscono nella costruzione di un viaggio visionario all’interno delle origini del mondo. Un ambiente immersivo che conduce in un immaginario fatto di animali fantastici e simboli misteriosi, mappe e visioni stellari, concezioni antiche e futuribili dell’universo.
Un dedalo circolare composto di sale e leggere sculture di carta ‘emettono’ luci, colori, suoni, visioni di saperi ignoti, ipnotizzando il nostro sguardo su memorie, ipotesi, percezioni, immaginazioni…
Sabrina Muzi vive e lavora a Bologna. Porta avanti il suo lavoro attraverso vari mezzi espressivi, fotografia, video, installazione, disegno, realizzando anche progetti site specific, performance e libri d'artista.
Il dialogo tra natura e storia, l’azione rituale come retaggio arcaico e culturale, la ciclicità e la metamorfosi, sono elementi della sua ricerca, così come l’uso di materiali organici, naturali o ‘usati’ che tornano spesso nel suo lavoro per creare installazioni, ambienti performativi, dispositivi visivi e sonori “suggeritori” di universi simbolici. Ha esposto in varie mostre collettive e personali, e partecipato a festival e rassegne video in Italia e all’estero. Nel 2012 è una delle vincitrici del Premio Terna 04. E’ invitata a vari programmi di residenza, tra cui, nel 2001, al Film Art-in-Residency presso l’Atlantic Center for the Arts in Florida; nel 2007 al programma internazionale IASK-Changdong Art Studio del National Museum of Contemporary Art di Seoul; nel 2010 al 943 International Studio Residency Program a Kunming, in Cina; nel 2013 al programma Taipei Fellowship/International Artists-in-residence del Taipei Artist Village. Recentemente ha partecipato ad ArtSite realizzando un lavoro site specific all’interno del Castello di Buronzo e al progetto “Rebirth” presso la galleria Oltredimore di Bologna.
Serena Piccinini vive e lavora a Bologna. I suoi pensieri diventano sculture, installazioni, fotografie, mondi plasmati nella duttilità magica della carta, del legno, dei fili e dei materiali di uso comune; realtà leggere e fluttuanti che ridefiniscono il circostante. Crea ambienti onirici e ludici che sfiorano il surreale, evocando possibilità in cui territorio e natura ci vengono restituiti attraverso nuovi paesaggi familiari.
Ha partecipato a workshop e residenze, esposto in mostre collettive e personali in Italia e all’estero.
Tra le ultime, nel 2012, la personale a cura di Angela Madesani allo Spazio Paraggi di Treviso e quella a Palazzo Loffredo di Potenza a cura di Angelo Bianco e Viviana Siviero. Tra le recenti collettive ha partecipato alla mostra “Omaggio a Verdi” al Museo della Resistenza di Bologna e ad ArtSite al Castello di Buronzo in Piemonte.
Nel 2011 realizza un’installazione nello stand della rivista d’arte Plages ad Art Basel. Sempre nello stesso anno realizza il workshop “Magic Box / Magic Light” al Museo MAN di Nuoro.
Nel 2012 è’ finalista al Premio Terna 04 e al Premio Arte Rugabella.
25
gennaio 2014
La porta alla fine dell’Occidente
25 gennaio 2014
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Bologna, Via Delle Belle Arti, 54, (Bologna)
Bologna, Via Delle Belle Arti, 54, (Bologna)
Vernissage
25 Gennaio 2014, h 20
Autore