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La Resistenza in Europa
la mostra ripercorre le vicende di un momento eccezionale, quello della Resistenza, fenomeno che ha visto uniti e coinvolti nella stessa lotta per la libertà tanti paesi europei diversi tra loro
Comunicato stampa
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Coprodotta dalle Raccolte Storiche e dal Gabinetto del Sindaco - Relazioni internazionali e con la collaborazione del Museo storico italiano della guerra di Rovereto e dell’Istituto lombardo di Storia di Storia Contemporanea, la mostra ripercorre le vicende di un momento eccezionale, quello della Resistenza, fenomeno che ha visto uniti e coinvolti nella stessa lotta per la libertà tanti paesi europei diversi tra loro.
I documenti esposti provengono, per la quasi totalità, da musei della Resistenza e di storia contemporanea d’Europa. Le nazioni prese in considerazione sono: Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Danimarca, Norvegia, Germania, Austria, Cecoslovacchia, Polonia, URSS, Iugoslavia, Albania, Grecia. Non sono invece state inserite nel percorso, oltre alle nazioni neutrali (Spagna, Portogallo, Svezia, Svizzera, Irlanda e Turchia) anche quelli stati che la storiografia definisce satelliti del Terzo Reich: Ungheria, Bulgaria, Romania. Il percorso espositivo si apre con sei sezioni generali dedicate alla resistenza civile, alle radio clandestine (BBC, Radio Mosca, La voce dell’America), alla resistenza ebraica, alla resistenza nei campi di concentramento, agli Alleati, agli intellettuali in fuga dai territori occupati dai nazisti. Due sono i momenti spettacolari: la ricostruzione delle fogne di Varsavia che ricorda la drammatica insurrezione dell’agosto 1944 e l’operazione Antropoid che rievoca l’attentato a Heydrich a Praga nel maggio 1942. La mostra gode del Patrocinio di 14 sedi diplomatiche di governi europei e il prestito di 33 istituzioni e musei stranieri. Tra i prestatori: il museo Anne Frank Huis di Amsterdam, gli Archivi Nazionali di Tirana,il Deutsches Historisches Museum di Berlino, il Musée Memorial de la Libération de Paris et Jean Moulin di Parigi, il Museo della storia Jugoslava di Belgrado, il Museo e Memoriale della Difesa e dell’Assedio di Lenningrado a San Pietroburgo; il Museo del Genocidio di Belgrado, il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano. Per questa mostra il contributo dell’Esercito italiano è di fondamentale importanza. In particolare, dai musei dell’Esercito, soprattutto dal Museo della Fanteria e dal Museo dei Granatieri, arriva l’armamento usato dai partigiani: bandiere dei gruppi di combattimento dei partigiani in Jugoslavia, cartigli in lingua greca inneggianti la liberazione della Grecia e le armi usate dai partigiani sia in Jugoslavia che in Grecia. Il progetto, il coordinamento delle sezioni espositive e i relativi approfondimenti tematici sono curati dal seguente Comitato scientifico: Enzo Collotti, Marco Cuzzi, Fredrik Dahl, Roberto Guerri, Wolfgang Neugebauer, Ales Knizek, Peppino Ortoleva, Romain Rainero, Achille Rastelli, Lidia Santarelli, Michele Sarfatti, Shaban Sinani, Andrea Vento.
I documenti esposti provengono, per la quasi totalità, da musei della Resistenza e di storia contemporanea d’Europa. Le nazioni prese in considerazione sono: Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Danimarca, Norvegia, Germania, Austria, Cecoslovacchia, Polonia, URSS, Iugoslavia, Albania, Grecia. Non sono invece state inserite nel percorso, oltre alle nazioni neutrali (Spagna, Portogallo, Svezia, Svizzera, Irlanda e Turchia) anche quelli stati che la storiografia definisce satelliti del Terzo Reich: Ungheria, Bulgaria, Romania. Il percorso espositivo si apre con sei sezioni generali dedicate alla resistenza civile, alle radio clandestine (BBC, Radio Mosca, La voce dell’America), alla resistenza ebraica, alla resistenza nei campi di concentramento, agli Alleati, agli intellettuali in fuga dai territori occupati dai nazisti. Due sono i momenti spettacolari: la ricostruzione delle fogne di Varsavia che ricorda la drammatica insurrezione dell’agosto 1944 e l’operazione Antropoid che rievoca l’attentato a Heydrich a Praga nel maggio 1942. La mostra gode del Patrocinio di 14 sedi diplomatiche di governi europei e il prestito di 33 istituzioni e musei stranieri. Tra i prestatori: il museo Anne Frank Huis di Amsterdam, gli Archivi Nazionali di Tirana,il Deutsches Historisches Museum di Berlino, il Musée Memorial de la Libération de Paris et Jean Moulin di Parigi, il Museo della storia Jugoslava di Belgrado, il Museo e Memoriale della Difesa e dell’Assedio di Lenningrado a San Pietroburgo; il Museo del Genocidio di Belgrado, il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano. Per questa mostra il contributo dell’Esercito italiano è di fondamentale importanza. In particolare, dai musei dell’Esercito, soprattutto dal Museo della Fanteria e dal Museo dei Granatieri, arriva l’armamento usato dai partigiani: bandiere dei gruppi di combattimento dei partigiani in Jugoslavia, cartigli in lingua greca inneggianti la liberazione della Grecia e le armi usate dai partigiani sia in Jugoslavia che in Grecia. Il progetto, il coordinamento delle sezioni espositive e i relativi approfondimenti tematici sono curati dal seguente Comitato scientifico: Enzo Collotti, Marco Cuzzi, Fredrik Dahl, Roberto Guerri, Wolfgang Neugebauer, Ales Knizek, Peppino Ortoleva, Romain Rainero, Achille Rastelli, Lidia Santarelli, Michele Sarfatti, Shaban Sinani, Andrea Vento.
25
aprile 2005
La Resistenza in Europa
Dal 25 aprile al 02 ottobre 2005
Location
MUSEO DI STORIA CONTEMPORANEA
Milano, Via Sant'andrea, 6, (Milano)
Milano, Via Sant'andrea, 6, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 9,30-17,30
Vernissage
25 Aprile 2005, ore 18
Editore
SKIRA