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La ricerca del segno
Opere su carta del ’900
Comunicato stampa
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Dal 30 novembre allo Studio San Giacomo torna “La Ricerca nel Segno”,appuntamento espositivo dedicato al disegno italiano del ‘900 che,con cadenza annuale,propone agli appassionati una scelta selezione di importanti opere su carta.Non mancano le rarità o curiosità preziose come il ritratto di Greta Garbo disegnato sul retro di una foto della diva da un fan d’eccezione:Giacomo Balla.
Ritorna La Ricerca nel Segno,appuntamento colto e raffinato che ogni anno riunisce gli amanti del disegno nello Studio San Giacomo di Maria Cristina Funghini , l’unica galleria romana specializzata in questo campo delle arti figurative.
Studiosa della materia ancor prima che antiquaria, Maria Cristina Funghini ha intrapreso nel 2000 un approfondito percorso di indagine sul disegno in Italia nel ’900, i cui esiti vengono periodicamente illustrati in questa esposizione di piccoli capolavori ,rarità e curiosità su carta ascrivibili ai più importanti nomi dell’arte italiana del secolo scorso.
L’omaggio a Greta Garbo di un fan molto speciale è una delle particolarità della mostra di quest’anno.Sul retro di una foto della diva Giacomo Balla ne realizza un ritratto in direttissima:segno libero e veloce,poche sfumature per delineare occhi e labbra ed ecco la Divina,icona perfetta della nuova bellezza femminile.
Accanto al nome di Balla quello di tanti altri legati al movimento futurista:Gerardo Dottori,Fortunato Depero,Gino Severini,Mario Sironi,Enrico Prampolini,Antonio Marasco,Lucio Venna,Uberto Bonetti e Mino Delle Site.
Di Enrico Prampolini si propone una Danzatrice realizzata negli anni ’20 giocando sull’andamento rotondeggiante del segno e sui toni del blu.Lo studio,un acquerello su carta,rimanda alla incessante attività di sperimentazione che fa di Prampolini –scenografo,costumista e coreografo-uno dei protagonisti della storia del teatro italiano d’avanguardia.
Un bozzetto firmato da Lucio Venna nel ’27 introduce invece il visitatore al tema,tipicamente novecentesco,dell’intreccio tra arte e pubblicità.Venna fu uno di quegli artisti pubblicitari che,a partire dagli anni’20,rinnovarono il panorama cartellonistico italiano privilegiando istanze cubo-futuriste.La deliziosa opera esposta è una delle tante elaborazioni dell’idea grafica inventata per la campagna promozionale del Carnevale di Viareggio:una tripletta di omini sagomati che rappresentano la stilizzazione del pierrot,un tipico simbolo carnevalesco.
Vortici di colori e corpi scomposti e ricomposti suggeriscono i movimenti dell’atleta nella tecnica mista del ’29 di Antonio Marasco o il chiassoso incedere di un corteo che, nel Carnevale di Mino Delle Site,sfila in costume suonando e ballando.
Dinamismo ed eleganza compositiva trionfano nelle cartoline aerofuturiste di Roma e Milano tratte dalla splendida serie delle Aeroviste delle principali città italiane realizzate negli anni ’30 da Uberto Bonetti.
Dal cospicuo nucleo di opere di autori riconducibili all’esperienza futurista si snoda un percorso che,passando attraverso Duilio Cambellotti,Ercole Drei,Felice Casorati,Ferruccio Ferrazzi, Fausto Pirandello ed altri importanti artisti,conduce ad alcune preziose testimonianze di ricerca sul fronte dell’astrattismo:Bianco e Nero di Carla Accardi,ad esempio,una tempera su carta realizzata dalla pittrice siciliana nel’56.Il disegno del’900 ancora una volta in mostra allo Studio San Giacomo.
Ritorna La Ricerca nel Segno,appuntamento colto e raffinato che ogni anno riunisce gli amanti del disegno nello Studio San Giacomo di Maria Cristina Funghini , l’unica galleria romana specializzata in questo campo delle arti figurative.
Studiosa della materia ancor prima che antiquaria, Maria Cristina Funghini ha intrapreso nel 2000 un approfondito percorso di indagine sul disegno in Italia nel ’900, i cui esiti vengono periodicamente illustrati in questa esposizione di piccoli capolavori ,rarità e curiosità su carta ascrivibili ai più importanti nomi dell’arte italiana del secolo scorso.
L’omaggio a Greta Garbo di un fan molto speciale è una delle particolarità della mostra di quest’anno.Sul retro di una foto della diva Giacomo Balla ne realizza un ritratto in direttissima:segno libero e veloce,poche sfumature per delineare occhi e labbra ed ecco la Divina,icona perfetta della nuova bellezza femminile.
Accanto al nome di Balla quello di tanti altri legati al movimento futurista:Gerardo Dottori,Fortunato Depero,Gino Severini,Mario Sironi,Enrico Prampolini,Antonio Marasco,Lucio Venna,Uberto Bonetti e Mino Delle Site.
Di Enrico Prampolini si propone una Danzatrice realizzata negli anni ’20 giocando sull’andamento rotondeggiante del segno e sui toni del blu.Lo studio,un acquerello su carta,rimanda alla incessante attività di sperimentazione che fa di Prampolini –scenografo,costumista e coreografo-uno dei protagonisti della storia del teatro italiano d’avanguardia.
Un bozzetto firmato da Lucio Venna nel ’27 introduce invece il visitatore al tema,tipicamente novecentesco,dell’intreccio tra arte e pubblicità.Venna fu uno di quegli artisti pubblicitari che,a partire dagli anni’20,rinnovarono il panorama cartellonistico italiano privilegiando istanze cubo-futuriste.La deliziosa opera esposta è una delle tante elaborazioni dell’idea grafica inventata per la campagna promozionale del Carnevale di Viareggio:una tripletta di omini sagomati che rappresentano la stilizzazione del pierrot,un tipico simbolo carnevalesco.
Vortici di colori e corpi scomposti e ricomposti suggeriscono i movimenti dell’atleta nella tecnica mista del ’29 di Antonio Marasco o il chiassoso incedere di un corteo che, nel Carnevale di Mino Delle Site,sfila in costume suonando e ballando.
Dinamismo ed eleganza compositiva trionfano nelle cartoline aerofuturiste di Roma e Milano tratte dalla splendida serie delle Aeroviste delle principali città italiane realizzate negli anni ’30 da Uberto Bonetti.
Dal cospicuo nucleo di opere di autori riconducibili all’esperienza futurista si snoda un percorso che,passando attraverso Duilio Cambellotti,Ercole Drei,Felice Casorati,Ferruccio Ferrazzi, Fausto Pirandello ed altri importanti artisti,conduce ad alcune preziose testimonianze di ricerca sul fronte dell’astrattismo:Bianco e Nero di Carla Accardi,ad esempio,una tempera su carta realizzata dalla pittrice siciliana nel’56.Il disegno del’900 ancora una volta in mostra allo Studio San Giacomo.
29
novembre 2006
La ricerca del segno
Dal 29 novembre 2006 al 31 gennaio 2007
disegno e grafica
Location
STUDIO SAN GIACOMO
Roma, Via Di San Giacomo, 14, (Roma)
Roma, Via Di San Giacomo, 14, (Roma)
Orario di apertura
11-13 e 17-19.30
Chiuso il lunedì mattina e nei giorni festivi
Vernissage
29 Novembre 2006, ore 18
Ufficio stampa
SCARLETT MATASSI
Autore
Curatore