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La Rivista di Firenze. Una pagina della cultura toscana del Novecento
Il villino di Lungarno Serristori, oggi conosciuto come Casa Siviero, tra il novembre 1924 e il maggio 1925 fu sede della «Rivista di Firenze» periodico di letteratura e arte dalla breve vita ma di grande interesse per la varietà dei temi trattati e per il profilo culturale dei collaboratori. La mostra, con l’esposizione di documenti e opere, intende far conoscere meglio la storia di questa Rivista finora poco studiata
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il villino di Lungarno
Serristori, oggi conosciuto
come Casa Siviero, tra
il novembre 1924 e il
maggio 1925 fu sede
della «Rivista di Firenze»
periodico di letteratura
e arte dalla breve vita
ma di grande interesse
per la varietà dei temi
trattati e per il profilo
culturale dei collaboratori.
La Rivista era nata nel
febbraio 1924 sotto la
direzione dello scrittore
e filosofo Paolo Mix,
che aveva raccolto attorno a se un gruppo
di giovanissimi intellettuali, alcuni dei quali,
come Alberto Carocci, Giovanni Colacicchi e
Giorgio Castelfranco, avrebbero assunto negli
anni seguenti un ruolo di rilievo nel panorama
culturale nazionale. Nel novembre del 1924
Giorgio Castelfranco, divenuto il principale
sostenitore della Rivista, ne trasferì la sede
nella sua abitazione di Lungarno Serristori e la
indirizzò alla valorizzazione dell’arte di Giorgio
de Chirico, pittore allora poco conosciuto di cui
era amico, mecenate,collezionista e promotore
critico e commerciale. I numerosi scritti di De
Chirico e Savinio e perfino la collaborazione
di Pirandello fanno della seconda fase della
«Rivista di Firenze» un episodio di rilievo
internazionale della cultura toscana del
Novecento. La mostra, con l’esposizione di
documenti e opere, intende far conoscere
meglio la storia di questa Rivista finora poco
studiata.
Serristori, oggi conosciuto
come Casa Siviero, tra
il novembre 1924 e il
maggio 1925 fu sede
della «Rivista di Firenze»
periodico di letteratura
e arte dalla breve vita
ma di grande interesse
per la varietà dei temi
trattati e per il profilo
culturale dei collaboratori.
La Rivista era nata nel
febbraio 1924 sotto la
direzione dello scrittore
e filosofo Paolo Mix,
che aveva raccolto attorno a se un gruppo
di giovanissimi intellettuali, alcuni dei quali,
come Alberto Carocci, Giovanni Colacicchi e
Giorgio Castelfranco, avrebbero assunto negli
anni seguenti un ruolo di rilievo nel panorama
culturale nazionale. Nel novembre del 1924
Giorgio Castelfranco, divenuto il principale
sostenitore della Rivista, ne trasferì la sede
nella sua abitazione di Lungarno Serristori e la
indirizzò alla valorizzazione dell’arte di Giorgio
de Chirico, pittore allora poco conosciuto di cui
era amico, mecenate,collezionista e promotore
critico e commerciale. I numerosi scritti di De
Chirico e Savinio e perfino la collaborazione
di Pirandello fanno della seconda fase della
«Rivista di Firenze» un episodio di rilievo
internazionale della cultura toscana del
Novecento. La mostra, con l’esposizione di
documenti e opere, intende far conoscere
meglio la storia di questa Rivista finora poco
studiata.
16
maggio 2015
La Rivista di Firenze. Una pagina della cultura toscana del Novecento
Dal 16 maggio al 28 settembre 2015
disegno e grafica
arte moderna
arte moderna
Location
MUSEO CASA RODOLFO SIVIERO
Firenze, Lungarno Serristori, 1/3, (Firenze)
Firenze, Lungarno Serristori, 1/3, (Firenze)
Orario di apertura
Sabato ore 10-18 Domenica e lunedì ore 10.00-13.00
Vernissage
16 Maggio 2015, h 10.30