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La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto. 1910-1940: da Gino Rossi, a Guidi e de Pisis
Dal 12 settembre 2020 al 27 dicembre 2020 si terrà a Villa Ancilotto di Crocetta del Montello (TV) la mostra “1910-1940: la rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto, da Gino Rossi, a Guidi e de Pisis”, a cura di Antonella Alban e Giovanni Granzotto con la collaborazione di Stefano Cecchetto
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 12 settembre 2020 al 27 dicembre 2020 si terrà a Villa Ancilotto di Crocetta del Montello (TV)
la mostra “1910-1940: la rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto, da Gino Rossi, a
Guidi e de Pisis”, organizzata da Art Dolomites, particolarmente attiva in Veneto nella creazione
di manifestazioni culturali. La Mostra è a cura di Antonella Alban e Giovanni Granzotto con la
collaborazione di Stefano Cecchetto. L’esposizione è la prima tappa di un più ampio percorso
espositivo promosso dal Comune di Crocetta del Montello che, nel corso del triennio 2020-2022,
vuole raccontare l’importanza della pittura veneta nell’evoluzione dell’arte italiana, partendo dagli
albori del secolo scorso fino al Duemila. Questo contributo infatti, è stato determinante nel secolo
scorso, nel secolo breve, perché sviluppatosi attraverso il continuo confronto fra una roccaforte
della tradizione artistica e pittorica quale era l’Accademia di Venezia, una delle più importanti
Accademie del mondo, e la Biennale delle Arti; questa, invece, il punto di incontro e allo stesso
tempo il palcoscenico per tutte le nuove avventure artistiche.
Questa prima mostra pone l’attenzione sul contributo dato al progredire dell’arte veneta e italiana
da Gino Rossi, dagli artisti della Scuola di Burano e da altri Maestri, fra cui principalmente Virgilio
Guidi e Filippo De Pisis.
Negli spazi della prestigiosa Villa Ancilotto, già sede dell’odierna Biblioteca civica e del Museo di
Storia Naturale, il percorso espositivo si articolerà intorno a un nucleo centrale di dipinti degli anni
dieci e venti, con gli artisti legati all’esperienza della Scuola di Burano, in particolar modo Gino
Rossi, Umberto Moggioli e Pio Semeghini; pittori che trasportarono in questo solitario e protetto
lembo della laguna, le atmosfere un po’ magiche dei Nabis e le accese tavolozze dei Fauves, ma
sempre mitigate e addolcite dalla luce veneziana. Quindi si aggiungerà un consistente corpus di
opere, eseguite negli anni venti e trenta, di Filippo de Pisis e Virgilio Guidi e una selezione di lavori
di un altro genio della felice stagione a Burano, Arturo Martini. A completare una stupenda
cavalcata nell’arte fra le 2 guerre, ecco le opere di Cagnaccio di San Pietro, Guido Cadorin,
Teodoro Wolf-Ferrari, Felice Carena, Fiorenzo Tomea, Nino Springolo ed altri ancora, in un
costante confronto fra la grande tradizione della pittura veneta e i gli stimoli e gli annunci più
avanzati della modernità, sospinti dai venti della Secessione viennese, dell’Espressionismo, del
Futurismo e della Metafisica,
A completare l’esposizione, una selezione di opere di fine Ottocento di esponenti di spicco della
pittura veneta Guglielmo Ciardi (il vero fondatore della pittura moderna di paesaggio), Pietro
Fragiacomo, Luigi Nono, Giacomo Favretto, Etda Atore Tito, Luigi Cima) che racconterà il contesto
in cui si sono sviluppate le istanze pittoriche di Gino Rossi e degli altri Maestri
Il ciclo di mostre “La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto” proseguirà poi nel 2021 con la
seconda esposizione “1940-1970: da Music a Deluigi e Tancredi” per concludersi nel 2022 con
“1970-2000: da Alberto Biasi a Vedova e Santomaso”.
la mostra “1910-1940: la rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto, da Gino Rossi, a
Guidi e de Pisis”, organizzata da Art Dolomites, particolarmente attiva in Veneto nella creazione
di manifestazioni culturali. La Mostra è a cura di Antonella Alban e Giovanni Granzotto con la
collaborazione di Stefano Cecchetto. L’esposizione è la prima tappa di un più ampio percorso
espositivo promosso dal Comune di Crocetta del Montello che, nel corso del triennio 2020-2022,
vuole raccontare l’importanza della pittura veneta nell’evoluzione dell’arte italiana, partendo dagli
albori del secolo scorso fino al Duemila. Questo contributo infatti, è stato determinante nel secolo
scorso, nel secolo breve, perché sviluppatosi attraverso il continuo confronto fra una roccaforte
della tradizione artistica e pittorica quale era l’Accademia di Venezia, una delle più importanti
Accademie del mondo, e la Biennale delle Arti; questa, invece, il punto di incontro e allo stesso
tempo il palcoscenico per tutte le nuove avventure artistiche.
Questa prima mostra pone l’attenzione sul contributo dato al progredire dell’arte veneta e italiana
da Gino Rossi, dagli artisti della Scuola di Burano e da altri Maestri, fra cui principalmente Virgilio
Guidi e Filippo De Pisis.
Negli spazi della prestigiosa Villa Ancilotto, già sede dell’odierna Biblioteca civica e del Museo di
Storia Naturale, il percorso espositivo si articolerà intorno a un nucleo centrale di dipinti degli anni
dieci e venti, con gli artisti legati all’esperienza della Scuola di Burano, in particolar modo Gino
Rossi, Umberto Moggioli e Pio Semeghini; pittori che trasportarono in questo solitario e protetto
lembo della laguna, le atmosfere un po’ magiche dei Nabis e le accese tavolozze dei Fauves, ma
sempre mitigate e addolcite dalla luce veneziana. Quindi si aggiungerà un consistente corpus di
opere, eseguite negli anni venti e trenta, di Filippo de Pisis e Virgilio Guidi e una selezione di lavori
di un altro genio della felice stagione a Burano, Arturo Martini. A completare una stupenda
cavalcata nell’arte fra le 2 guerre, ecco le opere di Cagnaccio di San Pietro, Guido Cadorin,
Teodoro Wolf-Ferrari, Felice Carena, Fiorenzo Tomea, Nino Springolo ed altri ancora, in un
costante confronto fra la grande tradizione della pittura veneta e i gli stimoli e gli annunci più
avanzati della modernità, sospinti dai venti della Secessione viennese, dell’Espressionismo, del
Futurismo e della Metafisica,
A completare l’esposizione, una selezione di opere di fine Ottocento di esponenti di spicco della
pittura veneta Guglielmo Ciardi (il vero fondatore della pittura moderna di paesaggio), Pietro
Fragiacomo, Luigi Nono, Giacomo Favretto, Etda Atore Tito, Luigi Cima) che racconterà il contesto
in cui si sono sviluppate le istanze pittoriche di Gino Rossi e degli altri Maestri
Il ciclo di mostre “La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto” proseguirà poi nel 2021 con la
seconda esposizione “1940-1970: da Music a Deluigi e Tancredi” per concludersi nel 2022 con
“1970-2000: da Alberto Biasi a Vedova e Santomaso”.
11
settembre 2020
La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto. 1910-1940: da Gino Rossi, a Guidi e de Pisis
Dall'undici settembre al 27 dicembre 2020
arte moderna e contemporanea
Location
VILLA ANCILOTTO
Crocetta Del Montello, Via Erizzo, 133, (Treviso)
Crocetta Del Montello, Via Erizzo, 133, (Treviso)
Biglietti
intero € 8
ridotto € 6 (studenti under 24, gruppi min. 10 persone, soci FAI, soci
centro Guide turistiche del Veneto)
gratuito: under 14, disabili non autosufficienti con accompagnatore,
giornalisti con tesserino stampa e guide turistiche con tesserino.
Orario di apertura
giovedì e venerdì 15.00-19.00 ;
sabato, domenica e festivi 9.00-12.00; 15.00-19.00.
Vernissage
11 Settembre 2020, h 18, su invito
Sito web
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Autore
Curatore