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La Ronda dell’Arte # 8
Presentazione al pubblico di nuove opere nel grande e suggestivo parco di sculture, installazioni ambientali e interventi di land art lungo il percorso di ronda, un tempo militare, che per circa un chilometro corre intorno alla struttura fortificata di Forte Mezzacapo (Zelarino – Venezia).
Comunicato stampa
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Ottavo appuntamento con LA RONDA DELL’ARTE in occasione della presentazione dei nuovi artisti che sabato 27 ottobre 2018 (presentazione critica ore 17, concerto ore 19) si unirà, con nuovi lavori, ai numerosi artisti già presenti al Forte Mezzacapo di Zelarino (Venezia).
Verranno infatti installate e presentate al pubblico due nuove opere di Giovanni Pinosio e Lucio Serpani nel grande e suggestivo parco di sculture, installazioni ambientali e interventi di land art, dislocate lungo il percorso di ronda, un tempo militare, che per circa un chilometro corre intorno alla struttura fortificata.
La Ronda dell’Arte è un progetto culturale in fieri curato dal critico d’arte Gaetano Salerno e nato dalla collaborazione sinergica tra l’Associazione Culturale Dalla Guerra alla Pace | Forte alla Gatta e Segnoperenne, patrocinato dalla Città di Venezia e dalla Municipalità di Chirignago-Zelarino.
L’inaugurazione di sabato 27 ottobre 2018 costituisce l’ottavo capitolo di un processo culturale (precedenti inaugurazioni: giugno 2015, settembre 2015, maggio 2016, ottobre 2016, maggio 2017, ottobre 2017, giugno 2018) che si è realizzato e sviluppato, come primo nucleo di opere e interventi ambientali, nei simbolici limiti temporali di giugno 2015 e giugno 2018 (riferimento agli anni del Grande Conflitto in Italia, dal centenario della sua entrata in guerra).
Il progetto culturale prosegue, oltre il primo triennio, con la dislocazione di nuovi interventi artistici lungo l’intera lunghezza del percorso di ronda, per continuare a invadere pacificamente, negli anni a venire, l’ambiente e per individuare nuovi dialoghi e nuovi scambi tra elementi naturali e artificiali, tra uomo e territorio.
Spiega il critico d’arte Gaetano Salerno, curatore del progetto:
“Al valore storico espresso dal luogo e dall’edificio (inaugurato nel 1911 e parte del Campo Trincerato di Mestre), entrambi testimoni della violenza della Prima e Seconda Guerra Mondiale ancora percepibile dalle scritte militari (recentemente restaurate) riportate sulle spesse e grigie mura di cemento del forte, si sommano la ricerca di una nuova funzione d’uso in grado di sviluppare valori antitetici alla violenza quali la pace, l’aggregazione sociale e culturale, la memoria di un passato ormai remoto da conoscere e non dimenticare quali nodi concettuali del progetto e del taglio curatoriale seguito per la selezione dei lavori esposti e del lungo processo che si svilupperà e si completerà nel tempo, fino a coprire l’intero perimetro della ronda”.
Gli artisti, di varia provenienza geografica e linguistica, già presenti nel parco con sculture, installazioni, interventi di land art e site-specific sono:
Artepiù, Piergiorgio Baroldi e Gabriele Bisetto, Augusto Baratto, Tiziano Bellomi, Marina Bertagnin MABE, Manuela Bedeschi, Stefano Boato, Enrico Bonetto, Chiara Boniardi, Bluer, Maria Jesus Bruna, Maurizio Bucca, Roberto Cannata, Laura Castagno, Mirta Carroli, Patrizia Ceolaro, Andrea Cereda, Donato Ceron, Franz Chi, Matia Chincarini, Fabio Citton, Duilio Codato, Mario Costantini, Nadia Costantini, Gea D’Este, Renato De Marco, Adolfina De Stefani, Giorgio Di Venere, Michele Favaro, Alessandro Ferrari, Maurizio Follin, Enzo Maurizio Formilan, Annamaria Gelmi, Antonio Giancaterino, Christian Gobbo, Masaru Kashiwagi, Rodolfo La Porta, Gaia Lionello, Silvestro Lodi, Gian Paolo Lucato, Giuliano Mammoli, Demis Martinelli, Carlo Mazzetto, Enrico Minato, Anastasia Moro, Angelo Muriotto, Emmanuele Panzarini, Barbara Pelizzon, Emilio Pian, Dario Piccarini, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Paolo Pompei, Sabina Romanin, Gianfranco Silvestrin, Giacomo Stringhini Ciboldi, Andrea Tagliapietra, Toni Trevisan, Giorgio Trinciarelli, Chiara Tubia, Dante Turchetto, Valerio Vivian, Paola Volpato, Luigi Voltolina, Alessandro Zannier, Stefano Zanus, Stefano Zaratin.
Agli artisti già presenti si aggiungeranno, sabato 27 ottobre 2018, due nuove installazioni di:
GIOVANNI PINOSIO, Essere umano (filo di ferro, 2018)
“Disegnando” con il filo di ferro l’artista insegue e dà forma alla sua propria immagine.
L’attorcigliare, il seguire una linea che si interrompe, che si perde, per poi svelarsi e rifinirsi in una forma è lo specchio della sua ricerca interiore, frustrante ma anche chiarificatrice.
Con il filo l’artista penetra e segue idealmente il suo corpo per darne rappresentazione; si scopre nella sua fisicità e interiorità, nelle debolezze come nelle virtù e fortune.
Ma, alla ricerca sofferta dell’irraggiungibile perfezione, si sostituisce uno spazio solo apparentemente vuoto in cui si compenetrano corpo, natura ed anima.
LUCIO SERPANI, Vaso 10 X (ferro e terracotta, 2016)
Creare un oggetto nuovo senza inventare una nuova forma.
“Vaso 10X” è un’indagine su di un elemento archetipico, il vaso comune in terracotta, nella sua versione standardizzata. Mandala tridimensionale con 215 elementi disposti a ricomporre la forma del singolo in una scala 10 volte maggiore. L’installazione è contemporaneamente presenza e filtro, custode e cornice della natura che l’attraversa.
Per quanto la storia di Forte Mezzacapo sia metafora della storia di tutte le guerre, La Ronda dell'Arte vuole sviluppare e far coesistere tematiche plurime e, attraverso l’osmosi d’idee e riflessioni tradotte in azioni artistiche, parlare all’uomo dell'uomo e del rapporto biunivoco tra microcosmo e macrocosmo (individuo - ambiente), divenendo cioè occasione di lettura ed elemento narrante dei valori storici, sociali, culturali e ambientali del luogo nel quale si realizza, confrontandosi con la contemporaneità ed esprimendosi attraverso i suoi linguaggi visivi.
Considerata inoltre le specificità del palcoscenico che ospita il progetto, La Ronda dell’Arte diventerà il pretesto per istruire riflessione sull’ambiente, sul territorio e sulla natura che qui ha reclamato e riconquistato i propri spazi, creando intorno al forte un’area verde di circa undicimila metri quadri (inserito dalla Provincia di Venezia tra le aree verdi tra proteggere e promuovere) di grande valore paesaggistico e ambientale.
Ai partecipanti è stato chiesto di pensare e realizzare un’opera (evidenziando i propri linguaggi artistici, le proprie tecniche e le personali ricerche) per promuovere il dato universale dell’arte in rapporto allo spazio e al tempo e, affrontando differenti argomenti di discussione e di approfondimento, consentire al progetto di sviluppare, assecondando la sua articolata e organica struttura e attraverso i dialoghi che nasceranno tra le opere e i visitatori, momenti di riflessione sulla quotidianità.
Altri artisti e nuove opere (alcune già in lavorazione e di prossima installazione) “animeranno” il parco, scandendo in momenti successivi (prossimo appuntamento nel mese di giugno 2019; seguirà comunicato stampa) lo sviluppo di un progetto dinamico - vero e proprio laboratorio a cielo aperto di arte contemporanea - che darà vita al primo parco artistico del territorio veneziano inserito in un circuito di ricchezze culturali dell’area di terraferma.
In occasione dell’inaugurazione di sabato 27 ottobre 2018 (inizio presentazione critica ore 17; inizio concerto ore 19) ALESSANDRO ZANNIER presenterà OTTODIX - "MICROMEGA".
Originale concerto tra arte, musica, filosofia e scienza, ideato da Alessandro Zannier e strutturato in nove livelli ispirati alla materia dell’universo, dalle micro particelle ai sistemi di galassie.
Il progetto è sviluppato attorno al concept album “Micromega”, pubblicato di recente da Zannier sotto lo pseudonimo musicale di “Ottodix” e viene presentato come un vero e proprio concerto interdisciplinare tra scienza, musica rock-elettronica, arte e filosofia.
Accolto con toni entusiastici sia dalla stampa musicale che da quella di arte contemporanea (Artribune, Exibart, Sky.Arte), l’album è stato prodotto tra l’Italia, Barcellona e Los Angeles e patrocinato dalla Biennale Italia Cina, che lo ha presentato a Pechino già nel 2016.
In palco uno schermo circolare su cui verranno proiettati suggestivi visuals a supporto dei testi delle canzoni, oltre allo stesso Zannier accompagnato da percussioni, chitarra, synth, piano e l’elettronica, che ha reso negli anni il suo sound uno tra gli esperimenti di musica d’autore più originali e stimati in Italia, nel suo genere. Alessandro Zannier è anche artista visivo attivo a livello internazionale: ha esposto più volte a Pechino, in Francia, Germania, Ungheria, anche in collettive con artisti come Ai Wei Wei, Alessandro Mendini, Maurizio Cattelan e Michelangelo Pistoletto.
Nel 2018 la sua installazione "Nel Multiverso" è stata esposta per quattro mesi al Museo Archeologico di Piazza S. Marco a Venezia, in dialogo con l"L'Etrusco" di Michelangelo Pistoletto.
L'artista, oltre a esibirsi con la band Ottodix, è presente dal 2015 a Forte Mezzacapo con la sua installazione permanente "Memory Flop", realizzata proprio per "La Ronda Dell'Arte".
Verranno infatti installate e presentate al pubblico due nuove opere di Giovanni Pinosio e Lucio Serpani nel grande e suggestivo parco di sculture, installazioni ambientali e interventi di land art, dislocate lungo il percorso di ronda, un tempo militare, che per circa un chilometro corre intorno alla struttura fortificata.
La Ronda dell’Arte è un progetto culturale in fieri curato dal critico d’arte Gaetano Salerno e nato dalla collaborazione sinergica tra l’Associazione Culturale Dalla Guerra alla Pace | Forte alla Gatta e Segnoperenne, patrocinato dalla Città di Venezia e dalla Municipalità di Chirignago-Zelarino.
L’inaugurazione di sabato 27 ottobre 2018 costituisce l’ottavo capitolo di un processo culturale (precedenti inaugurazioni: giugno 2015, settembre 2015, maggio 2016, ottobre 2016, maggio 2017, ottobre 2017, giugno 2018) che si è realizzato e sviluppato, come primo nucleo di opere e interventi ambientali, nei simbolici limiti temporali di giugno 2015 e giugno 2018 (riferimento agli anni del Grande Conflitto in Italia, dal centenario della sua entrata in guerra).
Il progetto culturale prosegue, oltre il primo triennio, con la dislocazione di nuovi interventi artistici lungo l’intera lunghezza del percorso di ronda, per continuare a invadere pacificamente, negli anni a venire, l’ambiente e per individuare nuovi dialoghi e nuovi scambi tra elementi naturali e artificiali, tra uomo e territorio.
Spiega il critico d’arte Gaetano Salerno, curatore del progetto:
“Al valore storico espresso dal luogo e dall’edificio (inaugurato nel 1911 e parte del Campo Trincerato di Mestre), entrambi testimoni della violenza della Prima e Seconda Guerra Mondiale ancora percepibile dalle scritte militari (recentemente restaurate) riportate sulle spesse e grigie mura di cemento del forte, si sommano la ricerca di una nuova funzione d’uso in grado di sviluppare valori antitetici alla violenza quali la pace, l’aggregazione sociale e culturale, la memoria di un passato ormai remoto da conoscere e non dimenticare quali nodi concettuali del progetto e del taglio curatoriale seguito per la selezione dei lavori esposti e del lungo processo che si svilupperà e si completerà nel tempo, fino a coprire l’intero perimetro della ronda”.
Gli artisti, di varia provenienza geografica e linguistica, già presenti nel parco con sculture, installazioni, interventi di land art e site-specific sono:
Artepiù, Piergiorgio Baroldi e Gabriele Bisetto, Augusto Baratto, Tiziano Bellomi, Marina Bertagnin MABE, Manuela Bedeschi, Stefano Boato, Enrico Bonetto, Chiara Boniardi, Bluer, Maria Jesus Bruna, Maurizio Bucca, Roberto Cannata, Laura Castagno, Mirta Carroli, Patrizia Ceolaro, Andrea Cereda, Donato Ceron, Franz Chi, Matia Chincarini, Fabio Citton, Duilio Codato, Mario Costantini, Nadia Costantini, Gea D’Este, Renato De Marco, Adolfina De Stefani, Giorgio Di Venere, Michele Favaro, Alessandro Ferrari, Maurizio Follin, Enzo Maurizio Formilan, Annamaria Gelmi, Antonio Giancaterino, Christian Gobbo, Masaru Kashiwagi, Rodolfo La Porta, Gaia Lionello, Silvestro Lodi, Gian Paolo Lucato, Giuliano Mammoli, Demis Martinelli, Carlo Mazzetto, Enrico Minato, Anastasia Moro, Angelo Muriotto, Emmanuele Panzarini, Barbara Pelizzon, Emilio Pian, Dario Piccarini, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Paolo Pompei, Sabina Romanin, Gianfranco Silvestrin, Giacomo Stringhini Ciboldi, Andrea Tagliapietra, Toni Trevisan, Giorgio Trinciarelli, Chiara Tubia, Dante Turchetto, Valerio Vivian, Paola Volpato, Luigi Voltolina, Alessandro Zannier, Stefano Zanus, Stefano Zaratin.
Agli artisti già presenti si aggiungeranno, sabato 27 ottobre 2018, due nuove installazioni di:
GIOVANNI PINOSIO, Essere umano (filo di ferro, 2018)
“Disegnando” con il filo di ferro l’artista insegue e dà forma alla sua propria immagine.
L’attorcigliare, il seguire una linea che si interrompe, che si perde, per poi svelarsi e rifinirsi in una forma è lo specchio della sua ricerca interiore, frustrante ma anche chiarificatrice.
Con il filo l’artista penetra e segue idealmente il suo corpo per darne rappresentazione; si scopre nella sua fisicità e interiorità, nelle debolezze come nelle virtù e fortune.
Ma, alla ricerca sofferta dell’irraggiungibile perfezione, si sostituisce uno spazio solo apparentemente vuoto in cui si compenetrano corpo, natura ed anima.
LUCIO SERPANI, Vaso 10 X (ferro e terracotta, 2016)
Creare un oggetto nuovo senza inventare una nuova forma.
“Vaso 10X” è un’indagine su di un elemento archetipico, il vaso comune in terracotta, nella sua versione standardizzata. Mandala tridimensionale con 215 elementi disposti a ricomporre la forma del singolo in una scala 10 volte maggiore. L’installazione è contemporaneamente presenza e filtro, custode e cornice della natura che l’attraversa.
Per quanto la storia di Forte Mezzacapo sia metafora della storia di tutte le guerre, La Ronda dell'Arte vuole sviluppare e far coesistere tematiche plurime e, attraverso l’osmosi d’idee e riflessioni tradotte in azioni artistiche, parlare all’uomo dell'uomo e del rapporto biunivoco tra microcosmo e macrocosmo (individuo - ambiente), divenendo cioè occasione di lettura ed elemento narrante dei valori storici, sociali, culturali e ambientali del luogo nel quale si realizza, confrontandosi con la contemporaneità ed esprimendosi attraverso i suoi linguaggi visivi.
Considerata inoltre le specificità del palcoscenico che ospita il progetto, La Ronda dell’Arte diventerà il pretesto per istruire riflessione sull’ambiente, sul territorio e sulla natura che qui ha reclamato e riconquistato i propri spazi, creando intorno al forte un’area verde di circa undicimila metri quadri (inserito dalla Provincia di Venezia tra le aree verdi tra proteggere e promuovere) di grande valore paesaggistico e ambientale.
Ai partecipanti è stato chiesto di pensare e realizzare un’opera (evidenziando i propri linguaggi artistici, le proprie tecniche e le personali ricerche) per promuovere il dato universale dell’arte in rapporto allo spazio e al tempo e, affrontando differenti argomenti di discussione e di approfondimento, consentire al progetto di sviluppare, assecondando la sua articolata e organica struttura e attraverso i dialoghi che nasceranno tra le opere e i visitatori, momenti di riflessione sulla quotidianità.
Altri artisti e nuove opere (alcune già in lavorazione e di prossima installazione) “animeranno” il parco, scandendo in momenti successivi (prossimo appuntamento nel mese di giugno 2019; seguirà comunicato stampa) lo sviluppo di un progetto dinamico - vero e proprio laboratorio a cielo aperto di arte contemporanea - che darà vita al primo parco artistico del territorio veneziano inserito in un circuito di ricchezze culturali dell’area di terraferma.
In occasione dell’inaugurazione di sabato 27 ottobre 2018 (inizio presentazione critica ore 17; inizio concerto ore 19) ALESSANDRO ZANNIER presenterà OTTODIX - "MICROMEGA".
Originale concerto tra arte, musica, filosofia e scienza, ideato da Alessandro Zannier e strutturato in nove livelli ispirati alla materia dell’universo, dalle micro particelle ai sistemi di galassie.
Il progetto è sviluppato attorno al concept album “Micromega”, pubblicato di recente da Zannier sotto lo pseudonimo musicale di “Ottodix” e viene presentato come un vero e proprio concerto interdisciplinare tra scienza, musica rock-elettronica, arte e filosofia.
Accolto con toni entusiastici sia dalla stampa musicale che da quella di arte contemporanea (Artribune, Exibart, Sky.Arte), l’album è stato prodotto tra l’Italia, Barcellona e Los Angeles e patrocinato dalla Biennale Italia Cina, che lo ha presentato a Pechino già nel 2016.
In palco uno schermo circolare su cui verranno proiettati suggestivi visuals a supporto dei testi delle canzoni, oltre allo stesso Zannier accompagnato da percussioni, chitarra, synth, piano e l’elettronica, che ha reso negli anni il suo sound uno tra gli esperimenti di musica d’autore più originali e stimati in Italia, nel suo genere. Alessandro Zannier è anche artista visivo attivo a livello internazionale: ha esposto più volte a Pechino, in Francia, Germania, Ungheria, anche in collettive con artisti come Ai Wei Wei, Alessandro Mendini, Maurizio Cattelan e Michelangelo Pistoletto.
Nel 2018 la sua installazione "Nel Multiverso" è stata esposta per quattro mesi al Museo Archeologico di Piazza S. Marco a Venezia, in dialogo con l"L'Etrusco" di Michelangelo Pistoletto.
L'artista, oltre a esibirsi con la band Ottodix, è presente dal 2015 a Forte Mezzacapo con la sua installazione permanente "Memory Flop", realizzata proprio per "La Ronda Dell'Arte".
27
ottobre 2018
La Ronda dell’Arte # 8
Dal 27 ottobre 2018 al 26 giugno 2021
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
FORTE MEZZACAPO
Venezia, Via Everardo Scaramuzza, 82, (Venezia)
Venezia, Via Everardo Scaramuzza, 82, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni
orari di apertura di Forte Mezzacapo e su appuntamento
Vernissage
27 Ottobre 2018, h 17.00
Autore
Curatore