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La Ruggine e la Luce
Al Ferrara Art Festival, una mostra di pittura internazionale in contemporanea alla premiazione del Premio Il Segno 2014
Comunicato stampa
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Domenica 27 luglio alle 16,30, si inaugura la mostra internazionale: “La ruggine e la luce”
La sera poi, a partire dalle 21,30, va in scena il concerto dei Rain Dogs in the Fog.
La mostra proseguirà fino all’8 agosto. Tutti i giorni dalle 15 alle 19. Ingresso libero.
LA RUGGINE E LA LUCE.
Quadri, sculture e installazioni di Stefano Accorsi, Simone Boscolo, Andrea Boldrini, Valentina Carrera, Fabio Cuman, Nicola Elia, Paolo Facchinetti, Moreno Panozzo, Virgilio Patarini, Luigi Profeta, Edoardo Stramacchia, Morgan Zangrossi, Sasha Zelenkevich.
"It's better to burn out than to fade away cause rust never sleeps" ("Meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente, perché la ruggine non dorme mai"), cantava Neil Young nel 1979. E di ruggine che corrode i metalli e di luce sprigionata dalle fiamme è fatta questa mostra. Non solo in senso metaforico. Opere che gridano la loro presenza fisica, materiale sono presentate accanto a quadri che sussurrano il loro anelito alla trascendenza. L'hard ware dei bassorilievi, delle sculture e delle installazioni di Carrera, Panozzo, Patarini, Profeta e Zangrossi convive con il soft ware dei quadri di Accorsi, Boscolo, Facchinetti, Stramacchia e Zelenkevich. Con Luigi Profeta, l'equilibrista, che se ne sta nel mezzo, capace di restare in bilico tra l'una e l'altra cosa, nella stessa opera, che è quadro e piccola installazione al tempo stesso, fatta di oggetti concreti e parti in rilievo e di labili fotografie fissate sulla tela. E Fabio Cuman così hard nelle sculture e soft nei dipinti, e Valentina Carrera hard nei quadri e soft nelle composizioni fotografiche.
Nel 1915 Heinrich Wolfflin ricostruiva la storia dell'arte moderna seguendo le oscillazioni dei secoli tra forme chiuse e forme aperte, tra lineare e pittorico, tra chiarezza e oscurità: tra hard ware e soft ware (appunto) diremmo noi oggi. Oggi, quasi un secolo dopo, artisti della stessa generazione, ovvero la generazione post-moderna, quella delle post-avanguardie, possono essere, indifferentemente, o addirittura al tempo stesso, campioni dell'uno e dell'altro polo. Artefici di opere aperte o chiuse. Oscillando come acrobati tra la ruggine e la luce. Filosofi e artigiani.
Virgilio Patarini.
La sera poi, a partire dalle 21,30, va in scena il concerto dei Rain Dogs in the Fog.
La mostra proseguirà fino all’8 agosto. Tutti i giorni dalle 15 alle 19. Ingresso libero.
LA RUGGINE E LA LUCE.
Quadri, sculture e installazioni di Stefano Accorsi, Simone Boscolo, Andrea Boldrini, Valentina Carrera, Fabio Cuman, Nicola Elia, Paolo Facchinetti, Moreno Panozzo, Virgilio Patarini, Luigi Profeta, Edoardo Stramacchia, Morgan Zangrossi, Sasha Zelenkevich.
"It's better to burn out than to fade away cause rust never sleeps" ("Meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente, perché la ruggine non dorme mai"), cantava Neil Young nel 1979. E di ruggine che corrode i metalli e di luce sprigionata dalle fiamme è fatta questa mostra. Non solo in senso metaforico. Opere che gridano la loro presenza fisica, materiale sono presentate accanto a quadri che sussurrano il loro anelito alla trascendenza. L'hard ware dei bassorilievi, delle sculture e delle installazioni di Carrera, Panozzo, Patarini, Profeta e Zangrossi convive con il soft ware dei quadri di Accorsi, Boscolo, Facchinetti, Stramacchia e Zelenkevich. Con Luigi Profeta, l'equilibrista, che se ne sta nel mezzo, capace di restare in bilico tra l'una e l'altra cosa, nella stessa opera, che è quadro e piccola installazione al tempo stesso, fatta di oggetti concreti e parti in rilievo e di labili fotografie fissate sulla tela. E Fabio Cuman così hard nelle sculture e soft nei dipinti, e Valentina Carrera hard nei quadri e soft nelle composizioni fotografiche.
Nel 1915 Heinrich Wolfflin ricostruiva la storia dell'arte moderna seguendo le oscillazioni dei secoli tra forme chiuse e forme aperte, tra lineare e pittorico, tra chiarezza e oscurità: tra hard ware e soft ware (appunto) diremmo noi oggi. Oggi, quasi un secolo dopo, artisti della stessa generazione, ovvero la generazione post-moderna, quella delle post-avanguardie, possono essere, indifferentemente, o addirittura al tempo stesso, campioni dell'uno e dell'altro polo. Artefici di opere aperte o chiuse. Oscillando come acrobati tra la ruggine e la luce. Filosofi e artigiani.
Virgilio Patarini.
27
luglio 2014
La Ruggine e la Luce
Dal 27 luglio all'otto agosto 2014
arte contemporanea
Location
PALAZZO RACCHETTA
Ferrara, Via Vaspergolo, 3, (Ferrara)
Ferrara, Via Vaspergolo, 3, (Ferrara)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 15 alle 19
Vernissage
27 Luglio 2014, ore 16.30
Autore
Curatore