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La Santa alleanza
A distanza di molti anni, ecco nascere una nuova “Santa alleanza”, che sancisce una nuova collaborazione tra il diavolo e l’acqua santa (chi dei due sia l’uno chi l’altro, difficile a dirsi). Protagonisti due critici d’arte italiani, tanto discussi quanto popolari: lo juventino Luca Beatrice e il genoano Maurizio Sciaccaluga
Comunicato stampa
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Andando a ritroso nei secoli sono molti –forse troppi– i patteggiamenti tra nazioni e personaggi storici. Acerrimi nemici che magicamente si trasformano in migliori amici. Nel 1797, per esempio, una Francia rivoluzionaria, capeggiata da un astuto Napoleone, rinuncia a liberare la Repubblica di Venezia per regalarla a un’Austria ultra-conservatrice, firmando così il Trattato di Campoformio. Qualche centinaio di anni più tardi, nel 1929, il diavolo e l’acqua santa si sposano nei Patti Lateranensi, che vedono la conciliazione –a opera del duce– tra un’Italia ormai unita e lo Stato pontificio. Non si può dimenticare poi il fulmine a ciel sereno di Molotov e Ribbentrop (del ‘38), il patteggiamento di non aggressione tra La Germania nazista guidata da Hitler e L’ Unione Sovietica comunista nelle mani di Stalin.
A distanza di molti anni, ecco nascere una nuova “Santa alleanza”, che sancisce una nuova collaborazione tra il diavolo e l’acqua santa (chi dei due sia l’uno chi l’altro, difficile a dirsi).
Protagonisti due critici d’arte italiani, tanto discussi quanto popolari: lo juventino Luca Beatrice e il genoano Maurizio Sciaccaluga.
Il trattato, che verrà firmato venerdi’ 28 ottobre alla Galleria Annovi di Sassuolo in presenza di alcuni testimoni d’eccezione, dichiara che d’ora innanzi i due “capi di stato”, un tempo in competizione, porteranno avanti progetti comuni di collaborazione per migliorare la condizione attuale dell’arte.
È forse l’alleanza più disinteressata che si sia mai vista, o perlomeno la più sincera, genuina, incorrotta che sia stata mai stipulata.
Per festeggiare l’occasione, i due protagonisti hanno scelto come rappresentanti gli artisti con i quali, nel corso degli anni, hanno lavorato con maggior costanza: Matteo Basilè, Jessica Carroll, Alberto Castelli, Andrea Chiesi, Marco Cingolani, Roberto Coda Zabetta, Mario Consiglio, Giacomo Costa, Leonida De Filippi, Roberto Floreani, Omar Galliani, Daniele Galliano, Federico Guida, Massimo Kaufmann, Luigi Mainolfi, Giuseppe Maraniello, Daniela Montanari, Gianmarco Montesano, Alex Pinna, Salvo, Corrado Zeni.
Nonostante un passato di contrasti, dovuti forse alla loro diversa fede calcistica, Beatrice e Sciaccaluga hanno in realtà sempre portato avanti con fermezza discorsi e interessi paralleli. Si sono battuti per il recupero della tradizione popolare dell’arte italiana e hanno lottato fianco e fianco nella comune volontà di valorizzare la pittura, non solo quella figurativa. Credendo, divulgando con ogni mezzo, e rendendo noti al grande pubblico artisti delle nuove generazioni, ma anche maestri affermati.
In mostra da Annovi il meglio delle “loro conquiste”. Accanto alle tele di Gianmarco Montesano, in cui l’artista mira a testimoniare costumi, eventi e figure del XX secolo, restituendo alla pittura un ruolo da narratrice, sono quelle di Roberto Floreani, che vanno nella direzione della rarefazione estrema, dell’impalpabilità, della memoria pura e assoluta; e i paesaggi, i reticoli urbani, le strane mappe allusive di Massimo Kaufmann. I personaggi silenziosi di Corrado Zeni, in cerca di un autore e di un copione da interpretare, si sposano magicamente con le stampe elettroniche di Matteo Basilè –un Blade Runner dal cuore ancora pulsante– e di Giacomo Costa, giovane virtuoso del 3D, costruttore di vette impraticabili e abissi d’acciaio. I funamboli di Alex Pinna, in bilico tra gioco e ricerca del silenzio, fra ironia e necessità di concentrarsi sul senso del mondo, si accostano agli angeli e demoni di Federico Guida, che attraverso il corpo concepito come tensione tra carne e spirito, dà forma alla lotta dell’uomo contro il tempo. E ancora, le fabbriche, le gru, i pali della luce –luoghi mentali, metafore del mondo reale– di Andrea Chiesi e della sua indagine sul paesaggio e l’architettura, si coniugano con i volti in cromolux di Roberto Coda Zabetta, che cercano di espandersi, uscire, urlare, sforare grazie al colore, che è una vera esplosione. E poi i soggetti sfocati e in movimento di Daniele Galliano, ritratti da prospettive inusuali, con pochi colori e poca profondità; le nature morte, i paesaggi e le navate gotiche di Salvo; i gelidi e inavvicinabili personaggi glamour di Alberto Castelli. I disegni di un maestro come Omar Galliani, le sculture di Giuseppe Maraniello, le terrecotte e i bronzi di Jessica Carroll, i calchi in gesso e cera di Luigi Mainolfi. E ancora, le tele colorate di Marco Cingolani, i Bersagli di Mario Consiglio, i bianchi e neri di Leonida De Filippi e i ritratti iperrealisti di Daniela Montanari.
Il tutto a testimoniare un’alleanza destinata a continuare nei secoli.
A distanza di molti anni, ecco nascere una nuova “Santa alleanza”, che sancisce una nuova collaborazione tra il diavolo e l’acqua santa (chi dei due sia l’uno chi l’altro, difficile a dirsi).
Protagonisti due critici d’arte italiani, tanto discussi quanto popolari: lo juventino Luca Beatrice e il genoano Maurizio Sciaccaluga.
Il trattato, che verrà firmato venerdi’ 28 ottobre alla Galleria Annovi di Sassuolo in presenza di alcuni testimoni d’eccezione, dichiara che d’ora innanzi i due “capi di stato”, un tempo in competizione, porteranno avanti progetti comuni di collaborazione per migliorare la condizione attuale dell’arte.
È forse l’alleanza più disinteressata che si sia mai vista, o perlomeno la più sincera, genuina, incorrotta che sia stata mai stipulata.
Per festeggiare l’occasione, i due protagonisti hanno scelto come rappresentanti gli artisti con i quali, nel corso degli anni, hanno lavorato con maggior costanza: Matteo Basilè, Jessica Carroll, Alberto Castelli, Andrea Chiesi, Marco Cingolani, Roberto Coda Zabetta, Mario Consiglio, Giacomo Costa, Leonida De Filippi, Roberto Floreani, Omar Galliani, Daniele Galliano, Federico Guida, Massimo Kaufmann, Luigi Mainolfi, Giuseppe Maraniello, Daniela Montanari, Gianmarco Montesano, Alex Pinna, Salvo, Corrado Zeni.
Nonostante un passato di contrasti, dovuti forse alla loro diversa fede calcistica, Beatrice e Sciaccaluga hanno in realtà sempre portato avanti con fermezza discorsi e interessi paralleli. Si sono battuti per il recupero della tradizione popolare dell’arte italiana e hanno lottato fianco e fianco nella comune volontà di valorizzare la pittura, non solo quella figurativa. Credendo, divulgando con ogni mezzo, e rendendo noti al grande pubblico artisti delle nuove generazioni, ma anche maestri affermati.
In mostra da Annovi il meglio delle “loro conquiste”. Accanto alle tele di Gianmarco Montesano, in cui l’artista mira a testimoniare costumi, eventi e figure del XX secolo, restituendo alla pittura un ruolo da narratrice, sono quelle di Roberto Floreani, che vanno nella direzione della rarefazione estrema, dell’impalpabilità, della memoria pura e assoluta; e i paesaggi, i reticoli urbani, le strane mappe allusive di Massimo Kaufmann. I personaggi silenziosi di Corrado Zeni, in cerca di un autore e di un copione da interpretare, si sposano magicamente con le stampe elettroniche di Matteo Basilè –un Blade Runner dal cuore ancora pulsante– e di Giacomo Costa, giovane virtuoso del 3D, costruttore di vette impraticabili e abissi d’acciaio. I funamboli di Alex Pinna, in bilico tra gioco e ricerca del silenzio, fra ironia e necessità di concentrarsi sul senso del mondo, si accostano agli angeli e demoni di Federico Guida, che attraverso il corpo concepito come tensione tra carne e spirito, dà forma alla lotta dell’uomo contro il tempo. E ancora, le fabbriche, le gru, i pali della luce –luoghi mentali, metafore del mondo reale– di Andrea Chiesi e della sua indagine sul paesaggio e l’architettura, si coniugano con i volti in cromolux di Roberto Coda Zabetta, che cercano di espandersi, uscire, urlare, sforare grazie al colore, che è una vera esplosione. E poi i soggetti sfocati e in movimento di Daniele Galliano, ritratti da prospettive inusuali, con pochi colori e poca profondità; le nature morte, i paesaggi e le navate gotiche di Salvo; i gelidi e inavvicinabili personaggi glamour di Alberto Castelli. I disegni di un maestro come Omar Galliani, le sculture di Giuseppe Maraniello, le terrecotte e i bronzi di Jessica Carroll, i calchi in gesso e cera di Luigi Mainolfi. E ancora, le tele colorate di Marco Cingolani, i Bersagli di Mario Consiglio, i bianchi e neri di Leonida De Filippi e i ritratti iperrealisti di Daniela Montanari.
Il tutto a testimoniare un’alleanza destinata a continuare nei secoli.
28
ottobre 2005
La Santa alleanza
Dal 28 ottobre al 23 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
ANNOVI ARTE CONTEMPORANEA
Sassuolo, Via Radici In Piano, 121, (Modena)
Sassuolo, Via Radici In Piano, 121, (Modena)
Orario di apertura
da martedì a sabato 9-13 e 16-19
Vernissage
28 Ottobre 2005, ore 18
Autore
Curatore