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La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto
La mostra, promossa dal MAR, realizzata grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, e a cura di Claudio Spadoni, attraversa l’intera storia del Novecento documentando artisti e vicende che testimoniano una ripresa della tradizione in una restituzione moderna di modelli e valori dell’antico
Comunicato stampa
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“Quel non so che di antico e di moderno...” lo scriveva Carlo Carrà dopo la stagione futurista, in un tempo in
cui - era il 1916 - egli stesso era ormai rivolto a un ripensamento del passato, come scrisse nei suoi due
saggi Parlata su Giotto e Paolo Uccello costruttore.
Un pensiero, quello di Carrà, ambiguamente definito “il ritorno all’ordine” che ormai andava diffondendosi
anche oltre i confini, dopo le “avventurose” sortite delle avanguardie che avevano segnato il primo
Novecento fino alla Grande Guerra.
Ma se la fase delle avanguardie storiche non poteva dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in scena del
Surrealismo - di cui il manifesto del 1924 ne suggella la nascita -, il clima storico era profondamente mutato,
come testimoniano i “cambiamenti di rotta” di diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie.
La mostra La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto narra quanto sia
stato insopprimibile il richiamo all’“antico” lungo tutto il Novecento, come testimoniato opere di artisti quali De
Chirico, Morandi, Carrà, Martini, Casorati, Sironi, Scipione, Fontana, Guttuso e Clerici, Schifano, Festa,
Angeli, Ceroli, Paolini, Pistoletto, Ontani, Mariani, Paladino, Duchamp, Man Ray, Picasso e Klein esposte al
MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna dal 21 febbraio al 26 giugno 2016.
La mostra, promossa dal MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna, realizzata grazie al prezioso
sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e a cura di Claudio Spadoni, ripercorre la
storia del Novecento documentando artisti e vicende che testimoniano l’attenzione all'“antico” non solo di
coloro estranei alle trasgressioni delle avanguardie, ma anche di molti che, senza rinnegare la loro
appartenenza a movimenti o tendenze, hanno attinto all’antico proponendo un ritorno alla figuratività più
quieta, appoggiata ai valori della tradizione.
Una tradizione intesa come restituzione moderna di modelli dell’antico, anche fino all’esplicita citazione;
oppure in forma evocativa, come pretesto per una rilettura inedita, come uno sguardo disincantato rivolto a
opere e figure mitizzate del passato da contestualizzare nella contemporaneità, per giungere alle operazioni
più disincantate e dissacratorie condotte da alcuni artisti.
Attraverso otto sezioni l’esposizione racconta protagonisti come De Chirico, Morandi, Carrà, Martini e
Casorati; il periodo cruciale del “ritorno all’ordine” fra le due Guerre quando prima Sironi e poi gli artisti
italiani più significativi esponevano sotto l’etichetta del “Novecento”, il movimento promosso da Margherita
Sarfatti; fino narrare il Realismo magico, le versioni diversissime del Neobarocco, da Scipione a Fontana a
Leoncillo; illustrare attraverso le loro opere figure di artisti quali Guttuso e Clerici; la stagione della Pop Art,
con Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, e quindi, nel pieno dell'Arte Povera, raccontare di Paolini e Pistoletto. E
ancora, da Salvo ad Ontani, da Mariani a Paladino e la rilevante presenza di stranieri quali Duchamp, Man
Ray, Picasso, Klein.
Il Novecento è stato il secolo all’insegna del “nuovo” che ha visto le avanguardie dei primi decenni e quindi le
neoavanguardie del secondo dopoguerra protagoniste della scena artistica internazionale, che la mostra
intende descrivere, a cui la critica, i Musei, le Fondazioni e il mercato dell’arte hanno rivolto sempre maggiori
attenzioni.
Comitato scientifico
Antonio Paolucci, Elena Pontiggia, Marco Bazzocchi, Claudio Spadoni
Enti organizzatori
Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, MAR Ravenna
Con il contributo di
Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Con il sostegno di
CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, CNA Servizi Ravenna
Partner per i servizi di audioguida e radioguida
Antenna International
Vernice riservata alla stampa
sabato 20 febbraio 2016 dalle 11.00 alle 15.30
Conferenza stampa
sabato 20 febbraio 2016 ore 12.30
Inaugurazione
sabato 20 febbraio 2016 ore 18.00
Orari
fino al 31 marzo: martedì- venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19, chiuso lunedì
dal 1 aprile: martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19,
chiuso lunedì, la biglietteria chiude un’ora prima
aperture festive: Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 Aprile, 1° Maggio e 2 Giugno
Ingresso:
intero: 9 euro
ridotto: 7 euro
studenti Accademia e Università, insegnanti: 4 euro
UFFICI STAMPA
MAR - Ufficio relazioni esterne e promozione
Nada Mamish - Francesca Boschetti
tel. +39.0544.482017 / 482775
ufficio.stampa@museocitta.ra.it
mar.ra.it
ARTHEMISIA GROUP
Adele Della Sala
Capo Ufficio Stampa
ArthemisiaGroup srl - Milano Roma
Palazzo Montoro - Via di Montoro, 4 - 00186 Roma
M +39 345 7503572 - ads@arthemisia.it
T +39 06 693 803 06 - www.arthemisia.it
cui - era il 1916 - egli stesso era ormai rivolto a un ripensamento del passato, come scrisse nei suoi due
saggi Parlata su Giotto e Paolo Uccello costruttore.
Un pensiero, quello di Carrà, ambiguamente definito “il ritorno all’ordine” che ormai andava diffondendosi
anche oltre i confini, dopo le “avventurose” sortite delle avanguardie che avevano segnato il primo
Novecento fino alla Grande Guerra.
Ma se la fase delle avanguardie storiche non poteva dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in scena del
Surrealismo - di cui il manifesto del 1924 ne suggella la nascita -, il clima storico era profondamente mutato,
come testimoniano i “cambiamenti di rotta” di diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie.
La mostra La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto narra quanto sia
stato insopprimibile il richiamo all’“antico” lungo tutto il Novecento, come testimoniato opere di artisti quali De
Chirico, Morandi, Carrà, Martini, Casorati, Sironi, Scipione, Fontana, Guttuso e Clerici, Schifano, Festa,
Angeli, Ceroli, Paolini, Pistoletto, Ontani, Mariani, Paladino, Duchamp, Man Ray, Picasso e Klein esposte al
MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna dal 21 febbraio al 26 giugno 2016.
La mostra, promossa dal MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna, realizzata grazie al prezioso
sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e a cura di Claudio Spadoni, ripercorre la
storia del Novecento documentando artisti e vicende che testimoniano l’attenzione all'“antico” non solo di
coloro estranei alle trasgressioni delle avanguardie, ma anche di molti che, senza rinnegare la loro
appartenenza a movimenti o tendenze, hanno attinto all’antico proponendo un ritorno alla figuratività più
quieta, appoggiata ai valori della tradizione.
Una tradizione intesa come restituzione moderna di modelli dell’antico, anche fino all’esplicita citazione;
oppure in forma evocativa, come pretesto per una rilettura inedita, come uno sguardo disincantato rivolto a
opere e figure mitizzate del passato da contestualizzare nella contemporaneità, per giungere alle operazioni
più disincantate e dissacratorie condotte da alcuni artisti.
Attraverso otto sezioni l’esposizione racconta protagonisti come De Chirico, Morandi, Carrà, Martini e
Casorati; il periodo cruciale del “ritorno all’ordine” fra le due Guerre quando prima Sironi e poi gli artisti
italiani più significativi esponevano sotto l’etichetta del “Novecento”, il movimento promosso da Margherita
Sarfatti; fino narrare il Realismo magico, le versioni diversissime del Neobarocco, da Scipione a Fontana a
Leoncillo; illustrare attraverso le loro opere figure di artisti quali Guttuso e Clerici; la stagione della Pop Art,
con Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, e quindi, nel pieno dell'Arte Povera, raccontare di Paolini e Pistoletto. E
ancora, da Salvo ad Ontani, da Mariani a Paladino e la rilevante presenza di stranieri quali Duchamp, Man
Ray, Picasso, Klein.
Il Novecento è stato il secolo all’insegna del “nuovo” che ha visto le avanguardie dei primi decenni e quindi le
neoavanguardie del secondo dopoguerra protagoniste della scena artistica internazionale, che la mostra
intende descrivere, a cui la critica, i Musei, le Fondazioni e il mercato dell’arte hanno rivolto sempre maggiori
attenzioni.
Comitato scientifico
Antonio Paolucci, Elena Pontiggia, Marco Bazzocchi, Claudio Spadoni
Enti organizzatori
Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, MAR Ravenna
Con il contributo di
Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Con il sostegno di
CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, CNA Servizi Ravenna
Partner per i servizi di audioguida e radioguida
Antenna International
Vernice riservata alla stampa
sabato 20 febbraio 2016 dalle 11.00 alle 15.30
Conferenza stampa
sabato 20 febbraio 2016 ore 12.30
Inaugurazione
sabato 20 febbraio 2016 ore 18.00
Orari
fino al 31 marzo: martedì- venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19, chiuso lunedì
dal 1 aprile: martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19,
chiuso lunedì, la biglietteria chiude un’ora prima
aperture festive: Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 Aprile, 1° Maggio e 2 Giugno
Ingresso:
intero: 9 euro
ridotto: 7 euro
studenti Accademia e Università, insegnanti: 4 euro
UFFICI STAMPA
MAR - Ufficio relazioni esterne e promozione
Nada Mamish - Francesca Boschetti
tel. +39.0544.482017 / 482775
ufficio.stampa@museocitta.ra.it
mar.ra.it
ARTHEMISIA GROUP
Adele Della Sala
Capo Ufficio Stampa
ArthemisiaGroup srl - Milano Roma
Palazzo Montoro - Via di Montoro, 4 - 00186 Roma
M +39 345 7503572 - ads@arthemisia.it
T +39 06 693 803 06 - www.arthemisia.it
20
febbraio 2016
La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto
Dal 20 febbraio al 26 giugno 2016
arte contemporanea
Location
MAR – MUSEO D’ARTE DELLA CITTA’
Ravenna, Via Di Roma, 13, (Ravenna)
Ravenna, Via Di Roma, 13, (Ravenna)
Biglietti
intero: 9 euro, ridotto: 7 euro, studenti Accademia e Università, insegnanti: 4 euro
Orario di apertura
fino al 31 marzo: martedì- venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19, chiuso lunedì - dal 1 aprile: martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19, chiuso lunedì, la biglietteria chiude un’ora prima. Aperture festive: Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 Aprile, 1° Maggio e 2 Giugno
Vernissage
20 Febbraio 2016, ore 18
Ufficio stampa
ARTHEMISIA
Curatore