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La Sete e l’Orecchio
La Sete e l’Orecchio, festival diffuso fa tappa il 3 dicembre presso il Museo Castromediano di Lecce, con le performance di Rossella Biscotti e Attila Faravelli, di Marta Bellu e del duo Bellows, dell’ensemble Blutwurst e del collettivo Canti Magnetici.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Sete e l’Orecchio
sabato 3 dicembre Museo Sigismondo Castromediano, Lecce
Un progetto a cura di Ramdom con la Direzione artistica di Donato Epiro, in collaborazione con
il Museo Castromediano di Lecce e del Comune di Castrignano de’ Greci
Il programma è sostenuto dal FUS - Fondo Unico dello Spettacolo del Ministero della Cultura - Progetti
Speciali 2022"
La Sete e l’Orecchio, festival diffuso articolato in residenze artistiche, laboratori e live performance, fa tappa il 3 dicembre presso il Museo Castromediano di Lecce, con le performance di Rossella Biscotti e
Attila Faravelli, della danzatrice Marta Bellu e con i concerti del duo Bellows e dell’ensemble Blutwurst, la sonorizzazione del collettivo Canti Magnetici.
Il progetto, avviatosi lo scorso 17 settembre presso KORA- Centro del Contemporaneo con le live performance di Mike Cooper, Francesco Fonassi e Giulio Colangelo, e con la residenza e il laboratorio della
danzatrice Marta Bellu, si propone di esplorare le diverse declinazioni che l’acqua può assumere nei suoi differenti stati fisici, simbolici e spirituali.
Un festival pensato nell’ottica della multidisciplinarietà in un dialogo costante fra antico e contemporaneo
che reinterpreti e favorisca la riscoperta della cultura dell’ acqua nella tradizione popolare, prevede prevede la
partecipazione di artisti la cui ricerca spazia trasversalmente in ambiti quali la musica contemporanea ed elettronica, la performance, la danza, contaminandosi con l’ecologia, l’antropologia e la storia.
LA GENESI DEL PROGETTO
La particolare configurazione del terreno di Castrignano permetteva il confluire delle acque piovane in più
luoghi del paese tramite un sistema di grotte interrate, canali e pozzi che, per secoli, hanno favorito la forma -
zione e la salvaguardia di un patrimonio idrico fondamentale per lo svolgimento, in particolare, delle attività̀
agricole. Per lo più sotterranea e quindi non visibile, questa rete si svela in alcuni dei luoghi chiave del paese,
spesso luoghi di incontro o di culto che hanno definito nel tempo l’identità̀ del centro abitato e della sua popolazione: il Parco delle Pozzelle, all’interno del quale si possono contare circa cento serbatoi ipogei
(fréata in lingua grika) utilizzati per la raccolta dell’acqua piovana, il laghetto naturale dell’antica Masseria
Pozzelle, il Castello Baronale, nelle cui cisterne si convogliavano buona parte delle acque piovane che
poi stagnavano nel fossato, la Cripta Bizantina di Sant’Onofrio, la chiesa di Santa Maria delle Pozzelle.Il tema dell’acqua è elemento ricorrente anche nelle collezioni del Museo Archeologico Sigismondo Castromediano di Lecce. Il polo, hub delle testimonianze materiali della storia del Salento, dalla preistoria ai giorni nostri, con le sue collezioni provenienti dalle numerose grotte costiere salentine, primigeni
approdi fin dalla preistoria delle già frequentate rotte del Mediterraneo, è impegnato a rendere fruibili I reperti provenienti da tutti i siti archeologici subacquei in prossimità della costa, di cui la stessa Puglia e l’Adriatico tutto sono particolarmente ricchi.
Già partner del progetto Fluxo, prodotto da Arthub e presentato negli spazi di Pirelli HangarBicocca nel novembre scorso, l’istituto Culturale di Ramdom e il Museo Castromediano di Lecce con La Sete e
L’Orecchio, rinnovano la loro collaborazione nell’ambito della produzione culturale
sabato 3 dicembre Museo Sigismondo Castromediano, Lecce
Un progetto a cura di Ramdom con la Direzione artistica di Donato Epiro, in collaborazione con
il Museo Castromediano di Lecce e del Comune di Castrignano de’ Greci
Il programma è sostenuto dal FUS - Fondo Unico dello Spettacolo del Ministero della Cultura - Progetti
Speciali 2022"
La Sete e l’Orecchio, festival diffuso articolato in residenze artistiche, laboratori e live performance, fa tappa il 3 dicembre presso il Museo Castromediano di Lecce, con le performance di Rossella Biscotti e
Attila Faravelli, della danzatrice Marta Bellu e con i concerti del duo Bellows e dell’ensemble Blutwurst, la sonorizzazione del collettivo Canti Magnetici.
Il progetto, avviatosi lo scorso 17 settembre presso KORA- Centro del Contemporaneo con le live performance di Mike Cooper, Francesco Fonassi e Giulio Colangelo, e con la residenza e il laboratorio della
danzatrice Marta Bellu, si propone di esplorare le diverse declinazioni che l’acqua può assumere nei suoi differenti stati fisici, simbolici e spirituali.
Un festival pensato nell’ottica della multidisciplinarietà in un dialogo costante fra antico e contemporaneo
che reinterpreti e favorisca la riscoperta della cultura dell’ acqua nella tradizione popolare, prevede prevede la
partecipazione di artisti la cui ricerca spazia trasversalmente in ambiti quali la musica contemporanea ed elettronica, la performance, la danza, contaminandosi con l’ecologia, l’antropologia e la storia.
LA GENESI DEL PROGETTO
La particolare configurazione del terreno di Castrignano permetteva il confluire delle acque piovane in più
luoghi del paese tramite un sistema di grotte interrate, canali e pozzi che, per secoli, hanno favorito la forma -
zione e la salvaguardia di un patrimonio idrico fondamentale per lo svolgimento, in particolare, delle attività̀
agricole. Per lo più sotterranea e quindi non visibile, questa rete si svela in alcuni dei luoghi chiave del paese,
spesso luoghi di incontro o di culto che hanno definito nel tempo l’identità̀ del centro abitato e della sua popolazione: il Parco delle Pozzelle, all’interno del quale si possono contare circa cento serbatoi ipogei
(fréata in lingua grika) utilizzati per la raccolta dell’acqua piovana, il laghetto naturale dell’antica Masseria
Pozzelle, il Castello Baronale, nelle cui cisterne si convogliavano buona parte delle acque piovane che
poi stagnavano nel fossato, la Cripta Bizantina di Sant’Onofrio, la chiesa di Santa Maria delle Pozzelle.Il tema dell’acqua è elemento ricorrente anche nelle collezioni del Museo Archeologico Sigismondo Castromediano di Lecce. Il polo, hub delle testimonianze materiali della storia del Salento, dalla preistoria ai giorni nostri, con le sue collezioni provenienti dalle numerose grotte costiere salentine, primigeni
approdi fin dalla preistoria delle già frequentate rotte del Mediterraneo, è impegnato a rendere fruibili I reperti provenienti da tutti i siti archeologici subacquei in prossimità della costa, di cui la stessa Puglia e l’Adriatico tutto sono particolarmente ricchi.
Già partner del progetto Fluxo, prodotto da Arthub e presentato negli spazi di Pirelli HangarBicocca nel novembre scorso, l’istituto Culturale di Ramdom e il Museo Castromediano di Lecce con La Sete e
L’Orecchio, rinnovano la loro collaborazione nell’ambito della produzione culturale
03
dicembre 2022
La Sete e l’Orecchio
03 dicembre 2022
arti performative
Location
MUSEO PROVINCIALE SIGISMONDO CASTROMEDIANO
Lecce, Viale Gallipoli, 28, (Lecce)
Lecce, Viale Gallipoli, 28, (Lecce)
Orario di apertura
20,30
Sito web
Autore