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La sfida
I soldatini dell’Accademia dello Scivolo Sfidano i pedoni della scacchiera di Duchamp
Comunicato stampa
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Aldo Spoldi LA SFIDA
I soldatini dell’Accademia dello Scivolo Sfidano i pedoni della scacchiera di Duchamp
A cura di Angelo Spettacoli
Catalogo edito dall’Associazione Bianca Pilat.
Testi di Angelo Spettacoli, Gabriele Perretta e Aldo Spoldi .
Dal 9 Febbraio al 30 Marzo 2023
Nella mostra intitolata LA SFIDA Aldo Spoldi presenta un’opera unica lunga 17 metri rappresentativa del lungo percorso elaborato dall’artista sul sistema dell’arte.
Visivamente l’opera ricorda il gioco dei soldatini e concettualmente rimanda a Il gioco della guerra di Guy Debord. Il dipinto è composto da due eserciti contendenti che duellano: il bianco e nero dei seriosi e ordinati scacchi contro i colori brillanti del gioioso e scapigliato esercito dell’Accademia dello Scivolo.
Tutti conosciamo i pedoni e la scacchiera di Marcel Duchamp, quasi nessuno sa chi sono i militi dell’Accademia dello Scivolo, ma questi soldatini però balzano fuori dalla genealogia della ludica Accademia:
la Banda del Marameo (1968) si unisce al drappello del Teatro di Oklahoma (1977), entrambi si incontrano con il battaglione della Banca di Oklahoma (1988) che, raggiunti i personaggi virtuali (1996), si aggregano alla banda dell’Accademia dello Scivolo (2007) per costituirsi ad esercito.
Lo scontro tra i pedoni della scacchiera di Duchamp e i colorati soldatini dell’Accademia dello Scivolo non è un duello convenzionale: le armi utilizzate sono corteggiamenti, passioni amorose, giocose fughe e fragorose risate. Aldo Spoldi dà vita al suo passato e sfida l’imperturbabile scacchiera duchampiana. Schiera la sua armata sulla verdeggiante Vascavolano fronteggiando i pedoni sulla scacchiera. I due eserciti sono pronti per la ludica e amorosa guerra. Si tratta di uno scontro prolifico dove le passioni dei due patafisici eserciti conducono alla gioiosa nascita di un nuovo gioco: un giocattolo che fugge via dalla composizione pittorica.
La patafisica operazione militare dà vita alla produzione di un nuovo balocco in cerca d’avventura.
Nato dalla prima mossa del gioco, il giocattolo rappresenta Cristina Show, membro dell’Accademia dello Scivolo, che rapisce il re degli scacchi e gli ruba la corona. Sembra fatto per il marketing, ma in realtà si tratta di un vero e proprio arruolamento.
Aldo Spoldi è nato a Crema nel 1950, dove vive e lavora. Accostatosi all’arte concettuale e alle esperienze teatrali negli anni Settanta, Aldo Spoldi fa parte di una generazione di artisti che cerca di superare il rigore e la rigidità concettuale attraverso il ritorno a un linguaggio capace di una nuova narrazione, attingendo i propri strumenti indifferentemente dalla storia dell’arte, dalle immagini del quotidiano e della cultura contemporanea. Il suo carattere distintivo sta nel non volersi rinchiudere nella dimensione del ‟quadro” e nel realizzare installazioni ad ampio raggio.
Accademia dello Scivolo, costituita nel 2007 a Bagnolo Cremasco, è un’associazione volta alla ricerca del bello sensibile. Una sfida patafisica all’uniformità del mondo globalizzato e una ludica antitesi all’Accademia di Belle Arti di Brera. E’ composta a banda, regolata da un goliardico statuto e mossa dal motto “Qui non si lavora, si gioca”. E’ finanziata con gli interessi maturati sull’acquisto in Borsa italiana di ETF Lixor Word Water su acqua e ETF ISS & Timber & Forest su boschi e poi con l’emissione di una sua propria moneta il Tallero Vascavolano. L’Accademia dello Scivolo ha come finalità una nuova economia.
I soldatini dell’Accademia dello Scivolo Sfidano i pedoni della scacchiera di Duchamp
A cura di Angelo Spettacoli
Catalogo edito dall’Associazione Bianca Pilat.
Testi di Angelo Spettacoli, Gabriele Perretta e Aldo Spoldi .
Dal 9 Febbraio al 30 Marzo 2023
Nella mostra intitolata LA SFIDA Aldo Spoldi presenta un’opera unica lunga 17 metri rappresentativa del lungo percorso elaborato dall’artista sul sistema dell’arte.
Visivamente l’opera ricorda il gioco dei soldatini e concettualmente rimanda a Il gioco della guerra di Guy Debord. Il dipinto è composto da due eserciti contendenti che duellano: il bianco e nero dei seriosi e ordinati scacchi contro i colori brillanti del gioioso e scapigliato esercito dell’Accademia dello Scivolo.
Tutti conosciamo i pedoni e la scacchiera di Marcel Duchamp, quasi nessuno sa chi sono i militi dell’Accademia dello Scivolo, ma questi soldatini però balzano fuori dalla genealogia della ludica Accademia:
la Banda del Marameo (1968) si unisce al drappello del Teatro di Oklahoma (1977), entrambi si incontrano con il battaglione della Banca di Oklahoma (1988) che, raggiunti i personaggi virtuali (1996), si aggregano alla banda dell’Accademia dello Scivolo (2007) per costituirsi ad esercito.
Lo scontro tra i pedoni della scacchiera di Duchamp e i colorati soldatini dell’Accademia dello Scivolo non è un duello convenzionale: le armi utilizzate sono corteggiamenti, passioni amorose, giocose fughe e fragorose risate. Aldo Spoldi dà vita al suo passato e sfida l’imperturbabile scacchiera duchampiana. Schiera la sua armata sulla verdeggiante Vascavolano fronteggiando i pedoni sulla scacchiera. I due eserciti sono pronti per la ludica e amorosa guerra. Si tratta di uno scontro prolifico dove le passioni dei due patafisici eserciti conducono alla gioiosa nascita di un nuovo gioco: un giocattolo che fugge via dalla composizione pittorica.
La patafisica operazione militare dà vita alla produzione di un nuovo balocco in cerca d’avventura.
Nato dalla prima mossa del gioco, il giocattolo rappresenta Cristina Show, membro dell’Accademia dello Scivolo, che rapisce il re degli scacchi e gli ruba la corona. Sembra fatto per il marketing, ma in realtà si tratta di un vero e proprio arruolamento.
Aldo Spoldi è nato a Crema nel 1950, dove vive e lavora. Accostatosi all’arte concettuale e alle esperienze teatrali negli anni Settanta, Aldo Spoldi fa parte di una generazione di artisti che cerca di superare il rigore e la rigidità concettuale attraverso il ritorno a un linguaggio capace di una nuova narrazione, attingendo i propri strumenti indifferentemente dalla storia dell’arte, dalle immagini del quotidiano e della cultura contemporanea. Il suo carattere distintivo sta nel non volersi rinchiudere nella dimensione del ‟quadro” e nel realizzare installazioni ad ampio raggio.
Accademia dello Scivolo, costituita nel 2007 a Bagnolo Cremasco, è un’associazione volta alla ricerca del bello sensibile. Una sfida patafisica all’uniformità del mondo globalizzato e una ludica antitesi all’Accademia di Belle Arti di Brera. E’ composta a banda, regolata da un goliardico statuto e mossa dal motto “Qui non si lavora, si gioca”. E’ finanziata con gli interessi maturati sull’acquisto in Borsa italiana di ETF Lixor Word Water su acqua e ETF ISS & Timber & Forest su boschi e poi con l’emissione di una sua propria moneta il Tallero Vascavolano. L’Accademia dello Scivolo ha come finalità una nuova economia.
09
febbraio 2023
La sfida
Dal 09 febbraio al 30 marzo 2023
arte contemporanea
Location
Associazione Culturale Bianca Pilat
Milano, Via Privata Ulderico Ollearo, (MI)
Milano, Via Privata Ulderico Ollearo, (MI)
Orario di apertura
lunedì-venerdi 15,00/19,00 su appuntamento
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento