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La Solarità nella pittura
Figura solare, o “solarità”, non è il titolo di un manifesto programmatico, come ce ne sono stati nel novecento, ma una poetica che vorrebbe unire l’opera di alcuni artisti.
Comunicato stampa
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Questa mostra collettiva allo Studio d’arte per il ‘900 Giampiero Biasutti di Torino, continua la serie di esposizioni dedicate alla “solarità”, cominciata nel 2011, un progetto di Nicola Vitale.
Artisti:
Jan Knap, Peter Angermann, Milan Kunc, Salvo, Helgi Fridjónsson, David Bowes, Gianantonio Abate, Giampaolo Truffa, Kazumasa Mizokami, Fulvia Mendini, Enzo Forese, Alda Maria Bossi, Andy Rementer, CM Lundberg, Nicola Vitale.
Nel contesto della mostra sarà presentato il libro di Nicola Vitale: La “solarità” nella pittura - Da Hopper alle nuove generazioni (Ed. Mimesis, 2016, pref. E. Franzini, Secondo classificato al Premio per la Saggistica: Scriviamo Insieme - Roma, 2016)
Figura solare, o “solarità”, non è il titolo di un manifesto programmatico, come ce ne sono stati nel novecento, ma una poetica che vorrebbe unire l’opera di alcuni artisti indipendenti di varie generazioni e nazionalità. Dai precursori, Edward Hopper e Balthus, si prendono in considerazione pittori più o meno noti, prevalentemente tra Europa e Stati Uniti, distribuiti in quasi mezzo secolo, tra gli anni settanta fino ai giorni nostri.
L’arte occidentale procede per grandi cicli, per cui i principi espressivi assumono una improvvisa modificazione, in quello che potremmo definire un vero e proprio capovolgimento. E' il passaggio da una espressività centrata sulla rappresentazione, in cui prevale l’analisi naturalistica, contenutistica o linguistica (come troviamo ad esempio nell’arte classica e ellenistica dell’antica Grecia, o nell’arte della prima età moderna dal rinascimento all’ottocento), verso una espressività in cui è privilegiato lo splendore dell’immagine, che assume una forma simbolica, come nell’arte greca arcaica, bizantina o moderna (Cézanne, Van Gogh e Gauguin).
La tesi svolta nei libri pubblicati in questi anni da Nicola Vitale, ipotizza che ci troviamo nel bel mezzo di un analogo nuovo passaggio. L'arte contemporanea, esaurite le sue potenzialità in una analisi estenuata dei linguaggi, cede il passo a un’arte che ricerca una unità originaria, ponendo al centro della sua espressività la forza sensibile di immagini figurative, che assumono una inedita liricità. La cura con cui questi artisti affinano i rapporti tra le forme e tra i colori, tra il particolare e il tutto, genera quello splendore dell’immagine che trasfigura i contenuti in un senso nuovo. Tendenza a una conciliazione degli opposti, tra cultura alta e bassa, tra elementi di una iconografia popolare e alti gradi di astrazione, tra giocosità (a tratti ironica) e drammaticità.
E’ un’istanza profonda, nel mondo di oggi ancora latente, di ritrovare una condizione di integrità, che non rimuova ma includa gli elementi conflittuali della contemporaneità, in una nuova consapevolezza armonica.
Artisti:
Jan Knap, Peter Angermann, Milan Kunc, Salvo, Helgi Fridjónsson, David Bowes, Gianantonio Abate, Giampaolo Truffa, Kazumasa Mizokami, Fulvia Mendini, Enzo Forese, Alda Maria Bossi, Andy Rementer, CM Lundberg, Nicola Vitale.
Nel contesto della mostra sarà presentato il libro di Nicola Vitale: La “solarità” nella pittura - Da Hopper alle nuove generazioni (Ed. Mimesis, 2016, pref. E. Franzini, Secondo classificato al Premio per la Saggistica: Scriviamo Insieme - Roma, 2016)
Figura solare, o “solarità”, non è il titolo di un manifesto programmatico, come ce ne sono stati nel novecento, ma una poetica che vorrebbe unire l’opera di alcuni artisti indipendenti di varie generazioni e nazionalità. Dai precursori, Edward Hopper e Balthus, si prendono in considerazione pittori più o meno noti, prevalentemente tra Europa e Stati Uniti, distribuiti in quasi mezzo secolo, tra gli anni settanta fino ai giorni nostri.
L’arte occidentale procede per grandi cicli, per cui i principi espressivi assumono una improvvisa modificazione, in quello che potremmo definire un vero e proprio capovolgimento. E' il passaggio da una espressività centrata sulla rappresentazione, in cui prevale l’analisi naturalistica, contenutistica o linguistica (come troviamo ad esempio nell’arte classica e ellenistica dell’antica Grecia, o nell’arte della prima età moderna dal rinascimento all’ottocento), verso una espressività in cui è privilegiato lo splendore dell’immagine, che assume una forma simbolica, come nell’arte greca arcaica, bizantina o moderna (Cézanne, Van Gogh e Gauguin).
La tesi svolta nei libri pubblicati in questi anni da Nicola Vitale, ipotizza che ci troviamo nel bel mezzo di un analogo nuovo passaggio. L'arte contemporanea, esaurite le sue potenzialità in una analisi estenuata dei linguaggi, cede il passo a un’arte che ricerca una unità originaria, ponendo al centro della sua espressività la forza sensibile di immagini figurative, che assumono una inedita liricità. La cura con cui questi artisti affinano i rapporti tra le forme e tra i colori, tra il particolare e il tutto, genera quello splendore dell’immagine che trasfigura i contenuti in un senso nuovo. Tendenza a una conciliazione degli opposti, tra cultura alta e bassa, tra elementi di una iconografia popolare e alti gradi di astrazione, tra giocosità (a tratti ironica) e drammaticità.
E’ un’istanza profonda, nel mondo di oggi ancora latente, di ritrovare una condizione di integrità, che non rimuova ma includa gli elementi conflittuali della contemporaneità, in una nuova consapevolezza armonica.
23
settembre 2017
La Solarità nella pittura
Dal 23 settembre al 07 ottobre 2017
arte moderna e contemporanea
Location
GIAMPIERO BIASUTTI NOVECENTO
Torino, Via Della Rocca, 10, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 10, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato, ore 10,30-12,30 15,30-19,30
Vernissage
23 Settembre 2017, ore 18
Autore
Curatore