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La sostenibile leggerezza dell’essere. La metafora dello spazio 2
I 21 artisti della mostra hanno sviluppato connessioni artistiche speciali nell’interpretazione della funzionalità dello spazio e nelle referenze antropologiche e culturali. Prendere/occupare spazio, prendere terreno, lavorare nel campo culturale sono il fulcro di questa mostra.
Comunicato stampa
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BIENNALE ARCHITETTURA 2010
“People Meet in Architecture”
26 Agosto – 26 Settembre 2010
THE BEARABLE LIGHTNESS OF BEING - THE METAPHOR OF THE SPACE, 2
(La Sostenibile Leggerezza dell`Essere – La Metafora dello Spazio, 2)
Franz Ackermann (Ger) - Michael Beutler (Ger) – Tobias Collier (Eng) - Pierpaolo Curti (Ita) - Cyprien Gaillard (Fra) – Paolo Gonzato (Ita) - Dan Graham (Usa) – Francesco Jodice (Ita)- Aris Kalaizis (Ger) - Wolfgang Laib (Ger) – Ciprian Muresan (Rom) - Nam June Paik (Kor) - Tiago Rocha Pitta (Bra) - Pedro Cabrita Reis (Por) - Robin Rhode (South Africa) - Andrea Santarlasci (Ita) - Luca Trevisani (Ita) - Günther Uecker (Ger) - Alexander Ugay ( Kaz) - Guido Van Der Werve (Ned) - Jordan Wolfson (U.s.a.)
a cura di:
Davide Di Maggio (Direttore Fondazione Mudima, Milano)
Andrea Bruciati (Direttore GC. AC. Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone)
Lorand Hegyi (Direttore del Museo d’Arte Moderna di Saint-Etienne, France)
Davide Di Maggio è lieto di presentare la seconda parte della mostra “The Bearable Lightness of
Being - The Metaphor of the Space, 2”.
Nella prima parte del progetto del 2008, lo scopo che mi ero prefisso era stato quello di riunire la
ricerca di alcune tra le piu`importanti artiste donna contemporanee, tra le quali: Marina Abramović -
Eija-Liisa Ahtila - Maja Bajevic - Renata Boero - Letizia Cariello - Danica Dakić - Gloria Friedmann -
Siobhán Hapaska - Candida Höfer - Oda Jaune - Tessa Manon den Uyl - Sabrina Mezzaqui - Yoko Ono - Anila Rubiku - Katharina Sieverding - Francesca Woodman, che da diverse angolazioni avevano affrontato il tema della relazione tra l’uomo e il suo ambiente di riferimento - per usare un termine preso a prestito dall’etologia - la sua nicchia vitale.
Nella seconda parte del progetto, abbiamo chiesto a 21 tra gli artisti uomini contemporanei più
importanti di sviluppare lo stesso concetto.
La mostra suggerisce una lettura particolare degli spazi artisticamente trattati dando l’opportunità di
analizzare le differenti posizioni di artisti contemporanei che lavorano nello spazio e con lo spazio in
modi diversi e con diverse intenzioni ed intenti.
Procedendo con metodi e referenti completamente differenti fra loro, gli artisti interpretano lo spazio
in contesti socioculturali, antropologici e politici.
Gli spazi coinvolti nel loro lavoro sono il risultato di processi plastici, architettonici, fisici, virtuali o
digitali dove il livello immaginativo, metaforico e para-logico del significante crea nuove connessioni
e nuove vivide e vitali costellazioni con elementi di ampia narratività basata sull’atto di prendere/occupare uno spazio in modo da ridefinire la funzionalità e il linguaggio.
La mostra che si fonda infatti sul concetto di - Den Raum beleben - ossia dare nuova vita allo spazio,
presenta esempi paradigmatici di artisti contemporanei che lavorano a differenti interpretazioni
funzionali e personali dello spazio intese come contesto umano, sociologico dove è possibile
intervenire creando nuove relazioni e nuove interferenze.
In questo processo la tradizione culturale, la memoria, la storia, i sistemi linguistici convenzionali, le
nuove e concrete sfide, il corpo umano e le sue energie creano una nuova costellazione dove i
contesti mentali, metafisici e simbolici sono mescolati con esperienze concrete, personali e spesso
emotive di micro-narratività.
I 21 artisti della mostra hanno sviluppato connessioni artistiche speciali nell’interpretazione della
funzionalità dello spazio e nelle referenze antropologiche e culturali. Prendere/occupare spazio,
prendere terreno, lavorare nel campo culturale sono il fulcro di questa mostra.
Alcuni lavorano con il video e la performance, dove il carattere effimero, l’utilizzazione vitale del
tempo e del corpo, l’ambientazione e l’immediato contesto fisico determinano la prassi artistica.
Altri lavorano con processi re-interpretativi quali pittura e fotografia dove un certo tipo di presenza
immediata dei materiali determina l’argomentazione visuale.
La ricca eterogeneità e la polifonia linguistica dei lavori proposti corrisponde allo status reale della
nostra sensibilità e della nostra multi-identità contemporanea poiché riflette l’inevitabile
avvicinamento fatalistico-realistico di interpretazioni artistiche di micro-narrativa quotidiana.
La mostra suggerisce un’attitudine non gerarchica, intima, personale, aperta, anti-celebrativa e
esteticamente sensibile che sembra essere poeticamente efficiente ed efficace nel discorso sulle
competenze dell’arte.
La mostra sarà presentata negli spazi delle Tese all' Arsenale Novissimo ed è pubblicata sul
catalogo ufficiale della 12° Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia
Inoltre all’inaugurazione sarà presentato il catalogo edito Silvana editoriala dal titolo
The Bearable Lightness of Being - The Metaphor of the Space, 2 con testi di Andrea Bruciati, Lorand Hegyi e Davide Di Maggio.
Gli artisti saranno presenti all’inaugurazione.
“People Meet in Architecture”
26 Agosto – 26 Settembre 2010
THE BEARABLE LIGHTNESS OF BEING - THE METAPHOR OF THE SPACE, 2
(La Sostenibile Leggerezza dell`Essere – La Metafora dello Spazio, 2)
Franz Ackermann (Ger) - Michael Beutler (Ger) – Tobias Collier (Eng) - Pierpaolo Curti (Ita) - Cyprien Gaillard (Fra) – Paolo Gonzato (Ita) - Dan Graham (Usa) – Francesco Jodice (Ita)- Aris Kalaizis (Ger) - Wolfgang Laib (Ger) – Ciprian Muresan (Rom) - Nam June Paik (Kor) - Tiago Rocha Pitta (Bra) - Pedro Cabrita Reis (Por) - Robin Rhode (South Africa) - Andrea Santarlasci (Ita) - Luca Trevisani (Ita) - Günther Uecker (Ger) - Alexander Ugay ( Kaz) - Guido Van Der Werve (Ned) - Jordan Wolfson (U.s.a.)
a cura di:
Davide Di Maggio (Direttore Fondazione Mudima, Milano)
Andrea Bruciati (Direttore GC. AC. Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone)
Lorand Hegyi (Direttore del Museo d’Arte Moderna di Saint-Etienne, France)
Davide Di Maggio è lieto di presentare la seconda parte della mostra “The Bearable Lightness of
Being - The Metaphor of the Space, 2”.
Nella prima parte del progetto del 2008, lo scopo che mi ero prefisso era stato quello di riunire la
ricerca di alcune tra le piu`importanti artiste donna contemporanee, tra le quali: Marina Abramović -
Eija-Liisa Ahtila - Maja Bajevic - Renata Boero - Letizia Cariello - Danica Dakić - Gloria Friedmann -
Siobhán Hapaska - Candida Höfer - Oda Jaune - Tessa Manon den Uyl - Sabrina Mezzaqui - Yoko Ono - Anila Rubiku - Katharina Sieverding - Francesca Woodman, che da diverse angolazioni avevano affrontato il tema della relazione tra l’uomo e il suo ambiente di riferimento - per usare un termine preso a prestito dall’etologia - la sua nicchia vitale.
Nella seconda parte del progetto, abbiamo chiesto a 21 tra gli artisti uomini contemporanei più
importanti di sviluppare lo stesso concetto.
La mostra suggerisce una lettura particolare degli spazi artisticamente trattati dando l’opportunità di
analizzare le differenti posizioni di artisti contemporanei che lavorano nello spazio e con lo spazio in
modi diversi e con diverse intenzioni ed intenti.
Procedendo con metodi e referenti completamente differenti fra loro, gli artisti interpretano lo spazio
in contesti socioculturali, antropologici e politici.
Gli spazi coinvolti nel loro lavoro sono il risultato di processi plastici, architettonici, fisici, virtuali o
digitali dove il livello immaginativo, metaforico e para-logico del significante crea nuove connessioni
e nuove vivide e vitali costellazioni con elementi di ampia narratività basata sull’atto di prendere/occupare uno spazio in modo da ridefinire la funzionalità e il linguaggio.
La mostra che si fonda infatti sul concetto di - Den Raum beleben - ossia dare nuova vita allo spazio,
presenta esempi paradigmatici di artisti contemporanei che lavorano a differenti interpretazioni
funzionali e personali dello spazio intese come contesto umano, sociologico dove è possibile
intervenire creando nuove relazioni e nuove interferenze.
In questo processo la tradizione culturale, la memoria, la storia, i sistemi linguistici convenzionali, le
nuove e concrete sfide, il corpo umano e le sue energie creano una nuova costellazione dove i
contesti mentali, metafisici e simbolici sono mescolati con esperienze concrete, personali e spesso
emotive di micro-narratività.
I 21 artisti della mostra hanno sviluppato connessioni artistiche speciali nell’interpretazione della
funzionalità dello spazio e nelle referenze antropologiche e culturali. Prendere/occupare spazio,
prendere terreno, lavorare nel campo culturale sono il fulcro di questa mostra.
Alcuni lavorano con il video e la performance, dove il carattere effimero, l’utilizzazione vitale del
tempo e del corpo, l’ambientazione e l’immediato contesto fisico determinano la prassi artistica.
Altri lavorano con processi re-interpretativi quali pittura e fotografia dove un certo tipo di presenza
immediata dei materiali determina l’argomentazione visuale.
La ricca eterogeneità e la polifonia linguistica dei lavori proposti corrisponde allo status reale della
nostra sensibilità e della nostra multi-identità contemporanea poiché riflette l’inevitabile
avvicinamento fatalistico-realistico di interpretazioni artistiche di micro-narrativa quotidiana.
La mostra suggerisce un’attitudine non gerarchica, intima, personale, aperta, anti-celebrativa e
esteticamente sensibile che sembra essere poeticamente efficiente ed efficace nel discorso sulle
competenze dell’arte.
La mostra sarà presentata negli spazi delle Tese all' Arsenale Novissimo ed è pubblicata sul
catalogo ufficiale della 12° Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia
Inoltre all’inaugurazione sarà presentato il catalogo edito Silvana editoriala dal titolo
The Bearable Lightness of Being - The Metaphor of the Space, 2 con testi di Andrea Bruciati, Lorand Hegyi e Davide Di Maggio.
Gli artisti saranno presenti all’inaugurazione.
26
agosto 2010
La sostenibile leggerezza dell’essere. La metafora dello spazio 2
Dal 26 agosto al 31 ottobre 2010
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ARSENALE NOVISSIMO – LE TESE DI SAN CRISTOFORO
Venezia, Nappa, 89, (Venezia)
Venezia, Nappa, 89, (Venezia)
Vernissage
26 Agosto 2010, ore 17.30
Sito web
www.mudima.net
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore