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La Sostenibile Leggerezza dell’Essere – La Metafora dello Spazio. Den Raum beleben
Sedici artiste contemporanee impegnate nella differente interpretazione dello spazio come contesto umano socioculturale, sulla base della loro personalissima esperienza.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
La Sostenibile Leggerezza dell'Essere – La Metafora dello Spazio
Den Raum beleben
a cura di
Lorand Hegyi
Direttore del Museo d’arte Moderna Metropole di Saint-Etienne
Davide Di Maggio
Direttore della Fondazione Mudima
Venezia - Palazzo Pesaro Papafava
14 settembre - 23 novembre 2008
la mostra è inserita come evento collaterale nell’ambito della 11a Mostra Internazionale Architettura
“Out There: Architecture Beyond Building”
11 Settembre - 23 Novembre 2008
Il luogo non è solo quello fisico, ma anche quello culturale: porre attenzione al luogo significa porre attenzione al paesaggio, al contesto, al territorio, ma anche alle sensazioni, alle nozioni, alle percezioni multisensoriali che esso suscita.
La Sostenibile Leggerezza dell'Essere – La Metafora dello Spazio, progetto curato da Lorand Hegyi e Davide Di Maggio e inserito come evento collaterale alla 11a Mostra di Architettura di Venezia, affronta il tema del Den Raum beleben - ridare nuova vita allo spazio, presentando, quali esempi paradigmatici, artiste contemporanee impegnate nella differente interpretazione dello spazio come contesto umano socioculturale, sulla base della loro personalissima esperienza.
Sedici le artiste invitate, tra le più importanti a livello internazionale, che si confronteranno sul tema dell’architettura: Marina Abramovich - Eija Elisa Athila - Maja Bajevic - Renata Boero - Letizia Carriello - Danica Danic - Gloria Friedman - Siobhan Hapaska - Candida Hoefer - Oda Jaune - Tessa Manon de Uyl - Sabrina Mezzaqui - Yoko Ono - Anila Rubiku - Katharina Sieverding - Francesca Woodman svilupperanno il loro speciale progetto artistico nell’interpretazione della funzionalità dello spazio e dei suoi referenti antropologici e politici elaborando in questo processo la
tradizione culturale, la memoria e la storia, i sistemi di linguaggio convenzionale e le nuove attuali sfide, il corpo umano e la sua energia, creando una nuova costellazione nella quale i contesti mentali, metafisici e simbolici si fondono con concrete, personali e molto spesso emozionali esperienze di micro-narrativa.
La mostra suggerirà molteplici letture dell’occupazione artistica dei luoghi, con attenzioni e focalizzazioni molto diverse, partendo dal presupposto che non esista una diversità tra il fuori, il contesto, e il dentro, l'io dell'individuo ma un paesaggio interiorizzato, riconiugato, dove si ricreano le condizioni di vivibilità di spazi usati con l’obiettivo di andare oltre l'ambito puramente disciplinare dell'architettura e di intendere gli elementi in funzione della fisicità materiale, delle dimensioni geometriche, della tattilità, e porre le basi per sottolineare gli effetti di rumore, di luce, di colore, in uno spazio che viene attraversato e reso domestico sia in senso fisico che mentale.
Le artiste occuperanno le stanze dell'antico Palazzo Pesaro Papafava per ridefinire la funzionalità e il linguaggio e “contamineranno” lo spazio con i loro lavori conferendogli “nuova vita” fino ad alterare la percezione architettonica degli interni e degli esterni. Gli ambienti del palazzo dunque non saranno più solo freddi contenitori di opere ma ne diventeranno parte integrante.
I lavori esposti rappresentano le varie declinazioni delle discipline artistiche: molti i video e le performances, dove il carattere effimero, la vitale utilizzazione del tempo e del corpo, l’ambiente e l’immediato contesto fisico determinano la pratica artistica. Altrettanti i lavori incentrati sulla reinterpretazione del disegno, della pittura, della fotografia, della scultura dove l’immediata presenza dei materiali definisce l’argomentazione visuale.
La ricca eterogeneità e la polifonia linguistica dei lavori proposti corrisponde al reale stato della sensibilità e multi-identità contemporanea che si riflette nell’inevitabile approccio fatalistico e realistico del commento artistico della micro-narrativa nei giorni nostri.
La Sostenibile Leggerezza dell'Essere – La Metafora dello Spazio
Den Raum beleben
a cura di
Lorand Hegyi
Direttore del Museo d’arte Moderna Metropole di Saint-Etienne
Davide Di Maggio
Direttore della Fondazione Mudima
Venezia - Palazzo Pesaro Papafava
14 settembre - 23 novembre 2008
la mostra è inserita come evento collaterale nell’ambito della 11a Mostra Internazionale Architettura
“Out There: Architecture Beyond Building”
11 Settembre - 23 Novembre 2008
Il luogo non è solo quello fisico, ma anche quello culturale: porre attenzione al luogo significa porre attenzione al paesaggio, al contesto, al territorio, ma anche alle sensazioni, alle nozioni, alle percezioni multisensoriali che esso suscita.
La Sostenibile Leggerezza dell'Essere – La Metafora dello Spazio, progetto curato da Lorand Hegyi e Davide Di Maggio e inserito come evento collaterale alla 11a Mostra di Architettura di Venezia, affronta il tema del Den Raum beleben - ridare nuova vita allo spazio, presentando, quali esempi paradigmatici, artiste contemporanee impegnate nella differente interpretazione dello spazio come contesto umano socioculturale, sulla base della loro personalissima esperienza.
Sedici le artiste invitate, tra le più importanti a livello internazionale, che si confronteranno sul tema dell’architettura: Marina Abramovich - Eija Elisa Athila - Maja Bajevic - Renata Boero - Letizia Carriello - Danica Danic - Gloria Friedman - Siobhan Hapaska - Candida Hoefer - Oda Jaune - Tessa Manon de Uyl - Sabrina Mezzaqui - Yoko Ono - Anila Rubiku - Katharina Sieverding - Francesca Woodman svilupperanno il loro speciale progetto artistico nell’interpretazione della funzionalità dello spazio e dei suoi referenti antropologici e politici elaborando in questo processo la
tradizione culturale, la memoria e la storia, i sistemi di linguaggio convenzionale e le nuove attuali sfide, il corpo umano e la sua energia, creando una nuova costellazione nella quale i contesti mentali, metafisici e simbolici si fondono con concrete, personali e molto spesso emozionali esperienze di micro-narrativa.
La mostra suggerirà molteplici letture dell’occupazione artistica dei luoghi, con attenzioni e focalizzazioni molto diverse, partendo dal presupposto che non esista una diversità tra il fuori, il contesto, e il dentro, l'io dell'individuo ma un paesaggio interiorizzato, riconiugato, dove si ricreano le condizioni di vivibilità di spazi usati con l’obiettivo di andare oltre l'ambito puramente disciplinare dell'architettura e di intendere gli elementi in funzione della fisicità materiale, delle dimensioni geometriche, della tattilità, e porre le basi per sottolineare gli effetti di rumore, di luce, di colore, in uno spazio che viene attraversato e reso domestico sia in senso fisico che mentale.
Le artiste occuperanno le stanze dell'antico Palazzo Pesaro Papafava per ridefinire la funzionalità e il linguaggio e “contamineranno” lo spazio con i loro lavori conferendogli “nuova vita” fino ad alterare la percezione architettonica degli interni e degli esterni. Gli ambienti del palazzo dunque non saranno più solo freddi contenitori di opere ma ne diventeranno parte integrante.
I lavori esposti rappresentano le varie declinazioni delle discipline artistiche: molti i video e le performances, dove il carattere effimero, la vitale utilizzazione del tempo e del corpo, l’ambiente e l’immediato contesto fisico determinano la pratica artistica. Altrettanti i lavori incentrati sulla reinterpretazione del disegno, della pittura, della fotografia, della scultura dove l’immediata presenza dei materiali definisce l’argomentazione visuale.
La ricca eterogeneità e la polifonia linguistica dei lavori proposti corrisponde al reale stato della sensibilità e multi-identità contemporanea che si riflette nell’inevitabile approccio fatalistico e realistico del commento artistico della micro-narrativa nei giorni nostri.
13
settembre 2008
La Sostenibile Leggerezza dell’Essere – La Metafora dello Spazio. Den Raum beleben
Dal 13 settembre al 23 novembre 2008
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO PESARO PAPAFAVA
Venezia, Cannaregio, 3764, (Venezia)
Venezia, Cannaregio, 3764, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18
Vernissage
13 Settembre 2008, ore 17,30
Sito web
www.labiennale.org
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
EVENTI E COMUNICAZIONE
Autore
Curatore