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La tradizione del nuovo. L’architettura moderna brasiliana
primo dei tre incontri, organizzati in concomitanza con la mostra dedicata ai progetti dello studio “Brasil Arquitetura”.
Comunicato stampa
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In concomitanza con la mostra dedicata ai progetti dello studio Brasil Arquitetura - lo studio di
architettura formatosi sulla scia dell’insegnamento di Lina Bo Bardi - sono stati organizzati tre
incontri che prendono spunto dalla sensibilità moderna attenta alle tradizioni popolari che
caratterizza la ricerca del del Brasil Arquitetura, per sollecitare una riflessione su cosa significhi
intervenire sulla complessità dei contesti storici dialogando con la contemporaneità.
Il primo incontro dedicato all’architettura moderna brasiliana e ad un confronto con quella italiana,
romana in particolare, intende affrontare la questione della “Tradizione del Nuovo” in riferimento al
dibattito tra antico e moderno sia come invenzione di una storia e di un linguaggio attento ai
contesti e alle tradizioni locali, sia come modello dell’identità nazionale.
Ne discutono martedì 30 marzo dalle ore 16.30 alle 19.00, Alessandra Capuano, docente di
architettura e paesaggio e studiosa della scuola romana, Carlo Gandolfi, ricercatore e studioso
dell’architettura moderna brasiliana, Antonino Terranova, direttore del DiAR e membro
dell’Aassociazione Centri Storici e Artistici.
Il recupero del mulino Colognese, uno dei tanti mulini costruiti dalle comunità venete immigrate nel
sud del Brasile all’inizio del secolo e la realizzazione di un museo del Pane con annessa panetteria,
sono il pretesto per riflettere sul dialogo tra le culture e sui modi con cui l’antropologia museale
riesce a “a dare parola” all’Altro e quali sono le questioni aperte legare alla realizzazione di un
museo che sia al tempo stesso archivio, centro di documentazione e luogo di incontro delle
comunità. Ne discutono giovedì 15 aprile dalle ore 16.30 alle ore 19.00, Vito Lattanzi,
etnoantropologo, direttore del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma,
Ettore Finazzi Agrò, docente di Lingua e Letteratura portoghese, “Sapienza”, Università di Roma.
e Cecilia Santinelli dell’Università di Firenze, responsabile del corso di formazione per il restauro
del Mulino Colognese realizzato dall’Istituto Italo-Latino americano.
L’ultimo incontro è dedicato alle materie e al design e prende spunto ancora una volta dal lavoro del
Brasil Arquitetura in particolare dal design rigoroso e moderno degli edifici e dei mobili realizzati
nella falegnameria Baraùna e dall’uso ibrido delle materie dal legno al cemento armato. Nei dettagli
così come nella scelta dei materiali e nelle tecniche di costruzione che servono a metterle in opera,
si trova non solo l’anima del Brasile ma anche un un’etica del progetto che ancora pensa alla
produzione sostenibile che metta insieme piacevolezza, flessibilità e riproducibilità degli oggetti.
Ne discutono il 27 aprile dalle ore 16.30 alle ore 19.00 Anna Rita Emili, docente di architettura e
specialista del linguaggio “brutalista” del cemento armato e Lorenzo Imbesi, critico
dell’architettura e del design e docente alla Carleton University di Ottawa.
architettura formatosi sulla scia dell’insegnamento di Lina Bo Bardi - sono stati organizzati tre
incontri che prendono spunto dalla sensibilità moderna attenta alle tradizioni popolari che
caratterizza la ricerca del del Brasil Arquitetura, per sollecitare una riflessione su cosa significhi
intervenire sulla complessità dei contesti storici dialogando con la contemporaneità.
Il primo incontro dedicato all’architettura moderna brasiliana e ad un confronto con quella italiana,
romana in particolare, intende affrontare la questione della “Tradizione del Nuovo” in riferimento al
dibattito tra antico e moderno sia come invenzione di una storia e di un linguaggio attento ai
contesti e alle tradizioni locali, sia come modello dell’identità nazionale.
Ne discutono martedì 30 marzo dalle ore 16.30 alle 19.00, Alessandra Capuano, docente di
architettura e paesaggio e studiosa della scuola romana, Carlo Gandolfi, ricercatore e studioso
dell’architettura moderna brasiliana, Antonino Terranova, direttore del DiAR e membro
dell’Aassociazione Centri Storici e Artistici.
Il recupero del mulino Colognese, uno dei tanti mulini costruiti dalle comunità venete immigrate nel
sud del Brasile all’inizio del secolo e la realizzazione di un museo del Pane con annessa panetteria,
sono il pretesto per riflettere sul dialogo tra le culture e sui modi con cui l’antropologia museale
riesce a “a dare parola” all’Altro e quali sono le questioni aperte legare alla realizzazione di un
museo che sia al tempo stesso archivio, centro di documentazione e luogo di incontro delle
comunità. Ne discutono giovedì 15 aprile dalle ore 16.30 alle ore 19.00, Vito Lattanzi,
etnoantropologo, direttore del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma,
Ettore Finazzi Agrò, docente di Lingua e Letteratura portoghese, “Sapienza”, Università di Roma.
e Cecilia Santinelli dell’Università di Firenze, responsabile del corso di formazione per il restauro
del Mulino Colognese realizzato dall’Istituto Italo-Latino americano.
L’ultimo incontro è dedicato alle materie e al design e prende spunto ancora una volta dal lavoro del
Brasil Arquitetura in particolare dal design rigoroso e moderno degli edifici e dei mobili realizzati
nella falegnameria Baraùna e dall’uso ibrido delle materie dal legno al cemento armato. Nei dettagli
così come nella scelta dei materiali e nelle tecniche di costruzione che servono a metterle in opera,
si trova non solo l’anima del Brasile ma anche un un’etica del progetto che ancora pensa alla
produzione sostenibile che metta insieme piacevolezza, flessibilità e riproducibilità degli oggetti.
Ne discutono il 27 aprile dalle ore 16.30 alle ore 19.00 Anna Rita Emili, docente di architettura e
specialista del linguaggio “brutalista” del cemento armato e Lorenzo Imbesi, critico
dell’architettura e del design e docente alla Carleton University di Ottawa.
30
marzo 2010
La tradizione del nuovo. L’architettura moderna brasiliana
30 marzo 2010
incontro - conferenza
Location
MUSEO HENDRIK CHRISTIAN ANDERSEN
Roma, Via Pasquale Stanislao Mancini, 20, (Roma)
Roma, Via Pasquale Stanislao Mancini, 20, (Roma)
Vernissage
30 Marzo 2010, ore 16.30
Autore
Curatore