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La tradizione della Libera Muratorìa. Documenti e vicende dalla Lunigiana Storica
Il pubblico potrà visionare documenti originali, stampe e immagini d’epoca, importanti edizioni sulla storia della Massoneria (e della propaganda antimassonica), oggetti, paramenti e gioielli di loggia e la ricostruzione in scala ridotta di un tempio massonico, con tutti gli apparati rituali.
Comunicato stampa
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Un lungo lavoro di studio, ricerca e raccolta ha consentito di portare alla luce molti documenti, alcuni dei quali inediti, riguardanti le vicende legate alla tradizione massonica che hanno avuto per scenario la Lunigiana intesa nell'accezione territoriale più larga - la cosiddetta Lunigiana Storica - fra Ottocento e secondo dopoguerra. Si inserisce così un importante tassello nella conoscenza della storia del territorio e si fa luce sui rapporti intercorsi fra uomini di cultura e politici e Libera Muratoria.
In esposizione il pubblico potrà visionare documenti originali, stampe e immagini d’epoca, importanti edizioni sulla storia della Massoneria (e della propaganda antimassonica), oggetti, paramenti e gioielli di loggia e, per la prima volta nella nostra città, la ricostruzione in scala ridotta di un tempio massonico, con tutti gli apparati rituali.
Non poteva mancare in mostra una sezione dedicata a Giuseppe Garibaldi, Primo Massone d’Italia, e ai rapporti che egli intrattenne con le associazioni di Mutuo Soccorso spezzine durante il suo forzato soggiorno al Varignano. Sarà esposta anche la piccola ma importante collezione di oggetti riferibili alla tradizione massonica, frutto di lasciti al Museo da parte di massoni come lo storiografo spezzino Ubaldo Mazzini, per lunghi anni direttore dei Musei e della Biblioteca civica che oggi porta il suo nome, e Francesco Zannoni, patriota mazziniano romagnolo esule alla Spezia. Di grande interesse le lettere autografe che un altro massone, il medico chirurgo genovese Domenico Di Negro, affiliato alla Loggia Stella d’Italia di Genova, scritte durante la sua permanenza al Lazzaretto del Poggio durante l’epidemia di colera del 1884: una testimonianza di prima mano di come anche i Liberi Muratori parteciparono attivamente alla gestione dell’emergenza sanitaria cittadina.
La mostra ripercorre quindi le vicende di uomini e di lunigianesi che hanno assorbito e fatto propri i valori di libertà e uguaglianza e promette di soddisfare anche alcune curiosità “profane” sull'istituzione massonica. Da parte sua, la Massoneria, con questa iniziativa, si è fatta interprete di una significativa apertura verso un pubblico più vasto, nel tentativo di trasmettere una migliore e obiettiva conoscenza della sua storia e del suo Lavoro.
In esposizione il pubblico potrà visionare documenti originali, stampe e immagini d’epoca, importanti edizioni sulla storia della Massoneria (e della propaganda antimassonica), oggetti, paramenti e gioielli di loggia e, per la prima volta nella nostra città, la ricostruzione in scala ridotta di un tempio massonico, con tutti gli apparati rituali.
Non poteva mancare in mostra una sezione dedicata a Giuseppe Garibaldi, Primo Massone d’Italia, e ai rapporti che egli intrattenne con le associazioni di Mutuo Soccorso spezzine durante il suo forzato soggiorno al Varignano. Sarà esposta anche la piccola ma importante collezione di oggetti riferibili alla tradizione massonica, frutto di lasciti al Museo da parte di massoni come lo storiografo spezzino Ubaldo Mazzini, per lunghi anni direttore dei Musei e della Biblioteca civica che oggi porta il suo nome, e Francesco Zannoni, patriota mazziniano romagnolo esule alla Spezia. Di grande interesse le lettere autografe che un altro massone, il medico chirurgo genovese Domenico Di Negro, affiliato alla Loggia Stella d’Italia di Genova, scritte durante la sua permanenza al Lazzaretto del Poggio durante l’epidemia di colera del 1884: una testimonianza di prima mano di come anche i Liberi Muratori parteciparono attivamente alla gestione dell’emergenza sanitaria cittadina.
La mostra ripercorre quindi le vicende di uomini e di lunigianesi che hanno assorbito e fatto propri i valori di libertà e uguaglianza e promette di soddisfare anche alcune curiosità “profane” sull'istituzione massonica. Da parte sua, la Massoneria, con questa iniziativa, si è fatta interprete di una significativa apertura verso un pubblico più vasto, nel tentativo di trasmettere una migliore e obiettiva conoscenza della sua storia e del suo Lavoro.
11
ottobre 2015
La tradizione della Libera Muratorìa. Documenti e vicende dalla Lunigiana Storica
Dall'undici ottobre al 13 dicembre 2015
Location
MUSEO CIVICO ETNOGRAFICO GIOVANNI PODENZANA
La Spezia, Via Del Prione, 156, (La Spezia)
La Spezia, Via Del Prione, 156, (La Spezia)
Biglietti
intero € 4,50; ridotto € 3,00
Orario di apertura
giovedì ore 10-12.30, da venerdì a domenica ore 10-12.30 e 16-19
Vernissage
11 Ottobre 2015, ore 18
Curatore