Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
La vasca del Führer. Per ricordare le vittime della Shoah
Perché giunti a un certo punto non vogliamo più ricordare? La memoria diventa d’ostacolo alla vita quotidiana, ci rende difficile se non impossibile vivere il qui e ora.
Come dei vestiti che non indosseremo più, occultiamo i nostri ricordi ben rinchiusi in una scatola immaginaria.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’esposizione La vasca del Führer prende spunto da una fotografia potente e iconica che svela un episodio di vita vissuta, un rito che per l’artista e fotografa Lee Miller ha costituito un personale esorcismo per scongiurare il male dei campi di concentramento, il buio della guerra.
Non stupisce che dopo questa esperienza, sommata ad altri traumi del passato, il ricordo si sia insinuato nel suo presente sotto forma di incubi e ossessioni. Non stupisce nemmeno che questa donna straordinariamente coraggiosa e inquieta sia diventata una maestra nell’arte della rimozione della memoria, lottando, con l’ironia che l’ha contraddistinta, per cancellare le sue molteplici identità.
Per sopravvivere a quelle immense sofferenze ha fatto ciò che noi tutti avremmo fatto: ha tentato di estirpare il ricordo alla radice, di relegarlo in un anfratto segreto del subconscio.
Ma il ricordo ha una natura errante, indugia come una mina vagante nelle nostre menti, e, pesante o leggero, rappresenta la nostra ancora di salvezza. Nonostante i nostri sforzi, la memoria dunque permane, funge da trait d’union con il nostro sé e con la Storia.
Il fil rouge di questa mostra sta proprio nel trovare la chiave per aprire la soffitta della memoria collettiva, assolutamente necessaria alla nostra sopravvivenza come individui singoli e come esseri sociali.
E allora La vasca del Führer, in ultima battuta, funge da oggetto magico: riempiamola dei nostri ricordi personali e collettivi, e con un gesto surrealista, tuffiamoci e celebriamo la permanenza della memoria.
Artisti presenti:
Patrizia Antonini - Andreina Argiolas - Enrico Baracco – Carla Bertola - Matteo Boato – Mariella Bogliacino – Enrico Borsani Colussi – Maritè Bortoletto - Mirella Boso – Lamberto Caravita – Mirko Celegato - Daniela Chinellato - Manuela Codazzi - Tiziana Contu – Carmela Corsitto - Maria Credidio - Wanda De Faveri – Adolfina De Stefani - Gabriele Di Battista - Paola Doria – Flavio Galletti - Chiara Girardi – Gabriella Giuriato - Elena Greggio – Lucia Guidorizzi – Alessandra Gusso - Serse Luigetti – Yana Kiyko – La Chigi – Giulio Malfer – Silvia Manazza - Antonello Mantovani - Marino Marinoni - Marilena Marson – Maura Mattiolo - MELARANCE (Marité Bortoletto-Silvia Martini-Micaela Spinazzé ) - Marisa Merlin – Fernando Montà - Michela Montrasio – Patrizia Nicolini – Giovanni Pietrobon - Annamaria Targher - Alice Tioli – Nicoletta Ranieri – Rossella Ricci - Armando Riva – Sabina Romanin - Letizia Rostagno - Gianni Sandonà – Valeria Sangiorgi – Claudio Scaranari - Marilena Simionato – Giovanni Tonello - Marco Turetta – Generoso Vella - Francesca Vidalino - Alberto Vitacchio .
Non stupisce che dopo questa esperienza, sommata ad altri traumi del passato, il ricordo si sia insinuato nel suo presente sotto forma di incubi e ossessioni. Non stupisce nemmeno che questa donna straordinariamente coraggiosa e inquieta sia diventata una maestra nell’arte della rimozione della memoria, lottando, con l’ironia che l’ha contraddistinta, per cancellare le sue molteplici identità.
Per sopravvivere a quelle immense sofferenze ha fatto ciò che noi tutti avremmo fatto: ha tentato di estirpare il ricordo alla radice, di relegarlo in un anfratto segreto del subconscio.
Ma il ricordo ha una natura errante, indugia come una mina vagante nelle nostre menti, e, pesante o leggero, rappresenta la nostra ancora di salvezza. Nonostante i nostri sforzi, la memoria dunque permane, funge da trait d’union con il nostro sé e con la Storia.
Il fil rouge di questa mostra sta proprio nel trovare la chiave per aprire la soffitta della memoria collettiva, assolutamente necessaria alla nostra sopravvivenza come individui singoli e come esseri sociali.
E allora La vasca del Führer, in ultima battuta, funge da oggetto magico: riempiamola dei nostri ricordi personali e collettivi, e con un gesto surrealista, tuffiamoci e celebriamo la permanenza della memoria.
Artisti presenti:
Patrizia Antonini - Andreina Argiolas - Enrico Baracco – Carla Bertola - Matteo Boato – Mariella Bogliacino – Enrico Borsani Colussi – Maritè Bortoletto - Mirella Boso – Lamberto Caravita – Mirko Celegato - Daniela Chinellato - Manuela Codazzi - Tiziana Contu – Carmela Corsitto - Maria Credidio - Wanda De Faveri – Adolfina De Stefani - Gabriele Di Battista - Paola Doria – Flavio Galletti - Chiara Girardi – Gabriella Giuriato - Elena Greggio – Lucia Guidorizzi – Alessandra Gusso - Serse Luigetti – Yana Kiyko – La Chigi – Giulio Malfer – Silvia Manazza - Antonello Mantovani - Marino Marinoni - Marilena Marson – Maura Mattiolo - MELARANCE (Marité Bortoletto-Silvia Martini-Micaela Spinazzé ) - Marisa Merlin – Fernando Montà - Michela Montrasio – Patrizia Nicolini – Giovanni Pietrobon - Annamaria Targher - Alice Tioli – Nicoletta Ranieri – Rossella Ricci - Armando Riva – Sabina Romanin - Letizia Rostagno - Gianni Sandonà – Valeria Sangiorgi – Claudio Scaranari - Marilena Simionato – Giovanni Tonello - Marco Turetta – Generoso Vella - Francesca Vidalino - Alberto Vitacchio .
22
gennaio 2022
La vasca del Führer. Per ricordare le vittime della Shoah
Dal 22 gennaio al 13 febbraio 2022
arte contemporanea
Location
VISIONI ALTRE
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Orario di apertura
mercoledì e giovedì ore 11-14, venerdì, sabato e domenica ore 11-18
Vernissage
22 Gennaio 2022, ore 17
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico